Attualità
Tricase, SS 275: “Martina faccia il presidente”
I consiglieri di “Cambiamenti per Tricase” bacchettano il presidente del consiglio comunale: “Sia super partes! Restiamo convinti di optare per la scelta maggiormente condivisa che, ad oggi, passa dalla Cosimina”. Il verbale della Commissione congiunta
SS 275, un’infinita telenovela che oggi si arricchisce di una nuova puntata.
Come per le più famose e lunghe soap opera, ci si può anche distrarre qualche giorno, tanto nella realtà il tempo corre addirittura più veloce e non si rimane indietro.
Ci eravamo fermati a Tricase, diventata lo snodo principale per il secondo lotto, quello fino a Leuca.
In ballo due possibilità: il passaggio ad Est, “riqualificando” la Cosimina, o un nuovo tracciato ad Ovest.
La posizione del sindaco Carlo Chiuri e della maggioranza, condivisibile o meno, è stata chiara e netta sin dal primo momento: decide la città.
E la città, nel senso di gruppi consiliari, associazioni e cittadini, sembra aver deciso per il passaggio ad est, dalla Cosimina. Ora la decisione andrà ratificata, condividendo una mitigazione dell’intervento da concordare con i rispettivi tecnici comunali e di ANAS, con il contributo delle associazioni ed esperti locali.
La novità dell’ultima puntata è la presa di posizione dei componenti del gruppo consiliare “Cambiamenti per Tricase” che bacchettano il presidente del consiglio comunale Dario Martina (eletto proprio nella lista “Cambiamenti”), che chiedono al presidente di chiarire se la sua sia una posizione “super partes” o “interpartes”.
I consiglieri di maggioranza Antonio Luigi Baglivo, Vincenzo Emanuele Chiuri, Francesca Longo hanno diffuso una dura nota in merito: “Dispiace che la dialettica interna sia stata interrotta bruscamente, dalle dichiarazioni del presidente del consiglio Dario Martina, il quale”, scrivono, “parlando a titolo personale, si è discostato dalla linea del gruppo consiliare “Cambiamenti per Tricase”. Il gruppo del quale fa parte il Presidente del Consiglio, è convinto di optare per la scelta che sia maggiormente condivisa dalla cittadinanza di Tricase,che non da ora, si è espressa per l’opzione del tracciato ad Est dell’abitato”.
“Il mandato che ci è stato dato dai nostri elettori”, continuano i tre consiglieri di Cambiamenti, “ci impone di decidere per il meglio di Tricase senza alcuna ingerenza esterna per la tutela del nostro territorio. Inoltre”, attaccano, “il rischio idrogeologico paventato nelle scorse settimane da alcuni sindaci del Capo di Leuca, di fatto mette in dubbio il lavoro dei competenti tecnici dell’ANAS e sembra strano che solo ora sia emerso questo problema, che non trova conferme in nessuna relazione pervenutaci da ANAS. È vero che ancora la decisione non è stata formalizzata ma è evidente la volontà dei cittadini, delle associazioni, dei professionisti e della commissione congiunta (Ambiente – Lavori Pubblici), quasi all’unanimità orientata verso la soluzione Est, che ricalca sostanzialmente la cosiddetta “Cosimina”.
Baglivo Chiuri e Longo poi puntano il dito: “Alla luce delle dichiarazione rilasciate pubblicamente dal presidente del consiglio, nonché esponente del gruppo “Cambiamenti per Tricase”, chiediamo che egli chiarisca la sua posizione, se “super partes” o “interpartes”. L’essere eletti”, concludono, “non significa poter decidere da sé ma agire nel migliore dei modi per il bene comune”.
Intanto i presidenti delle commissioni consiliari Lavori pubblici e Ambiente Luigi Giannini e Francesca Longo hanno convocato un nuovo incontro per discutere ancora dell’argomento. E sarà anche l’occasione per ribadire de visu le posizioni di ognuno.
Nelle foto sotto il verbale della Comssione congiunta Ambiente -Lavori Pubblici
Attualità
Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini
Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…
In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.
Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.
Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.
Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.
Attualità
“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.
“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:
Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.
Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.
Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.
La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.
Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.
Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.
Attualità
Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo
Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche
L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.
La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.
L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.
«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.
Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.
È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.
Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.
Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.
A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.
Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.
Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»
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