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Corsano: “Ci vuole un noi per… la tutela del territorio”

Con il CSV BR LE sulle vie del sale: domenica 10 ottobre, un itinerario ad alta suggestione per l’evento del Centro Servizi “Ci Vuole un noi per… la tutela del territorio”: sostenibilità ambientale, tutela del paesaggio, cultura e tradizioni, turismo sostenibile ed esperienziale

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Ci vuole un noi per… la tutela del territorio” è il camminamento sulle Vie del Sale, a Corsano che il CSV BR LE Volontariato nel Salento propone per domenica 10 ottobre; un percorso naturalistico, un viaggio ad alto tasso di suggestione tra mare e terra con scorci panoramici inattesi che lasceranno ai visitatori un messaggio essenziale: la tutela del paesaggio passa da un’azione collettiva consapevole e condivisa.


Il percorso rientra nelle attività ‘preparatorie’ al Festival del Volontariato del CSV Strade Volontarie – Ci vuole un Noi… 2021, che culminerà nei primi giorni del mese di dicembre e in questa edizione è dedicato alle azioni di comunità come motore di progresso civile.


«Lo scopo della giornata del 10», spiega Luigi Conte, presidente del CSV BR LE Volontariato nel Salento, «è un’escursione in una porzione di territorio rientrante nel Parco Naturale Regionale “Costa Otranto S.M. di Leuca – Bosco di Tricase”, manutenuta, protetta da un’azione congiunta di cittadini attivi. L’amore per il proprio territorio è un valore non più negoziabile su cui sensibilizzare i territori di riferimento».


E di tutto ciò lo snodo delle Vie del Sale rappresenta un modello da replicare: dal punto di partenza quale la ZonaPozze’ adottata dalla Pro Loco alla Chiesetta di Santa Maura custodita dal comitato feste della parrocchia, per giungere al boschetto ‘nzepe curato dall’Ente Parco e dalle associazioni che con esso collaborano, sino a Torre Specchia Grande, bene del Comune di Corsano gestito dalle associazioni Salento Verticale ed EDENO.


«Le vie del Sale», conclude Conte, «sono la storia di un territorio, uno scrigno di ecosistemi delicati, uno scorcio sulla bellezza che la comunità nelle sue varie espressioni associative ha deciso di adottare e custodire e che il CSV BRL LE Volontariato nel Salento vuole promuovere come modello».





L’evento è promosso dal CSV BR LE Volontariato nel Salento nell’ambito di Strade Volontarie Festival del Volontariato.


Partner: associazione EDENO Culture & Avventure, con il patrocinio di: Provincia di Lecce. Salento d’Amare, Regione Puglia. CSV Net, con il sostegno di BCC Credito Cooperativo Leverano.


Goals 3 e 15 dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.


PROGRAMMA


Ore 10: ritrovo a Corsano in zona pozze – parcheggio delle scuole dell’infanzia.


Ore 10,15: partenza


Ore 10,30: sosta alla cappella di Santa Maura


Ore 11: sosta al boschetto ‘Nzepe


Ore 11,30: sosta a Torre Specchia Grande


Ore 12: ritorno al punto di partenza


Il percorso è facile e si consigliano abbigliamento e calzature comode.


Max 25 partecipanti su prenotazione: promozione@csvbrindisilecce.it / 392.9084187-392.9818705


In caso di allerta meteo l’evento verrà rimandato.



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Sulle Orme del Senso del Sacro a Santa Maria di Leuca

Collettiva d’arte da domani e fino al 30 novembre a Villa La Meridiana. Gli artisti, provenienti da tutte le parti d’Italia, dipingeranno “en plein air”, dalle ore 10 alle ore 13

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Presso le Scuderie dell’ottocentesca Villa La Meridiana a Santa Maria di Leuca, la mostra “Sulle orme del senso del Sacro” alla presenza di Maria Rosaria Rosato.

L’inaugurazione è in programma domani, sabato 9 novembre, alle ore 16.

Ideata e progettata da Luciana Mascia, con il patrocinio della curia di Napoli nella persona di Monsignor Adolfo Russo e con il supporto di Caroli Hotels, la mostra resterà aperta fino a domenica 30 novembre.

Gli artisti, provenienti da tutte le parti d’Italia, saranno lieti di dipingere en plein air, dalle ore 10 alle ore 13.

La mostra, allestita da Onia Schirinzi, è una collettiva d’arte che vuole riflettere sul senso del sacro nella vita di tutti i giorni e sui valori fondanti dell’animo umano.

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Piccole cime crescono a Nociglia

Domani, nei pressi del Palazzo Baronale (dalle 16) merenda a tema healthy food

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A Nociglia, nei pressi del Palazzo Baronale, nell’ambito del ProgettoPiccole cime crescono”, sarà organizzata una merenda a tema healthy food che vedrà l’ingresso a scuola dei cuochi di Agenzia Formativa Ulisse e dei Food Truck realizzati col progetto Cime di Rapa.

Domani, sabato 9 novembre, a partire dalle ore 16, mentre i cuochi Cime di Rapa prepareranno, sui food truck, snacks a base di biodiversità (ortaggi, legumi, bevande vegetali, etc..), sarà proiettato uno storytelling sulla biodiversità e la sana e corretta alimentazione e allestito uno spazio ove psicologi ed educatori presenteranno il progetto, i laboratori e gli strumenti applicativi della didattica multimediale, raccogliendo adesioni e consenso informato dei genitori.

Continua così la fase di diffusione dei risultati delle attività svolte dai bambini che hanno partecipato al Progetto “Piccole cime crescono”, progetto finanziato dall’Unione Europea, che prevede interventi socio-educativi, strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore e che ha come soggetto capofila la Cooperativa Sociale Libellula e come partner il Consorzio per la realizzazione del sistema integrato di welfare Ambito-zona di Poggiardo e l’Agenzia Formativa Ulisse.

Ne usufruiscono 125 minori svantaggiati di età compresa tra i 5 ed i 10 anni, residenti nei comuni dell’Ambito territoriale di Poggiardo, individuati dal Consorzio per i servizi sociali di Poggiardo già inseriti in percorsi curriculari e a rischio di abbandono scolastico.

I bambini hanno partecipato gratuitamente al progetto potenziando le loro competenze cognitive attraverso tre laboratori esperienziali: XrSTEMLab; BioSTEMLab e SportSTEMLab.

Dopo la presentazione del lavoro svolto, verranno consegnati ai bambini un attestato, gadgets, giochi e merenda per tutti.

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La Pietra del Gusto

Inaugurazione della tavola botanica domani (alle ore 17), al Palazzo Marchesale di Melpignano. Un omaggio alla secolare cultura dell’ulivo, simbolo indiscusso del Salento e della Puglia ed un richiamo alla memoria e alla ciclicità della vita

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Valorizzazione del territorio, identità e biodiversità.

Questo il messaggio veicolato dall’installazione “La Pietra del Gusto“, opera dell’architetto Silvana Inguscio, realizzata in collaborazione con Bianco Cave, in esposizione all’interno del Palazzo Marchesale di Melpignano, che verrà inaugurata domani, sabato 9 novembre e sarà visitabile fino al 6 gennaio 2025.

Questa tavola botanica non è solo un omaggio alla secolare cultura dell’ulivo, simbolo indiscusso del Salento e della Puglia, ma un richiamo alla memoria e alla ciclicità della vita.

La pietra, non il legno, diventa protagonista: solida e resistente, come la terra da cui trae ispirazione. Un’installazione che intreccia cibo, stagionalità e condivisione, celebrando la sacralità del lavoro e il legame profondo con la terra di Puglia.

Si tratta di una tavola botanica, una lastra di calcarenite con disegni a forma di gocce di olio e foglie di ulivo, che diventano piccoli contenitori per il cibo di stagione, come i pomodori da pendola, le arance, le frise, il pane, i legumi, l’olio in ampolle.

Per sottrazione della materia, le forme definiscono il contenitore, attraverso una lavorazione della pietra con macchine a controllo numerico.

Proprio come da tradizione contadina, la tavola diventa essa stessa un contenitore dei prodotti della terra; diventa il recipiente per condividere il cibo.

La scelta di Melpignano non è casuale, dal momento che questo comune virtuoso della Grecìa Salentina con poco più di duemila abitanti, guidato dalla giovane sindaca Valentina Avantaggiato, grazie al progetto “Melpignano promuove cultura” è un catalizzatore di valori legati al cibo e alle buone pratiche di produzione sostenibili e autoctone, promuovendo iniziative di valore come il Mercato del Giusto e il Master Universitario in Gastronomie Territoriali Sostenibili e Food Policies, giunto al secondo anno, che ha sede nel Palazzo stesso ed è nato per formare figure capaci di contribuire attivamente alla rinascita eco-compatibile dei territori, valorizzando le filiere locali, la biodiversità e l’economia circolare.

IL TAGLIO DEL NASTRO

Domani, alle ore 17, dopo i saluti della sindaca Valentina Avantaggiato, l’inaugurazione sarà occasione di dialogo tra diversi attori connessi al cibo e segnerà una sorta di passaggio di consegne dall’esposizione avvenuta a Maglie nell’ambito della mostra “La Tavola Cambia Rotta” a cura di Cintya Concari e Roberto Marcatti, inaugurata ad agosto per il Mercatino del Gusto ed esposta nel Museo Civico di Paleontologia e Paletnologia di Maglie fino a fine ottobre.

Durante la presentazione è previsto un momento dedicato al racconto dell’opera, da parte dell’Arch. Silvana Inguscio e dell’Ing. Giovanni De Giorgi dell’Azienda Bianco Cave, un’opportunità di confronto sul progetto di Food-Design, che si evolve in funzione della componente vegetale della composizione, che cambia esattamente come le stagioni e il cibo.

Parteciperanno anche: Michele Bruno ideatore e fondatore del Mercatino del Gusto di Maglie; Salvatore Santese, presidente dell’Associazione Mercatino del Gusto; Tommaso Marcucci presidente dell’Ordine degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori di Lecce; Francesco Zompì, gastronomo; Mariagrazia Antifora, Lady Chef Puglia; Rosalia Chiarappa, giornalista e ideatrice del Blog Città MeridianeMariella Piscopo giornalista; Rocco Casaluci fotografo.

A seguire, un momento conviviale di degustazione dell’olio extravergine di oliva Òliolocale in abbinamento ad alcuni assaggi preparati dalla cuoca Mariagrazia Antifora, una professionista che con la sua associazione promuove i prodotti del territorio pugliese.

«L’intento è quello di focalizzare l’attenzione dei visitatori su alcuni temi come la relazione fra food e design», spiega l’arch. Silvana Inguscio, «un legame sempre più stretto e di grande attualità, sulla coltivazione dell’ulivo nel Salento, un tempo predominante e ormai distrutta a causa del batterio della Xylella, sul nostro paesaggio, sul cambiamento di orizzonte a causa del disseccamento degli alberi, sulla stagionalità dei prodotti, espressione di una produzione locale che sopravvive grazie ai custodi dei semi antichi. Un’occasione per riflettere sul mondo rurale, sulle coltivazioni locali, che rappresentano la nostra biodiversità».

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