Andrano
L’unione fa la forza: lungomare oversize
ODSA (Ortelle, Diso, Spongano e Andrano): finanziato con 4,6 milioni di euro un progetto di sistema per rinaturalizzare e riqualificare il tratto costiero, creando una forte interconnessione con i centri dell’entroterra
L’unione fa la forza. Lo hanno dimostrato Ortelle, Diso, Spongano ed Andrano che hanno inaugurato un percorso di “rigenerazione territoriale”. Non solo una strategia per raggiungere i finanziamenti ma anche e soprattutto un sistema di azioni e interventi integrati, di natura materiale (come il recupero di spazi pubblici dismessi) e di natura immateriale (ad esempio la fornitura di servizi o il sostegno delle attività culturali e sociali). Obiettivo primario è il miglioramento della qualità della vita.
Per raggiungere tale ambizioso traguardo è fondamentale l’attuazione di un sistema di programmazione partecipata, oggi in atto grazie al laboratorio di connessione strategica “Odsa i paesi della vita ciclica”. Il progetto di cui è capofila il Comune di Ortelle è stato ideato dall’Associazione Città Fertile e finanziato con il P.O. FESR 2007-2013 della Regione Puglia.
Odsa.eu, è un laboratorio di connessione strategica, costituito da un gruppo di lavoro di giovani professionisti, ma è anche l’acronimo di un’area vasta e complessa caratterizzata da sette paesi e due marine. Infatti se istituzionalmente parliamo di quattro Comuni principali (Ortelle, Diso, Spongano e Andrano) , in realtà abbiamo un mosaico più variegato per la presenza di 3 frazioni (Castiglione, Marittima e Vignacastrisi) e due splendide marine: quella di Andrano e quella di Marittima. Un territorio a cui pensare come un’unica comunità che vive un unico territorio profondamente interconnesso.
L’asse principale del processo, prevede di mettere a sistema, valorizzandoli, i numerosi legami che il territorio mantiene con le popolazioni che lo percorrono. L’immagine dell’area Odsa è infatti quella di un territorio ciclico: c’è chi ci abita stabilmente e chi rientra in particolari stagioni dell’anno, chi vive fuori ma mantiene relazioni interessanti con i paesi d’origine, e infine, ci sono i turisti affezionati, non di rado anche investitori. ODSA è per questo un territorio dall’elevato potenziale di connessione dal punto di vista storico, culturale e naturale, vissuto in modo differente nei differenti periodi dell’anno. In quest’ottica è stato presentato il concorso di progettazione “valorizzazione e riqualificazione integrata dei paesaggi costieri del territorio ODSA”.
“Un sistema di interventi” ci spiega il sindaco di Andrano Mario Accoto, “che mirano alla riqualificazione e alla rigenerazione tramite scelte di rinaturalizzazione privilegiando le località costiere ma spingendosi fino all’entroterra”.
La stazione di Spongano sarà infatti la porta di ingresso a questo territorio dalla quale si dipanerà un nuovo sistema di mobilità, dai tratturi alle ciclovie fino alle navette a impatto ambientale zero che condurranno fino al mare decongestionando il traffico e aggirando l’atavico problema dei parcheggi. Verranno poi messi in connessione i centri storici e le attrazioni più importanti del territorio. Gli interventi più corposi però riguarderanno proprio la marina di Andrano insieme a quella di Marittima (Diso).
Il progetto seguito dall’allora assessore regionale Angela Barbanente ha ottenuto un finanziamento di circa 4,6 milioni di euro. Si è prima svolta una gara tecnica con una commissione nominata dalla Regione che ha bandito il concorso ottenendo una progettazione di carattere definitivo. Ora siamo alla fase dell’individuazione del progetto esecutivo per poi appaltare e cantierizzare entro il 31 dicembre 2016.
1,5 milioni di euro: ecco come cambierà la Marina di Andrano
Cosa accadrà sui due chilometri della Marina di Andrano? “Un intervento da circa 1,5 milioni di euro che abbinerà momenti di rinaturalizzazione vera e propria con altri di riqualificazione. Laddove sarà possibile sarà ripristinato lo stato dei luoghi. Nella zona “Grotta verde” e in quella “Botte” oggi caratterizzate da due grossi parcheggi, ad esempio, l’intervento sarà di rinaturalizzazione con il recupero delle vecchie altimetrie. Mentre sul Lungomare delle Agavi e verso la Botte, fino ad arrivare al porto, dove ci sono situazioni consolidate e molte abitazioni, l’intervento sarà di riqualificazione anche perché i dislivelli sono alti: gli interventi saranno di abbellimento e tesi a rendere meno impattante quel parcheggio. Abbineremo”, riassume il sindaco Accoto, “la prosecuzione del percorso pedonale con la salvaguardia della viabilità e dei parcheggi, rivisiteremo completamente il lungomare Botte-Porto per un’opera di restyling che andrà ad implementare il verde e la sostenibilità ambientale”.
Fino ad arrivare nel territorio di Marittima dove i lavori proseguiranno per oltre 2 chilometri fino all’Acquaviva. Restando ad Andrano, sono previsti ulteriori insediamenti di attività commerciali? È possibile secondo lei un incremento delle attività dopo lo svuotamento al quale abbiamo assistito in questi anni? “Una delle preoccupazioni che abbiamo avuto”, non si sottrae il sindaco di Andrano, “è stato quello di salvaguardare le aziende rimaste. Negli ultimi anni la crisi ha portato a delle revoche e nuovi bandi con tempistiche di riapertura che in questa stagione ci hanno penalizzato. Conto per la prossima stagione si possa tornare a pieno regime. Chiaro che tutto il lavoro che stiamo facendo ha anche lo scopo di rivitalizzare la marina e alimentare l’economia locale. Siamo certi, anzi che sarà così. Anche grazie al Piano Coste sul quale abbiamo rallentato proprio in attesa di definire il progetto del lungomare e ragionare in maniera complessiva ed omogenea”.
Tempi di realizzazione del Lungomare? “Il bando ci obbliga alla cantierizzazione entro la fine dell’anno; valuteremo se il tutto sarà fattibile prima dell’estate (“ovviamente non potremo arrivare a giugno con la Marina trasformata in un grande cantiere”), oppure cominceremo con i lavori nell’entroterra. Puntiamo però a finire tutto entro il 2017”.
Un’esperienza di collaborazione che “ci ha portato ad una vicinanza territoriale”, svela il sindaco di Andrano Accoto, “che ci ha spinto a promuovere insieme un Piano urbanistico intercomunale” che oltre ai “soliti” Ortelle, Diso, Spongano ed Andrano coinvolgerà anche Castro.
Diso e Marittima: lavori all’Acquaviva
Anche per la marina di Marittima il grosso dell’intervento sarà sul lungomare con oltre un milione di finanziamento che servirà per gli interventi di rinaturalizzazione.
“Interverremo soprattutto sul parcheggio a ridosso dell’Acquaviva”, ci ha spiegato il sindaco di Diso Antonella Carrozzo, “che sarà ripristinato con una nuova pavimentazione più consona al contesto naturale. Verso Marittima, poi, provvederemo ad attrezzare con tutti i servizi quella che oggi è impropriamente chiamata zona camper”.
“Daremo anche l’opportunità”, prosegue la Carozzo, “di occupare per attività commerciali, artigianali o di ristoro piccoli lotti da 20 metri quadri proprio sotto il museo naturalistico. E demoliremo e ricostruiremo i bagni pubblici. Gli altri interventi”, conclude, “riguarderanno percorsi naturali e ciclovie dall’entroterra fino al mare”.
Spongano porta d’ingresso
La porta d’accesso a tutto il territorio sarà proprio Spongano la cui stazione ferroviaria sarà il punto d’arrivo.
I circa 8 mila euro del finanziamento complessivo come ci spiega il sindaco Antonio Candido serviranno per “rimettere a nuovo tutto il piazzale della stazione, piantumare alberi e installare nuovi punti luce“.
“Altri interventi”, prosegue Candido, “riguarderanno la sistemazione di tratturi e ciclovie che condurranno fino alle marine”.
Ortelle, capofila… senza mare
La curiosità è che il Comune capofila, Ortelle, è l’unico dell’Odsa il cui territorio non ha sbocchi sulla Marina. Il progetto “valorizzazione e riqualificazione integrata dei paesaggi costieri” del territorio, ribadisce il sindaco di Ortelle Francesco Rausa, “ha come obiettivo la ricostruzione di un paesaggio della naturalità lungo la fascia costiera dei Comuni di Andrano e Diso, che valorizzi i luoghi della balneazione e che sappia integrare il serbatoio paesaggistico ed ecologico dato dall’Area Parco nell’immediato entroterra e dalla campagna olivetata dell’entroterra sub-costiero”.
Oggetto d’intervento, approfondisce, “è l’eliminazione dei detrattori paesaggistici e l’adozione di soluzioni di rinaturalizzazione dei territori interessati, minimizzando e attenuando la presenza antropica lungo il sistema costiero e lungo i corridoi paesaggistici, donando qualità estetica ed ecologia agli spazi della balneazione. Il fruitore dovrà essere considerato elemento centrale, modulo di valutazione percettiva dell’ambiente naturale circostante”.
Singolare che per un progetto che riguarda soprattutto il litorale, capofila sia un Comune che non affaccia sul mare. “L’ambito d’intervento è unico”, spiega ancora il sindaco di Ortelle, “e prevede due densi assi di attraversamento dell’entroterra che si connettono con l’area costiera sulla quale un sistema di interventi diffusi esplode in tre località puntuali specifiche: i “celebri” luoghi della balneazione. Gli assi di attraversamento entroterra-costa sono insieme elementi di connessione delle capillari presenze ecologiche e sistemi di attraversamento ciclabile per una lunghezza complessiva di 18 km che connettono la ferrovia FSE nelle stazioni di Castiglione d’Otranto e Spongano, i centri abitati, la sede del parco Costa Otranto-Leuca e i luoghi della balneazione. La sfida proposta”, insiste Rausa, “è quella di intravedere un’inversione di marcia nelle dinamiche di antropizzazione degli ultimi decenni: creare presidi di naturalità diffusa lungo la costa abitata, intervallandone con forza il continuum edificato, deframmentando le naturalità esistenti e valorizzando l’area Parco, spesso poco percepibile. Gli interventi di rinaturalizzazione convogliano nelle tre località balneari, immaginati come luoghi dell’esplosione di una naturalità diffusa, ma anche come luoghi della socialità in grado di essere percettivamente gradevoli sia nei momenti estivi a fruizione intensa sia negli altri periodi dell’anno e ad ogni modo con pratiche diverse da quelle proprie della balneazione”.
Nello specifico, cosa avverrà nel territorio di Ortelle?
“L’intervento riguarderà la connessione dell’area naturalisticamente pregiata dei Canali con i centri Odsa e la fascia costiera attraverso il recupero delle vie di accesso all’area e la creazione di servizi di mobilità sostenibile tra il Centro Ambientale Canali, le altre aree di interesse naturalistico all’interno del Parco Regionale “Otranto Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase” e i Comuni del Progetto Odsa. Servizi che si attueranno attraverso l’acquisto di bici a pedalata assistita e pulmini elettrici che serviranno a effettuare i trasporti tra i vari centri”.
Giuseppe Cerfeda
Andrano
Progetto Simona: immersione e inclusione per le persone con diverse abilità
Il convegno alle 18 in biblioteca. Il progetto si prefigge di creare un ponte tra mare e accessibilità, dimostrando come l’ambiente subacqueo possa rappresentare una nuova frontiera di integrazione per chi vive condizioni di disabilità
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Il comune di Andrano presenta il convegno “Progetto Simona: Immersione e Inclusione per le Persone con Diverse Abilità”, un’iniziativa nata dalla collaborazione con la Fondazione “Noi Siamo Paola” e l’Associazione Gruppo A-Mare.
Il progetto, che sarà illustrato quest’oggi presso la Biblioteca Comunale “Don Giacomo Pantaleo”, rappresenta una straordinaria evoluzione dell’evento teatrale “Ho Amato Tutto” tenutosi questa estate presso l’Abbazia del Mito.
Durante lo spettacolo, dedicato alla vita di Donna Paola Menesini Brunelli, erano stati raccolti fondi destinati a supportare progetti di inclusione per persone con disabilità, in particolare con l’obiettivo di avvicinarle al mondo subacqueo.
Grazie ai fondi raccolti e alla partecipazione di organizzazioni specializzate, “Progetto Simona” si propone di formare istruttori esperti per consentire a persone con disabilità fisiche e motorie di vivere l’esperienza dell’immersione subacquea in sicurezza.
Durante il convegno, che inizierà alle ore 18, saranno presenti Alberto Brunelli, presidente della Fondazione “Noi Siamo Paola”; Salvatore Accogli, presidente dell’Associazione Gruppo A-Mare; Angela Pinto, presidente dell’Associazione Albatros, specializzata in immersioni per disabili non vedenti; e Salvatore Colazzo, garante dei diritti delle persone con disabilità dell’Unione dei Comuni Terre a Levante.
L’evento vedrà inoltre l’intervento dei sindaci di Tricase e Andrano, Antonio De Donno e Salvatore Musarò che ribadiranno l’impegno delle amministrazioni locali verso iniziative di inclusione sociale innovative.
“Progetto Simona” si prefigge di creare un ponte tra mare e accessibilità, dimostrando come l’ambiente subacqueo possa rappresentare una nuova frontiera di integrazione per chi vive condizioni di disabilità.
Il Comune di Andrano invita tutti i cittadini, le associazioni e le istituzioni a partecipare a questo importante momento di confronto e presentazione.
Il convegno vuole essere non solo un’occasione per approfondire i dettagli di “Progetto Simona”, ma anche per sensibilizzare la comunità sui temi dell’inclusione e della solidarietà.
L’ingresso è libero e aperto a tutti.
Andrano
Erogazione acqua: posibili disagi a Depressa e Andrano, compreso Marina e Castiglione
Lavori di risanamento della rete idrica, temporanea sospensione della normale erogazione idrica mercoledì 16 ottobre dalle 14 alle 20
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Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio negli abitati di Andrano e Tricase.
I lavori riguardano il risanamento della rete idrica.
Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica mercoledì 16 ottobre nell’abitato di Andrano, delle frazioni Castiglione d’Otranto e Marina di Andrano e a Depressa, nella frazione di Tricase.
La sospensione avrà la durata di 6 ore, a partire dalle ore 14 e con ripristino alle ore 20.
Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.
Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica.
I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.
Andrano
Castiglione d’Otranto: spara a lupo e lo lascia morire agonizzante
LNDC Animal Protection denuncia e lancia un appello: “Chi sa parli”. L’associazione esprime «profonda indignazione e dolore per il terribile atto di violenza. L’animale, colpito da un’arma da fuoco e lasciato a morire tra atroci sofferenze, rappresenta l’ennesimo esempio di crudeltà gratuita e intollerabile verso creature innocenti»
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Secondo quanto riportato dalle fonti locali, un animale – che sembra essere un lupo – è stato visto in gravi condizioni, con ferite compatibili con un colpo di fucile, e purtroppo non è stato possibile salvarlo.
Quando i Carabinieri Forestali sono giunti sul posto, a seguito di una segnalazione, il corpo dell’animale era stato già rimosso, ma chi l’aveva visto aveva avuto la prontezza di fotografarlo e di fotografare anche il cacciatore che presumibilmente si è reso responsabile di questa atrocità.
LNDC Animal Protection, da sempre impegnata nella difesa dei diritti degli animali, annuncia di aver sporto denuncia presso le autorità competenti, chiedendo che si proceda con celerità nelle indagini e che il responsabile venga individuato e punito secondo quanto previsto dalla legge. «Non è accettabile che episodi del genere continuino a verificarsi nel nostro Paese», afferma Piera Rosati, presidente di LNDC Animal Protection, «la violenza contro gli animali è un sintomo di una società che ha perso il rispetto per il prossimo, umano o animale che sia. Continueremo a batterci perché ogni colpevole di tali atti paghi le conseguenze delle proprie azioni».
LNDC invita chiunque abbia informazioni utili a contribuire alle indagini, inviando una e-mail ad avvocato@lndcanimalprotection.org o collaborando con le forze dell’ordine per assicurare il responsabile alla giustizia.
L’associazione sottolinea, inoltre, l’urgenza di rafforzare le misure preventive e punitive per chi si macchia di tali crimini: «La legge italiana prevede pene troppo lievi per chi maltratta o uccide animali», aggiunge Rosati, «per questo torniamo a chiedere che il Parlamento riprenda quanto prima la discussione sulla proposta di legge per il loro inasprimento. Non possiamo più permettere che atti di questo tipo passino inosservati o rimangano impuniti.”
LNDC Animal Protection ribadisce il proprio impegno nel promuovere una cultura di rispetto e amore verso tutti gli animali, continuando a operare su tutto il territorio nazionale attraverso campagne di sensibilizzazione, interventi di soccorso e azioni legali.
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