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Attualità

Tricase: cinema, soldi e polemiche

Campanile: “Non c’e’ più posto per il Siff e le sue attività a Tricase e ce ne facciamo una ragione!”. L’assessore Peluso: “Non è una questione di principio, simpatia personale o cattiva volontà ma non possiamo sottostare a tutte le sue richieste”

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La polemica, come sempre più spesso accade in epoca moderna, è scoppiata sui social con un duro post su Facebook di Luigi Campanile, factotum del Salento International Film Festival che titola in modo neanche tanto sibillino il suo intervento così: “Non c’e’ più posto per il Siff e le sue attività a Tricase e ce ne facciamo una ragione!”.


L’oggetto del contendere è il diniego di un contributo da parte dell’amministrazione per un viaggio aereo in occasione dell’Hong Kong Salento Int’l Film Festival ma non è difficile intuire come questa sia solo stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso e, pare, abbia (definitivamente?) rotto i rapporti tra il SIFF e l’amministrazione tricasina.


È con grande rammarico”, scrive Luigi Campanile, “che annunciamo che alla settima edizione dell’Hong Kong Salento Int’l Film Festival, che si terrà a Hong Kong dal 8 al 13 maggio, la Città di Tricase non sarà presente con il premio che ha caratterizzato questo evento fin dal 2012, il “Salento Cinema Awards – City of Tricase”. Un premio riconosciuto in questi anni alle maggiori star di Hong Kong. Il forte impatto mediatico in tutta l’Asia di questo evento ha portato alla ribalta Tricase e il Salento in queste terre così lontane da noi”.


Nell’edizione 2018 è prevista anche la Salento Week, “una settimana dedicata al Salento”, spiega Campanile, “alla nostra cucina, alla nostra musica tradizionale e alla nostra cultura, accompagnata da una mostra collettiva fotografica sul Salento dal titolo “Salento Terra d’Incanto” con foto realizzate da Daniele Met, Alessandro Calò, Maurizio Biasco, Roberto Leone e un paio di mie fotografie. Questo evento è realizzato in collaborazione e con il supporto economico del Consolato Generale d’Italia, dell’Istituto Italiano di Cultura a Hong Kong, dell’Accademia della Cucina Italiana, dell’Istituto Alberghiero di Otranto e dall’Hong Kong Economic and Trade Office. Per coprire alcuni dei costi organizzativi”, viene al punto Campanile, “la nostra associazione ha chiesto all’amministrazione un contributo di 1.500 euro, per la copertura parziale di spese aeree per una parte degli elementi di un gruppo di musica tradizionale che rappresenterà Tricase ad Hong Kong. Il Comune purtroppo ha negato ogni supporto all’evento che prima di ogni cosa porterà il nome di Tricase nel mondo e ha confermato solo l’interesse a patrocinare l’evento senza impegni”.






Ed ecco scoperchiato il vaso di Pandora: “È dal 17 Settembre 2017, data del primo incontro programmato e mai avvenuto, che il SIFF attende di poter incontrare ufficialmente la nuova amministrazione per discutere del ruolo del SIFF all’interno della programmazione culturale di Tricase. Purtroppo i numerosi tentativi di contatto sono sempre stati ignorati, atteggiamento”, punta il dito Campanile, “poco rispettoso e inaccettabile per chi cura eventi internazionali e non può certo lavorare sui se e sui ma e soprattutto su panorami di totale incertezza e volubilità. L’Amministrazione”, conclude, “ha la libertà di decidere come investire il proprio budget cultura e come sviluppare la politica di marketing territoriale ma rimane imprescindibile il dovere di comunicare con chiarezza e tempestività la propria azione politica a chi per questo territorio si spende da anni, permettendo al SIFF di arrivare ad essere considerato il terzo tra i film festival più importanti d’Italia”.


Lino Peluso: “Campanile non è figlio unico!”


Una bella patata bollente che abbiamo girato all’assessore con delega alla cultura, Lino Peluso, che ha spiegato lo stato delle cose dal punto di vista dell’amministrazione: “La vicenda ha origine nella scorsa estate, quando l’organizzatore del Siff, evidentemente, non è rimasto contento del trattamento ricevuto. Vale la pena ricordare che questa amministrazione si è insediata il 17 luglio ed ha dovuto mettere mano a tutte le spese previste per l’estate, tenendo conto dell’esiguità delle somme a disposizione. Ad una richiesta di Campanile di 18mila euro, abbiamo potuto corrispondere 6mila euro, cioè la metà dell’intero budget a disposizione per la stagione estiva! Quest’anno oltre al SIFF, ci sono state sottoposte richieste anche per il Salento Week all’Hong Kong Festival a cui contribuire con 1.500 euro per coprire spese di viaggio e l’Indian Film Festival of Tricase da realizzare in aprile nella nostra città e per il quale sono stati chiesti altri 5mila euro. Abbiamo già detto che per il Siff di settembre non ci saranno problemi ma che non siamo nelle condizioni di elargire soldi per altre iniziative per le quali avremmo potuto partecipare solo col patrocinio. Comprendiamo l’importanza di tutte queste manifestazioni ma, come ho già avuto modo di dire, “Campanile non è figlio unico” e il Comune deve gestire le proprie economie tenendo conto di tutte le associazioni impegnate sul territorio e non solo della sua”.


L’assessore Lino Peluso


Intanto Campanile ha preso baracca e burattini e se n’è andato a Presicce per l’Indian Festival… “In verità a quella richiesta non abbiamo mai risposto anche perché le domande presentate avevano un’incongruenza di date: la prima faceva riferimento al periodo dal 5 all’8 settembre che è la data del SIFF; poi ne ha protocollata un’altra dal 4 all’8 aprile. Abbiamo poi appreso dalla stampa che quel festival si farà a Presicce dal 7 al 10 giugno. Verbalmente, comunque, era già stato avvertito che non c’erano le risorse per coprire quei 5mila euro”.


Ci sono possibilità di ricucire il rapporto? “Ci mancherebbe! Le nostre porte rimangono aperte. Non possiamo, però, promettere soldi che non abbiamo, per cui ribadisco: ok solo per il SIFF ma rivedendo al ribasso la cifra di 18mila euro richiesta l’anno scorso. Lo voglio sottolineare: non è una questione di principio, simpatia personale o cattiva volontà. Abbiamo un budget ristretto con cui lottare quotidianamente con le necessità del paese e non possiamo fare diversamente”.


In paese, però, nel calderone è finita anche l’Alba in Jazz. Cosa sta succedendo? “ Nel caso dell’Alba in Jazz, manifestazione che il Comune pagava al Salento Lokomotive per la notte a Marina Serra, non è arrivata neanche la richiesta. Probabilmente perché le nuove e stringenti norme antiterroristiche non consentono più di organizzare una siffatta manifestazione e, eventualmente, richiederebbero un costo esorbitante. Si pensi che l’anno scorso tra i 16mila da pagare agli organizzatori e le spese per il piano di sicurezza, bagni chimici, pulizia delle spiagge prima e dopo, personale, eccetera, abbiamo sborsato circa 25mila euro! Comunque, ribadisco, ad oggi non è arrivata alcuna richiesta per l’Alba In jazz”.


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Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…

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In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.

Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.

Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.

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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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Attualità

Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

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