Attualità
Melpignano e la pietra leccese tra le 100 eccellenze italiane
La Bianco Cave premiata tra le 100 eccellenze italiane. La pietra leccese brand nel mondo
Prestigioso riconoscimento per un’azienda Salentina, premiata tra le 100 eccellenze italiane. Nei giorni scorsi la Bianco Cave Srl, con sede a Melpignano, azienda leader nel settore lapideo per l’estrazione e lavorazione della pietra Leccese, ha ritirato a Palazzo Montecitorio, a Roma, il premio come “eccellenza italiana”nel mondo.
L’ azienda salentina, dal primo dicembre, fa parte delle 100 eccellenze italiane, a ritirare il premio, nella sala della Lupa della Camera dei Deputati, Gianni Bianco, uno dei titolari dell’impresa a conduzione familiare, con un fatturato per la maggior parte derivato da esportazioni.
La Bianco cave, unica salentina ed italiana del settore, è stata premiata “per aver saputo valorizzare il Made in Italy come brand riconoscibile in tutto il mondo, contenitore di espressioni della lavorazione artigianale dei materiali”. È stata selezionata da un Comitato Scientifico, composto da docenti di università prestigiose come la Bocconi di Milano, la LUISS e la Sapienza di Roma e l’Università del Salento, oltre a personaggi del mondo dello spettacolo come Aurelio De Laurentiis, Albano Carrisi, Bruno Vespa e Alessandro Cecchi Paone.
A celebrare le eccellenze italiane una monografia voluta dall’editore Riccardo dell’Anna, con la quale ha scelto di andare alla ricerca “di quell’autenticità data dal perfetto connubio tra tradizione ed innovazione, amore e rispetto del territorio, scrupolosa e laboriosa attività artigianale ed avanzate tecnologie”.
Una pubblicazione che racconta 100 storie esemplari, che hanno sfidato il tempo e le circostanze, 100 fotografie del presente degne di entrare negli annali della storia, per la loro forza e coraggio a garanzia della legalità, dell’innovazione tecnologica, della ricerca, esempi virtuosi in ogni ambito, speranza per una riaffermazione economica e culturale della Penisola in tutto il mondo.
La Bianco Cave con i suoi ottant’anni di storia, di lavoro, di passione, di tradizione ed innovazione nel settore lapideo, con i suoi sette bacini di estrazione e due stabilimenti per della lavorazione e trasformazione della pietra leccese entra nell’olimpo delle 100 eccellenze Italiane.
“Siamo molto felici di questo riconoscimento”, sottolineano dall’azienda, “già da qualche anno, lavoriamo molto all’estero e siamo contenti di essere rappresentanti del Made in Italy nel mondo. Un obiettivo importante raggiunto grazie a tutto il nostro staff ed ai nostri preziosi collaboratori, che ogni giorno condividono con noi la voglia di migliorarci e di raggiungere nuovi traguardi”.
Il premio, una pigna stilizzata in pietra leccese disegnata e realizzata dalla Bianco Cave su indicazione degli organizzatori, è stato scelto tra le varie proposte ideate dai designer dell’azienda.
Tra i Pugliesi a ritirare il premio a Roma insieme alla storica famiglia Bianco di Cursi, anche i Sud Sound System e la “Tratturi Reali”, un’azienda produttrice di Olio di Villa Castelli ed il Museo Archeologico Nazionale di Taranto.
Molti anche i personaggi famosi e del parterre nazionale: Raul Bova, Michele Placido, Laura Biagiotti, Beatrice Vio e molti altri, ognuno rappresentante di una categoria in cui ha saputo eccellere e distinguersi nel mondo.
Attualità
“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.
“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:
Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.
Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.
Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.
La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.
Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.
Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.
Attualità
Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo
Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche
L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.
La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.
L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.
«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.
Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.
È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.
Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.
Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.
A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.
Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.
Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»
Attualità
Fitto vicepresidente Commissione Ue, arriva il via libera
La situazione si è sbloccata ieri sera con il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti. Ma i Verdi non ci stanno e i Socialisti si spaccano. Il presidente della Camera del Commercio di Lecce, Mario Vadrucci: «Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini e aiuterà le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti»
Alla fine, Raffaele Fitto ce l’ha fatta.
Dopo lunghi giorni di attesa, polemiche a non finire e qualche ironia social, dopo il suo intervento in un inglese non proprio fluente, è arrivato il via libera alla nomina del politico salentino.
I coordinatori delle commissioni Affari regionali dell’Eurocamera, con il quorum dei due terzi, hanno dato l’ok alla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione con delega alla Coesione.
Allo stesso tempo le commissioni Affari Economici, Industria e Ambiente hanno dato l’ok definitivo alla nomina della spagnola Teresa Ribera.
Il voto finale previsto mercoledì 27 novembre, in seno alla plenaria della Commissione europea.
L’accordo, formalizzato nella serata di ieri, ha sbloccato il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti su Fitto, mentre Ribera ha ricevuto il sostegno anche di Verdi e Sinistra.
Non sono mancate, però, le critiche: i Verdi hanno accusato il PPE di minare la trasparenza e i principi democratici, mentre il gruppo Socialista si è spaccato, con delegazioni di paesi come Germania e Francia contrarie all’intesa.
Per molti la nomina di Fitto è inopportuna perché «rappresenta un partito contro lo Stato di diritto, l’ambiente e l’integrazione europea».
Il presidente della Camera del Commercio di Lecce Mario Vadrucci si compolimenta: «Da Italiani e soprattutto da salentini siamo particolarmente soddisfatti di come si è conclusa la vicenda connessa con il completamento della Commissione Europea, che vede Raffaele Fitto meritatamente nominato nel prestigioso incarico di vicepresidente esecutivo dell’organismo che regge politicamente e concretamente le sorti dell’Unione Europea».
«Le attestazioni di stima che, in questi giorni, da più parti politiche, sono state espresse sulla figura di Raffaele Fitto, èprosegue il presidente della Cammera del Commercio leccese, «ci fanno ben sperare in vista di un lavoro nei settori delicati cui è stato chiamato, quelli delle Riforme e della Coesione, che guardano al futuro ed alla crescita della parte meno sviluppata dei Paesi Europei».
«Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini salentine e, nel suo impegno politico per favorire la coesione europea», conclude Mario Vadrucci, «cercherà di fare gli interessi dell’Italia, aiutando anche le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti».
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