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Tricase

Tricase: “Ha vinto l’egoismo e perso la politica”

Giovanni Carità (Prendi Posizione): “Qualcuno pensa che fare l’amministratore sia un’occupazione fissa, alla pari di un mestiere. I cittadini giudicheranno e valuteranno soprattutto l’operato di chi ha amministrato. Non ci sono dubbi su quale sarà l’esito…”

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Giorni di riflessione all’interno delle diverse correnti del Partito Democratico e del centrosinistra tricasino dopo il fallimento dell’operazione che prevedeva la coalizione compatta a sostegno della candidatura di Totò Carbone. (clicca qui)


Da registrare la presa di posizione di…. Prendi Posizione per bocca di Giovanni Carità: “Ancora una volta ha vinto l’arroganza, il tornaconto personale, il calcolo spicciolo dei singoli”, dice Carità senza utilizzare giri di parole.


Forse”, attacca, “qualcuno pensa che fare l’amministratore sia un’occupazione fissa, alla pari di un mestiere.


Ora scoprirà che così non è, che fare l’amministratore significa farsi carico delle esigenze di una comunità e non del proprio sparuto elettorato.


I cittadini giudicheranno e valuteranno soprattutto l’operato di chi ha amministrato. E da questo punto di vista non ci sono dubbi su quale sarà l’esito!”.


In questi giorni tristi”, aggiunge Carità, “abbiamo lavorato alla costruzione di una coalizione, facendoci carico di situazioni spesso assurde, ma per il bene del centro-sinistra siamo andati sempre oltre, cercando di ampliare l’orizzonte.

Questo non è servito perchè per alcuni (non pochi) l’orizzonte “politico” non va oltre la punta del proprio naso. Han prevalso l’egoismo,  l’infantilismo, la mediocrità.


Questa volta l’ottimismo della volontà non è stato sufficiente a superare il pessimismo della ragione!”.


Grazie di cuore a quanti ci hanno creduto veramente! Domani, come sempre”, conclude, “ci saremo con le nostre idee, i nostri valori, i nostri ideali,  la nostra coerenza”.


 


 


Morciano

Bocce, campionati regionali: trionfa La Morcianese

Terminata la fase regionale dei campionati nazionali di terza categoria. Seconda classificata la “Bocciofila Tricase” Tra le donne vince “La Specchiese”

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Terminata la fase eliminatoria regionale del campionato nazionale di terza categoria FIB al quale hanno partecipato 10 squadre pugliesi.

Dopo aver disputato le semifinali presso il bocciodromo di Calimera si è giunti alle finali presso il bocciodromo di Minervino di Lecce.

Si sono aggiudicato il titolo di campioni regionali i bocciofili de “La Morcianese” (foto in alto), allenati da Salvatore Schiavano.

In finale hanno battuto “La Bocciofila Tricase”, diretta da Pasquale De Rinaldis.

Nella stessa giornata si sono disputati anche le finali dei campionati femminili che hanno viste vincitrici le donne de “La Specchiese”, allenate da Antonio Puce.

Giornata intensa per il presidente regionale della federazione italiana Bocce Cristian Vitto, il quale si è detto soddisfatto della larga partecipazione del pubblico e dall’entusiasmo degli atleti di ogni età e genere che  fanno grande in Puglia lo sport delle Bocce.

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Cronaca

Mancata precedenza e incidente: un’auto ko a Tricase

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Incidente in serata a Tricase all’incrocio tra via Pirandello e via Vittorio Emanuele II, snodo cittadino già noto per altri sinistri verificatisi in passato.

Questa sera, intorno alle 22, un Fiat Doblò e una Fiat 500X si sono scontrati a causa di una mancata precedenza.

Nonostante la violenza dell’impatto, fortunatamente nessuno dei coinvolti ha riportato ferite gravi tali da richiedere il trasporto d’urgenza in ospedale.

L’urto è stato tuttavia violento, al punto che il Doblò ha subito danni tali da risultare inutilizzabile ed è stato necessario l’intervento di un carro attrezzi per la sua rimozione. Meno compromessa, invece, la Fiat 500X, allontanatasi autonomamente a margine delle operazioni di rito.

Alle forze dell’ordine l’onere di ricostruire la responsabilità dell’accaduto.

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Approfondimenti

Il nuovo lavoro di Cavallera: “Essere e tempo in Ugo Spirito”

Una riflessione su un filosofo al quale egli è stato personalmente legato, tra i primi a cogliere l’avvento del postmoderno e le contraddizioni della globalizzazione già negli anni ’60 e ’70 del secolo scorso…

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In questi giorni è uscito l’ennesimo lavoro, del nostro collaboratore il prof. Hervé Cavallera dell’Università del Salento, il volume Essere e tempo in Ugo Spirito.

Il libro, pubblicato dalle Edizioni Grifo di Lecce, raccoglie la riflessione del professor Cavallera su un filosofo al quale egli è stato personalmente assai legato e che è stato tra i primi a cogliere l’avvento del postmoderno e le contraddizioni della globalizzazione già negli anni ’60 e ’70 del secolo scorso. 

Ugo Spirito (Arezzo 1896 – Roma 1979), è stato uno dei maggiori filosofi italiani del Novecento. Ha insegnato nelle università di Pisa, Messina, Genova e Roma.

Accademico linceo, allievo di Giovanni Gentile, fu teorico del corporativismo ed elaborò il problematicismo. Tra le sue opere: I fondamenti dell’economia corporativa (1932); La vita come arte (1941); Il problematicismo (1948); La vita come amore (1953); Dal mito alla scienza (1966); Memorie di un incosciente (1977).

In coedizione con la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, Luni Editrice ha già pubblicato anche Filosofia della grande civilizzazione.

La “rivoluzione bianca” dello Scià, a cura di Gianni Scipione Rossi, con postfazione di Hervé A. Cavallera (2019); La vita come ricerca, con prefazione di Francesco Perfetti e introduzione di Hervé A. Cavallera (2020); e Critica della democrazia, con prefazione di Francesco Perfetti (2020).

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