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Bagnolo: inaugurata nuova Caserma

La nuova caserma è stata realizzata in una ex scuola materna di proprietà comunale ed è inserita in un contesto urbano ottimale, molto vicino al centro abitato

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L’Arma dei Carabinieri e l’amministrazione comunale di Bagnolo del Salento hanno inaugurato la nuova sede del locale comando Stazione dei Carabinieri.


Il comandante provinciale dei carabinieri di Lecce Colonnello Giampaolo Zanchi e il sindaco Sonia Mariano, hanno condiviso con tutta la comunità l’importante obiettivo raggiunto.


La nuova caserma è stata realizzata in una ex scuola materna di proprietà comunale ed è inserita in un contesto urbano ottimale, molto vicino al centro abitato.


La cerimonia di inaugurazione ha seguito un cerimoniale scandito da molteplici  momenti significativi: la resa degli onori al Generale di Brigata Alfonso Manzo, Comandante della Legione Carabinieri “Puglia”,;  gli Onori ai Caduti;  la donazione delle bandiere del Tricolore ed europea da parte del sindaco Mariano al comandante della stazione dei carabinieri, il Maresciallo Magg. Davide Stella;  la cerimonia dell’Alzabandiera, il tradizionale e beneaugurale taglio del nastro e la benedizione dei locali della stazione da parte di S.E. Mons. Donato Negro arcivescovo di Otranto.


Alla cerimonia erano presenti il Prefetto di Lecce Maria Teresa Cucinotta, ed  autorità politiche, civili, religiose e militari, nonché il Consiglio comunale dei ragazzi e una rappresentanza di alunni.


Tutta la cerimonia è stata allietata dalle note suonate dall’Orchestra del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Maglie.


Giornata straordinaria per la comunità”


Nel suo discorso il sindaco Sonia Mariano ha evidenziato come  “per la mia comunità è una giornata straordinaria, destinata ad essere ricordata perché si compie un gesto atteso da lungo tempo. Dal lontano 2005 ad oggi, nell’arco di tre quinquenni amministrativi nei quali ho ricoperto la carica di sindaco, la  realizzazione di una sede idonea  alla locale  stazione dei carabinieri, adeguata alle reali  esigenze del reparto, è stato uno dei punti fermi del mio operato amministrativo.


Bagnolo del Salento, insieme a Cannole e Palmariggi, rischiavano di perdere un importante presidio della sicurezza territoriale, poiché, la vecchia caserma aveva sede in uno stabile di proprietà  privata che versava, ormai, in precarie condizioni impiantistiche e strutturali. Da tempo si avvertiva l’esigenza, non più differibile, di una struttura adeguata e funzionale che permettesse sia una maggior efficacia nello svolgimento dei servizi di controllo del territorio sia una sistemazione più idonea al personale della stazione, che grazie alla nuova sede in futuro spero possa trovare anche un proprio rafforzamento. Tantissime sono state le difficoltà incontrate in questi lunghi anni, ma la volontà di assicurare e mantenere la presenza dei carabinieri nella comunità che amministro, mi ha fortemente motivata ad andare  avanti, fondamentale è stato il sostegno  del consiglio comunale, l’impegno dei progettisti, dei funzionari comunali, di tutti i tecnici e delle ditte che, posso affermarlo, hanno lavorato con grande  senso civico che ha portato a compimento di un opera che alcuni disperavano non potesse mai compiersi: la nuova caserma dei carabinieri. La stazione dei carabinieri di Bagnolo del Salento è stata istituita  nel lontano gennaio 1924, con competenza giurisdizionale e territoriale sui Comuni di Cannole, Palmariggi oltre che di Bagnolo.


Da allora, la caserma dei carabinieri ha rappresentato un indubbio punto di riferimento per la gente del  luogo, intessendo un forte legame con essa, garantendo ordine e legalità ma anche quel senso di serenità che concorre a preservarne  la coesione sociale. Nella comunità di Bagnolo, come in molti centri abitati la stazione carabinieri è l’unico presidio di polizia dello Stato i cui compiti primari sono quelli di assicurare la pacifica convivenza tra i cittadini, vegliare al mantenimento dell’ordine pubblico e della sicurezza pubblica, vigilare sulla incolumità dei cittadini; curare l’osservanza delle leggi dello stato; prestare soccorso nel caso di  calamità naturali, intervenire nei pubblici e privati dissidi, identificare gli autori dei reati assicurandoli alla giustizia.


I carabinieri  hanno accompagnato nella storia la vita quotidiana degli italiani, e con essi hanno intessuto un legame profondo, fatto di solidarietà, fiducia, dedizione ed empatia.  E le stazioni ne sono l’espressione impareggiabile.


Infatti, la capillarità della diffusione delle stazioni dei carabinieri rappresenta una scelta organizzativa che, da un lato, intende sì localizzare l’offerta di sicurezza ma, dall’altro, grazie soprattutto all’umanità con cui voi carabinieri da sempre svolgete la vostra missione, intende integrarsi con le diverse comunità in cui operate, costituendo punto di riferimento per cittadini ed amministrazioni: in voi il cittadino vede lo stato accanto a sè, lo sente presente e ne coglie gli aspetti più veri e profondi.


E proprio partendo  da questi valori fondamentali, desidero  che questa cerimonia non sia scontata, ma sia un evento che coinvolga tutti, che emozioni e lasci il segno in ognuno di noi ma allo stesso tempo, sia un efficace testimonianza di legalità soprattutto nei confronti di voi studenti che con la vostra preziosa presenza avete voluto affermare la vostra opinione  sull’arma.


La scelta di condividere questa bellissima e significativa esperienza anche con i ragazzi  della scuola primaria e secondaria di bagnolo va nella direzione di saper coniugare la tradizione con il rispetto dei valori propri degli uomini dell’arma, che tutti i giorni sul territorio contribuiscono silenziosamente a rendere  più importante e prestigiosa l’istituzione e la patria.


Oggi  consegniamo all’arma ed al territorio  la nuova caserma stimolo ulteriore per lavorare meglio.


Il successo conseguito, certamente non facile per una  piccola comunità come questa, è stato di elevatissimo contenuto  etico.


A tutti coloro che insieme a me hanno lavorato  con umiltà e affetto giunga il mio grazie. Quello raggiunto è stato per me un ulteriore risultato che afferma il valore di una fede.


Permettetemi di concludere ricordando tutti i militari, carabinieri e non solo impegnati nelle missioni di pace e di tutela della sicurezza, dentro e fuori i confini dell’Italia e tutte le loro famiglie. Infine ringrazio tutti voi qui presenti oggi per la vostra calorosa partecipazione e in modo particolare i ragazzi delle scuole che rappresentano il futuro del nostro paese”.





“Rinnoviamo l’impegno dei carabinieri nel dialogo con le giovani generazioni affinché ne conoscano l’operato e la sentano vicina”


Il Colonnello Giampaolo Zanchi, Comandante provinciale di Lecce, dopo aver salutato il Prefetto, il Generale Alfonso Manzo, l’Arcivescovo di Otranto e le autorità politiche, civili, militari e religiose intervenute, nonché i rappresentanti del Cobar (il consiglio di base di rappresentanza), e dell’associazione Nazionale Carabinieri (presente anche con le sue “Benemerite”), si è rivolto agli alunni della scuola primaria e secondaria di Bagnolo, ai rappresentanti del Consiglio comunale dei giovani e del liceo “Leonardo Da Vinci” di Maglie, sottolineando come  “la loro presenza tra noi testimonia l’impegno dei carabinieri nel dialogo con le giovani generazioni affinché ne conoscano l’operato e la sentano vicina. Mi ritengo molto fortunato perché ho l’onore di partecipare all’evento odierno, un evento festoso che suggella tutto l’iter organizzativo, burocratico e realizzativo di questo presidio. Io ho percorso in questi 2 anni e mezzo solo gli ultimi metri di un lungo cammino, alle volte travagliato, per alcuni versi difficile che ha visto tantissimi soggetti impegnarsi per arrivare fino a questa giornata”.


Ha poi rivolto i suoi “più sentiti ringraziamenti all’amministrazione comunale di Bagnolo e in particolare al sindaco Mariano, che con molta caparbietà e determinazione si è impegnata in questi anni per conseguire questo splendido risultato, mettendo a disposizione dell’Arma questa struttura, una ex scuola, ristrutturata secondo le direttive necessarie per trasformarla in caserma operativa. Una sede esteticamente bella, funzionale, posta in un luogo strategico. Per questo sento forte la responsabilità di comandante provinciale del suo funzionamento, nel renderla efficiente ed efficace, nell’interpretare nel migliore dei modi i valori fondanti dell’arma dei carabinieri: “essere vicino al cittadino”, aiutarlo, comprendere le sue necessità, risolvere i suoi problemi. Da parte nostra”, conclude il Col. Zanchi, “il massimo impegno per proseguire nel solco delle tradizioni”.


Un maresciallo con la sua stazione, un paese con i suoi cittadini. Queste quattro componenti delineano da sole l’essenza stessa dell’arma dei carabinieri”


Il Generale Alfonso Manzo nel suo discorso ha salutato  i tanti alunni e studenti intervenuti, “futuro di questa comunità e, per questo, tra i protagonisti più autentici nell’affermazione della legalità. La stazione carabinieri è certamente un luogo, un’infrastruttura, quale quella di cui oggi celebriamo la realizzazione, ma è soprattutto una realtà fondata sulla coerenza dei comportamenti, sull’autorevolezza derivante dalla credibilitã, sulla testimonianza dei valori propri della condizione militare e di tutori dei. L’ordine nella vita quotidiana, fatta spesso di semplici gesti di solidarietà, come ci ha ricordato il nostro amato Presidente della Repubblica nel discorso di fine anno, quando ha raccontato uno dei tanti episodi di vicinanza dell’Arma al popolo italiano. Un maresciallo con la sua stazione, un paese con i suoi cittadini. Queste quattro componenti delineano da sole l’essenza stessa dell’Arma dei Carabinieri e ci fanno comprendere il legame che ci unisce indissolubilmente, sin dalla fondazione nel 1814, al popolo italiano. I carabinieri e, prima di ogni altro, il comandante della stazione, l’icona più amata nell’immaginario collettivo, non hanno solo partecipato agli eventi più significativi della storia d’italia, ma sono, oggi più di ieri, i protagonisti silenziosi della storia di tutti i giorni, fatta di innumerevoli episodi dal profondo valore umano e caratterizzato dalla vicinanza e dalla prossimità alla gente”.


E ancora: “Care ragazze e cari ragazzi, imparerete presto che chiunque si trovi a passare per uno dei tanti Comuni d’Italia, sa di poter fare affidamento su una stazione carabinieri. Non c’è bisogno di chiedere, lo sa già. Anzi la caserma dei carabinieri, come la cerimonia di oggi dimostra, è considerata un fiore all’occhiello dell’intera comunità, che la custodisce gelosamente e la ritiene una risorsa fondamentale del vivere quotidiano. Per tutto questo, l’arma e i suoi simboli sono fortemente radicati nella coscienza popolare come sinonimo di sicurezza: dalla lucerna stilizzata sui cartelli stradali alla bandoliera, che rende immediatamente riconoscibili i militari dell’arma sin dal primo sguardo, alla fiamma sui berretti, che spicca immancabilmente tra la folla riunita nei momenti più significativi della vita di una comunità. Disponibilità all’ascolto e al dialogo, rispetto verso il prossimo senza pregiudizi, conoscenza dei problemi della collettività, efficacia e tempestività nell’intervenire sono le caratteristiche che rendono davvero i carabinieri patrimonio insostituibile della comunità. A voi, cittadini ed amministratori di Bagnolo del Salento, rivolgo la gratitudine dell’Arma e mia personale, per aver voluto rinnovare i sentimenti di concreto attaccamento ai vostri carabinieri, con l’auspicio di poter contare sempre sulla vostra vicinanza e sul vostro spirito di collaborazione. A voi, Comandante e carabinieri della Stazione di Bagnolo del Salento, affido questa meravigliosa comunità, nella certezza che continuerete ad onorarla e proteggerla, percorrendo silenziosamente la strada del dovere e del sacrificio, lungo la quale ci hanno preceduto i nostri caduti con in testa la bandiera di guerra dell’Arma, innanzi ai quali ci inchiniamo deferenti. Viva Bagnolo del Salento, viva l’Arma dei Carabinieri, viva l’Italia”.


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Sport Insieme a Taviano

Sabato 23 e domenica 24 novembre per vivere valori ed emozioni del sano spirito sportivo, promuovendo sia la cultura della parità sia puntando alla sensibilizzazione della non violenza di genere

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Sport Insieme a Taviano è un’iniziativa a sfondo sportivo e sociale che ha come obiettivo prioritario quello di riunire la comunità per vivere valori ed emozioni del sano spirito sportivo, promuovendo sia la cultura della parità sia puntando alla sensibilizzazione della non violenza di genere.

Proprio la tematica contro la violenza, è il fulcro dell’iniziativa, difatti l’evento è realizzato in collaborazione con le più importanti realtà locali, che fanno della lotta alla violenza di genere, il baluardo della loro attività, e tra queste, soprattutto l’associazione “il Melograno

La manifestazione si svolgerà sabato 23 e domenica 24 novembre e prevederà come detto, attività o sportive, sociali di benessere fisico e di interazioni di comunità attraverso il coinvolgimento dei tavianesi e non solo.

IL PROGRAMMA

  • Sabato 23 novembre, ore 09,30 Seminario Formativo Educazione: Sport – Salute – Benessere | Auditorium Scuola Media Taviano. Incontro riservato agli alunni della Scuola Secondaria di I grado
  • Sabato 23 novembre, ore 15 Campionato Provinciale – Palestriadi | Parco Ricchello – Pallone Tensostatico
  • Domenica 24 novembre, ore 08,30 – coppa provinciale karate in collaborazione con ASD Cobra Kai & Gym Grimaldi | Parco Ricchello – Pallone Tensostatic. Per info e iscrizioni: 328.2756234 – 327.675576   asdcobrakalkarate@gmall.com

Gli organizzatori degli eventi e delle manifestazioni previste nella due giorni di “Sport Insieme a Taviano” sono il comune di Taviano, le associazioni locali.

Le attività sono realizzate con il sostegno di: Csen Lecce, Regione Puglia – assessorato allo sport per tutti, Allenati contro la violenza

La partecipazione e le iscrizioni alle manifestazioni/attività sportive sono gratuite, così come gli accessi agli eventi.

 

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Tuglie: il ruolo delle Società Benefit per la valorizzazione del patrimonio culturale

Se ne discuterà in un incontro lunedì 25 novembre a cui parteciperanno anche il Rettore di Unisalento Fabio Pollice e l’imprenditore Roberto Marti in Italia co sono poco più di 4mila Società Benefit, tra le più famose Ferrarelle S.p.A.

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Una riflessione multidisciplinare sul modello Benefit quale prototipo d’impresa ESG per lo sviluppo sostenibile dei territori e la preservazione e promozione del patrimonio culturale materiale e immateriale.

Nell’ambito della rassegna culturale “Anno Zero”, lunedì 25 novembre, alle ore 18,30, presso la Biblioteca Comunale “F. T. Gnoni” di Tuglie, sarà presentato il libro “Le Società Benefit e i fattori ESG per la valorizzazione del patrimonio culturale in Italia” (Mimesis),

Dopo i saluti introduttivi di Silvia Romano (sindaca di Tuglie), Fabio Pollice (Rettore dell’Università del Salento), Antonio Gabellone (consigliere regionale della Puglia) ed Elio Ria (responsabile della rassegna culturale “Anno Zero”), interverranno Marco Sponziello (presidente dell’Associazione Next Eu e curatore del volume “Le società benefit e i fattori ESG per la valorizzazione del patrimonio culturale in Italia”), Roberto Marti (amministratore di Isopharma Cosmetics e presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Lecce) e, nel ruolo di moderatore, il filosofo Mario Carparelli (Università del Salento).

Istituite nel 2016, le Società Benefit sono imprese a scopo di lucro che reinvestono parte dei propri profitti per il bene comune, andando a soddisfare bisogni collettivi a cui il settore pubblico non riesce a far fronte, in un’ottica non sostitutiva, ma complementare e sussidiaria.

Ad oggi in Italia si contano poco più di 4mila Società Benefit.

Una delle più famose è Ferrarelle S.p.A.

Queste imprese non si limitano a modificare la propria strategia per renderla compatibile con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile, ma investono direttamente nella società, sia perché se ne sentono parte, sia perché riconoscono che la propria competitività dipende anche dalla comunità del territorio in cui operano, attingendo ad essa tanto come bacino occupazionale, quanto come mercato di sbocco e fucina di idee e progettualità.

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Montesano Salentino in Tv

Domani in diretta su Tv2000 nel corso della trasmissione “Siamo Noi”, dalle 15,15 alle 16

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Il piccolo centro del Capo di Leuca protagonista sul piccolo schermo.

Domani, venerdì 22 novembre, sarà in diretta su Tv2000 nel corso della trasmissione “Siamo Noi“, l’appuntamento quotidiano in onda ogni pomeriggio dalle 15,15 alle 16.

Le telecamere di Tv2000 si collegheranno MOntesano per una puntata amarcord in cui si racconterà il fascino delle lettere scritte, delle cartoline inviate ai propri cari.

Un’Italia sempre più lontana in cui il portalettere era una figura di riferimento per la comunità.

I ricordi collegati a quel mestiere, da chi ne è stato protagonista negli anni della crescita e dell’evoluzione della comunicazione, uniti ai ricordi della gente del luogo che attendeva spesso il postino per avere notizie dai propri familiari distanti.

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