Alessano
Alessano: la Diocesi Work in progress
Venerdì 20 e sabato 21 ad Alessano il terzo laboratorio attivo per il lavoro, organizzato dalla Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca attraverso il centro servizi per il lavoro “Progetto Policoro”
Presso l’auditorium Benedetto XVI (S.S. 275, km. 23,600) di Alessano, venerdì 20 e sabato 21 marzo, si terrà il terzo laboratorio attivo per il lavoro, organizzato dalla Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca attraverso il centro servizi per il lavoro “Progetto Policoro”.
In questo III Work in Progress ispirato ad una frase di Papa Francesco nella quale lui stesso ci dice che “in un periodo come quello attuale di precarietà vanno messi in campo gli strumenti della creatività e della solidarietà”, si punta ad invogliare i giovani cosiddetti NEET a impiantare le loro radici e idee lavorative nel loro territorio di origine al fine di contrastare l’immigrazione giovanile sempre più in voga di diffusione.
Tra realtà e opportunità, quali prospettive? Oggi è ancora possibile?
L’evento quest’anno ruota a 360° intorno al tema dell’innovazione. Durante queste due giornate ci saranno anche testimonianze di giovani che hanno dato vita a progetti imprenditoriali illuminati da un senso di amore per il prossimo mettendo in secondo piano il senso del lucro. Il loro spirito di lavoro punta al sociale creando posti di lavoro per i giovani in territori dove la precarietà, soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia, imperversa di giorno in giorno e la speranza è sempre più poca. Nel pomeriggio di venerdi 20, dopo i saluti di S.E. Rev.ma Mons. Vito Angiuli vescovo di Ugento – S. Maria di Leuca, si susseguiranno gli interventi di: Umberto Costamagna, titolare di un gruppo che conta sette call center che dal 2008, anno in cui è iniziata la crisi mondiale, ha assunto più di 1.500 persone a tempo indeterminato tra giovani e donne del Sud; Mario Mauro direttore della struttura ricettiva Robinson Club Italia Spa; Alfredo Lobello di Puglia Sviluppo che darà informazioni utili sul microcredito regionale; Cesare Spinelli direttore di Spinel Caffè. Nella mattinata di sabato 21, a più alta vocazione giovanile, si avrà l’opportunità di ascoltare le idee innovative di realtà giovanili che, operando in contesti difficili, hanno in poppa la salvaguardia dell’occupazione e mirano all’inclusione sociale soprattutto giovanile evitando la loro emarginazione. Tra i relatori il giovanissimo Gianluigi Parrotto, di Casarano, titolare di una start-up, la Air Group Italy costituita con un capitale di 5,5 milioni di euro raccolto da un gruppo di finanziatori americani con l’ambizione di portare, con delle mini-pale, l’energia eolica nelle case di tutti; il suo obiettivo principale è quello di far crescere il Salento, generando nuovi posti di lavoro per tutti quei giovani che hanno talento, voglia e buone idee da vendere. Nel prosieguo della mattinata, interverrà Enea Scarlino dell’A. C. – “Giovani Taurisano” che con il loro progetto dal titolo “Coltivando si impara” hanno dato vita ad un “orto sociale” nel territorio del basso Salento, del quale i giovani si prenderanno cura con il supporto di anziani che grazie alla loro ricca esperienza potranno tramandargli le loro tecniche di coltivazione collaudate per anni “sul campo”. Successivamente sarà la volta di Manuela Marani segretaria generale dell’associazione “L’Altra Napoli”, fondata da un gruppo di napoletani che si stanno impegnando in prima persona nel rilancio della città facendogli ritrovare la sua dignità puntando alla riqualificazione urbanistica, artistica e sociale del Rione Sanità ridotto in condizioni cosi degradate in cui purtroppo i giovani si espongono alla malvivenza per poter campare. Infine Luciano De Francesco dell’AD DFV srl, azienda leader nel settore della verniciatura dell’alluminio e Cosimo Martella, del centro per l’impiego di Tricase, che farà il punto della situazione del programma Garanzia Giovani promosso dal Governo per dare una rampa di lancio all’occupabilità giovanile, elargendo agevolazioni contributive alle imprese che assumono.
I ragazzi, nel corso dell’evento, avranno modo di consegnare i loro Curriculum Vitae e avere dei colloqui con aziende del territorio; per chi ancora non è in possesso di un proprio curriculum la possibilità di una sua stesura sul posto in formato Europass; possibili inoltre l’iscrizione al programma garanzia giovani per gli under 29 e informazioni sul microcredito Tobia grazie al quale nel corso del 2014 sono state avviate più di dieci attività. L’evento sarà in diretta streaming su www.radiodelcapo.it.
“Per una partecipazione numerosa di giovani”, spiegano gli organizzatori, “si invitano i parroci della diocesi, i sindaci, le autorità, i centri per l’impiego, le aziende, le associazioni, le famiglie a diffondere e dare voce a questo evento cosi pieno di speranza per tutto il comparto giovanile perché, senza un lavoro, non c’è dignità e libertà dell’uomo”.
Giuseppe Zampironi
Alessano
La speranza nel dono
Ad Alessano una serata di testimonianze e letture sulla forza dei pazienti. Domani 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele. Fulcro della serata la presentazione del libro “Mi racconto a voi”, realizzato da sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico
Si rinnova l’annuale appuntamento intitolato “La speranza nel dono”.
L’evento rappresenta un’importante occasione per condividere le esperienze e i racconti di pazienti che hanno affrontato il difficile percorso di cura e guarigione dai tumori del sangue.
L’evento è in programma per domani, martedì 19 novembre, dalle 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele, ad Alessano.
I saluti istituzionali apriranno l’evento.
Seguiranno gli interventi del dottor Nicola Di Renzo (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Vito Fazzi di Lecce), della dottoressa Anna Mele (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Cardinale Panico di Tricase) e del dottor Mario Tarricone (Presidente di AIL Lecce ODV e Referente nazionale del Gruppo Pazienti Linfomi AIL-FIL).
Il fulcro della serata sarà la presentazione del libro “Mi racconto a voi”, realizzato grazie alla collaborazione di sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico, tra cui i dottori Di Renzo, Mele, Dargenio, De Giorgi, De Risi, G. Greco, C. Greco e la dottoressa S. Sibilla.
Il progetto, nato per dare voce ai vissuti personali dei pazienti e delle loro famiglie, intende sensibilizzare il pubblico e promuovere una maggiore empatia e comprensione verso chi affronta queste sfide.
Attraverso la narrazione, l’obiettivo è migliorare la comunicazione medico-paziente, rendendo più evidente l’importanza di comprendere e rispondere alle esigenze individuali.
Durante l’evento, Elisea Ciardo e Valerio Melcarne interpreteranno le storie ed emozioni dei sei protagonisti, ripercorrendo il loro cammino dalla diagnosi alla guarigione con letture profonde e toccanti.
A concludere la serata, il dottor Vincenzo Pavone dell’Ospedale Cardinale Panico di Tricase offrirà un intervento riassuntivo e riflessivo.
La serata sarà moderata dalla giornalista Silvia Cazzato.
Il volume e l’iniziativa si inseriscono nel contesto della Medicina Narrativa, una disciplina che ha iniziato a diffondersi negli anni ’90 e che dal 2015 ha trovato il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità, che ne ha pubblicato le linee di indirizzo per l’uso nelle malattie croniche e rare.
La Medicina Narrativa si distingue per l’adozione di una metodologia comunicativa che riconosce il valore della narrazione come strumento fondamentale per integrare i punti di vista di tutti gli attori del processo di cura.
“La speranza nel dono” è un evento che invita alla riflessione e all’ascolto, sottolineando che dietro ogni numero e statistica c’è una persona con un vissuto unico e prezioso.
Partecipare significa contribuire a costruire una comunità più consapevole e solidale.
Alessano
Tragedia ad Alessano: 26enne muore nel giorno del suo compleanno
Il giovane potrebbe essere deceduto a causa dell’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloni contenenti un gas aspirato per godere degli effetti esilaranti
Una festa finita in tragedia nel Capo di Leuca dove un ragazzo è deceduto nel giorno del suo compleanno.
È quanto accaduto nelle scorse ore ad Alessano dove ha perso la vita un 26enne del posto.
Il giovane era in compagnia di alcuni suoi amici per il suo giorno di festa. All’improvviso le celebrazioni si sono trasformate in dramma: per il ragazzo si è reso necessario l’intervento d’urgenza del 118, tra lo sgomento dei suoi amici.
Il giovane è irrimediabilmente deceduto nel giro di pochi minuti. A provocarne la morte, con tutta probabilità, secondo le prime ricostruzioni, l’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloncini contenenti protossido d’azoto.
Una pratica in voga secoli fa tra i giovani britannici e tornata, purtroppo, di moda ai nostri giorni: inspirare il cosiddetto gas esilarante per godere degli effetti che provoca, una sorta di sballo esilarante.
Pratica che, purtroppo, può avere anche conseguenze letali. I carabinieri, intervenuti sul luogo della tragedia, sono al lavoro in queste ore per ricostruire nel dettaglio l’accaduto.
Alessano
A casa non risponde e si teme il peggio. Ma era in ospedale da tre giorni
Sul posto carabinieri e vigili del fuoco allertati dai vicini e dalla donna che lo accudiva. L’uomo, invece, non si era sentito bene e aveva allertato da solo il 118
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Paura questa mattina per le sorti di un uomo di Alessano, residente sulla via per Specchia.
Molti hanno pensato al peggio quando hanno visto arrivare, sotto la sua abitazione, carabinieri e vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase.
Anche perché, sono noti in paese i problemi di salute dell’uomo, che deve ricorrere alle bombole di ossigeno per sopravvivere.
Nessuno sapeva dove potesse essere e persino la donna che lo aiutava in casa, non aveva più sue notizie da tre giorni.
Alla fine, si è scoperto che lo scomparso, proprio da tre giorni, si trova ricoverato presso il reparto di pneumologia dell’Ospedale “Cardinale Panico” di Tricase.
Si era sentito poco bene e, in qualche modo, era riuscito ad allertare il 118, che ha provveduto a trasportarlo in ospedale.
Evidentemente di notte, perché i residenti della zona erano ignari di tutto e non si erano accorti dell’avvenuto ricovero.
Sono stati i carabinieri a ricostruire l’intera vicenda e smontare la preoccupazione per il silenzio dell’uomo.
*In alto foto di repertorio
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