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Attualità

Felicetto: il camper che… porta sorrisi

«È una casa che vola grazie a tanti palloncini» dice Pierangelo Muci, presidente di “Portatori Sani di Sorrisi”, l’Associazione di volontari “dal naso rosso” che, insieme ad “Associazione Lorenzo Risolo”, in una simbiosi di idee, ha dato vita a questo nuovo progetto di solidarietà pediatrica

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Si chiama “Felicetto” il coloratissimo camper dotato di ogni confort, ideato per trasportare i bambini affetti da malattie tumorali nei centri ospedalieri specializzati delle città del Centro e del Nord Italia, dove riceveranno particolari cure. «È una casa che vola grazie a tanti palloncini» dice Pierangelo Muci, il presidente di “Portatori Sani di Sorrisi”, l’Associazione di volontari “dal naso rosso” che, insieme ad “Associazione Lorenzo Risolo”, in una simbiosi di idee, ha dato vita a questo nuovo progetto di solidarietà pediatrica.


Il camper Felicetto, pensato per dare un concreto sostegno alle famiglie salentine, rendendo serene le trasferte, è stato presentato ieri mattina nell’Open Space del Comune di Lecce. Insieme ai Presidenti delle associazioni ed a tutti i volontari, alla conferenza ha partecipato anche il Sindaco di Lecce, Carlo Salvemini. L’incontro è stato moderato da Bianca Chiriatti.


Il mezzo di trasporto, pensato come una vera e propria abitazione, è dotato di comodi letti e di ogni tipo di tecnologia per intrattenere i giovani pazienti (tv, Wi-Fi, PlayStation). Le famiglie, inoltre, possono portare i loro effetti personali in tutta tranquillità e sicurezza. Ma il valore aggiunto di “Felicetto” è dato dall’opportunità di ospitare i genitori durante la permanenza dei bambini in ospedale, alleggerendo il peso economico che la malattia fa gravare sulle loro spalle ed evitando di andare alla ricerca di un alloggio.


«Felicetto è nato da Luna, una bambina disabile che non poteva viaggiare in ambulanza e nemmeno in treno o in aereo» spiega Ciccio Brutto, come si fa chiamare in corsia Pierangelo Muci«Siamo andati a prenderla a Milano noleggiando un camper – continua- poi, grazie alla vendita di calendari abbiamo guadagnato circa 9mila euro e lo scorso 6 gennaio siamo riusciti ad acquistare il camper. È una casa che sta volando, è un viaggio leggero della fortuna e, soprattutto, la famiglia non è smembrata.Finora abbiamo fatto 10 viaggi senza rendere pubblico il mezzo per non incorrere in errori sgradevoli. Non volevamo, come associazione, essere impreparati ad accogliere richieste e dover dire di no. Siamo super contenti di ciò che abbiamo realizzato e che fino a Natale dello scorso anno pensavamo fosse impossibile».


«Sosteniamo tante famiglie salentine attraverso un supporto pratico, economico e morale» dice invece Sonia Chetta, presidente dell’Associazione ALR nata nel 2014 e che prende il nome proprio dal figlio Lorenzo, il piccolo guerriero che per un anno ha combattuto con coraggio e determinazione, contro una delle peggiori malattie che silenziosamente colpisce tanti bambini e non solo gli adulti, come erroneamente si pensa il più delle volte. «Lorenzo – continua Sonia Chetta – ha vissuto con dignità la malattia e abbiamo voluto continuare per lui e per altri ragazzi la battaglia. Siamo convinti che si può migliorare la condizione di tanti bambini e delle loro famiglie».



«Felicetto – conclude – nasce dall’idea dell’ Associazione Portatori Sani di Sorrisi e che abbiamo subito abbracciato perché completa un altro nostro progetto: In cura lontano da casa. Vogliamo creare un ponte tra sud e nord per non far sentire mai sole le famiglie». Già da tempo ARL sostiene le famiglie pugliesi costrette ad affrontare viaggi e permanenze nei centri di cura pediatrici oncologici d’eccellenza, attraverso donazioni di voucher aerei e ferroviari, è facendosi carico, inoltre, di tutte le spese necessarie durante il periodo della terapia, regalando almeno un po’ di sollievo economico alle tante famiglie salentine in difficoltà.


Il Sindaco, Carlo Salvemini, invece ha acceso un faro sulle istituzioni che non riescono ancora oggi, ad essere completi garanti. «Le istituzioni fanno quel che possono – chiosa Salvemini – e ascoltando le testimonianze sono stato attraversato da più sentimenti: da commozione, da ammirazione, da gratitudine e da riconoscenza per ciò che fate»…. «L’augurio più bello – conclude – è che Felicetto rimanga parcheggiato e che quindi non sia necessario utilizzarlo, anche se può sembrare un paradosso».


Le associazioni “ALR – Associazione Lorenzo Risolo” e “Portatori Sani di Sorrisi Onlus“, sono due delle 24 associazioni appartenenti alla rete sociale “SOLOxLORO”, a sostegno del nascente  Polo Pediatrico del Salento.


Attualità

Incendio d’auto: distrutta una Clio, si indaga

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In fiamme nella notte un’auto di proprietà di una società intestata ad un uomo di 64 anni.

E’ l’ennesimo incendio notturno di autovetture in Salento e si è verificato alle ore 02:34 circa della nottata tra sabato e domenica a Cavallino.

Nel rione Castromediano è intervenuta una squadra dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Lecce, in via Alberto Bertoli.

La macchina distrutta dalle lingue di fuoco è una Renault Clio grigia che era ferma in sosta sulla sede stradale.

Il lavoro del personale dei vigili del fuoco ha scongiurato il propagarsi dell’incendio e ulteriori danni a persone, cose o pericoli per la pubblica e privata incolumità.

Sul posto erano presenti i carabinieri della stazione di Cavallino. Le cause dell’evento sono in fase di accertamento.

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Attualità

Svolta in vista per la festa patronale di Taurisano

Una lettera al Vescovo segnala uno “stato d’agitazione” tra i cittadini per una decisione, a suo modo, storica: quella del parroco di escludere, dopo ben 148 anni, la ditta Parisi dall’allestimento delle luminarie per Santo Stefano

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Da “Il Gallo” cartaceo n.07 del 2025

a cura di Lor. Z.

La continuità nel segno della tradizione o il cambiamento in nome di una equa rotazione? È il bivio dinanzi al quale, a Taurisano, si pone la festa patronale di Santo Stefano. Una ricorrenza che si rinnova di anno in anno in nome di una fede lunga un millennio.

A sollevare oggi il dubbio è Antonio Montonato, presidente dell’Associazione Onlus “Idee Valori e Solidarietà”, che scrive al vescovo Mons. Vito Angiuli per attenzionare quella che, a suo dire, è una situazione che sta agitando gli animi dei miei concittadini.

Oggetto della missiva è la scelta, per la festa del prossimo agosto, di non incaricare la ditta Parisi dell’allestimento delle luminarie.

Quest’anno”, scrive Montonato a sua Eccellenza, “Don Gionatan (parroco della parrocchia della Trasfigurazione di N.S.G.C., NdR) ha escluso in modo dittatoriale la ditta Parisi, un’eccellenza locale che ha portato alla ribalta il nome della nostra Città a livello internazionale. La ditta Parisi”, continua la lettera, “dal 1876 (ossia per 148 anni) ha all’allestito nella nostra Città le strade e piazze del borgo, in onore del Santo Patrono Stefano, con devozione, lealtà e calore. Durante questi anni la ditta Parisi è stata più volte onorata di prestigiosi premi nazionali ed internazionali tra cui quello a Montecitorio”.

Una tradizione che, secondo Montonato, andrebbe rinnovata ad occhi chiusi, ma che “il parroco”, scrive, “vuole sconvolgere senza rispettare la storia secolare”.

L’argomento, rimbalzato anche sui social, è già oggetto di discussione in paese e, con tutta probabilità, è giunto alle porte della Diocesi già prima che Montonato mettesse mano al calamaio.

Ad ogni modo, il presidente di “Idee Valori e Solidarietà” adduce altre motivazioni a sostegno della sua tesi: “La festa patronale viene organizzata con le offerte libere dei cittadini, con gli sponsor offerti da attività commerciali ed artigianali locali e, da ultimo, con l’importante contributo economico, solitamente pari a 10mila euro, elargito dal Comune. Appare quindi insolito e discutibile il fatto che un parroco subentri nella gestione ed organizzazione della festa patronale, sostituendosi ai comitati costituiti ad hoc, arrivando a stravolgere le tradizioni locali, quelle tradizioni che si tramandavano di generazione in generazione”.

Ebbene è proprio qui che la matassa trova il suo bandolo: nelle funzioni del parroco in seno alle celebrazioni della festa patronale.

Tant’è che la Diocesi, cui abbiamo richiesto le ragioni di questa la scelta a suo modo storica, nel non ribattere a quanto sostenuto dal signor Montonato, risponde senza dare risposta. Ossia, rimanda al Regolamento diocesano per il Comitato Feste Religiose.

Il documento recita: “Presidente del Comitato è sempre il Parroco, che si avvale della consulenza del consiglio pastorale parrocchiale nel determinare quali feste celebrare, e nel dare gli orientamenti generali per lo svolgimento dei festeggiamenti esterni”. Allo stesso parroco spettano anche la nomina del presidente delegato; l’accoglimento della lista dei componenti il Comitato ed il compito di dare indirizzo circa il programma della festa.

Il ruolo assunto, nel caso specifico, da don Gionatan, quindi, appare tutt’altro che arbitrario, come la missiva inviata al vescovo vuol far intendere.

C’è tuttavia un passaggio che tiene aperta la discussione. Lo stesso regolamento diocesano specifica, al primo punto sull’argomento, che “il Comitato Feste è espressione della comunità parrocchiale. Quanto sta accadendo a Taurisano porta a chiederci se questo assunto, attorno alla festa di Santo Stefano, sia ancora osservato. Chiediamo a voi, quindi, di esprimervi, raccontandoci il vostro punto di vista. Scriveteci su WA al 371 37 37 310.

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Caro biglietti: tornare in Salento ad aprile è un salasso

Per chi parte da Milano, treni sopra i 300 euro ed aerei oltre i 600

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Tanti ponti, tanti soldi. Un salasso le festività di questo mese di aprile per chi si vuole spostare. In particolar modo per coloro che vogliono fare rientro in Salento dal nord Italia.

Lo si evince da uno studio di Assoutenti sulle tariffe di aerei, treni e pullman, un report da cui emergono dati incredibili come quelli che seguono.

Imbarcandosi da Linate venerdì 18 aprile e tornando martedì 22 aprile, un biglietto per Brindisi costa oggi un minimo di 619 euro, più di un volo di andata e ritorno per New York nelle stesse date (da 571 euro con uno scalo). Servono poi almeno 518 euro per volare da Linate a Catania e ritorno, 499 euro per Palermo, 460 euro per Cagliari. Il volo di andata e ritorno da Genova a Catania, nelle stesse date, parte oggi da un minimo di 401 euro, e si spende più o meno lo stesso (398 euro) da Torino a Lamezia Terme.

Non va meglio a chi sta acquistando in questi giorni un biglietto del treno: per la tratta Milano-Reggio Calabria la spesa va da 104,4 (scegliendo collegamenti lenti) a 345 euro per quelli più veloci. Partendo invece da Torino (solo andata), si spende da un minimo di 195 euro, se si scelgono orari scomodi e soluzioni con lunghi tempi di percorrenza, a 360 euro per i collegamenti migliori. Si sfiorano 340 euro per andare da Genova a Lecce, 320 euro da Milano a Lecce, 311 euro da Torino a Lecce, 310 euro da Milano a Salerno.

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