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Casarano

Casarano: Antonio Memmi assolto

“Perché il fatto non sussiste”. L’ex presidente del consiglio comunale era accusato di aver aggredito una donna durante la compagna elettorale del 2012

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Dicono che l’importante, per vivere bene ed in pace con il mondo e con sè stessi, sia avere la propria coscienza a posto. Al di là però della bella frase da incarto di cioccolatini, la realtà è ben diversa e ben più amara perché, più di qualcuno, oltre che fare i conti con la propria coscienza, deve anche fare i conti con la complessa e farraginosa macchina giudiziaria.


Questa è la storia del mio omonimo, ex presidente del consiglio della Città di Casarano che, dopo “appena” sei anni di vicissitudini giudiziarie, si è visto assolto da una grave ed infamante accusa di violenza privata nei confronti di una ragazza. I fatti: a Casarano si viveva la campagna elettorale per le Amministrative del 2012 e, manco a dirlo, i toni di tale campagna elettorale erano oltremodo accesi, per usare un eufemismo, vivaci. Un giorno, uno dei candidati, encomiabilmente impegnato nel volontariato, distribuisce generi di prima necessità ai concittadini più bisognosi ma (molto meno encomiabilmente) lo fa all’interno del proprio comitato elettorale. Antonio Memmi, schierato nell’avversa fazione politica del magnanimo volontario, va ad affrontarlo direttamente con il chiaro intento di far cessare quella pratica ben poco edificante e ad un passo dal reato di “voto di scambio”. Ne nasce un diverbio piuttosto colorito nell’ambito del quale si inserisce la figlia del “distributore di beni” che, in quel momento, si trovava nel comitato elettorale del padre. L’epilogo è inaspettato: la ragazza dichiara di essere stata aggredita da Antonio Memmi tanto da presentare ai suoi danni una denuncia querela per violenza privata.


Comincia così la disavventura giudiziaria di colui che, da lì a breve, sarebbe diventato presidente del consiglio comunale; un amministratore locale quindi che porta in dote una nomina istituzionale in una mano ed un procedimento penale (oltretutto per un reato disonorevole) nell’altra.


I tempi della giustizia italiana sono però pachidermici, le udienze si susseguono così come i testimoni che, davanti al giudice monocratico, ad uno ad uno, rilasciano le proprie deposizioni. In questo clima e con la spada di Damocle in mano ai giudici, il Dott. Antonio Memmi ultima il suo mandato quinquennale ed affronta, con il freno a mano dell’incertezza tirato al massimo, una nuova campagna elettorale che porta a quelle elezioni che non riconfermano Memmi nella nuova Amministrazione Stèfano. E dopo quelle elezioni un altro anno ancora prima di giungere alla tanto sospirata sentenza: “Assolto perché il fatto non sussiste”; la formula di assoluzione più ampia che esista, che giudica quindi le imputazioni completamente infondate.

“Poiché non credo che quelle accuse siano frutto di cattiveria, rimane il pensiero che quei fatti siano stati generati, purtroppo, da rivalità politica”, dichiara in una battuta il Dott. Memmi che ha il suo primo pensiero di ringraziamento per l’Avvocato Vincenzo Venneri per la sua vicinanza personale oltre che professionale. “La politica”, continua, “l’ho sempre fatta con il confronto ed il dialogo, senza mai strumentalizzare fatti e personaggi e soprattutto senza mai ricorrere a denunce e querele”.


Nessuna intenzione quindi di lasciare la politica da parte del Dott. Memmi anche perché, a suo dire, “si può fare politica pur non sedendo sugli scranni del consiglio comunale”.


Attualità

Medici salentini contro l’autonomia differenziata

Il presidente dell’OMCeO di Lecce Donato De Giorgi: «La scarsezza di risorse, vera causa di tempi di attesa vergognosamente lunghi, sarà sempre più evidente dall’applicazione dell’autonomia differenziata che penalizzerà il Sud, creando gravissimi disagi ai medici e, soprattutto, ai cittadini»

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«Si rimane basiti da alcune dichiarazioni comparse sulla stampa locale, secondo cui per risolvere le emergenze, che alcune Strutture stanno vivendo nel nostro territorio in maniera drammatica, sia necessario non solo “una più efficace organizzazione delle risorse umane”, ma anche “la necessità che alcuni Direttori di Unità Operative abbandonino la scrivania e diano una mano concreta”. Oltre a grossolane inesattezze riguardanti l’attività del presidio ospedaliero di Gallipoli, che avrebbe “sale operatorie inattive da mesi”, le dichiarazioni puntano il dito nella direzione sbagliata».

È lo sfogo di Donato De Giorgi, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO) di Lecce.

«In realtà», tuona il dott. De Giorgi, «solo la straordinaria attività di tutti i medici e del Personale Sanitario ha consentito di far sopravvivere il SSN nel nostro territorio (come, del resto, conferma l’84,1% degli Italiani, secondo l’ultimo sondaggio Censis)».

Poi la sottolineatura: «Quando si afferma “tutti i Medici” ci si riferisce proprio a tutti: i MMG, i pediatri, gli specialisti territoriali, i medici del pronto soccorso, 118, continuità assistenziale, ospedalieri, direttori di U.O., medici del servizio pubblico, privati, convenzionati, ecc.».

«Solo il loro lavoro continuo, il loro impegno instancabile, la loro professionalità competente, la loro azione silenziosa in situazioni difficili di gravissimo disagio», insiste il presidente provinciale dell’OMCeO, «rappresenta lo straordinario e insostituibile riferimento per affermare la centralità della salute come diritto di tutti».

In questi giorni chi gestisce e chi amministra la salute nel nostro territorio avendo l’impegno di ridefinire ruoli, accorpamenti in situazioni ospedaliere periferiche e la decisiva riorganizzazione del territorio, ha sempre poco (o nessuno) spazio per allargare le risorse umane (assunzioni) e fornire ai professionisti motivazioni forti.

Secondo Donato De Giorgi: «La scarsezza di tali risorse, vera e decisiva causa dei tempi di attesa inaccettabilmente e vergognosamente lunghi, sarà sempre più evidente dall’applicazione dell’autonomia differenziata che penalizzerà soprattutto il Sud, creando gravissimi disagi ai medici e, ciò che più conta, ai cittadini».

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Casarano

Calciomercato, il Casarano batte due colpi

Arrivano il terzino sinistro Giovanni Pinto e l’attaccante Francesco Magnati. Confermati Leandro Versienti e Antonio D’Alena

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Formalizzata senza alcun problema l’iscrizione al campionato di serie D, girone H, stagione 2024-2025, il Casarano Calcio, nelle persone del direttore generale Fulvio Navone e del segretario generale Antonio Obbiettivo, hanno avviato le operazioni di mercato con due arrivi e due conferme, a disposizione di mister Giuseppe Laterza.

È giunto a indossare la maglia rossoazzurra delle Serpi, il terzino sinistro Giovanni Pinto (classe 1991, valore “Transfermarkt” 150mila euro) che in carriera ha militato in Monopoli, Ascoli, Pescara, Catania, ancora Monopoli e Brindisi.

L’altro acquisto riguarda l’attaccante esterno Francesco Magnati (classe 2006) proveniente dalle giovanili del Lecce e dalla Primavera della Virtus Francavilla.

Due conferme, peraltro attese da “radiomercato“, sono state quelle di Leandro Versienti (classe 1996) e Antonio D’Alena (classe 1998).

Nel frattempo, si sono svolti allo stadio “Capozza” i raduni del Settore giovanile, con la partecipazione di cinquecento ragazzi delle diverse categorie, per la soddisfazione del presidente Antonio Filograna Sergio, che ha inteso ringraziare i responsabili Marco Carrozzo, Raffaele Quaranta e gli altri tecnici, oltre ai genitori dei giovani per la fiducia riposta nella Società del Casarano Calcio.

Giuseppe Lagna

Nella foto in alto i nuovi acquisti Giovanni Pinto e Francesco Magnati con il presidente Antonio Filograna Sergio. Qui sotto i confermati Leandro Versienti e Antonio D’Alena . Più in basso due immagini del raduno del settore giovanile allo stadio “Capozza”

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Attualità

Previsioni Meteo: sud Italia in ebollizione, e durerà ancora per molto

Per domani temperature in lieve calo al Centro-Nord e sulla Sardegna, caldo ancora molto intenso in Sicilia e in Puglia con picchi di oltre 40 gradi…

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Italia di nuovo divisa in due dalle condizioni meteo: una perturbazione con esondazioni del lago di Como e nubifragi violenti nel varesotto, è il bollettino di oggi.

Mentre nelle regioni centro-meridionali il tempo resta soleggiato e molto caldo, con prevalenza di cieli sereni.

Temperature massime in ulteriore lieve aumento al Centro-Sud, con punte fino a 40-42 gradi nelle aree interne poco lontane dal mare.

Clima afoso. Venti a regime di brezza.

Per domani temperature in lieve calo al Centro-Nord e sulla Sardegna, caldo ancora molto intenso in Sicilia e in Puglia con picchi di oltre 40 gradi.

Caldo protagonista anche nel corso della prossima settimana, con il dominio dell’anticiclone africano, punte intorno ai 40 gradi e tanta afa. 

Quanto durerà l’ondata di caldo?

Secondo le proiezioni meteo più a lunga scadenza, al Nord l’alta pressione potrebbe indebolirsi tra domenica 21 luglio e la settimana successiva, con aria relativamente meno calda e più instabile in ingresso anche a sud delle Alpi e conseguente attenuazione della calura.

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