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Attualità

Unoxtutti – Tuttoxtutti

Colletta alimentare della diocesi di Nardò – Gallipoli: ecco quanto raccolto. Il totale delle persone assistite dalla Caritas Diocesana, attraverso le Caritas Parrocchiali, è di circa 5mila persone: 563 sono le famiglie di Casarano, 768 di Copertino, 497 di Galatone, 771 di Gallipoli e 681 di Nardò

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L’accorato appello di Caritas Diocesana “Unoxtutti – TuttoxTutti” non è caduto nel vuoto, grazie alla generosità di fedeli e uomini di buona volontà.


A conclusione del secondo step (cioè il conferimento in magazzino dei generi alimentari raccolti nelle singole Parrocchie della Diocesi), questo è il risultato del raccolto: 945 litri di olio d’oliva, 1096 litri di olio di semi, 529 vasetti di crema al cioccolato, 711 pacchi di biscotti, 1170 vasetti di marmellata, 1362 confezioni di legumi in scatola, 787 scatolette di tonno, 1638 scatolette di carne in scatola, 2433 litri di latte, 645 confezioni di caffè, 3142 bottiglie di salsa di pomodoro, 2724 Kg di pasta, 1200 Kg di zucchero a cui si aggiungono 900 confezioni di detersivo per le stoviglie, 900 confezioni di detersivo per i pavimenti, 1500 bottiglie di doccia shampoo, 1400 confezioni di sapone liquido, 400 confezioni di schiuma da barba, 400 confezioni di rasoi, 1500 confezioni di detergente. Il totale complessivamente stimato è di 35mila euro.


Mons. Fernando Filograna (foto di A. Spagnolo)


Il totale delle persone assistite dalla Caritas Diocesana, attraverso le Caritas Parrocchiali, è di circa 5mila persone.

Rapportati a nuclei familiari, ecco a titolo esemplificativo alcuni dati: 563 sono le famiglie assistite di Casarano, 768 a Copertino, 497 a Galatone, 771 a Gallipoli e 681 a Nardò.


Il direttore della Caritas Diocesana Don Giuseppe Venneri non nasconde la soddisfazione per l’importante risultato raggiunto: “Si è conclusa la settimana dedicata al conferimento in magazzino dei viveri raccolti nelle Parrocchie della Diocesi e da quanti hanno voluto prendere parte all’iniziativa: scuole, associazioni, singole persone e famiglie. Si è trattata di un’entusiasmante esperienza di solidarietà che ha confermato il grande cuore della nostra gente sempre attenta ai bisogni di quanti non riescono a condurre una vita pienamente serena. Non posso non ringraziare i Parroci e gli operatori delle Caritas Parrocchiali che hanno divulgato, promosso e sostenuto questa prima esperienza. Gli operatori della Caritas Diocesana che hanno coordinato e monitorato l’andamento della raccolta, accogliendo ed organizzando lo stoccaggio dei viveri nel magazzino. Tra i viveri raccolti anche ciò che normalmente non compare nel paniere dei viveri considerati da assistenza: caffè, confettura, creme alimentari dolci. Abbiamo voluto così attirare l’attenzione sul fatto che spesso si chiede al povero di nutrirsi da povero, si pensa che il povero non ha diritto ad un’alimentazione che preveda anche il superfluo. Nell’alimentazione, però, proprio il superfluo talvolta permette di socializzare: un po’ di marmellata o di crema al cacao, il poter offrire un caffè sono segni di una ritrovata possibilità di creare relazioni. Sono felice perché c’è ancora posto per la carità nei nostri cuori. Nell’ultimo Convegno Nazionale delle Caritas Diocesane (Scanzano Jonico 26-28 marzo) si è discusso molto sul valore di gesti concreti che generino anche riflessione, attenzione e cambiamento”.


Interviene anche il vescovo della diocesi, Mons. Fernando Filograna: “Grazie alla Colletta Alimentare abbiamo voluto attirare l’attenzione sulla reale necessità di dover provvedere al sostegno di molte famiglie, anche con il supporto alimentare, evidenziando che molta povertà abita nelle nostre vie, accanto a noi. Lo stile adottato, solidale e sussidiario, vuole generare un processo di evoluzione nella pastorale della Carità, ossia incarnata nelle reali necessità dei fratelli, che sappia leggere e interpretare i bisogni, non sganciata dalla realtà e quindi emotiva, quasi ideale ma piuttosto intelligente e aperta alle sollecitazioni dello Spirito Santo che ci permettono di leggere i segni dei tempi. Grazie a Dio per le donne e gli uomini di buona volontà che con discrezione e impegno costante sentono come priorità l’andare incontro alle necessità dell’altro”.


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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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Attualità

Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

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Fitto vicepresidente Commissione Ue, arriva il via libera

La situazione si è sbloccata ieri sera con il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti. Ma i Verdi non ci stanno e i Socialisti si spaccano. Il presidente della Camera del Commercio di Lecce, Mario Vadrucci: «Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini e aiuterà le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti»

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Alla fine, Raffaele Fitto ce l’ha fatta.

Dopo lunghi giorni di attesa, polemiche a non finire e qualche ironia social, dopo il suo intervento in un inglese non proprio fluente, è arrivato il via libera alla nomina del politico salentino.

I coordinatori delle commissioni Affari regionali dell’Eurocamera, con il quorum dei due terzi, hanno dato l’ok alla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione con delega alla Coesione.

Allo stesso tempo le commissioni Affari Economici, Industria e Ambiente hanno dato l’ok definitivo alla nomina della spagnola Teresa Ribera.

Il voto finale previsto mercoledì 27 novembre, in seno alla plenaria della Commissione europea.

L’accordo, formalizzato nella serata di ieri, ha sbloccato il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti su Fitto, mentre Ribera ha ricevuto il sostegno anche di Verdi e Sinistra.

Non sono mancate, però, le critiche: i Verdi hanno accusato il PPE di minare la trasparenza e i principi democratici, mentre il gruppo Socialista si è spaccato, con delegazioni di paesi come Germania e Francia contrarie all’intesa.

Per molti la nomina di Fitto è inopportuna perché «rappresenta un partito contro lo Stato di diritto, l’ambiente e l’integrazione europea».

Il presidente della Camera del Commercio di Lecce Mario Vadrucci si compolimenta: «Da Italiani e soprattutto da salentini siamo particolarmente soddisfatti di come si è conclusa la vicenda connessa con il completamento della Commissione Europea, che vede Raffaele Fitto meritatamente nominato nel prestigioso incarico di vicepresidente esecutivo dell’organismo che regge politicamente e concretamente le sorti dell’Unione Europea».

«Le attestazioni di stima che, in questi giorni, da più parti politiche, sono state espresse sulla figura di Raffaele Fitto, èprosegue il presidente della Cammera del Commercio leccese, «ci fanno ben sperare in vista di un lavoro nei settori delicati cui è stato chiamato, quelli delle Riforme e della Coesione, che guardano al futuro ed alla crescita della parte meno sviluppata dei Paesi Europei».

«Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini salentine e, nel suo impegno politico per favorire la coesione europea», conclude Mario Vadrucci, «cercherà di fare gli interessi dell’Italia, aiutando anche le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti».

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