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Cronaca

Circuisce e violenta ragazzina

Per mesi frequenta la famiglia di una minore con l’intento di circuirla e sottoporla a violenze sessuali: arrestato 50enne

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Per molti mesi ha assunto le vesti dello “Zio” acquisito, del buon amico di famiglia che si prodiga per le esigenze di qualcuno in condizioni di bisogno, di colui il quale cercava addirittura di sopperire alle presunte mancanze di severità dei genitori; ma tutte queste attenzioni in realtà avevano un solo fine: irretire e circuire la figlia minore 14enne della coppia.


Il piano escogitato era ingegnoso: aveva iniziato a coprire di attenzioni, di pensierini, di regali la bambina per legarla a sé. Poi la rete si è chiusa inesorabile e spietata. Ha iniziato ad andare a prenderla a scuola, la portava in giro in macchina e ha iniziato ad abusare di lei. Una escalation che non ha risparmiato la ragazza da nessuna pratica sessuale e di violenza: droghe, alcool, restrizioni fisiche, minacce di morte e di abbandono e botte per ottenere rapporti sessuali.


La sua fiducia da parte della famiglia era totale, tanto da indurre i genitori a coinvolgerlo nelle scelte educative della ragazza, poco più una bambina di Veglie.


Una professoressa, alcune amiche e i servizi di osservazione dei carabinieri che documentavano le frequentazioni di F.C. 50enne del luogo, hanno aiutato a far cadere il velo di omertà e di vergogna che comprensibilmente avvolgeva la malcapitata. Il rapporto di dipendenza psicologica ccreato prevedeva anche l’ingrediente della gelosia che dava spessore alle squallide pratiche poste in essere. Grazie anche all’aiuto di una cooperativa sociale è emersa una realtà di squallore e spregiudicata pulsione.

La ragazza interrogata quindi dal P.M. e successivamente nel corso di incidente probatorio ha trovato il coraggio di riferire quanto fino ad allora costretta a subire. Infine l’esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari, con divieto assoluto di frequentazioni diverse da coloro che eventualmente coabitino a quell’indirizzo.


Gli inquirenti temono che l’ultima possa non essere la sola vicenda di cui l’uomo si è reso responsabile ed invitano chiunque possa aver vissuto un’esperienza simile a rivolgersi ai Carabinieri per raccontare la propria storia.


Cronaca

Rubava smartphone e coltivava marijuana in casa

Arrestato 47enne gallipolino dalla Polizia di Stato. L’uomo è stato individuato grazie alle videocamere di sorveglianza del negozio di elettrodomestici. Durante la perquisizione domiciliare i poliziotti hanno scoperto anche le piante di marijuana coltivate in una piccola serra

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La Polizia di Stato ha arrestato in flagranza un uomo di 47 anni, per aver rubato dei telefoni cellulari.

Il direttore di un negozio di elettrodomestici di Gallipoli, accortosi del furto di tre cellulari, ha immediatamente contattato i poliziotti del Commissariato locale.

Stesse circostanze del 21 marzo scorso, qunado dal negozio era stato sottratto un tablet.

I poliziotti, giunti presso la rivendita di elettrodomestici, hanno visionato le telecamere di sorveglianza e hanno individuato subito l’autore del furto.

Un equipaggio della Squadra Volante del Commissariato di Polizia ha trovato l’uomo nei pressi della sua abitazione con indosso ancora gli stessi vestiti utilizzati per il furto e come si evince dalle riprese delle telecamere.

Interpellato riguardo ai fatti accaduti lo stesso ha ammesso di avere rubato un telefono e di averlo riposto nella propria stanza.

La perquisizione domiciliare ha consentito di trovare proprio all’interno della sua stanza, accanto al letto, i tre telefoni cellulari ancora chiusi nelle rispettive confezioni con sigillo di garanzia.

E inoltre, è stato ritrovato un tablet che, da successivi accertamenti, è risultato essere quello sottratto il 21 marzo.

I poliziotti, durante il controllo nell’appartamento, hanno anche trovato tre piante di marijuana con infiorescenza coltivate in una piccola serra, la quale presentava al suo interno, un sensore di temperatura e umidità ed una lampada da coltivazione UV, collegata alla rete elettrica.

Tutto il materiale e le piante venivano sequestrati e sottoposti ad analisi, mentre i tre telefoni ed il tablet venivano restituiti all’avente diritto.

L’arrestato ora è agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Ancora violenza contro le donne, arresto a Marittima

Fermato 41enne, già ai domiciliari per furto, per aver aggredito la convivente cercando di colpirla con le forbici. Solo l’ultima di una serie di aggressioni

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I carabinieri della Stazione di Spongano hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di 41 anni, residente a Marittima di Diso, già noto alle forze dell’ordine per essere sottoposto a regime di arresti domiciliari a seguito di furti aggravati in concorso con la stessa convivente.

Il suo comportamento violento ha comportato ulteriori e gravi accuse.

Durante un controllo di routine, i militari dell’Arma hanno notato evidenti segni di violenza sul viso della convivente, una donna di 36 anni.

Quel dettaglio ha acceso un campanello d’allarme.

La testimonianza della donna ha rivelato una drammatica situazione di minacce di morte e aggressioni, culminate in un attacco con un paio di forbici durante una lite domestica.

I carabinieri hanno messo in sicurezza la vittima e bloccato l’aggressore, conducendoli entrambi in caserma per ulteriori accertamenti.

Accertato un precedente storico di comportamenti aggressivi da parte dell’uomo con reati di maltrattamenti in famiglia e violenza privata.

Al termine delle formalità e come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica che conduce le indagini, il 41enne è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Lecce.

I carabinieri sottolineano che «non esiste una situazione di violenza domestica che debba essere tollerata o silenziata. Invitano chiunque si trovi in una situazione simile a non esitare a chiedere aiuto e a contattare le autorità competenti. La sicurezza e il benessere di ogni individuo sono una priorità e ogni segnalazione è fondamentale per combattere questo grave fenomeno sociale».

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Cronaca

Ancora fiamme a Ruffano: brucia un furgone nella notte

L’incendio a mezzanotte in via Gramsci: brucia vano motore ed abitacolo di Fiat Ducato

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Secondo incendio notturno in breve tempo a Ruffano, dopo che pochi giorni fa aveva preso fuoco una Audi parcheggiata in via Rattazzi, dinanzi ad un centro scommesse.

Nella notte appena trascorsa invece è andato in fiamme un mezzo da lavoro. Un furgone di proprietà di una azienda del posto, fermo in sosta in via Gramsci.

Poco dopo la mezzanotte una chiamata al 115 ha portato sul posto una squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Tricase.

Il mezzo, un Fiat Ducato, è stato interessato parzialmente nella parte anteriore (cabina e vano motore). L’intervento dei pompieri ha permesso il completo spegnimento e la bonifica dell’area, impedendo la propagazione dell’incendio verso altri veicoli presenti nel piazzale.

Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri di Casarano.

Le cause dell’accaduto sono in corso di accertamento.

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