Attualità
Tumore al seno: 650 all’anno nel Salento
Escalation dei tumori al seno in provincia di Lecce: 650 ogni anno. Molte giovani donne hanno paura dei controlli e non si informano
A lanciare l’allarme è il senologo Luigi Manca che venerdì scorso è intervenuto all’Hotel Tiziano al corso rivolto a una quindicina di associazioni che operano nel campo della “Prevenzione dei tumori femminili”. Promotore dell’evento il senologo Antonio Carriero, che ha moderato l’incontro dal tema «Riscopriamo noi stesse».
“È un paradosso – ha sottolineato il dr. Manca – Rispetto al passato si sta riducendo l’età di incidenza del tumore alla mammella. La ragazza più giovane che ho operato aveva 24 anni e sono numerose quelle di 25 -27– 30 anni”. E aggiunge, “Il tumore colpisce giovani donne che devono avere dei figli o che spesso non sono ancora sposate. Un problema importante anche sotto il profilo psicologico. Tanto che vi sono mogli o fidanzate che vengono lasciate dal partner. Come dire, il danno e la beffa”.
Il dr. Carriero ha insistito sull’unico strumento a nostra disposizione: la prevenzione, la cui importanza non è stata ancora compresa da molte donne. Anche per colpa della scarsa informazione sulle nuove possibilità di indagine oggi a disposizione.
“Dobbiamo cercare di parlare quanto più è possibile di prevenzione – ha ripetuto il dr. Carriero da molti anni nella Senologia del “Vito Fazzi” – Prevenzione vuol dire andare alla ricerca di tumori piccoli, in fase precoce. Una prevenzione che deve poter raggiungere le donne di tutte le classi sociali. Un tumore scoperto quando misura 1 centimetro ha una grande probabilità di guarigione. E oggi – aggiunge – disponiamo di tante novità tecnologiche, come il nuovo mammotome, il nuovo ecografo 3D e tutti i mammografi con tomosintesi in grado di rilevare ogni piccolo nodulo”.
“Nell’impegno di promuovere la prevenzione, un ruolo fondamentale assumono l’informazione e la comunicazione. A sottolinearne l’importanza è intervenuto l’editore di Telerama Paolo Pagliaro, il quale ha parlato del ruolo fondamentale dell’emittente televisiva che «fa prevenzione attiva anche attraverso le denunce e le inchieste giornalistiche su Ilva, Cerano e sulla scoperta dei rifiuti tossici interrati che avvelenano la falda”.
Da parte sua Manca ha ricordato che “dopo una fase di drastica riduzione delle mastectomie (eradicazione del seno, fortemente avversata dal prof. Veronesi) oggi questa tecnica demolitiva riprende ad aumentare”. Come mai?
“Oggi vi sono dei test genetici – spiega il senologo Manca – la cui positività predice un’alta probabilità di sviluppare un tumore al seno. Mutazioni genetiche che si chiamano BRCA1 e BRCA2. E’ il test che ha indotto l’attrice Angelina Jolie a sottoporsi a mastectomia totale”.
In Italia nel 2015 è nata l’associazione “Abracadabra” che raggruppa le donne positive a questo test e che quasi tutte vogliono fare la mastectomia profilattica. I test genetici BRCA si fanno anche al “Vito Fazzi” di Lecce (Reparto di Genetica, all’Oncologico) e questo spiega come mai si registra un aumento delle mastectomie.
Purtroppo, nonostante tutto, in provincia di Lecce, “stanno invece aumentando i casi di tumori molto grandi – rileva il dr. Manca – Segno evidente che molte donne non hanno fatto i controlli per paura e questo spero che prima o poi venga eliminato. Il controllo non deve far paura, anzi deve tranquillizzare”.
Attualità
Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini
Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…
In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.
Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.
Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.
Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.
Attualità
“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.
“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:
Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.
Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.
Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.
La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.
Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.
Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.
Attualità
Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo
Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche
L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.
La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.
L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.
«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.
Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.
È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.
Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.
Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.
A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.
Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.
Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»
-
Cronaca3 settimane fa
Incidente a Surano sulla SS275: un decesso
-
Alessano2 settimane fa
Motorsport Scorrano: piccoli talenti crescono e…vincono
-
Cronaca4 settimane fa
Influencer a Lucugnano fomenta la rabbia contro un indagato: allontanato
-
Cronaca4 giorni fa
Choc a Patù: 17enne muore dopo alcuni giorni di influenza
-
Cronaca3 settimane fa
Folgorato in casa, muore 37enne a Gagliano del Capo
-
Cronaca21 ore fa
Lupi nel Salento: altro avvistamento
-
Attualità3 settimane fa
Surano: “grattati” 500mila euro!
-
Cronaca1 giorno fa
Incidente a San Dana, morto operaio nettezza urbana