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Arrivano le Specchìadi

Patruddi, vaccaredda, risce, corsa coi sacchi, gioco del fazzoletto, palla prigioniera e tanti altri: i rioni di Specchia tornano a sfidarsi come in passato

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Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti“.


Così scriveva Cesare Pavese ne La luna e i falò del 1950, e ad oggi non riusciamo a trovare parole più belle per delineare la nostra immagine di comunità. Nascono (- ritornano) a Specchia i giochi rionali: nascono perché hanno una nuova veste, ritornano perché c’erano già stati e probabilmente non se n’erano mai andati dal cuore degli specchiesi, se in tanti ce li hanno chiesti e li hanno desiderati in questi anni.


Ma hanno un nuovo nome ed una nuova veste e la prendono dall’antica Grecia e dai giochi sportivi più famosi dell’antichità e del mondo moderno.  A Specchia, piccolo borgo di cinquemila anime da anni sull’onda del successo dovuto alle bellezze artistiche e architettoniche che le hanno conferito il titolo di Borgo più bello d’Italia prima e di Gioiello d’Italia poi, non si giocano le Olimpiadi: a Specchia si concorre per le Specchìadi.


Tre giorni di feste, giochi, musica e sano divertimento “con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro” avrebbe cantato Pierangelo Bertoli, che nascono dall’idea di Raffaele Maisto e Maria Letizia Pecoraro con il contributo fondamentale dell’associazione Librarti sorretti dalle possenti braccia della Fidas e dal fervente entusiasmo del Forum dei Giovani.

Si terranno l’1, il 2 e il 3 luglio, nella splendida cornice di Piazza del Popolo, cuore del paese dove convoglieranno tutte le arterie/squadre rappresentanti dei rioni composte da bambini, bambine, ragazzi e ragazze ed adulti. Vessillo di ognuna le rocce di ciascun rione, gli anziani che hanno segnato la storia del paese e che la ricorderanno con noi.


Ad accendere il fuoco ed inaugurare l’evento al tramonto del 1 Luglio (ore 18) in Piazza del Popolo sarà l’allenatore di pallavolo Camillo Placì, colonna dello sport per Specchia, il Salento ed il mondo. Partiranno così le Specchìadi, i veri giochi rionali in cui i protagonisti veri e propri saranno sì i rioni ma anche quei giochi ora scomparsi dalle mani e dalla menti dei bambini 2.0. Ci si sfiderà quindi a patruddi, vaccaredda, risce, senza dimenticare la classica corsa coi sacchi, il gioco del fazzoletto, la palla prigioniera e tanti altri, alcuni anche inventati come il divertente gioco dei proverbi antichi, tutti in Piazza del Popolo dalle 18 in poi, nei primi due giorni di festa. Domenica 3 la conclusione dell’evento sarà invece affidata ad una straordinaria caccia al tesoro che partirà sempre da Piazza del Popolo alle 17.00 e vedrà divisi i concorrenti su tutto il territorio comunale, alla ricerca della vittoria e del palio, per poi lasciare spazio alla premiazione conclusiva e alla festa finale della comunità.


Come tessere di un unico grande puzzle, siete tutti invitati a Specchia l’1, il 2 e il 3 Luglio 2016 per le Specchìadi. Fidiamoci, libriamoci, formiamoci. Il divertimento è assicurato.


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Sport Insieme a Taviano

Sabato 23 e domenica 24 novembre per vivere valori ed emozioni del sano spirito sportivo, promuovendo sia la cultura della parità sia puntando alla sensibilizzazione della non violenza di genere

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Sport Insieme a Taviano è un’iniziativa a sfondo sportivo e sociale che ha come obiettivo prioritario quello di riunire la comunità per vivere valori ed emozioni del sano spirito sportivo, promuovendo sia la cultura della parità sia puntando alla sensibilizzazione della non violenza di genere.

Proprio la tematica contro la violenza, è il fulcro dell’iniziativa, difatti l’evento è realizzato in collaborazione con le più importanti realtà locali, che fanno della lotta alla violenza di genere, il baluardo della loro attività, e tra queste, soprattutto l’associazione “il Melograno

La manifestazione si svolgerà sabato 23 e domenica 24 novembre e prevederà come detto, attività o sportive, sociali di benessere fisico e di interazioni di comunità attraverso il coinvolgimento dei tavianesi e non solo.

IL PROGRAMMA

  • Sabato 23 novembre, ore 09,30 Seminario Formativo Educazione: Sport – Salute – Benessere | Auditorium Scuola Media Taviano. Incontro riservato agli alunni della Scuola Secondaria di I grado
  • Sabato 23 novembre, ore 15 Campionato Provinciale – Palestriadi | Parco Ricchello – Pallone Tensostatico
  • Domenica 24 novembre, ore 08,30 – coppa provinciale karate in collaborazione con ASD Cobra Kai & Gym Grimaldi | Parco Ricchello – Pallone Tensostatic. Per info e iscrizioni: 328.2756234 – 327.675576   asdcobrakalkarate@gmall.com

Gli organizzatori degli eventi e delle manifestazioni previste nella due giorni di “Sport Insieme a Taviano” sono il comune di Taviano, le associazioni locali.

Le attività sono realizzate con il sostegno di: Csen Lecce, Regione Puglia – assessorato allo sport per tutti, Allenati contro la violenza

La partecipazione e le iscrizioni alle manifestazioni/attività sportive sono gratuite, così come gli accessi agli eventi.

 

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Tuglie: il ruolo delle Società Benefit per la valorizzazione del patrimonio culturale

Se ne discuterà in un incontro lunedì 25 novembre a cui parteciperanno anche il Rettore di Unisalento Fabio Pollice e l’imprenditore Roberto Marti in Italia co sono poco più di 4mila Società Benefit, tra le più famose Ferrarelle S.p.A.

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Una riflessione multidisciplinare sul modello Benefit quale prototipo d’impresa ESG per lo sviluppo sostenibile dei territori e la preservazione e promozione del patrimonio culturale materiale e immateriale.

Nell’ambito della rassegna culturale “Anno Zero”, lunedì 25 novembre, alle ore 18,30, presso la Biblioteca Comunale “F. T. Gnoni” di Tuglie, sarà presentato il libro “Le Società Benefit e i fattori ESG per la valorizzazione del patrimonio culturale in Italia” (Mimesis),

Dopo i saluti introduttivi di Silvia Romano (sindaca di Tuglie), Fabio Pollice (Rettore dell’Università del Salento), Antonio Gabellone (consigliere regionale della Puglia) ed Elio Ria (responsabile della rassegna culturale “Anno Zero”), interverranno Marco Sponziello (presidente dell’Associazione Next Eu e curatore del volume “Le società benefit e i fattori ESG per la valorizzazione del patrimonio culturale in Italia”), Roberto Marti (amministratore di Isopharma Cosmetics e presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Lecce) e, nel ruolo di moderatore, il filosofo Mario Carparelli (Università del Salento).

Istituite nel 2016, le Società Benefit sono imprese a scopo di lucro che reinvestono parte dei propri profitti per il bene comune, andando a soddisfare bisogni collettivi a cui il settore pubblico non riesce a far fronte, in un’ottica non sostitutiva, ma complementare e sussidiaria.

Ad oggi in Italia si contano poco più di 4mila Società Benefit.

Una delle più famose è Ferrarelle S.p.A.

Queste imprese non si limitano a modificare la propria strategia per renderla compatibile con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile, ma investono direttamente nella società, sia perché se ne sentono parte, sia perché riconoscono che la propria competitività dipende anche dalla comunità del territorio in cui operano, attingendo ad essa tanto come bacino occupazionale, quanto come mercato di sbocco e fucina di idee e progettualità.

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Montesano Salentino in Tv

Domani in diretta su Tv2000 nel corso della trasmissione “Siamo Noi”, dalle 15,15 alle 16

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Il piccolo centro del Capo di Leuca protagonista sul piccolo schermo.

Domani, venerdì 22 novembre, sarà in diretta su Tv2000 nel corso della trasmissione “Siamo Noi“, l’appuntamento quotidiano in onda ogni pomeriggio dalle 15,15 alle 16.

Le telecamere di Tv2000 si collegheranno MOntesano per una puntata amarcord in cui si racconterà il fascino delle lettere scritte, delle cartoline inviate ai propri cari.

Un’Italia sempre più lontana in cui il portalettere era una figura di riferimento per la comunità.

I ricordi collegati a quel mestiere, da chi ne è stato protagonista negli anni della crescita e dell’evoluzione della comunicazione, uniti ai ricordi della gente del luogo che attendeva spesso il postino per avere notizie dai propri familiari distanti.

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