Corsano
Corsano, Tiggiano e Tricase, la conta dei danni
A Corsano almeno 600mila euro; a Tiggiano sradicati circa due mila alberi di ulivo per una cifra che supera i 50 mila euro. E a Tricase i danni non si contano…
Circa 600mila euro di danni a Corsano con strade, muretti di recinzione, infissi e opere elettriche nella maggior parte dei casi da rifare o risistemare. Impianti sportivi: palazzetto dello sport, circolo tennis e campo sportivo non saranno usufruibile per mesi.
Più o meno 50mila euro a Tiggiano, dove le zone di campagna sono state le più colpite con quasi 2mila ulivi sradicati
Cifra ancora da quantificare ma sicuramente importanti per Tricase con le macerie che continuano a dare un’aria spettrale a Tricase Porto e Marina Serra; Il mostro arrivato dal mare ha sventrato il Santuario di Santa Maria dell’Assunta a Marina Serra e seriamente danneggiato la Chiesa di San Nicola a Tricase Porto abbattendosi in particolare contro i locali solitamente abitati dal parroco don Luigi Mele.
Impianti di illuminazione pubblica e privata buttati giù, due famiglie che alloggiavano nelle case popolari di Arca Sud a Marina Serra sono stati trasferiti in un albergo di Tricase.
Sempre a Marina Serra, devastata la villa dell’ex sindaco Antonio Coppola nel cui parcheggio di casa è “piovuta” una roulotte che era parcheggiata in un camping vicino (anch’esso devastato) e che la tromba d’aria ha scaraventato lì.
Ripristinata la corrente elettrica, continua il lavoro di vigili del fuoco, protezione civile e ditte incaricate dal Comune.
Secondo il sindaco Carlo Chiuri non è possibile in questa fase quantificare i danni ma non ci vuole molto a comprendere che si tratti di cifre importanti e ingenti.
Nel frattempo le forze di polizia hanno predisposto un piano antisciacallaggio con attività di presidio notturno alle quali partecipano anche gli uomini di due istituti di vigilanza privati.
Intanto le amministrazioni comunali stanno facendo affiggere i manifesti per rendere pubbliche le modalità di richiesta del risarcimento dei danni da parte dei cittadini da depositare entro il 21 dicembre presso gli uffici tecnici dei Comuni di residenza.
“A seguito dei danni causati dall’eccezionale evento atmosferico“, fa sapere il sindaco di Tricase Carlo Chiuri attraverso una comunicazione ufficiale, “l’amministrazione comunale con delibera della giunta municipale nr. 266 del 26 novembre 2018 ha richiesto alla Regione Puglia il riconoscimento dello stato di emergenza e la calamità naturale per accedere ai benefici previsti dalla legge“.
Pertanto nelle more del riconoscimento dell’evento si invitano gli interessati a provvedere a segnalare i danni subiti, utilizzando il modello di domanda scaricabile dal sito istituzionale dell’ente all’indirizzo www.comune.tricase.le.it o disponibile presso gli uffici comunali.
Si precisa comunque che tale segnalazione è prodotta esclusivamente al fine della ricognizione e non costituisce riconoscimento automatico di eventuali contributi a carico della finanza pubblica per il ristoro dei danni subiti.
Le segnalazioni dovranno pervenire entro il 21 dicembre tramite PEC a protocollo.comune.tricase@peck.rupar.puglia.it o consegnate a mano presso l’ufficio protocollo del Comune, aperto al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 12,30 e il giovedì pomeriggio dalle 16 alle 18.
Intanto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano dopo aver comunicato “l’immediata messa a disposizione delle somme necessarie per procedere alla messa in sicurezza delle chiese site in Tricase Porto e Marina Serra” ha inoltre affidato al Capo di Gabinetto Claudio Michele Stefanazzi il compito di verificare gli interventi necessari alla ricostruzione di entrambe le chiese.
Proprio Stefanazzi (foto sotto) è stato nel paese di cui è originario questo pomeriggio e, con il sindaco Carlo Chiuri, si è recato sui luoghi maggiormente colpiti dal tornado di domenica scorsa per verificare di persona i danni subiti.
Appuntamenti
Programma PIPPI e Tutela Minorile, convegno a Corsano e Presicce – Acquarica
Organizzato dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo: giovedì 24 ottobre (ore 15,30), presso la sala Consiliare del municipio di Corsano; venerdì 25 (9,30), al Castello Medioevale di Acquarica
L’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo, in collaborazione con le cooperative assegnatarie del servizio- Cooperativa Sociale Medihospes, Cooperativa Sociale Egle, Cooperativa Sociale Open Group, nonchè l’Associazione Italiana Avvocati Matrimonialisti Italiani per la tutela dei diritti delle Famiglie e dei minori, organizza il convegno “Programma PIPPI e Tutela Minorile“.
Il convegno si terrà in due giorni: giovedì 24 ottobre, a partire dalle ore 15,30, presso la sala Consiliare del municipio di Corsano; venerdì 25 ottobre, dalle ore 9,30, presso il Castello Medioevale di Presicce-Acquarica (Località Acquarica).
L’evento gratuito è accreditato dall’Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Puglia con n. 9 crediti formativi (di cui n. 6 nelle materie ordinarie e n. 3 in materia deontologica), nonchè dall’Ordine degli Avvocati di Lecce con n. 5 crediti formativi nelle materie ordinarie.
Corsano
Il sindaco Raona morto d’infarto fulminante, oggi i funerali
Nell’autopsia si parla di un quadro cardiaco complesso delle coronarie….
A causare la morte del sindaco di Corsano Raona, medico odontoiatra di 64 anni, è stato un infarto fulminante. Questo il responso dopo l’autopsia di ieri effettuata dal medico legale Ermenegildo Colosimo.
Nell’autopsia si parla di un quadro cardiaco complesso delle coronarie.
Si terranno pertanto oggi, 18 ottobre, sempre alle 16, presso la chiesa di San Biagio, i funerali del sindaco Raona, morto d’infarto nella notte tra lunedì e martedì.
Gli stessi saranno officiati dal vescovo monsignor Vito Angiuli. L’amministrazione comunale ha indetto il lutto cittadino.
Attualità
Ciao Biagio, sindaco per antonomasia
Il ricordo: «Corsano non può che dire “Grazie!” a Biagio Raona. Grazie per quel che è stato, per quel che ha fatto, per quel che ha lasciato…»
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La triste notizia è rimbalzata in redazione di mattina presto quel maledetto 15 ottobre.
Incredulità mista ad un’infantile speranza che ci fosse un errore.
L’errore non c’era: Biagio Raona, il sindaco di Corsano, persona per bene, ci aveva lasciato.
Le emozioni si sono accavallate quando abbiamo saputo che la magistratura ha aperto un’inchiesta e dato disposizioni per l’autopsia.
Raona la mattina del 14 ottobre era stato in pronto soccorso perché avvertiva dei dolori al petto.
Era stato dimesso ed è tornato a casa.
A mezzanotte, poi, il malore fatale.
Ora si attende l’esame autoptico e le indagini dovranno fare chiarezza su quanto accaduto.
Nel frattempo, è stata sospesa la camera ardente che era stata allestita in Municipio e rinviato il funerale, inizialmente previsto per il pomeriggio del 16 ottobre.
In attesa dell’esito delle indagini abbiamo voluto affidare al nostro Cesario Ratano, giornalista di Corsano che ha anche fatto l’esperienza di assessore nel suo paese, proprio durante il primo mandato di Raona. Soprattutto amico del sindaco deceduto.
Gi abbiamo chiesto di mettere su carta le sue emozioni e di regalarci un ricordo di Biagio Raona che proponiamo a fianco.
«GRAZIE DI TUTTO»
di Cesario Ratano
Biagio Raona, il sindaco per antonomasia: così mi piace ricordarlo perché, a mia memoria, nessuno come lui ha saputo interpretare quel ruolo, con tutti i suoi difetti e i suoi pregi: la sua caparbietà, la sua tenacia, la sua abnegazione e la sua testardaggine.
Lascio ad altri l’elencazione dei risultati raggiunti (sono poca cosa dinanzi al silenzioso e lento logorio interiore che producono), né voglio azzardarmi in un elogio di maniera.
Di Biagio Raona ho conosciuto il modo di interpretare la politica e l’amministrazione, il suo modo di trasmettere empatia, anche in certe spigolosità del suo carattere, il sapersi rendere amico, la sua disponibilità anche nella vita privata e professionale, e poi la sua generosità… immensa!
Vent’anni fa, per una legislatura, abbiamo amministrato Corsano. Ebbene: non ha percepito un solo centesimo della sua indennità, consumata per far fronte a tantissime situazioni di disagio in cui versavano alcune famiglie. Nel mio ruolo di assessore, mi ha dato una fiducia senza limiti e grandi responsabilità senza mai intralciare il mio operat e, anche nei periodi più tristi di quegli anni, il suo appoggio morale e materiale non ha avuto limiti.
Di questo gli sono profondamente grato. Gratitudine che gli deve l’intera comunità per la sua onestà, la sua rettitudine e il suo quotidiano impegno profuso con abnegazione per lo sviluppo e il benessere della sua Corsano alla quale ha dedicato oltre metà della sua vita.
Corsano la conosceva bene, e bene conosceva i corsanesi.
Biagio Raona era stato eletto sindaco per il secondo mandato da appena cinque mesi; il primo era scivolato via quasi senza problemi, nonostante qualche tensione politica che ha saputo superare grazie alla sua caparbietà, ma sempre guidato dallo spirito di servizio che lo ha contraddistinto. Questo mandato, il secondo continuativo, doveva essere il suo ultimo da Sindaco. È stata quasi un obbligo la sua candidatura.
Da amico di lunga data, in questi pochi mesi l’ho visto lentamente perdere serenità.
Sicuramente era un uomo poliedrico ma era come se si sentisse costretto dalle circostanze ad affrontare in prima persona ogni cosa, a prendere su di sé tutti i problemi dell’amministrazione e dei suoi compaesani.
E di questo grande stress ne sentiva il peso. D’altronde, per essere un buon amministratore serve spirito di sacrificio (ma non sino a questo punto…) e tanta passione: qualità che non si comprano al “mercato dei servi”.
Di Biagio, ho ammirato il grande amore per la moglie Dora, per i figli Pierluigi, Angela ed Edoardo, per il nipotino e per i due in arrivo: per nulla al mondo avrebbe barattato il tempo a loro dedicato.
Dire che la morte di Biagio è una grave perdita per la comunità di Corsano non è una frase fatta: una personalità forte, un punto di riferimento non si inventano dall’oggi al domani ed è per questo che tutta Corsano non può che dire “Grazie!” a Biagio Raona.
Grazie per quel che è stato, per quel che ha fatto, per quel che ha lasciato.
*nella foto in alto Biagio Raona in Redazione nel settembre 2011
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