Connect with us

Cronaca

Maxi incendio, paura a Gallipoli

“Sacro Cuore” invaso dal fumo. Sollievo nell’aria dopo la preoccupazione per le minacciose fiamme

Pubblicato

il

Ore di panico, queste ultime, a Gallipoli, dove un incendio è divampato nei pressi di una pineta non lontana da dove sorge l’ospedale Sacro Cuore. La stessa struttura sanitaria è stata minacciata e si è temuto il peggio data la difficoltà dei vigili del fuoco nel domare le fiamme, alimentate da un forte vento.


Alcuni reparti erano già invasi di fumo e l’attività sanitaria si era bloccata, in attesa di sviluppi. Già ci si organizzava per una eventuale evacuazione dell’edificio, del personale medico e dei pazienti in primis: l’Asl assicura che il piano per liberare la Torre A, più vicina al focolaio e interessata dal fumo, fosse già predisposto.


I pazienti dei reparti di Cardiologia Utic, Pneumologia, Oncologia e Rianimazione sarebbero stati trasferiti negli altri ospedali grazie all’ausilio delle ambulanze del 118. Alcune famiglie residenti in zona, invece, avevano ormai abbandonato le proprie abitazioni in preda alla paura.


Fondamentale per la svolta positiva avutasi è stato l’intervento di più squadre di volontari, del distaccamento locale e soprattutto da altre sezioni, per riuscire a contenere i danni. I pompieri hanno cercato a lungo di circoscrivere il rogo, riuscendoci, infine, solo con l’utilizzo massiccio e tempestivo di aerei antincendio Canadair.

Il comandante dei vigili del fuoco ha già rassicurato il direttore medico del Sacro Cuore, Egidio dell’Angelo Custode, assicurandogli che la struttura non corre alcun pericolo.


Sul posto, presenti anche il viceprefetto Guido Aprea e il direttore sanitario della Asl Lecce Antonio Sanguedolce, intervenuti per accertarsi che tutto fosse sotto controllo e che i residenti e coloro che si trovavano all’interno dell’ospedale fossero al sicuro. Nessuna temibile conseguenza, per fortuna, si è avuta da tutto ciò.


Rimane tanta apprensione e un pizzico di sollievo per la tragedia sfumata grazie all’opera dei volontari, ben coordinati con il personale sanitario e la centrale operativa della Protezione Civile della Regione Puglia.


Alliste

Auto completamente distrutta dalle fiamme

Pubblicato

il

Incendio d’auto nella notte ad Alliste.

Una Citroen C3 di colore azzurro, di proprietà di un uomo del posto, è stata completamente avvolta dalle fiamme nel luogo dove era ferma in sosta, nelle vicinanze di un distributore di benzina in via Marina (la strada provinciale 265 che conduce a Capilungo).

L’intervento dei vigili del fuoco di Gallipoli non ha potuto salvare il mezzo dalla distruzione completa, ma ha scongiurato il propagarsi dell’incendio.

Nessun ferito. Ancora non chiare le cause dell’accaduto, sono in corso indagini a riguardo.

Continua a Leggere

Caprarica di Lecce

Trafficante di esseri umani arrestato in Salento

Fermato 39enne rumeno noto per i suoi precedenti violenti e su cui pendeva un mandato d’arresto internazionale. Si nascondeva in una masseria

Pubblicato

il

Nella serata del 25 dicembre, mentre in molte case si festeggiava il Natale, i Carabinieri della Stazione di Calimera, in collaborazione con i colleghi della Sezione Radiomobile di Lecce, hanno effettuato un’importante operazione di polizia che ha portato a un arresto fondamentale nella lotta contro la criminalità internazionale.

Si tratta di un cittadino rumeno di 39 anni, ricercato per gravi reati e destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dal Tribunale di Arad in Romania.

La sua storia era segnata da atti di violenza e coinvolgimento nel traffico internazionale di migranti.

Il 16 aprile 2024, la giustizia rumena aveva emesso un verdetto che lo condannava a scontare una pena di quattro anni e due mesi di reclusione.

Eppure, mentre si festeggiava, lui si nascondeva in una masseria nella tranquilla campagna salentina.

Al suo arrivo nella struttura ricettiva, il nominativo è stato inserito nella banca dati, in ottemperanza alla normativa del nostro Paese.

Avuta notizia della presenza di tale soggetto, i Carabinieri del Comando Provinciale salentino hanno avviato una serie di accertamenti, anche a livello internazionale.

La sorpresa è stata notevole allorquando i Carabinieri, approfondendo la vicenda che diventava sempre più delicata con il trascorrere del tempo, si sono accorti che era un caso molto delicato poiché, sul soggetto gravava un MAE (acronimo del Mandato di Arresto Europeo), emesso in seguito ad indagine contro il traffico internazionale di migranti.

L’uomo, infatti, era stato riconosciuto colpevole di aver orchestrato un’operazione di traffico di
migranti nel mese di agosto 2022, nascondendo 31 persone, tra cui 21 cittadini dell’India e 10 del Bangladesh, in un autotreno diretto in Romania.

La sua vita era segnata da violenze, con una
condanna risalente anche ad agosto 2016, per aver aggredito brutalmente una vittima con calci e pugni alla testa.

I militari dell’Arma sapevano che dovevano agire con cautela.

Ogni dettaglio dell’operazione è stato meticolosamente pianificato con l’obiettivo di evitare ogni possibilità di fuga.

Con prontezza e determinazione, il 39enne è stato fermato e arrestato senza opporre resistenza.

L’operazione, pur delicata, si è conclusa senza incidenti e la giustizia ha avuto il suo corso.

Dopo le formalità di rito ed avvisato il PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce, l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Lecce “Borgo San Nicola”, dove rimarrà a disposizione delle autorità competenti.

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Attualità

Muore a 114 anni la donna più longeva d’Italia

Nata il 13 ottobre 1910, in occasione del suo ultimo compleanno, aveva sostenuto: “Forse Dio si è scordato di me”

Pubblicato

il

Ha aspettato la vigilia di Natale per compiere l’ultimo passaggio. Aveva 114 anni, Claudia Baccarini, ed era la donna più anziana d’Italia.

Nata il 13 ottobre 1910 a Faenza, qualche tempo, in occasione del suo ultimo compleanno, aveva sostenuto: “Forse Dio si è scordato di me“.

Sposata con Pietro Baldi, sindaco di Faenza dal 1951 al 1956, ha cresciuto dieci figli.

È stata una figura di rilievo nella nostra comunità – dice il primo cittadino – testimone di oltre un secolo di trasformazioni storiche e sociali. Sposata con Pietro Baldi, sindaco di Faenza dal 1951 al 1956, ha cresciuto dieci figli, contribuendo significativamente, anche con le sue azioni, alla vita della nostra città“.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti