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Appuntamenti

“Aradeo – Altare degli Dei” – Andiamo avanti!

Diritti – Cinema – Musica -Teatro – Ambiente, 13 – 17 – 20 – 23 – 28 maggio, 3 giugno. Vladimir Luxuria ospite d’onore della serata dedicata alla musica e ai diritti. Per il cinema, omaggio a Pier Paolo Pasolini e Franco Battiato; per il Teatro “Allegro, non troppo” regia di Mariano Lamberti e “Sposerò Biagio Antonacci” regia di Vinicio Marchioni con Milena Mancini. Mostra fotografica “Addosso” – Le parole dell’omofobia, foto di Carmine Miceli, a cura di Antonio Mocciola. Incontri con gli studenti sui temi contro l’omofobia, bullismo e ambiente. Tutti gli spettacoli sono con ingresso a offerta libera e il ricavato sarà devoluto in beneficienza

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Aradeo – Altare degli Dei – Andiamo avanti! è la rassegna culturale che si svolgerà nella cittadina salentina nel mese di maggio e giugno nel Teatro Domenico Modugno; da venerdì 13 maggio fino al 3 giugno, sono sei gli appuntamenti in programma in cui i diritti attraverso il cinema, l’arte, la musica, la letteratura, si contaminano dando voce al confronto, allo scambio e al rispetto, per creare una società più attenta, più giusta, più moderna e più libera.


Il progetto nato e fortemente voluto, grazie al compianto sindaco Luigi Arcuti, è stato portato avanti da Giovanni Minerba, che ne cura la direzione artistica, grazie al sostegno dell’Assessore Regionale Sebastiano Leo, del Comune di Aradeo, della Nuova Pro Loco di Aradeo e la collaborazione degli artisti coinvolti. Tutti gli spettacoli sono con ingresso a offerta libera e il ricavato sarà devoluto in beneficienza.


Giovanni Minerba


«Altare degli Dei è un progetto che nasce grazie alla determinazione di un Amico, lui, la Persona che io non ho mai pensato “Sindaco”; lui ancor prima era la stessa Persona, sempre disponibile per tutti, l’Amico che nella vita raramente si incontra. A Luigi! Andiamo avanti!», così Giovanni Minerba racconta il progetto, «come per lui, per la nostra Aradeo e per tutti, questo progetto vuole essere un luogo aperto dove, attraverso l’arte, la finzione si mescola alla realtà per raccontarla, riannodarla, ricostruirla, cercando sempre di fare della cultura uno straordinario e democratico mezzo per avvicinarsi alle persone, alle nuove generazioni, alla memoria, portando alla ribalta temi e sguardi nuovi. Un luogo dove i diritti, attraverso il cinema, l’arte, la musica, la letteratura, si contaminano arricchendosi l’uno dell’altro, dando voce al confronto, allo scambio, al rispetto, per aiutare a creare una società più attenta, più giusta, più moderna e più libera. Sono fiero di aver realizzato questo progetto, per la “Mia” Aradeo, grazie all’Assessore Regionale Sebastiano Leo, al Comune di Aradeo, alla Nuova Pro Loco di Aradeo, ma un grazie speciale agli amici artisti e a tutti quelli che con il loro supporto hanno fatto in modo che tutto questo potesse succedere».


Tutti gli spettacoli si svolgeranno al Teatro Domenico Modugno, mentre l’unico appuntamento che si terrà nell’Anfiteatro Pino Zimba – Villa Comunale e segnerà la chiusura della rassegna è in programma venerdì 3 giugno con una serata dedicata alla musica e ai diritti. A condurre ci sarà Vladimir Luxuria, ospite speciale, che si destreggerà tra talk e interventi musicali con alcune tra le artiste pugliesi e salentine più conosciute: HER – Erma Pia Castriota (violino e voce), Eleonora Magnifico (voce), Luana Della Gatta (piano e voce) e Tekemaya insieme alla sua band.


Il primo appuntamento in rassegna è in programma venerdì 13 maggio con Pasolini 100 – Voci e canzoni di e per P.P.Pasolini, un omaggio al genio del grande poeta, sceneggiatore, attore, regista, scrittore e drammaturgo italiano nell’anno in cui si celebrano i cento anni dalla nascita. Durante la serata, introdotta da Gemma Lanzo (Giornalista e Critico Cinematografico SNCCI) con l’intervento di Sebastiano Leo (Assessore Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Puglia) sarà proiettato il film “La voce di Pasolini” di Mario Sesti e Matteo Cerani (Italia, 2005): la voce fuori campo di Toni Servillo, che legge brani tratti dalle poesie, dai saggi e da interviste rilasciate da Pasolini, è accompagnata da immagini di repertorio dell’Istituto Luce. Nel documentario sono presenti anche frammenti del film mai realizzato “Porno-Teo_Kolossal”.


Dopo la proiezione del film la cantautrice Cristiana Verardo e l’attore Nuccio Siano interpreteranno alcune canzoni di Pier Paolo Pasolini.


Martedì 17 maggio ricorre la giornata internazionale contro l’omofobia la bifobia e la transfobia+ bullismo e per l’occasione nel foyer del teatro sarà allestita la mostra fotografica “Addosso” – Le parole dell’omofobia con foto di Carmine Miceli, a cura di Antonio Mocciola. Un progetto fotografico crudo ed essenziale: sui corpi nudi di uomini e donne lo scrittore Antonio Mocciola ha scritto le frasi omofobe tratte dall’ampio repertorio di politici, ecclesiastici e personaggi pubblici vari. Frasi che hanno contribuito all’isolamento sociale di tante persone e dato fiato al bullismo verso tanti giovanissimi.


La mattina del 17 maggio sarà dedicata agli studenti dell’Istituto Comprensivo di Aradeo che incontreranno Donato Metallo (Consigliere Regionale), promotore della legge regionale contro l’omotransfobia; insieme a Metallo saranno presenti Vanni Piccolo (storico attivista GLBTQ+, ex dirigente scolastico), Gianfranca Saracino (Agedo Lecce – Associazione di genitori di persone GLBTQ+), Mirko Cazzato (MABASTA – Associazione giovanile per la lotta contro il bullismo), Pippi Todisco (Presidente Arcigay Salento).


Sempre martedì 17, alle 21, andrà in scena lo spettacolo teatrale “Allegro, non troppo” regia Mariano Lamberti con Lorenzo Balducci. Con l’ausilio di video e numeri musicali, nel suo inimitabile stile da grande performer, Balducci porta alla scoperta di vizi e virtù della comunità GLBTQ+. Uno spettacolo quanto mai attuale, vista purtroppo la recrudescenza di numerosi episodi di omofobia.

Gli omaggi ai grandi artisti italiani continuano venerdì 20 maggio, sempre al Teatro Domenico Modugno ore 21:00, con Omaggio a Franco Battiato che sarà introdotto dalla giornalista e sceneggiatrice Antonella Gaeta.


Nella prima parte della serata sarà proiettato il film “Temporary Road” – (Una) vita di Franco Battiato” di Mario Tani e Giuseppe Pollicelli in cui si alternano interviste e documenti visivi di concerti.


Il film analizza la carriera del musicista e regista Battiato, mettendone in luce i legami con la ricerca di evoluzione spirituale che da sempre ha ispirato l’opera e la vita dell’artista.


A seguire Frammenti di Battiato, un concerto per ricordare il maestro con Luana Della Gatta al piano e la voce di Eleonora Magnifico.


Nella mattina del 23 maggio i giovani aradeini, studenti dell’Istituto Comprensivo di Aradeo, incontreranno Roberto Paladini, Presidente di CulturAmbiente Group, per parlare dei tanti temi legati all’ambiente, dall’educazione al consumo responsabile e sostenibile. Il dibattito partirà dalla visione di due cortometraggi presentati al Festival CinemAmbiente di Torino.


Dalla parte delle donne” è il tema trattato il 28 maggio (ore 21:00, Teatro Domenico Modugno) con lo spettacolo teatrale “Sposerò Biagio Antonacci” di Vinicio Marchioni con Milena Mancini. Come può una donna sopravvivere alla violenza domestica? La musica, i romanzi a lieto fine, un matrimonio immaginario sono l’ancora di salvezza di una casalinga “comune”. La violenza di genere attraverso il racconto di una donna normale: gli affetti, il compagno, le aspirazioni, i sogni infranti e quelli mai sfumati.


Introduce la serata Maria Neve Arcuti, scrittrice e insegnante con Simona Mosco, presidente dell’Associazione Metoxé.


Info e prenotazioni: 368/606 060


Milena Mancini


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I Percorsi del Sacro a Melpignano

Un viaggio emozionante tra arte, fede e folklore, per riscoprire il senso profondo della tradizione pasquale

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Risuonano ancora una volta i canti di passione nella quiete senza tempo di Melpignano, scrigno d’arte e di storia nel cuore della Grecìa Salentina.

Un richiamo antico, un’eco di devozione che attraversa i secoli e torna a vibrare nei vicoli silenziosi del borgo, tra la pietra leccese e le memorie di un tempo in cui il sacro era linfa vitale della comunità.

Il 19 aprile, alla vigilia della Santa Pasqua, prende vita un nuovo capitolo de I Percorsi del Sacro, un viaggio emozionante tra arte, fede e folklore, per riscoprire il senso profondo della tradizione pasquale.

Un’esperienza che trascina indietro nel tempo, tra riti e racconti, aprendo le porte di antiche cappelle che custodiscono storie di devozione e speranza.

Un cammino guidato da Paola Russo, con partenza alle ore 16 dall’Info Point di via Roma 16 (prenotazione obbligatoria al 3277128024), che si snoda tra la Cappella dell’Assunzione della Vergine (la cui facciata del 1678 occulta in parte l’originaria cinquecentesca); la Cappella di San Rocco del 1760 con all’interno una tela che raffigura San Rocco, San Sebastiano, San Michele Arcangelo e S. Andrea d’Avellino; la Cappella di San Michele Arcangelo, che risale al 1741 e ha un altare sormontato dalla statua del Santo che uccide il drago e la Cappella della Madonna di Costantinopoli del 1735 con altare in pietra leccese e sopra la tela della Vergine invocata a protezione dall’invasione dei Turchi.

Piccoli scrigni di arte sacra che, per un giorno, si svelano agli occhi dei visitatori, illuminati dalla luce calda del pomeriggio salentino.

Ad accompagnare il cammino, le struggenti note del Centro di Cultura Popolare di Melpignano, con i cantori Salvatore Gervasi, Mariella Salierno e Letizia Gervasi.

Il viaggio musicale inizia con il toccante “Lamento di Maria”, prosegue con una serenata e il suggestivo “Tu Passiuna”in lingua grika, per poi culminare con una tarantella devozionale che celebra la fusione tra sacro e popolare.L’ultima tappa è nel suggestivo Palazzo Marchesale, dove la tradizione incontra il gusto: qui si racconta la preparazione della cuddhura, il dolce pasquale della rinascita, a base di farina, zucchero e uova sode preparato per il Sabato Santo, come fine del digiuno della Quaresima, realizzato dal forno Fior di Pane e offerto ai partecipanti. Un gesto simbolico che suggella un pomeriggio fatto di emozioni autentiche, di suoni e di sapori che parlano di un Salento profondo, custode di un’eredità culturale inestimabile.

I Percorsi del Sacro rientrano nel progetto “Melpignano promuove cultura”, voluto dall’Amministrazione Comunale guidata dalla sindaca Valentina Avantaggiato e realizzato in collaborazione con Vivarch, Associazione di Promozione Sociale pugliese, per valorizzare il borgo in ogni stagione dell’anno. Una Melpignano che, oltre il celebre Concertone della Notte della Taranta, si rivela nella sua essenza più intima e spirituale, conquistando il cuore di chi la vive e la scopre.

Un invito a perdersi tra pietre antiche e canti senza tempo, a lasciarsi avvolgere dalla magia di un rito che si rinnova, a riscoprire la bellezza della lentezza e della memoria.

I Percorsi del Sacro (19/4, h.16-19): passeggiata con guida e musicisti e una cuddhura da portare a casa. Costo 15 €; costo ridotto 10 € per minori di 14 anni, gratuito sotto i 6 anni.

Info Point Melpignano, via Roma 16, Melpignano (Le), tel. 3277128024, melpignanoinfopoint@gmail.com

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Tutto pronto per la Cuccagna della tradizione di Pasquale

Parteciperanno al torneo anche le compagini della squadra “I Matti” di Gubbio e “I Ghétt” di Colloro…

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Oggi a Lecce, si terrà la presentazione della IV edizione del torneo “Salento in Cima alla Cuccagna”, organizzato dalle Associazioni “Madonna di San Fili” di Monteroni, Pro Loco San Donato e Galugnano, “Rioni Collepassesi A.P.S.” di Collepasso, “Associazione Genitori Insieme” di Cocumola e Parrocchia Maria SS. Assunta di Sternatia. 

Interverranno ad illustrare i dettagli dell’iniziativa, che ripropone un antico rito tipico della tradizione pasquale, il presidente della Provincia, Stefano Minerva, il sindaco di Monteroni, Mariolina Pizzuto con il presidente dell’Associazione “Madonna di San Fili”, Antonio Quarta, il sindaco di Collepasso Laura Manta con Luigi Piscopo dell’Associazione “Rioni Collepassesi”, il sindaco di Minervino Antonio Marte con il rappresentante dell’Associazione “Genitori Insieme” di Cocumola Roberto Pagliaro, il sindaco di San Donato, Alessandro Quarta con il presidente della locale Pro Loco, Tommaso Grande ed il parroco della Chiesa Maria SS. Assunta di Sternatia, Don Vito Mangia.

Proposta per la prima volta nel 2019, la manifestazione “Salento in Cima alla Cuccagna” quest’anno vedrà il coinvolgimento di cinque Comuni. 

La tappa inaugurale del tour si terrà a San Donato lunedì 21 aprile, cui seguirà l’appuntamento con la festa della Madonna di San Fili, che si celebra martedì 22 aprile a Monteroni. Quindi, spazio agli altri appuntamenti di Sternatia (giovedì 24 aprile), Collepasso (venerdì 25 aprile) e Cocumola (sabato 26 aprile).

Parteciperanno al torneo anche le compagini della squadra “I Matti” di Gubbio e “I Ghétt” di Colloro. 

Infine, prevista la partecipazione dei più piccoli, che potranno cimentarsi con la scalata del “Palo della cuccagna per bambini e ragazzi”.

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A Ruffano aprile è devozione

Dal secolare Coro delle Pie Donne per il Venerdì Santo alle celebrazioni per la Madonna del Buon Consiglio, passando per l’attesissima Fiera di San Marco

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Aria di primavera, aria di festa. Ogni anno a Ruffano aprile fa rima con grande devozione. Nell’arco di pochi giorni si susseguono infatti le celebrazioni per San Marco, per la Madonna del Buon Consiglio anticipate quest’anno di appena pochi giorni, con la Santa Pasqua che ricorre ad aprile, da una ricorrenza speciale e secolare, quella del Coro delle Pie Donne del Venerdì Santo.

San Marco

Frutti di stagione, strumenti da lavoro, prodotti d’artigianato locale, bestiame e tanto altro. Questi i prodotti storicamente associati alla secolare Fiera di San Marco a Ruffano. Una delle più datate (probabilmente la più antica) fiere primaverili del basso Salento.

Venerdì 25 aprile anche quest’anno sarà il tanto atteso giorno della Fiera, che da sempre convoglia da tutta la provincia migliaia di fedeli, mossi anche dalla forte devozione verso il santo protettore dell’udito.

Il pellegrinaggio alla cripta ed al Santuario di San Marco, nel centro storico di Ruffano, è un passaggio imprescindibile prima di lasciarsi cullare da colori, odori e sapori dei numerosissimi stand che abbracciano per centinaia e centinaia di metri il centro abitato ruffanese.

Ma la festa di San Marco non è solo nella fiera. L’Arciconfraternita SS. Trinità e Carmine della Parrocchia di San Francesco d’Assisi cura il programma religioso che si apre con il triduo di preparazione, martedì 22 aprile, presso la chiesa di San Francesco. Gli orari: alle 18 il Rosario, alle 18e30 la santa messa e la preghiera al Santo.

Il giorno della vigilia, giovedì 24, a margine del Rosario e della funzione, la traslazione dell’immagine del Santo martire ed evangelista in processione dalla chiesa di San Francesco alla chiesa del Carmine. Per l’occasione, la chiesa del Carmine (che si colloca sulla cripta di San Marco) sarà aperta ai visitatori: ricordiamo che nel 2023, nel corso di lavori di restauro tuttora in fase di realizzazione, vi sono stati scoperti degli affreschi secolari, di cui si era persa memoria.

Le celebrazioni religiose prevedono poi per il giorno del santo, venerdì 25, le messe all’aperto (meteo permettendo) nell’area antistante il Santuario di San Marco. Gli orari: alle 8, alle 9, alle 10, alle 11, alle 17e30. Chiude la solenne celebrazione con predicazione alle 19.

La Madonna del Buon Consiglio

Il legame di Ruffano alla Madonna del Buon Consiglio è frutto di un miracolo, ed anche delle celebrazioni in onore di San Marco. Era il 1467 quando, durante il vespro in onore proprio del Santo Evangelista, su una parete della chiesa all’epoca in via di costruzione, apparve la Madonna conosciuta anche come la Signora di Scutari, o Signora degli Albanesi, che aveva lasciato la sua terra invasa dai Turchi. La tela presente oggi nella chiesa del Buon Consiglio raffigura proprio il prodigio del viaggio, compiuto dall’icona della Madonna portata in volo dagli Angeli.

La Confraternita della Madonna del Buon Consiglio e SS. Sacramento, della Parrocchia Natività Beata Maria Vergine, ha previsto anche quest’anno celebrazioni sia di natura religiosa che civile.

Da martedì 22 a giovedì 24 aprile triduo e solenni quarantore eucaristiche. Alle 7e30 lodi, santa messa ed esposizione del SS. Sacramento. Alle 12 ora media e reposizione. Alle 15 nuova esposizione e alle 18e15 santo rosario. Alle 18e45 vespri e benedizione eucaristica. Alle 19 la santa messa.

Sabato 26 giorno della festa si apre alle 7e30 con la prima della messe in Confraternita. La successiva è alle 9. Alle 18e30 la solenne processione accompagnata dal concerto bandistico “Città di Francavilla Fontana”. Al rientro, celebrazione eucaristica in Chiesa Madre presieduta da Mons. Bruno Musarò, emerito Nunzio Apostolico. Lunedì 28 la traslazione del Simulacro (sin qui rimasto in Chiesa Madre) presso la Confraternita, con santa messa di ringraziamento.

Il programma civile invece si concentra in due giornate.

Venerdì 25 alle ore 21, in piazza del Popolo, il concerto dei “Black out”. Sabato 26 dopo la santa messa spettacolo pirotecnico e, alle 21, in piazza del Popolo, il concerto musicale municipale “Città di Francavilla Fontana”, diretto da Ermir Krantja, Maestro cittadino onorario francavillese e originario di Tirana (a suggellare il ponte tra Italia e Albania aperto dalla Vergine).

Il Coro delle Pie Donne

A Ruffano i riti della Settimana Santa hanno origini antichissime e rappresentano un intreccio di fede, storia e tradizione che raggiunge il suo apice nel Venerdì Santo, con la Solenne Processione. I confratelli incappucciati, coronati di spine, scalzi e con i simboli della penitenza: le discipline e le pisare. Lungo le strade del paese risuonano gli antichi inni, composti per le Confraternite ruffanesi. Il più struggente e solenne è “O genti che passate”, un lamento che accompagna la processione di Gesù Morto e che scuote gli animi di chi lo ascolta.
A intonarlo insieme alla banda è il grande “
Coro delle Pie Donne”, oltre 100 voci femminili che custodiscono e tramandano una tradizione secolare. Vestite di nero, con il capo velato in segno di lutto, non solo narrano la Passione di Cristo, ma si fanno eco di un dolore universale, dando voce alle sofferenze del mondo. In origine, ogni Confraternita aveva il proprio coro, poi unificato per rendere questa esecuzione ancora più potente e corale.
Per molti anni, queste donne non hanno avuto piena consapevolezza di essere le
custodi di un’antichissima tradizione orale. Cantavano perché così si era sempre fatto, incoscienti di tramandare un patrimonio culturale unico. È un’usanza antica, autentica, che ha resistito ai cambiamenti e oggi si rinnova grazie alla partecipazione sempre più sentita delle nuove generazioni. Ancora oggi, infatti, il coro è un simbolo identitario di Ruffano, unico nella sua storicità e profondamente radicato nella comunità. Non si tratta di una semplice esecuzione, ma di un canto dell’anima, tramandato di madre in figlia, che continua a rendere il Venerdì Santo un momento di intensa e irripetibile suggestione.
Il coro delle donne è il protagonista soprattutto dell’inizio e della conclusione della processione, quando l’Addolorata ritrova il figlio morto e quando dovrà darne l’ultimo saluto. Un momento struggente e di grande preghiera grazie al canto eseguito insieme alla banda.

Venerdì 18 aprile alle 21:30 ci sarà la partenza dell’Addolorata dalla Chiesa di San Francesco, in Piazza Libertà.
In Piazza Nazario Sauro l’accoglienza del Cristo Morto, con esecuzione dell’Inno dalle Pie Donne e inizio della Solenne Processione.
Al rientro (attorno alla mezzanotte), sosta in Chiesa Madre con predicazione e Benedizione Solenne. Segue il tradizionale “Saluto” tra il Cristo e la Vergine e rientro dei simulacri nelle proprie Confraternite.

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