Attualità
Fido in spiaggia e lite tra bagnanti
Furiosa lite sulla spiaggia libera a causa del cane che, dopo i bisognini e il bagnetto, ha scorrazzato in lungo e in largo fra gli asciugamani
La calura e l’afa non risparmiano nessuno. Neppure l’amico dell’uomo che, anzi, proprio per il gran caldo, ha bisogno di immergersi in acqua per trovare un po’ di refrigerio.
Ma può, il proprietario di un cane, portare il suo Fido fra i bagnanti stesi al sole o immersi in acqua lungo il litorale salentino? O meglio, può farlo senza tenere conto delle molestie che l’incolpevole animale «regala» ai bagnanti e, soprattutto, rispettando le più elementari norme di igiene e sicurezza a garanzia della collettività?
E’ quanto ha cercato di appurare l’associazione Salute Salento, dopo la segnalazione di un cittadino che lunedì scorso ha assistito con apprensione ad un furioso litigio fra un bagnante steso al sole di una spiaggia libera del litorale di Frigole e un altro signore che sulla stessa spiaggia ha pensato di bagnare in mare il suo “maremmano” bianco, di mezzo pelo.
“Poco prima di scendere in acqua”, riferisce il testimone, “l’animale aveva fatto i suoi bisogni sulla sabbia, a ridosso della vegetazione dunale. Poi ha sguazzato giulivo in mare, dove in quel momento non vi erano bagnanti”.
E prosegue: “il bagnante sull’asciugamano ha protestato e ha minacciato di fare intervenire i vigili urbani, i carabinieri o la vigilanza in mare della Capitaneria di San Foca. L’altro, per tutta risposta, ha continuato ad assecondare le gioiose evoluzioni del suo cane”.
Salute Salento ha voluto documentarsi in merito ed ha chiesto “dapprima al Dipartimento di Prevenzione della Asl (Uffici Igiene pubblica e Veterinario). Da qui siamo stati indirizzati alla Capitaneria di Porto di Gallipoli e alle sue ordinanze. Dalla Guardia Costiera ci hanno informato che le regole per l’accesso degli animali sul demanio marittimo sono contenute nell’Ordinanza Balneare della Regione Puglia”.
E precisamente: PUGLIA – Ordinanza balneare n.358/2013 (“Divieto accesso animali in spiaggia”) del 23/04/2013, emanata dall’Assessorato al Bilancio della Regione Puglia, Servizio Demanio e Patrimonio, disciplinante l’esercizio delle attività turistico-balneari-commerciali.
L’ ordinanza, che ha fatto e fa molto discutere, pare che sua stata in parte emendata e che stabilisca, tra l’altro, che restano esclusi dal divieto di accesso per i cani i luoghi liberi, cioè non considerati “lidi”, come i litorali di scoglio. Intendendo, secondo noi, i luoghi impervi e difficilmente accessibili ai bagnanti.
L’ordinanza completa, reperibile sul sito della Regione Puglia, disciplina tutte le attività sul demanio marittimo. In particolare, per l’accesso degli animali, vale il comma s), che abbiamo stralciato e riportato.
ART. 3 PRESCRIZIONI SULL’USO DEL DEMANIO MARITTIMO
Sulle aree demaniali marittime della costa pugliese è assolutamente vietato: … s) condurre o far permanere qualsiasi tipo di animale, anche se munito di museruola e guinzaglio, in aree non appositamente autorizzate, attrezzate e segnalate, ad eccezione delle unità cinofile di salvataggio riconosciute, dei cani guida per i non vedenti e, nelle sole ore di chiusura, dei cani condotti al guinzaglio dal personale addetto alla sorveglianza balneare. Ciascun Comune potrà autorizzare i concessionari che lo richiedono, ad attrezzare con opere leggere e di facile rimozione, all’interno del perimetro in concessione, apposite aree per animali d’affezione (cani e gatti) secondo quanto disposto dagli appositi regolamenti, adottati dai comuni, e dai servizi veterinari delle Regione Puglia Ordinanza Balneare AA.SS.LL. competenti per territorio, tenuto conto che tali zone dovranno essere dotate di accesso indipendente e individuate in modo da non arrecare danni e disturbi all’utenza circostante. In dette aree gli animali dovranno essere tenuti sempre al guinzaglio. L’accesso è comunque consentito solo a cani che manifestano un aspetto sano e siano in possesso di certificazione sanitaria non anteriore a mesi sei. Il titolare di ogni concessione demaniale potrà consentire l’accesso, nell’ambito del proprio stabilimento balneare, di animali d’affezione di piccola taglia, in regola con le vaccinazioni igienico-sanitarie previste, sotto uno o più ombrelloni posti in zona retrostante ovvero in posizione tale da non arrecare disturbo o disagio agli altri utenti. Gli animali dovranno essere portati in braccio fino all’ombrellone assegnato e dovranno essere sempre mantenuti al guinzaglio sotto l’ombrellone. I rispettivi proprietari dovranno comunque assicurare l’aspetto igienico-sanitario, sia a tutela dell’animale stesso, con ciò comprendendo la disponibilità in sito del minimo necessario per la sussistenza del medesimo, sia per quanto attiene alla pulizia dell’area occupata ivi compreso l’asporto di materiali inquinanti. Resta inteso che i padroni degli animali sono responsabili del comportamento dell’animale a tutti gli effetti di legge, come specificato dall’art. 2052 del Codice Civile…
Attualità
Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini
Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…
In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.
Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.
Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.
Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.
Attualità
“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.
“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:
Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.
Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.
Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.
La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.
Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.
Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.
Attualità
Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo
Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche
L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.
La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.
L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.
«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.
Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.
È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.
Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.
Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.
A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.
Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.
Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»
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