Attualità
In provincia di Lecce si muore… di meno!
In Puglia la provincia di Lecce è quella dove si muore di meno. La mortalità più alta a Taranto, Brindisi e Barletta
In Puglia la provincia di Lecce è quella dove si muore di meno. La mortalità più alta a Taranto, Brindisi e Barletta.
I risultati fanno parte di uno studio pubblicato la settimana scorsa dalla rivista “Salute Pubblica” diretta da Maurizio Portaluri e ha riguardato l’evoluzione del numero di decessi (per qualsiasi causa) fra due periodi di 6 anni: dal 2000-2005 e dal 2011 al 2016.
Il confronto è stato fatto con il tasso medio di mortalità nella Regione che perciò è stata presa come riferimento.
In provincia di Lecce nei 6 anni 2011-2016 su 803.468 abitanti si sono registrati 48.037 decessi. A conti fatti, 232 decessi in meno, pari a 39 morti in meno all’anno.
Il «beneficio» però non riguarda tutti indistintamente. I maschi salentini infatti muoiono di più rispetto alle femmine. Nel periodo più recente (2011-2016) sono deceduti 301 maschi in più (50 all’anno). A bilanciare il saldo, hanno contribuito quindi le femmine del Leccese, con 533 decessi in meno (pari a 89 ogni anni).
Lo studio ha preso in esame anche i decessi comune per comune. Ebbene, in provincia di Lecce il comune dove la falce di “sorella morte” ha colpito di più risulta il comune di Taurisano, 12.254 abitanti, con 619 decessi rispetto ai 508 della media regionale (22% in più). 18 morti in più ogni anno.
La seconda non invidiabile piazza spetta a Montesano Salentino, 2.678 abitanti. Qui sono decedute 169 persone in 6 anni, rispetto alle 140 attese (29 morti in più). Non se la passa bene neppure Supersano, 4.487 abitanti, con 260 morti osservati, rispetto ai 223 attesi.
Dove si muore meno? Quali sono i comuni della nostra provincia dove si beve l’elisir di lunga vita? Pare che la morte non ami frequentare le coste del basso adriatico.
A Castro, 2.452 abitanti, erano attesi 160 morti invece sono stati 121. Bene anche Otranto, 5.680 abitanti, con 248 decessi rispetto ai 313 attesi. Lunga vita anche a Santa Cesarea Terme, Minervino e Racale.
Si difende bene anche Lecce. La città capoluogo, 92.256 abitanti, ha fatto registrare 436 morti in meno.
Stabile la città di Cavallino, 12.235 abitanti, dove continuano a morire circa 90 persone ogni anno.
Lo studio ha analizzato anche le differenze di genere. Qui la morte commette qualche «ingiustizia». Non siamo tutti uguali di fronte alla «signora in nero».
I maschi muoiono di più a Zollino, dove su 971 maschi , i decessi osservati sono stati 79, rispetto ai 54 attesi. Maschi più cagionevoli anche a Taurisano e Montesano. I comuni dove la morte preferisce le femmine sono invece Supersano, Taurisano, Lizzanello, Leverano, Ugento.
Dove se la passano bene i maschi invece, sono i comuni di Palmariggi, Otranto, Spongano, Minervino e Guagnano.
Attualità
Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini
Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…
In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.
Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.
Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.
Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.
Attualità
“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.
“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:
Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.
Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.
Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.
La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.
Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.
Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.
Attualità
Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo
Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche
L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.
La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.
L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.
«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.
Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.
È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.
Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.
Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.
A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.
Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.
Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»
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