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Presicce-Acquarica

Fusione Presicce-Acquarica, luci ed ombre

Paolo Pellegrino: “Fusione decisione storica che farà scuola, non solo in Puglia ma anche nel resto d’Italia”. Ernesto Abaterusso: “Rischio inquinamento del voto. Interrogazione in consiglio regionale per fare luce”

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Quella di Presicce e Acquarica è una decisione storica che farà scuola, non solo nella nostra regione ma anche nel resto d’Italia. Perché quando due realtà scelgono di unirsi mettendo da parte campanilismi e divisioni, significa che la comunità tutta ha vinto”. Così il presidente de La Puglia con Emiliano, Paolo Pellegrino, esprime la sua soddisfazione per il via libera in VII Commissione regionale del disegno di legge sulla nascita del nuovo Comune Presicce-Acquarica.


Mi auguro”, spiega Pellegrino, “che altri territori, soprattutto nel Salento dove ci sono tantissimi piccoli Comuni, seguano questo percorso legislativo virtuoso che permette di unire le forze sociali, economiche e culturali in una fase storica nella quale i trasferimenti statali agli enti locali sono sempre più in diminuzione. Unire due realtà significa migliorare la gestione amministrativa, offrire servizi più efficienti ai cittadini e ampliare la tutela e il rilancio della cosa pubblica”.


Questo disegno di legge che abbiamo approvato”, conclude Pellegrino, “sarà il naturale percorso di accompagnamento verso una tappa storica per la nostra Puglia”.


Alla gioia di Pellegrino fa da contraltare la preoccupazione di Ernesto Abaterusso, presidente del Gruppo consiliare LeU/I Progressisti in Regione Puglia il quale ha depositato una interrogazione per fare luce su alcune voci che circolano.

Le notizie che giungono dai comuni di Acquarica e Presicce di Sindaci, il cui mandato scadrà il prossimo maggio, impegnati a partecipare attivamente alle scelte in vista delle prossime elezioni amministrative”, denuncia Abaterusso, “è un fatto gravissimo che rischia di snaturare lo strumento stesso delle elezioni. Gli atti del Consiglio e della Giunta regionale”, spiega il consigliere di Patù, “parlano chiaro: il nuovo Comune sarà istituito a decorrere dal 1° luglio 2019 e, a partire da quella data e sino alle elezioni regionali del 2020, le funzioni degli organi di governo saranno esercitate dal un Commissario coadiuvato da un comitato consultivo composto dai sindaci in carica prima dell’istituzione del nuovo Comune”.


I rappresentati dei comuni di Presicce e di Acquarica, quindi, non vengano meno a quanto stabilito dagli atti se non vogliono rischiare di inquinare gli strumenti stessi della democrazia. Voglio sommessamente ricordare che un buon amministratore deve lavorare per il bene comune e non per i propri tornaconti personali”, è l’invito del Consigliere regionale.


Tutto ciò è inaccettabile. Per questo ho presentato un’interrogazione in Consiglio regionale. Lo scopo è di chiedere una presa di posizione esplicita della Regione, il cui compito è quello di garantire il regolare iter di istituzione del nuovo comune, affinché sia fatta luce su queste voci e siano rispettate le normative vigenti. Vogliamo vederci chiaro”, conclude Abaterusso, “e dipanare ogni dubbio”.


Attualità

Bonus Facciate: in 13 andranno a processo

Gli imprenditori salentini coinvolti. Avrebbero beneficiato dei bonus erogati senza effettuare i lavori. Le accuse sono: associazione per delinquere, fraudolenta percezione di erogazioni pubbliche, riciclaggio e autoriciclaggio. Il processo si terrà il prossimo 7 ottobre

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La Procura ha inviato a 13 imprenditori salentini, un decreto che dispone il giudizio immediato nell’ambito del procedimento della maxi-frode nell’ambito dei Bonus Facciate, su cui erano scattati gli arresti a febbraio.

Il processo si terrà il prossimo 7 ottobre, ma gli imputati, per cui il pm Simona Rizzo conferma l’evidenza della prova, possono chiedere di essere ammessi a riti alternativi.

Gli imprenditori sono: Marcello Monsellato, 47 anni, di Presicce-Acquarica; Andrea D’Ospina, 44 anni, di Racale; Massimo Giannelli, 50 anni, di Racale; Alessio Greco, 29 anni, di Castrignano del Capo; Donato Lezzi, 40 anni, di Copertino; Giacinto Maffei, 51 anni, di Solofra (Avellino); Andrea Marotta, 47 anni, di Gallipoli; Michele Romano, 53 anni, di Castrignano del Capo; Luigi Rossetti, 49 anni, di Melissano; Monica Sansò, 49 anni, di Racale; Celestino Andrea Scarlino, 37 anni, di Melissano; Michele Scognamiglio, 40 anni, di Napoli; Antonio Talema, 24 anni, di Racale.

LE INDAGINI

Le indagini sono state condotte dai finanzieri di Lecce. 71 le persone coinvolte, secondo l’accusa la gran parte dei quali beneficiari dei bonus erogati senza effettuare i lavori.

Le ipotesi di reato elevate sono a vario titolo: associazione per delinquere, fraudolenta percezione di erogazioni pubbliche, riciclaggio e autoriciclaggio.

Secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbero stati documentati lavori mai eseguiti per percepire i bonus statali.

I capitali sarebbero stati reinvestiti all’estero, per lo più in Lituania, per poi rientrare in Italia attraverso varie forme.

Le difese sono sostenute anche dagli avvocati Francesco Fasano, Luigi e Roberto Rella, Flavio Fasano, Giacinto Mastroleo, Raffaele Benfatto, Giorgio e Silvio Caroli, Giancarlo Zompì, Antonio Manco, Giuseppe Fersini.

COME FUNZIONAVA

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti era stato messo in piedi un vero e proprio sistema.

Al sarebbe stato il seguente: al vertice Marcello Monsellato, di Presicce-Acquarica, titolare di uno studio di consulenza, esperto nei meccanismi di funzionamento del circuito bancario, finanziario e fiscale.

Per raggiungere lo scopo sarebbero state reclutate persone, per lo più nullatenenti, alcune con precedenti, affinché mettessero a disposizione la propria identità digitale, tramite Spid, e dichiarassero di aver effettuato lavori di restauro delle facciate delle abitazioni.

Solo nel Salento sarebbro stati mossi capitali per circa 20 milioni di euro. Agli inquirenti risultano andati all’incasso  4 milioni ora sottoposti a sequestro.

I capitali erano girati in conti correnti aperti all’estero, soprattutto in Lituania (dove è partita la segnalazione) ed anche nel Regno Unito (Londra) e in Cina.

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Attualità

L’eterna Luna Blu di Franco Simone

Già disponibile su tutte le piattaforme la sua nuova canzone d’amore fra romanticismo e classicità. Intanto il cantuatore di Presicce – Acquarica “incassa” anche il Premio Tenco ategoria album-progetti speciali per il disco dedicato a Franco Califano e di cui ha curato la direzione artistica insieme a Morgan, Grazia Di Michele e Tiromancino

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Il salentino Franco Simone continua a mietere successi.

L’ultimo in ordine di tempo arriva riguarda l’album dedicato a Franco Califano, di cui ha curato la direzione artistica insieme a Morgan, Grazia Di Michele e Tiromancino, album che contiene anche un brano inedito di Califano da Franco tradotto in spagnolo, è il vincitore del premio Tenco per quanto riguarda la categoria album-progetti speciali.

Il cantautore di Presicce – Acquarica, che registra oltre 650mila ascoltatori mensili certificati su Spotify, ha da poco firmato un altro capolavoro già disponibile su tutte le piattaforme: “Luna Blu”, una canzone d’amore fra romanticismo e classicità.

Dopo l’ottima accoglienza per Pater, brano di una profonda spiritualità con testo in latino del Padre Nostro e la carismatica Ecco (anche in versione spagnola Ternura), interpretata dallo stesso cantautore in duetto con Myriam Hernández (protagonista indiscussa della musica americana, già vincitrice di diversi Grammy Awards), Franco propone un brano ispirato e dall’ampio respiro melodico (arrangiato magistralmente da Alex Zuccaro).

L’artista s’immerge nella classicità del sentimento e lo eleva a testimonianza sempre attuale dell’uomo che contempla la luna di leopardiana memoria, che fra i suoi colori riflessi, in questa particolare occasione appare blu, come quel mare tanto caro a Franco.

È la continua mancanza dell’altro in particolare che muove e commuove, in un divenire scandito da attese, in cui Luna è fedele compagna, fra presenze e assenze.

Un brano classico, permeato da quel romanticismo evocativo che la canzone italiana porta avanti nel mondo, come forma di identità e tradizione.

Franco Simone ne è un esponente protagonista nel mondo con i suoi classici e brani come questo che vanno ad arricchire la costellazione dei suoi successi.

Questo ultimo biennio è stato magico per Franco Simone: è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana; ha pubblicato 2 album per festeggiare i 50 anni di carriera ed è in preparazione il terzo.

Jennifer Lopez ha scelto la sua interpretazione de Il cielo in una stanza per uno spot pubblicitario; ha partecipato con successo a I migliori Anni di Carlo Conti su Rai1; ha da poco terminato il suo tour internazionale con tappa a Santiago del Cile e culminato con il concerto al Movistar Arena e l’incontro artistico con il leggendario José Luis Rodrìguez detto El Puma.

 

 

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In spiaggia e nei campi: tre lavoratori su 4 irregolari

Per inosservanza dell’orario di lavoro, riposi settimanali e mancato godimento delle ferie nel settore del turismo, negli stabilimenti balneari e nell’agricoltura, tra Nardò, Otranto, Porto Cesareo, Salve, Presicce-Acquarica, Gallipoli e Castro. Scoperti anche nove lavoratori totalmente in nero, di cui uno minorenne. 4 le attività sospese per gravi irregolarità in materia di sicurezza e 6 per lavoro nero

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Al fine di contrastare il lavoro nero, lo sfruttamento lavorativo e tutelare le condizioni di lavoro e la sicurezza nei luoghi di lavoro, sono stati intensificati i controlli nei lidi salentini e nei campi.

Le attività di vigilanza, condotte congiuntamente dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce, dall’Arma Territoriale e dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Lecce, hanno riguardato il settore del turismo, degli stabilimenti balneari e dell’agricoltura, interessando i territori di Nardò, Otranto, Porto Cesareo, Salve, Presicce-Acquarica, Gallipoli e Castro.

Sono state controllate 43 aziende e 253 posizioni lavorative di cui 169 sono risultate irregolari per inosservanza dell’orario di lavoro, riposi settimanali e mancato godimento delle ferie.

Sono stati scoperti nove lavoratori in nero, di cui un minorenne.

Quattro le attività sospese per gravi irregolarità in materia di sicurezza e sei per lavoro nero.

Elevate sanzioni amministrative per un totale di oltre 60 mila euro.

Diverse sono state le violazioni accertate in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, tra cui la mancata sottoposizione dei lavoratori alla sorveglianza sanitaria, formazione dei dipendenti sui rischi presenti sul luogo di lavoro, inosservanza dei requisiti minimi di sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro e violazione in materia di prevenzione incendi.

Comminate sanzioni amministrative per un totale di oltre 242mila euro con conseguente segnalazione all’ A.G. di 35 datori di lavoro.

I controlli hanno riguardato anche le numerose aziende salentine che hanno chiesto la regolarizzazione di numerosa manodopera extracomunitaria.

L’attività testimonia il costante impegno delle forze dell’ordine e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Lecce nel garantire il rispetto della legalità e la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro nel Salento. L’obiettivo unanime è quello di contrastare il fenomeno del lavoro nero e lo sfruttamento lavorativo, promuovendo condizioni di lavoro dignitose e sicure in tutti i settori produttivi, con particolare attenzione al settore turistico/alberghiero e della ristorazione durante il picco stagionale.

Inoltre, nell’ambito dell’attività di vigilanza è stata scoperta un’azienda del settore servizi – noleggio veicoli senza conducente – che ha dichiarato falsamente l’assunzione di personale anche familiari al fine di far percepire loro le varie indennità a sostegno del reddito come malattia, disoccupazione, maternità e indennità Covid per un importo di circa 20mila euro e procurato un debito contributivo all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale di circa 100mila euro.

Le Autorità competenti invitano i lavoratori a denunciare eventuali irregolarità al fine di tutelare i propri diritti e garantire la concorrenza leale tra le imprese.

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