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Attualità

“Salento sempre più isolato!”

L’assemblea dei sindaci salentini, capitanata dal presidente della Provincia di Lecce Gabellone, chiede la presenza del Governatore della Puglia Emiliano alla prossima assise ed illustra criticità ed esigenze

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Si è tenuta, presso la sala Consiliare di Palazzo dei Celestini, l’assemblea dei Sindaci del Salento, per analizzare lo stato del sistema dei trasporti pubblici nel territorio salentino ed esporre eventuali proposte atte a migliorare l’intero sistema della mobilità.


Il Presidente della Provincia, Antonio Gabellone, ha illustrato l’attuale sistema e le sue criticità, evidenziando come il territorio salentino, divenuto negli anni il principale attrattore turistico dell’intera Puglia e con una domanda di mobilità in continua crescita, registra un carente sistema sia di mobilità pubblica in termini di servizi offerti, sia in inadeguatezza delle infrastrutture.


Dalla discussione tra i partecipanti sono state evidenziate le seguenti problematiche: rete autostradale che termina a Bari e a Taranto, lasciando non collegato il Salento ed il suo aeroporto di riferimento (Brindisi); rete infrastrutturale ferroviaria con limiti di percorrenza di 50km/h e mezzi ferroviari molto vetusti;  assenza di collegamenti ferroviari ad alta velocità da parte di Trenitalia; carenza di collegamenti aerei lungo l’asse Puglia-Roma e con il nord Italia; inadeguatezza dei collegamenti da Lecce con gli aeroporti di Bari e di Brindisi, sia per numero di corse che per allineamento orario con i voli; assenza di collegamenti diretti dai centri del sud Salento (Gallipoli, Leuca, Otranto) con gli aeroporti, presenti solo con cambio a Lecce e con tempi di percorrenza inaccettabili (sino a 2 ore e mezzo); adeguamenti di alcune arterie stradali ancora non effettuati (basti pensare alla S.S. 275 Maglie-Leuca in stallo da oltre 20 anni).


Tutti gli aspetti sopra evidenziati non rientrano nelle competenze proprie della Provincia di Lecce”, ha spiegato il presidente Gabellone, “che può invece intervenire nella pianificazione dei servizi di trasporto di ambito provinciale, eccezion fatta per quelli attualmente gestiti dalla società FSE sia su gomma che su ferro”. Tali servizi di FSE, per le note vicende societarie accadute e conclusesi con l’acquisizione di FSE da parte di Ferrovie dello Stato, sono risultati assolutamente inadeguati e insufficienti a soddisfare la domanda di mobilità.

In tale situazione”, puntualizza il presidente della Provincia, “la Provincia ha potuto solo cercare di sopperire alle carenze di tali servizi mediante il servizio di trasporto pubblico estivo “SalentoinBus”, estendendone sempre di più negli ultimi anni il periodo di esercizio, pur in assenza di risorse aggiuntive, rendendo tale sistema l’unico, pur con le sue criticità, a consentire la 2 mobilità estiva nel territorio, garantendo il trasporto di un numero di utenti cresciuto in maniera sempre più significativa”.


I sindaci salentini hanno poi fatto emergere in maniera chiara le seguenti esigenze: integrazione e potenziamento tra servizi extraurbani e urbani nell’area urbana estesa di Lecce, al fine di poter offrire una alternativa all’uso dell’auto privata anche per spostamenti di tipo suburbano di corto raggio; carenza di collegamenti verso il Capoluogo, soprattutto sulle tratte servite attualmente da F.S.E.; miglior connessione dei Comuni dell’entroterra con la rete di linee di “SalentoinBus” per consentire anche ai residenti salentini e ai turisti che alloggiano (o che potrebbero alloggiare) nell’entroterra un efficace collegamento con le località marine.


Tutti i Sindaci convenuti hanno determinato di inoltrare il presente documento al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e richiederne, contemporaneamente, la presenza in una prossima assemblea dei Sindaci a Lecce per la relativa disamina.


Attualità

Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…

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In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.

Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.

Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.

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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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Attualità

Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

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