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Arte in Libertà… Oltre le Sbarre

Realizzato un murale all’interno della casa circondariale di Borgo San Nicola. Incontro online su Youtube domani sera dalle 16

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“Uno spiraglio di luce in una mente buia. Ora mi sento più libero!”.


È il messaggio che campeggia sul murale realizzato all’interno del carcere di Lecce nell’ambito di “Arte in libertà… oltre le sbarre”, progetto di arte-terapia coordinato dall’Ufficio Integrazione Disabili dell’Università del Salento e promosso in collaborazione con la Casa Circondariale di Borgo San Nicola a Lecce.


Il racconto del percorso condiviso da studenti e detenuti che ha portato a questo felice esito (alcune immagini in allegato) sarà oggetto dell’incontro online in programma giovedì 17 dicembre alle ore 16 su YouTube (clicca qui).






Il progetto


Ideato dagli studenti del Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Ateneo salentino (Dipartimento che ha anche finanziato l’acquisto dei materiali), il progetto ha visto l’organizzazione di alcuni laboratori di arte-terapia che hanno condotto alla realizzazione del murale.


Dopo i primi incontri in presenza, il programma si è spostato online per il subentrare dell’emergenza sanitaria, e si è potuto concludere lo scorso ottobre nuovamente in presenza tra le mura del carcere.


Sono stati coinvolti i volontari del progetto di servizio civile dell’Ufficio Integrazione Disabili “Università senza frontiere” Giuseppe Antonioli, Serena Grasso, Tamara Pentassuglia e Veronica Leo e dieci studentesse del Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo selezionate con apposito avviso pubblico: Vanessa De Donatis, Erika De BlasiVeronica CrusiGaia Turco, Marco Bello, Ilaria Daini, Noemi Malorgio, Eugenia Modarelli, Martina Marra e Maria Marraffa.


In diversi video pubblicati sul canale YouTube dell’Ateneo (playlist qui), i partecipanti hanno raccontato il progetto condividendo idee ed emozioni.


La presentazione del 17 dicembre


Nel corso dell’incontro “Arte in libertà… oltre le sbarre: il racconto di un’esperienza”, in programma giovedì 17 dicembre alle ore 16 su YouTube, verrà presentato un docufilm sul progetto realizzato dalla regista Serena Grasso, studentessa di Psicologia a UniSalento, con il montaggio di Agnese Stefanelli, studentessa del corso di laurea DAMS.


Nel docufilm intervengono, tra gli altri: Alessandro Albano, dell’Ufficio di Presidenza del Garante nazionale delle persone private della libertà personale; Piero Rossi, garante delle persone private della libertà personale – Regione Puglia; Maria Mancarella, garante delle persone private della libertà personale – Comune di Lecce; Riccardo Secci, comandante Polizia Penitenziaria – Lecce; la direttrice della Casa Circondariale Rita Russo e gli operatori Fabio Zacheo e Cinzia Conte; il sindaco di Lecce Carlo Salvemini e il Rettore Fabio Pollice.


L’incontro sarà introdotto e coordinato da Paola Martino, capo Ufficio Integrazione disabili UniSalento; conclusioni a cura di Flavia Lecciso, delegata alle politiche di inclusione.



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Vitigliano: Màtram, tra il gesto e il colore

La Casa del Tabacco presenta un incontro con la pittrice Stefania Rizzo con la presenza del critico d’arte Paolo Marzano che ha curato l’evento

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Appuntamento d’eccezione quello con la pittrice Stefania Rizzo di Depressa di Tricase, presentato dalla Casa del Tabacco, in via Vittorio Emanuele III 36 a Vitigliano, frazione di Ortelle.

Màtram, tra il gesto e il colore, curato dal critico d’arte Paolo Marzano, sarà un incontro estivo tra amici, curiosi ed appassionati, per vedere, cogliere materia, pigmento, toccare, annusare il sofisticato processo dell’arte.

Appuntamento in programma venerdì 26 luglio, dalle 19,30.

Al termine dell’incontro aperitivo.

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Il Malato Immaginario a Maglie

Domani sera, nell’atrio del Liceo “Capece”a Maglie per la quinta edizione della rassegna “Borgo in Scena”. Vincenza De Rinaldis: «Appuntamento di teatro musicale, che non palesa affatto i secoli trascorsi dalla sua stesura, lanciando messaggi di grande attualità, non ultimo la necessità di rispettare l’integrità e l’autodeterminazione della donna»

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A Maglie va in scena un classico del teatro di tutti i tempi, “Il malato immaginario” di Molière.

Appuntamento domani sera, martedì 16 luglio, dalle 21, nella suggestiva cornice dell’atrio del Liceo “F. Capece”, con la regia di Deborah De Blasi, la Compagnia amatoriale dell’associazione Accademia della Minerva, il coro polifonico di musica antica Eratu’s e la partecipazione straordinaria della pianista Emilia Branca.

Vincenza De Rinaldis

Nell’ambito della quinta edizione della rassegna di Accademia Thymos (direzione artistica di Vincenza De Rinaldis), inoltre, verrà inaugurato, con questa straordinaria opera, il progetto “T.I.N.A.- Territorio Inclusione Natura Arte” che Accademia della Minerva lancia dalla sua sede specchiese su tutto il territorio nazionale.

«L’amministrazione comunale di Maglie, sempre sensibile alle iniziative di valore socio-culturale», spiega Vincenza De Rinaldis, «ha deciso di inserire nel proprio cartellone estivo questo appuntamento di teatro musicale, che non palesa affatto i secoli trascorsi dalla sua stesura, lanciando messaggi di grande attualità, non ultimo la necessità di rispettare l’integrità e l’autodeterminazione della donna».

 

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Nardò Jazz Festival: aprono gli Yuts and Culture

Venerdì 19 luglio con un tuffo nella black music e nel jazz funk della band salentina di 11 elementi che mescola funk, soul e r’n’b, senza rinunciare alla modernità di un repertorio originale. Nei giorni successivi il quartetto del chitarrista americano Jonathan Kreisberg e il trio del pianista salentino Giuseppe Magagnino

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Sta per prendere il via il Nardò Jazz Festival che sarà ospitato dal 19 al 21 luglio nel Giardino Storico Botanico della Villa Comunale con ingresso gratuito.

Il NJF, esperienza unica di musica e cultura, aprirà i battenti venerdì 19 luglio con un tuffo nella black music e nel jazz funk degli Yuts and Culture (foto in alto), band salentina di 11 elementi che mescola funk, soul e r’n’b, senza rinunciare alla modernità di un repertorio originale.

La band (Vincenzo Baldassarre – voce; Alberto Zacà – chitarra; Daniele Arnone, Kalad Marra – tastiere; Pierpaolo Polo – basso elettrico; Diego Martino – batteria; Angelo de Grisantis – percussioni; Carlo Gioia – sax; Lorenzo Lorenzoni – trombone; Carmen Melcarne, Liana Enrica – cori) affonda nelle radici della black music e agevola uno sguardo verso il futuro: “Naked Truth” è l’esordio discografico degli Yuts and Culture.

Nata originariamente come band Reggae Roots, con il passare del tempo, subisce un’inevitabile contaminazione di stili. I classici ritmi in levare si mescolano a Funk, Soul, R’n’B, nella tipica concezione anni settanta, ma senza rinunciare alla modernità.

L’obiettivo del progetto Yuts and Culture è quello di creare una musica autentica, sincera, spirituale, in grado di trasmettere un sentimento di empatia nell’ascoltatore. Dopo la pubblicazione su Reggaeville dei singoli “Rich” e “Naked Truth”, la band esordisce ufficialmente con questo album composto da otto inediti e dalla cover di “Soul Almighty”, brano di Bob Marley, riletto in stile funk.

Sabato 20 il NJF ospiterà il quartetto del chitarrista americano Jonathan Kreisberg, un ensemble di eccellenza nel panorama del jazz contemporaneo internazionale.

La band (Jonathan Kreisberg – chitarra; Marko Churnchetz – pianoforte; Luca Alemanno – contrabbasso; Colin Stranahan – batteria) proporrà un concerto tra composizioni originali ed innovative reinterpretazioni dei classici del jazz con un perfetto amalgama tra virtuosismo tecnico e profonda espressività emotiva.

Considerato tra i più notevoli e interessanti chitarristi della scena newyorkese, Jonathan Kreisberg è un musicista in possesso di ragguardevole tecnica abbinata ad una profonda conoscenza dei linguaggi improvvisativi la cui musica si distingue per la sua ricchezza armonica, la tecnica impeccabile e la profonda sensibilità emotiva.

Il NJF si concluderà domenica 21 luglio con il trio del pianista salentino Giuseppe Magagnino che si arricchisce ora della collaborazione con la cantante e autrice jazz Simona Severini per ripercorrere, con passo originale, le innumerevoli strade delle ‘Song’, avendo per bussola standard jazz e piste dell’America contemporanea, ma soprattutto sperimentando tracce del tutto personali e ancora inedite.

Il trio è composto da Giuseppe Magagnino (piano) Giampaolo Laurentaci (contrabbasso), Dario Riccardo, (batteria); special guest Simona Severini (voce)

Nello stile del pianista salentino Giuseppe Magagnino si riscoprono profondi legami con la tradizione jazz afroamericana integrata in maniera molto personale a suoni e suggestioni del jazz nordeuropeo contemporaneo.

 

 

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