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Andrano

Pesticidi, bando alle ciance

Rischi per la salute e alternative per fertilizzare i suoli. Preludi alla Notte Verde: 30 agosto 2018, Castiglione d’Otranto. Ospiti Patrizia Gentilini e Nico Catalano. Focus su ambiente e autismo

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Per decenni la “pompa” è stata messa nelle mani di salentini inconsapevoli per diserbare i loro campi o trattare le proprie produzioni. Si è insegnato loro, con un tragico errore, a definire “medicina” ciò che, invece, ha avuto e ha conseguenze gravissime, spesso sottaciute nel nome di interessi economici.


Eppure, i rischi per la salute e l’ambiente derivanti dall’uso di pesticidi in agricoltura non sono una fantasia. Così come non lo è la possibilità di rendere fertili i suoli senza far ricorso alla chimica. Si discuterà di questo il 30 agosto a Castiglione d’Otranto, durante la terza e ultima serata di preludi alla Notte Verde del 31 agosto.


Alle 21, in zona Trice, si terrà il dialogo “Pesticidi, bando alle ciance: rischi sanitari e alternative per la fertilità”, con Patrizia Gentilini, oncologa e responsabile Ufficio Presidenza Isde Italia, e Nico Catalano, referente Aiab Puglia e Firab (Fondazione italiana per la ricerca in Agricoltura Biologica e biodinamica).


Per capire la portata dell’incidenza dei pesticidi nella nostra vita basta sapere che ogni cittadino della provincia di Lecce consuma 2,5 chilogrammi a testa di veleni ogni anno, stando ai dati riportati nella Relazione sullo stato dell’Ambiente 2011 di Arpa Puglia. La nostra regione resta la quarta in Italia per consumo di “fitofarmaci”, nonostante una superficie agricola utilizzata inferiore alle altre tre regioni che si contendono questo triste primato.


Farlo sapere ai cittadini è una delle missioni principali di Casa delle Agriculture Tullia e Gino, che nel 2013 è nata lanciando la prima petizione italiana contro l’uso della chimica in agricoltura.


“Un’agricoltura senza veleni – spiega Gentilini – non solo è possibile ma ormai assolutamente indispensabile se vogliamo salvaguardare la salute delle persone, la qualità delle acque, la fertilità dei suoli e contrastare efficacemente gli stessi cambiamenti climatici. Le oltre 130mila tonnellate di pesticidi che ogni anno riversiamo, solo in Italia, nei nostri suoli finiscono nei nostri corpi e avvelenano il  nostro sangue. Sappiamo ormai con certezza che i pesticidi aumentano tutti i tipi di cancro, di malattie del sistema nervoso, obesità, diabete, malformazioni, infertilità e sono soprattutto donne in gravidanza e bambini a subire gli effetti più gravi. Basta con tutti questi veleni, basta anche con le mezze misure e con chi crede possibile il loro uso “sostenibile“”.


Ci sono, eccome, strategie e strumenti alternativi all’uso dei fertilizzanti di sintesi e dei pesticidi.  “Molte piante superiori, alcune presenti nella nostra tipica flora spontanea o agraria, sono la fonte di una miriade di metaboliti secondari – rimarca Catalano – sostanze utili sia nei meccanismi di difesa biologica che per contenere biologicamente la flora spontanea. L’utilizzo di alcune piante o parti di esse, come biomasse o da cover crops ma anche lo studio, la produzione e l’utilizzo di estratti provenienti da altre essenze rappresentano le migliori alternative di lotta biologica all’uso dei fertilizzanti, dei pesticidi e principalmente degli erbicidi di sintesi”.


Il programma del 30 agosto


Alle 17,30, il ritrovo è al Castello di Andrano, da dove ci si incamminerà a piedi assieme alla Marcia del Seme per giungere tutti insieme a Castiglione.

Qui una banda tradizionale accoglierà i marcianti e sfilerà tra le vie del paese arrivando alle 19 in zona Trice, dove si terrà l’incontro finale della marcia sul tema della Coralità.


Dalle 19 alle 21, si svolgeranno inoltre i laboratori in contemporanea “L’ospitalità degli uccelli” (Parco Renata Fonte), rural street art lab, a cura di Nikolay Oleynikov, artista e attivista di Chto Delat (San Pietroburgo, Russia), con Gus, Free Home University, Musagetes (Canada); “Parla come mangi”, laboratorio di scrittura rurale, a cura di Luisa Ruggio; “Le piante officinali mediterranee: proprietà farmacologiche, raccolta, estrazione e utilizzo domestico”, a cura di Bruno Vergani, erborista preparatore, dal 1980 al 2017 titolare del laboratorio erboristico“Il Gelso” di Ostuni (Br); “Il mais ottofile macinato a pietra naturale: perché è migliore quello pugliese”, dal mulino a pietra l’estrazione della farina da polenta, con l’intervento di Vittorio Mattioli, medico esperto di alimentazione anti-cancro e a cura di Fondazione Agriculture (Castellana Grotte).


Dopo il dialogo sui pesticidi alle 21, alle 22,30 “Canti di terra e di lotta”, concerto a cura del “Coro Antonella Giorgiani” di Castiglione d’Otranto.


FOCUS SU AMBIENTE E AUTISMO


L’esposizione dei bambini e del feto ai pesticidi e altri inquinanti ha una stretta relazione con l’autismo. Questo sarà l’approfondimento, nella grande serata del 31 agosto, della sezione “La terra che cura”: alle 21.45, presso la ex scuola elementare di Castiglione si terrà Ambiente e autismo: cause, diagnosi precoce, approcci terapeutici”, dialogo con M.Grazia Serra, presidente Isde Taranto; Flavia Lecciso, ricercatrice in Psicologia dello Sviluppo-Dipartimento Storia Società e Studi sull’Uomo, UniSalento; Chiara Pellegrino, psicologa e psicoterapeuta-coop. L’Adelfia. Modera la giornalista Cecilia Leo. Parlarne serve, in quanto i casi aumentano a dismisura.


E la Notte Verde si assume questa responsabilità, perché “l’autismo è un evento che può colpire qualunque famiglia – spiega la dott.ssa Serra – all’improvviso. Gli studi scientifici portano a riconoscere all’origine di questa drammatica condizione, l‘esposizione in epoca precoce del bambino o addirittura del feto a cause ambientali che costringono il DNA a lavorare diversamente. Questa consapevolezza ci indica la strada: intervenendo sui fattori ambientali ovvero riducendo l’esposizione a solventi, metalli pesanti, pesticidi, possiamo tutelare la salute dei nostri bambini”. Il contributo della dott.ssa Lecciso mira ad approfondire alcuni dei meccanismi che consentono di differenziare già tra il primo e il secondo anno di vita i bambini a sviluppo tipico dai bambini con disturbo dello spettro autistico. La diagnosi precoce può condurre a un intervento precoce sul bambino, può ridurre la gravità dei sintomi e migliorare la prognosi.


“Nel definire l’autismo un disturbo generalizzato dello sviluppo e non una malattia – fa riflettere la psicologa Chiara Pellegrino – mettiamo l’attenzione sulle difficoltà di rispondere in modo socialmente significativo all’ambiente. Attualmente, esistono efficaci e validati programmi di intervento ad orientamento cognitivo-comportamentale per l’autismo che, attraverso procedure flessibili e personalizzate, ottimizzano le opportunità naturali che presenta l’ambiente creando motivazione all’apprendimento”.


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Progetto Simona: immersione e inclusione per le persone con diverse abilità

Il convegno alle 18 in biblioteca. Il progetto si prefigge di creare un ponte tra mare e accessibilità, dimostrando come l’ambiente subacqueo possa rappresentare una nuova frontiera di integrazione per chi vive condizioni di disabilità

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Il comune di Andrano presenta il convegno “Progetto Simona: Immersione e Inclusione per le Persone con Diverse Abilità”, un’iniziativa nata dalla collaborazione con la Fondazione “Noi Siamo Paola” e l’Associazione Gruppo A-Mare.

Il progetto, che sarà illustrato quest’oggi presso la Biblioteca Comunale “Don Giacomo Pantaleo”, rappresenta una straordinaria evoluzione dell’evento teatrale “Ho Amato Tutto” tenutosi questa estate presso l’Abbazia del Mito.

Durante lo spettacolo, dedicato alla vita di Donna Paola Menesini Brunelli, erano stati raccolti fondi destinati a supportare progetti di inclusione per persone con disabilità, in particolare con l’obiettivo di avvicinarle al mondo subacqueo.

Grazie ai fondi raccolti e alla partecipazione di organizzazioni specializzate, “Progetto Simona” si propone di formare istruttori esperti per consentire a persone con disabilità fisiche e motorie di vivere l’esperienza dell’immersione subacquea in sicurezza.

Durante il convegno, che inizierà alle ore 18, saranno presenti Alberto Brunelli, presidente della Fondazione “Noi Siamo Paola”; Salvatore Accogli, presidente dell’Associazione Gruppo A-Mare; Angela Pinto, presidente dell’Associazione Albatros, specializzata in immersioni per disabili non vedenti; e Salvatore Colazzo, garante dei diritti delle persone con disabilità dell’Unione dei Comuni Terre a Levante.

L’evento vedrà inoltre l’intervento dei sindaci di Tricase e Andrano, Antonio De Donno e Salvatore Musarò che ribadiranno l’impegno delle amministrazioni locali verso iniziative di inclusione sociale innovative.

“Progetto Simona” si prefigge di creare un ponte tra mare e accessibilità, dimostrando come l’ambiente subacqueo possa rappresentare una nuova frontiera di integrazione per chi vive condizioni di disabilità.

Il Comune di Andrano invita tutti i cittadini, le associazioni e le istituzioni a partecipare a questo importante momento di confronto e presentazione.

Il convegno vuole essere non solo un’occasione per approfondire i dettagli di “Progetto Simona”, ma anche per sensibilizzare la comunità sui temi dell’inclusione e della solidarietà.

L’ingresso è libero e aperto a tutti.

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Erogazione acqua: posibili disagi a Depressa e Andrano, compreso Marina e Castiglione

Lavori di risanamento della rete idrica, temporanea sospensione della normale erogazione idrica mercoledì 16 ottobre dalle 14 alle 20

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Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio negli abitati di Andrano e Tricase.

I lavori riguardano il risanamento della rete idrica.

Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica mercoledì 16 ottobre nell’abitato di Andrano, delle frazioni Castiglione d’Otranto e Marina di Andrano e a Depressa, nella frazione di Tricase.

La sospensione avrà la durata di 6 ore, a partire dalle ore 14 e con ripristino alle ore 20.

Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica.

I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

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Castiglione d’Otranto: spara a lupo e lo lascia morire agonizzante

LNDC Animal Protection denuncia e lancia un appello: “Chi sa parli”. L’associazione esprime «profonda indignazione e dolore per il terribile atto di violenza. L’animale, colpito da un’arma da fuoco e lasciato a morire tra atroci sofferenze, rappresenta l’ennesimo esempio di crudeltà gratuita e intollerabile verso creature innocenti»

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Secondo quanto riportato dalle fonti locali, un animale – che sembra essere un lupo – è stato visto in gravi condizioni, con ferite compatibili con un colpo di fucile, e purtroppo non è stato possibile salvarlo.

Quando i Carabinieri Forestali sono giunti sul posto, a seguito di una segnalazione, il corpo dell’animale era stato già rimosso, ma chi l’aveva visto aveva avuto la prontezza di fotografarlo e di fotografare anche il cacciatore che presumibilmente si è reso responsabile di questa atrocità.

LNDC Animal Protection, da sempre impegnata nella difesa dei diritti degli animali, annuncia di aver sporto denuncia presso le autorità competenti, chiedendo che si proceda con celerità nelle indagini e che il responsabile venga individuato e punito secondo quanto previsto dalla legge. «Non è accettabile che episodi del genere continuino a verificarsi nel nostro Paese», afferma Piera Rosati, presidente di LNDC Animal Protection, «la violenza contro gli animali è un sintomo di una società che ha perso il rispetto per il prossimo, umano o animale che sia. Continueremo a batterci perché ogni colpevole di tali atti paghi le conseguenze delle proprie azioni».

LNDC invita chiunque abbia informazioni utili a contribuire alle indagini, inviando una e-mail ad avvocato@lndcanimalprotection.org o collaborando con le forze dell’ordine per assicurare il responsabile alla giustizia.

L’associazione sottolinea, inoltre, l’urgenza di rafforzare le misure preventive e punitive per chi si macchia di tali crimini: «La legge italiana prevede pene troppo lievi per chi maltratta o uccide animali», aggiunge Rosati, «per questo torniamo a chiedere che il Parlamento riprenda quanto prima la discussione sulla proposta di legge per il loro inasprimento. Non possiamo più permettere che atti di questo tipo passino inosservati o rimangano impuniti.

LNDC Animal Protection ribadisce il proprio impegno nel promuovere una cultura di rispetto e amore verso tutti gli animali, continuando a operare su tutto il territorio nazionale attraverso campagne di sensibilizzazione, interventi di soccorso e azioni legali.

 

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