Attualità
Ruffano, bonus per tutti
Premi di produttività: il Pd alza il polverone sui riconoscimenti in denaro corrisposti ai dirigenti amministrativi: “Li assegna un organo nominato dal sindaco e sono in costante crescita”. Il sindaco: Il sindaco Carlo Russo: “Pochi dipendenti e molti oneri”

Riflettori puntati, a Ruffano, sui premi di produttività. L’attenzione del Pd locale è stata catalizzata dalla costante crescita negli ultimi anni dell’importo di questi riconoscimenti, che altro non sono che denaro corrisposto ai dirigenti delle pubbliche amministrazioni su base di definiti criteri di valutazione meritocratici. A determinato punteggio conseguito nella persecuzione di un obiettivo, corrisponde una determinata retribuzione. Si tratta di emolumenti previsti dai contratti collettivi nazionali e dal contratto decentrato, la cui corresponsione dipende da parametri a carattere oggettivo, quali il livello di professionalità, la capacità di iniziativa, l’impegno partecipativo alla realizzazione degli obiettivi in un determinato arco temporale. Insomma, migliore è il lavoro del dirigente ed il coinvolgimento dei suoi collaboratori, maggiore sarà il risultato in graduatoria. Gli obiettivi poi, nel caso delle amministrazioni comunali, vengono divisi per settori e stabiliti dalla Giunta.
E l’operato chi lo valuta? Un organo terzo, ovviamente, indipendente dalla politica: l’Organismo Indipendente di Valutazione. Che però in questo caso, come sottolinea il Partito Democratico di Ruffano sul suo blog, ha una peculiarità: “Il suo unico componente è stato nominato dal Sindaco, e quindi dalla maggioranza, con decreto numero 2 del 13 aprile 2015”. È qui allora che il Pd affonda il colpo, dimostrando coi numeri che al singolare rischio di scarsa imparzialità corso in questo caso, si accompagna una preoccupante crescita dei riconoscimenti in denaro: “Facciamo notare come negli anni 2012 i premi di rendimento siano stati destinati sia ai dipendenti (per un totale di 17.772,76 euro), sia ai titolari di posizione organizzativa (16.880,33 euro) e al segretario generale (8.039,39 euro) per un totale di 42.692,48 euro. Nel 2013 ai dipendenti 22.999,25 euro, ai dirigenti 16.459,70 euro, al segretario generale 7.904,90 euro, per un totale di 47.363,85 euro. Nel 2014 invece 24.487,69 euro per i dipendenti, 15.723,21 euro per i dirigenti, e 7.684,36 euro per il segretario generale, per un totale di 47.895,26 euro”, scrivono sul blog. Nel 2015 invece il Comune di Ruffano, nella persona del Sindaco Carlo Russo, ha valutato l’operato dei suoi 9 dirigenti (con decreto numero 3 e 4 del 6 ottobre 2016) riconoscendo premi di produttività che il Pd ruffanese quantifica nel seguente modo: “Marialuisa Olivieri (segretario comunale) – 8.065 euro; Loredana Daniele – 9.493 euro; Marianna Gnoni – 8.396 euro; Raffaella Rizzo – 9.830 euro; Federico Perrone – 11.814 euro; Antonella Falcone – 9.493 euro; Maria Alida Miccoli – 10.423 euro; Francesco Orlando – 7.263 euro; Rocco Frisullo – 7.118 euro. Per un totale di 81.895 euro”.
Alla ricerca di spiegazioni sui trend in ascesa, il Pd accosta le sue conclusioni: “Ci riesce difficile, in piena emergenza occupazionale, ambientale, di mobilità e di servizi, immaginare di parlare di premialità e di risultato. Senza per questo voler intaccare le professionalità, per altre esigenze vitali i capitoli di spesa sono stati ridotti drasticamente. Riteniamo che quando occorre stringere la cinghia occorre che lo facciano tutti”.
Il sindaco Russo: “I dipendenti potrebbero essere 64, sono appena 33”
Non si fa attendere la risposta del sindaco Carlo Russo che spiega: “L’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) è stato sì nominato con decreto del Sindaco, ma a conclusione di una procedura comparativa ad evidenza pubblica, espletata sulla base delle regole stabilite dalla delibera n.12/2013 della Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT) e conclusasi nell’aprile del 2015”. E precisa: “La valutazione della partecipazione effettiva dei dipendenti all’attuazione del piano annuale degli obiettivi è avvenuta, quindi, per il 2015 come per gli anni passati, sulla base della metodologia adottata con deliberazione del Commissario Straordinario n. 64 del 29/12/2011, con la quale è stato approvato il “Sistema di misurazione e valutazione della Performance”.
Il primo cittadino punta poi il dito contro le norme introdotte per il blocco della contrattazione nazionale e decentrata, la riduzione del turn over ed il divieto di superare il trattamento economico ordinariamente spettante per l’anno 2010. Nuove regole che hanno il chiaro obiettivo di ridurre i costi del personale pubblico: “Questi limiti, se da un lato hanno effettivamente contribuito a ridurre la spesa a carico dei bilanci, dall’altro hanno determinato una dotazione di risorse e competenze in grado di svolgere le attività e le funzioni istituzionali, sottodimensionata rispetto al necessario. Facendo gravare, quindi, tutti gli oneri sull’esiguo numero di dipendenti in servizio. A Ruffano”, precisa il sindaco, “i dipendenti a tempo indeterminato sono 33, quando stando al decreto del Ministero dell’Interno del 24 luglio 2014 (“Rapporti medi dipendenti popolazione validi per gli Enti in condizioni di dissesto, per il triennio 2014-2016”) che fissa la media nazionale per i Comuni con popolazione da 5mila a 9.999 abitanti in un dipendente ogni 151 abitanti, potrebbero essere ben 64”. Dipendenti che, inoltre, secondo Carlo Russo “si trovano ad operare in un contesto di crescente incertezza e di continuo cambiamento del quadro normativo, come capita nella maggior parte degli enti di pari dimensioni”. Trova giustificazione in tutto ciò quindi, per il primo cittadino di Ruffano, la crescita dei premi di produttività, di cui tra le altre cose smentisce l’importo indicato dal Pd sul blog: “Le determinazioni nn.808, 814 e 815 del 2016, regolarmente pubblicate nell’albo pretorio online del Comune, indicano il reale importo dei premi del 2015, diverso da quelli pubblicizzati dal Pd ruffanese”. A questo punto non resta che controllare. A onor del vero, tutt’altro che una passeggiata: una gincana tra rimandi e controrimandi in cui, se si voglion ricavare le schiette cifre, c’è da spremere carte, documenti ed anche meningi. Le determinazioni indicate dal sindaco, effettivamente, compaiono nell’albo pretorio comunale. Come è facile aspettarsi, però, non indicano l’ammontare dei premi. Qui si può trovare la misura di retribuzione in termini percentuali rispetto al salario già percepito dal personale dirigente del comune. Ecco allora che il segretario comunale riceve una retribuzione di risultato pari al 10% del suo salario, mentre tutti gli altri dirigenti (quelli indicati a monte, nell’elenco del Pd) il 25% del rispettivo salario. È importante a questo punto sapere che quel 10% e quel 25% sono il tetto massimo che segretari comunali e dirigenti possono ricevere come premio. Regola che i cittadini apprendono solo scavando, con pazienza e attenzione, tra le varie disposizioni ed i vari rimandi alle leggi indicate nelle famose determinazioni pubblicate in albo. Appurato che a Ruffano vengon tutti premiati col massimo dei voti, si può passare alla quantificazione? Serve ancora pazienza. Per farlo, è necessario individuare, una per una, le retribuzioni dei dirigenti comunali, pubblicate nell’amministrazione trasparente sul sito istituzionale del Comune di Ruffano (alla voce Personale) e calcolarvi le suddette proporzioni. Quello che magicamente vien fuori è che i numeri resi noti dal Pd ruffanese, che prima di noi aveva avuto la pazienza di saltare da un documento all’altro, sono veri. Il sindaco quindi si ritrova smentito dalla sua stessa risposta. Forse un errore di distrazione. O forse la convinzione che i cittadini, cui vengon date in pasto delle percentuali, si perdano tra le scartoffie prima di arrivare al sodo (come noi abbiamo rischiato di fare). O ancor più semplicemente mandino a quel paese tutto e tutti, non avendo mezza giornata da perdere per conoscere ciò che più conta, ossia i numeri di un’amministrazione trasparente solo per chi ha voglia e tempo di metterla alla prova.
Lorenzo Zito
Attualità
Ospedale di Galatina tra criticità, degrado e cantieri fermi
“Solita” ispezione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro: «Laboratorio analisi nel degrado, situazione critica al Pronto soccorso e cantieri fermi. Ma c’è anche un fiore all’occhiello, il Centro trasfusionale»

«Siamo tornati nell’ospedale di Galatina, che avevamo ispezionato a giugno 2023. Ad aprile 2024 erano state esaminate in Commissione Sanità tutte le carenze emerse, e incassammo l’impegno del direttore generale Asl Rossi e dell’ex assessore Palese e risolverle in tempi brevi. A distanza di un anno, il bilancio è appena sufficiente perché molto resta ancora da fare».
Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia Domani, reduce dall’ennesimo blitz in una struttura sanitaria pubblica salentina.
CRITICITÀ AL PRONTO SOCCORSO
Le criticità maggiori al Pronto soccorso: «Locali angusti e inadeguati, il solito unico bagno promiscuo, solo una postazione di pronto intervento grave fra le tende, pazienti parcheggiati in barella anche la notte, spazi sacrificati e difficoltà operative».
Nel frattempo, la nuova sistemazione resta «un miraggio visto che il cantiere, così come quello della Terapia intensiva e sub intensiva, rimane bloccato».
LABORATORIO DI ANALISI PATOLOGICA CLINICA
Situazione molto critica al Laboratorio di analisi patologica clinica: «Abbiamo trovato alcuni locali fatiscenti e umidi, spogliatoi non a norma e l’antibagno utilizzato come spogliatoio. C’è una zona chiusa e degradata che otto anni fa è stata praticamente distrutta da un incendio e non è mai stata ripristinata. Abbiamo riscontrato la presenza di reagenti chimici abbandonati, frigoriferi non a norma per conservare prodotti chimici e farmaceutici, impianti elettrici con cavi precari e acque reflue a rischio biologico non adeguatamente trattate. Lo smaltimento dei reagenti prende una via rapida, diretta, probabilmente fuori protocollo. Si usano tubi volanti collegati a taniche di plastica di fortuna, a rischio rotture o perdite».
PERSONALE
Sul fronte del personale, «per risolvere il deficit che evidenziammo, finalmente ci sono stati rinforzi in quest’ultimo anno. Dopo decenni sono stati nominati i capisala, come in tutta la Asl Lecce».
APPARECCHIATURE OBSOLETE
Capitolo apparecchiature obsolete: «In Cardiologia sono stati sostituiti il carrello dell’emergenza, gli elettrocardiografi e l’ecografo guasti. Nelle sale operatorie, così come avevamo sollecitato, è stata sostituita tutta la ferristica che trovammo logora e antiquata. Mentre resta da rifare la pavimentazione, sostituendo il linoleum alle vecchie piastrelle».
A causa della mancanza di anestesisti, «vera piaga dell’intera azienda sanitaria, l’Unità di Terapia intensiva cardiologica non è operativa benché ci sia un reparto nuovo e attrezzato, che rimane chiuso».
Ferma anche la Rianimazione e «resta chiuso e inutilizzato il quarto piano che ospitava la Chirurgia».
Per quanto riguarda l’Oncologia, «l’ambulatorio funziona solo un giorno a settimana. Quello di Urologia è invece chiuso, come avevamo paventato, dopo il pensionamento dell’unico medico e dell’infermiere che erano in servizio. Funziona, invece, il servizio Dialisi, dove avevamo segnalato la necessità di sostituire l’elettrocardiografo e la carenza di infermieri specializzati.
Come avevamo richiesto, la Farmacia è stata dotata di nuovi computer, stampanti, sedie, poltrone e armadi.
La Riabilitazione non ha ancora una palestra, ma sono arrivati gli standing che avevamo richiesto per sollevare e trasportare in piedi i pazienti. Per il rifacimento degli spazi di Endoscopia digestiva, che non erano a norma, è stato approvato un progetto da 49mila euro».
Infine, la Nefrologia «continua a risentire della mancanza di personale, e in tutto l’ospedale si attende la dotazione di barelle e letti bariatrici per i pazienti obesi, che sono stati ordinati come avevamo sollecitato».
IL FIORE ALL’OCCHIELLO
L’ospedale di Galatina vanta anche «un fiore all’occhiello»: il Centro trasfusionale, «che opera a pieno ritmo e con un’ottima organizzazione».
Le donazioni di sangue intero si effettuano dalle 8,30 alle 10,30 dal lunedì al sabato, con l’accesso di sei donatori ogni mezzora previa prenotazione (al numero 0836 529223).
Chi non prenota va in coda o entra se qualcuno non si è presentato e il turno di sei non è completo.
Il Centro opera in stretta collaborazione con le associazioni di donatori di sangue, per contribuire a soddisfare le necessità trasfusionali dell’Asl di Lecce e sensibilizzare i cittadini alla cultura della donazione del sangue.
La struttura, collocata al piano terra e accessibile anche alle persone con disabilità, è dotata delle più moderne attrezzature mediche che permettono di lavorare in tranquillità e sicurezza.
Si può donare sangue intero, plasma e piastrine, dopo accurati accertamenti clinici ed ematochimici eseguiti nel laboratorio del Centro, che meriterebbe la classificazione di unità semplice a valenza dipartimentale.
«Usciamo da questa ispezione con un quadro di luci e ombre», tira le somme Pagliaro, «mai con il dito puntato ma con la mano tesa per portare in Regione le esigenze di questo ospedale e di tutto il territorio di Lecce e provincia».
Infine, il fondatore di Regione Salento annuncia: «Torneremo in tutte le strutture sanitarie già ispezionate per verificare se gli impegni assunti nelle relative audizioni in Commissione Sanità abbiano avuto seguito, e intanto proseguiremo con le visite al Dea e al Fazzi, reparto per reparto, sempre con l’obiettivo di contribuire a garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini».
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Appuntamenti
Parabita: senza rispetto non sei perfetto
Evento di sensibilizzazione contro la violenza di genere organizzato dal Gruppo Territoriale M5S “Serre Salentine”. Appuntamento sabato 12 aprile al Teatro Carducci

Senza rispetto non sei perfetto: evento di sensibilizzazione contro la violenza di genere, organizzato dal Gruppo Territoriale M5S “Serre Salentine“.
L’evento, aperto a tutta la cittadinanza, si terrà presso il Teatro Carducci di Parabita, sabato 12 aprile, dalle ore 18,30 alle ore 20,30.
Tra i relatori: la responsabile regionale di Anemos Italia ODV, Nadia Mele, Don Dario Donateo parroco di Alliste; la cantautrice Annalisa Colucci, in arte Loradianna; la psicologa Barbara De Simone; il deputato Leonardo Donno; il consigliere regionale Cristian Casili. Sarà, inoltre, presente il sindaco di Parabita Stefano Prete.
«Sarà l’occasione per affrontare temi di scottante attualità», spiega il rappresentante del Gruppo interterritoriale M5S Serre Salentine, Luigi Alessandrelli, «purtroppo negli ultimi tempi sono sempre più frequenti gli episodi di violenza sulle donne».
«Un evento attraverso cui dare eco ad un forte grido di allarme, spesso inascoltato, che vuole essere, altresì, un messaggio di speranza e al tempo stesso di sensibilizzazione verso atteggiamenti di indifferenza e rassegnazione», commenta il Coordinatore M5S per la Provincia di Lecce, Iunio Valerio Romano, «la violenza è una sconfitta non solo per chi la esercita, ma anche per la società che la tollera. Un ringraziamento particolare va a Nadia Legittimo e alla comunità pentastellata di Parabita, che ha fortemente voluto questo evento e che ne ha consentito la realizzazione, unitamente al Gruppo interterritoriale Serre Salentine».
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Appuntamenti
L’Ora Legale con la Ministra per le disabilità a Scorrano
Domenica 13 aprile (dalle 17), presso la scuola elementare in piazzetta dei Caduti scorranesi l’on. Alessandra Locatelli interagirà con le associazioni di volontariato del territorio

Il Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli nel cuore del Salento per incontrare le associazioni.
Sul tema della disabilità, dunque, un momento di partecipazione e riflessione e l’ascolto dei bisogni delle associazioni del territorio.
Per questi motivi l’associazione, come ha spiegato la presidente Adele Esposito, l’associazione “L’Ora legale” di Scorrano ha organizzato l’incontro di domenica 13 aprile, quando, a partire dalle 17, presso la scuola elementare “P. De Lorentis”, in piazzetta dei Caduti scorranesi, Alessandra Locatelli interagirà con le associazioni di volontariato del territorio.
In pratica, ogni associazione potrà dialogare con la Ministra per le disabilità.
Alla fine dell’evento suonerà l’Orchestra di fiati “Artistica inclusione” risultata vincitrice per la propria categoria nel concorso internazionale Vienna Fest.
Inoltre, ci sarà l’opportunità di visitare il Museo delle Luminarie, in piazza Vittorio Emanuele, unico in Italia nel suo genere.
Tanti motivi per trascorrere una domenica pomeriggio diversa, in nome dell’inclusione e della partecipazione.
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