Appuntamenti
Cortili aperti: una domenica speciale a Ruffano
Musica, eventi, visite guidate nel borgo antico del paese
Oggi a Ruffano è il giorno di Cortili Aperti. Un appuntamento con le bellezze del centro storico del paese che accoglierà i visitatori con musica, eventi, locali aperti e le storiche dimore del borgo antico da visitare con dedicate guide.
Il programma
In ordine di orario:
Ore 17:00/21:00 estemporanea di pittura – a cura di Stefano Tanisi ed Antonio Margiotta.
Centro Storico.
Ore 17:30/20:30 SCACCO AL RE, partita a scacchi con personaggi viventi – a cura dell’Ass. Culturale “La Giara”.
Piazza IV Novembre.
Ore 17:30 Giorgia Persico – pianoforte.
Piazza del Popolo.
Ore 18:00 Lucio Margiotta – chitarra.
Chiesa dell’Annunziata, Piazzetta Giangreco.
Ore 18:15 Antonio Bellucci – violino.
Piazza N. Sauro.
Ore 18:15 proiezione del film “I Mostri” (commedia del 1963, diretta da Dino Risi, con Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman) – a cura di Antonio Manzo. Durante la visione degustazione gratuita del vino della cantina “Dei Agre”.
Casa Ferrari dei Duchi di Parabita (oggi Vergaro), corso Umberto I.
Ore 18:30 Vittorio Ciurlia – violino
Vico Piccinni II.
Ore 18:30 Laura Cantando – pianoforte.
Piazza del Popolo.
Ore 18:45 “Corde in Canto” di Roberto Nuzzo (chitarra e voce).
Palazzo Licci – Ferrari (oggi De Vitis), Corso Umberto I.
Ore 19:00 presentazione del libro “Chiome” di Roberta Apos e con la giornalista Ada Martella. Degustazione gratuita dell’olio extravergine di oliva “Oliolocale”.
Palazzo Viva (oggi Nuzzo/Gabrieli), Corso
Umberto I.
Ore 19:00/23:00 Teatro di Strada, a cura di Gianluca Marra: Il Grande Lebuski con lo spettacolo “BikeMan”; Compagnia Baracca dei Buffoni con lo spettacolo “Tra Nuvole”; Dely De Marzo con lo spettacolo di fuoco “Dely De Marzo Fire Show”; Ilaria Fonte e Teresa D’Ippolito in “New Moon Tales” – installazioni artistiche di acrobate aeree.
Piazza San Francesco e itinerante.
Ore 19:30 Danza Accademica – a cura di La Fabbrica dello Spettacolo
Vico Piccinni II.
Ore 19:30 Antonio Bellucci – violino.
Palazzo Riccardo (oggi De Vitis), via Monsignor D’Urso.
Ore 20:00 Donatello Magnolo – sassofono.
Piazzetta Giangreco.
Ore 20:00 Danza Accademica – a cura di “La Fabbrica dello Spettacolo”.
Palazzo Ottocentesco (oggi Preite), Corso Umberto I.
Ore 20:30 “Canzoni” di Mino De Santis (chitarra e voce) e con Pantaleo Colazzo (fisarmonica).
Vico Piccinni II.
0re 21:00 Crazy Roll Band – rock’n’roll, swing, R&B.
Piazza del Popolo.
Ore 21:30 Andrea Maggino dj (con Adriano Martella – sax).
Piazzetta Giangreco.
Gli espositori
Nelle meravigliose dimore storiche e tra gli affascinanti vicoli del borgo antico, la rassegna 𝗖𝗼𝗿𝘁𝗶𝗹𝗶 𝗔𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶 sarà dinamica, viva e coinvolgente grazie a 𝟰𝟱 𝗲𝘀𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶 tra artigiani e imprenditori, che rappresenteranno il cuore pulsante delle nostre attività tradizionali.
In ordine alfabetico:
- ADaMé jewels – gioielli artigianali
- Ortensia Ameri – uncinetto
- Azienda agricola Attanasio – olio EVO
- Azienda Agricola Stesi – sottoli e sottaceti
- Giulia Bisanti Art – dipinti
- Rocco Luca – La bottega del tamburello di Torrepaduli – tamburelli
- Sergio Crudo – dipinti e cornici
- Elisabetta Dassisti – flower designer
- Nadia De Donatis – sfizi, ricami e merletti
- De Micheli Antonio – dipinti
- Elena Della Rocca Atelier Ruffano – abiti da sposa
- Caccia Pesca & Sport – Emozioniinfiore-Frisco – addobbi floreali
- Ferrari Valerio – intreccio cesti e cestini
- Fili d’arte – bigiotteria artistica
- Fiordalisi Alba – dipinti
- Floraugusto – addobbi floreali
- Forno Campanella – prodotti tipici salentini
- Frisullo Vincenzo – intreccio cesti e cestini
- Giannotta Fabio – sculture
- Flowers – Giardini in Fiore di Davide Stefano – addobbi floreali
- GiOr – opere originali stampate su t-shirt
- Alessio Gravante – interior designer
- Koko’s gin – gin artigianale
- L’atelier Della Creatività – idee fatte a mano
- La Bottega del Cinema di Mario Scarlino
- La gatta Coco’ – idee fatte a mano
- La Valle dei Fiori – addobbi floreali
- Lucio Aretano – Liquorificio Villantica
- Pamela Maglie design – ceramica e gioielli artigianali
- Manco Simonetta – ricamo e uncinetto
- Antonio Margiotta – dipinti
- MARU – Il Peperoncino in Festa – conserve
- Más amor – abbigliamento
- Massafra Stella – gioielli artigianali
- Betty Melissano – disegni
- Motocicli d’epoca (Ass. It. Motocicli d’epoca – Ruffano)
- Torquato Parisi – luminarie d’arredo
- Rizzo Stefania – dipinti
- Santo Giovanna – dipinti
- SoleLuna Gioielli – gioielli artigianali
- Rame Rossa Pappadà – rame
- Salento Chips – food
- Spirito Daniela – gioielli artigianali
- Ceramiche Terrecotte Fernando Falcone – ceramica
- Anna Vincenti – merletto e tombolo
Scacco al Re
Un meraviglioso tuffo nel passato, un salto nel Medioevo tra sbandieratori, falconieri e figuranti in costumi d’epoca da non perdere a Ruffano, domenica 22 maggio, in occasione di Cortili Aperti, grazie alla seconda edizione della manifestazione “Scacco al Re”, una vera partita a scacchi realizzata con personaggi viventi, promossa dall’Associazione Salotto Culturale “La Giara”, presieduta da Elvia De Benedetto, partendo da un’idea della socia Gioconda Chetta.
La kermesse, patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Ruffano, avrà inizio alle 17.30 con un Corteo Medievale composto da settantacinque partecipanti, tra sbandieratori, figuranti in costume e personaggi degli scacchi.
Il corteo parte dalla sede sociale dell’Associazione in via Liborio Romano 15 e percorre le vie P. D’Urso, Vittorio Veneto, p.tta Monsignor Fiorito, via Corsica, via Santa Maria della Finita, largo D’Annunzio, il sagrato Chiesa Santa Chiara, piazza della Libertà e corso Margherita di Savoia, fino ad arrivare in piazza IV Novembre, circondata dalle mura di antichi palazzi addobbati dai vessilli di storiche famiglie, dove prende il via il suggestivo evento.
Su una scacchiera gigante di otto metri per otto si gioca la partita di scacchi viventi, che rievoca il conflitto tra cristiani e saraceni, durante l’invasione di quest’ultimi in territorio salentino, dopo il loro sbarco attraverso i porti di Otranto e Gallipoli, negli anni tra il 1480 e il 1500, quando fecero razzie e seminarono morte e distruzione. Si potrà assistere anche allo spettacolo del Gruppo Sbandieratori e Musici della città di Oria “Rione Lama”, del poeta Mario Morroi e del gruppo Bitmovies Falconeria.
I personaggi degli scacchi sono rappresentati dalla danzatrice di pizzica Serena D’Amato nelle vesti della regina cristiana e dal suo corpo di ballo, mentre la realizzazione della partita è curata dai Maestri dell’Accademia Salentina degli Scacchi di Pisignano di Vernole. I vestiti dei figuranti sono forniti da MGHY Costumes d’Epoque di Mesagne.
Finita la partita con a seguire la premiazione, il corteo rientra nella sede sociale dell’Associazione in via Liborio Romano attraverso piazza San Francesco, piazza del Popolo, via C. Battisti, piazzetta Nazario Sauro, via Verdi, via V. Veneto, piazzetta Monsignor Fiorito e via C. Del Prete
Appuntamenti
Violenza di genere: Beatrice Petrella in Salento
La vincitrice del premio Morrione al giornalismo investigativo ed il suo studio sull’universo incel, da cui ha dato vita al premiato podcast “Oltre”
Sarà dedicato al tema della violenza di genere e, in particolare, al cosiddetto fenomeno “incel”, il doppio incontro a Gallipoli e Lecce con Beatrice Petrella, giornalista classe 1996, vincitrice del premio Morrione 2024, riconoscimento dedicato al giornalismo investigativo.
Il primo appuntamento, in programma martedì 21 gennaio, alle 18.30, nella Biblioteca Sant’Angelo a Gallipoli, è organizzato in collaborazione con il Comune di Gallipoli, nell’ambito del progetto per il contrasto della povertà educativa minorile “Accademia del Sociale”, promosso da Mediterranea Associazione per lo Sviluppo Locale in partenariato, tra gli altri, con la Commissione Pari opportunità della Provincia di Lecce.
Anna Toma, presidente della Cpo provinciale evidenzia: “Coinvolgere Beatrice Petrella, giovanissima giornalista d’inchiesta, nelle attività di sensibilizzazione ed informazione messe in atto dalla Cpo provinciale, sui temi della violenza di genere, in collaborazione con enti del terzo settore e scuola, risponde all’esigenza di far capire, con sistemi di comunicazione in uso fra i giovanissimi, come la misoginia non sia un’esclusiva dei cd. Incel, ma un fenomeno culturale che pervade spesso il nostro modo di pensare. Per contrastare questa cultura occorre capire in che modo nasce e si sviluppa e soprattutto cosa possiamo fare tutti insieme come società per sconfiggerla”.
“Le vie d’uscita dall’universo incel” è il titolo dell’incontro pubblico che sarà aperto dal saluto del presidente della Provincia di Lecce e sindaco di Gallipoli Stefano Minerva e dell’assessora alle Pari Opportunità di Gallipoli Tonia Fattizzo. Dialogheranno con Beatrice Petrella, Anna Toma, presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Lecce, ed Andrea Marzo, psicologo ed operatore del Centro uomini autori di violenza (Cuav) – provincia di Lecce. L’ingresso è libero.
Al centro del confronto ci sarà l’universo incel, quello dei “celibi involontari”, un mondo digitale composto da uomini che odiano le donne, ritenendole artefici del loro insuccesso sentimentale e del loro mancato raggiungimento della felicità.
La giovane giornalista Beatrice Petrella, infatti, si è aggiudicata la tredicesima edizione del premio Morrione con un podcast dal titolo “Oltre”, realizzato con RaiRadio1. “Oltre” è un lavoro che indaga l’universo “incel” italiano, una vera e propria comunità misogina digitale, che fomenta l’odio verso il genere femminile su piattaforme chiuse, elevando a propri modelli autori di stragi e massacri di donne finiti alla ribalta della cronaca mondiale.
Nel podcast “Oltre” Beatrice Petrella studia dall’interno le radici di questo fenomeno: da infiltrata, ne approfondisce dinamiche e forme, e spiega come quell’odio, che viene alimentato digitalmente, si possa trasferire vertiginosamente alla realtà, dando vita a gesti di violenza anche estrema. Il podcast, grazie anche alla voce di chi è entrato in contatto con questa comunità, apre ad una riflessione sulle possibili vie d’uscita dall’universo “incel”, attraverso l’educazione all’affettività ed il sostegno psicologico.
Il secondo appuntamento, promosso e patrocinato dalla Cpo della Provincia di Lecce, in collaborazione con l’Associazione culturale Pari di Ruffano, coinvolgerà gli studenti e le studentesse dell’Istituto Fermi di Lecce, che incontreranno Beatrice Petrella, mercoledì 22 gennaio alle 9.30.
Dopo il saluto della dirigente del Fermi Biagina Vergari, dialogheranno con la giornalista la presidente della Cpo provinciale Anna Toma e Andrea Marzo, psicologo ed operatore del Cuav – provincia di Lecce. L’iniziativa è stata organizzata con il supporto della docente referente del Bullismo e della legalità dell’Istituto Fermi di Lecce Teresa Pascali.
Appuntamenti
Santu Pati a Tiggiano, il Capodanno contadino
Da venerdì 17 a domenica 19 gennaio la Festa di Sant’Ippazio, patrono del piccolo borgo medievale del Capo di Leuca, protettore della virilità e della fertilità maschile simboleggiate dall’ortaggio locale del periodo, la pestanaca
È il vero capodanno contadino del Salento, la festa di “Santu Pati”, nel Capo di Leuca, rito celebrato il 19 gennaio e intriso di tradizioni antiche, di saggezza arcaica e di quelle consuetudini contadine che, tra fede e goliardia, rendevano meno duro il lavoro nei campi.
Sant’Ippazio – protettore della virilità e della fertilità maschile, simboleggiate dall’ortaggio locale del periodo, la pestanaca – si festeggia a Tiggiano.
Il piccolo comune salentino è l’unico d’Italia a celebrare Sant’Ippazio e anche quest’anno lo fa dedicandogli ben tre giornate, con un intenso programma di riti religiosi e civili, organizzato dal Comitato Festa Patronale e dalla Parrocchia di Tiggiano, con il Patrocinio del Comune di Tiggiano e della Provincia di Lecce, in collaborazione con PugliArmonica, in programma nel centro del paese, tra la Chiesa Madre Sant’Ippazio, Piazza Olivieri, Via Sant’Ippazio e Piazza Mario De Francesco.
Si parte venerdì 17 gennaio. Dopo i riti religiosi in Chiesa Madre (ore 18), alle 19, l’apertura dei festeggiamenti con l’accensione dei bracieri monumentali e, a seguire, il concerto della Banda di Aradeo.
GRANDE FESTA SABATO 18 E DOMENICA 19
Si entra nel vivo della grande festa dal giorno successivo, sabato 18, con la celebrazione del Capodanno contadino, a cura del Comitato Feste (dalle ore 19), con prodotti tipici e piatti tradizionali, come la paparotta, la “merenda contadina” di una volta, una minestra povera ma molto sostanziosa fatta di rape, piselli, pezzi di pane soffritto.
Dalle 21 la musica diventa colonna sonora di questa grande celebrazione del patrono, con Shocchezze in concerto, allo stesso orario il via alla Sagra della Pestanaca a cura della Pro Loco di Tiggiano.
La carota giallo-violacea, coltivata esclusivamente nel territorio locale, è ormai prezioso simbolo di Tiggiano, inserita dal 2004 nell’elenco nazionale PAT-prodotto agroalimentare tradizionale.
Grande festa di chiusura domenica 19 gennaio, giorno del santo, con un ricco programma di appuntamenti civili e religiosi tra cui, dalle ore 6 alle 13, la Fiera Mercato tradizionale, arricchita tra l’altro dalla musica del Concerto Bandistico Municipale Città di Taviano (dalle ore 9).
Alle 15 uno dei momenti più simbolici e caratteristici di questa festa, il pittoresco innalzamento dello stendardo di 6 metri, legato a un drappo rosso, portato in processione con la statua del santo. L’appuntamento con le diverse squadre di portatori è sul sagrato della chiesa, per contendersi l’onore di portare la statua e lo stendardo.
Una vera e propria contrattazione, che si conclude con un pittoresco rullo di tamburi e l’uscita dello stendardo, mantenuto in posizione parallela al suolo per tutto il tragitto, dalla chiesa del santo patrono fino alla chiesetta dell’Assunta, dove poi sarà issato con un solo e deciso gesto dal portatore, che assicura così al paese ai cittadini un’annata prospera e un raccolto generoso.
Una prova fisica, salutata dalle campane e dagli applausi dei presenti, assiepati ai lati delle strade, che culmina nella processione accompagnata dalla banda e dai fuochi d’artificio.
Per la prima volta quest’anno è stata introdotta la prova “du stannardu”, in programma domenica 12 gennaio (alle 15) presso la chiesa di Sant’Ippazio (in caso di pioggia, la prova sarà rinviata in uno dei giorni che precedono la festa patronale).
Sarà simulato l’innalzamento dello stendardo: l’invito è rivolto a tutti e in modo particolare a coloro che sono intenzionati a portare avanti questa tradizione.
Alle ore 18 di domenica 19 gennaio la Solenne Concelebrazione Eucaristica Presieduta da Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento-S.Maria di Leuca.
Salle 19, la continuazione del Capodanno Contadino e, alle 20,30, il concerto di Antonio Castrignanò e Taranta Sound, con la partecipazione di Don Rico (Sud Sound System) e Puccia.
Finale con lo spettacolo di fuochi d’artificio.
LA SAGRA DELLA PESTANACA
Tiggiano è incastonato in un paradiso naturale, tra distese di grano e terra rossa, antiche pagghiare e masserie cinquecentesche, che ha incantato anche l’attrice premio Oscar Helen Mirren che, con suo marito, il regista Taylor Hackford, qui ha messo su casa, un buen retiro italiano, dove vivono circa sei mesi l’anno.
In questo piccolo comune a dettare il tempo è ancora il ritmo del calendario agricolo, della vita contadina di una volta e anche la devozione per il santo patrono è legata a un rito rimasto immutato da sempre e che si accompagna, ormai da più di vent’anni, alla Sagra della “pestanaca”, la carota giallo-violacea, coltivata esclusivamente nel territorio locale. D’altronde, non è un caso se la festa di Santu Pati è anche un vero e proprio punto di riferimento temporale, come testimoniano i proverbi di una volta, come “te Santu Pati, e fave chiantati”, un consiglio dei contadini più esperti, che esortava a mettere a dimora le piantine di fave nel mese di gennaio.
Cara al santo, invece, la gustosa “pestanaca”, sempre presente a pranzo e a cena, insieme a finocchi, carote, sedano, per un colorato miscuglio di “subbrataula”, è l’ortaggio simbolo del patrono della virilità e della fertilità maschile, taumaturgo, invocato contro l’ernia inguinale degli uomini.
La tradizione vuole che, ambasciatrici e intermediarie per vocazione, siano le donne a farsi da tramite perché il santo interceda e guarisca i mali degli uomini: con discrezione, strofinano la statua di Sant’Ippazio con un fazzoletto, lo stesso che passeranno poi sulla parte da guarire dell’uomo di casa interessato.
Per le mamme, invece, è consuetudine raccogliersi in preghiera insieme al piccolo maschietto di casa, nella chiesa di Sant’Ippazio, per evocarne la benedizione.
Fede, tradizione culinaria e rituali quasi pagani, si mescolano nei giorni della ricorrenza.
La cerimonia del santo patrono è anche un’importante vetrina commerciale, anche questa una consuetudine ereditata dalle “fere” di una volta, le fiere mercantili, appuntamenti importanti per i produttori locali.
Durante i due giorni di festa, infatti, ci si ritrova anche ai banchetti della sagra, dove si espongono le “pestanache” in originali composizioni, nelle caratteristiche ceste di vimini.
Un campionario di colori e genuinità, che punta alla salvaguardia della biodiversità alimentare, con la partecipazione degli agricoltori locali, fieri di fare sfoggio delle proprie produzioni.
Un ortaggio locale, quindi, per un santo mediorientale. Il culto di Sant’Ippazio, d’origine turca, è infatti giunto insieme ai monaci basiliani nel Salento, dove è per tutti semplicemente “Santu Pati”, quasi un amico, un vicino di casa, ma soprattutto un confidente, un orecchio discreto al quale confessare le preoccupazioni più intime, i timori più nascosti, certi di trovare sempre ascolto e comprensione.
IL PROGRAMMA
Ogni sera alle 18, fino al 18 gennaio Novena e Celebrazione eucaristica presso la chiesa di Sant’Ippazio.
Venerdì 17, alle 19, apertura dei festeggiamenti con accensione dei bracieri monumentali. Segue l’esibizione della Banda di Aradeo
Sabato 18, alle 18, Novena e Celebrazione eucaristica vigiliare (Chiesa Sant’Ippazio); a seguire, esibizione dell’orchestra di fiati Artistica Inclusione, diretta dal M° Antonio Mastria, a cura di Associazione di Alta Cultura Musicale “W. A. Mozart” – Aps. Alle 19 apertura del Capodanno Contadino con prodotti tipici e buon vino a cura del Comitato Feste; alle 21, Shocchezze in concerto e Sagra della Pestanaca, a cura della Pro Loco di Tiggiano.
Domenica 19, Festa di Sant’Ippazio, dalle 6 del mattino la tradizionale Fiera Mercato.
Sante messe presso la chiesa di Sant’Ippazio alle 8, 9,30 e 11.
Dalle 9, il Concerto Bandistico Municipale Città di Taviano. Alle 15 l’Asta del Santo e dello Stendardo. Alle 15,30 prenderà il via la Processione con partenza e arrivo alla chiesa di Sant’Ippazio.
Al rientro il lancio dei palloni aerostatici devozionali. Alle 18, concelebrazione eucaristica presieduta da Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento- S. Maria di Leuca. Alle 19, continuazione del Capodanno Contadino. Dalle 20,30, il concerto di Antonio Castrignanò e Taranta Sound, con la partecipazione di Don Rico (Sud Sound System) e Puccia.
Alle 22,30, circa, degna conclusione della festa con lo spettacolo di fuochi d’artificio.
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Alessano
Fondazione De Francesco, borse di studio con Galimberti
Domani, dalle 16, all’Auditorium Benedetto XVI di Alessano, cerimonia di consegna delle Borse di Studio intitolate a Pietro De Francesco con la partecipazione del professor Umberto Galimberti
La Fondazione Pietro De Francesco, impegnata fin dalla sua nascita, nella promozione e nel sostegno della cultura d’impresa, ha scelto di dimostrare la propria vicinanza ai giovani del Capo di Leuca attraverso l’assegnazione di 16 borse di studio, ciascuna del valore di 3mila euro.
I vincitori, selezionati tramite bando, saranno premiati durante una cerimonia ufficiale in programma domani, sabato 18 gennaio, a partire dalle ore 16, presso l’Auditorium Benedetto XVI di Alessano.
L’evento è patrocinato dalla Provincia di Lecce e dall’Unione dei Comuni “Terra di Leuca” con la partecipazione della diocesi di Ugento Santa Maria di Leuca.
LA CERIMONIA DI CONSEGNA
L’evento, aperto al pubblico con ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, vedrà la partecipazione di autorevoli esponenti del panorama istituzionale e culturale pugliese.
Interverranno Tina De Francesco, presidente della Fondazione Pietro De Francesco, insieme a Luciano e Franco De Francesco, membri della fondazione e soci DFV Group.
Saranno presenti, inoltre: Alessandro Delli Noci, assessore regionale allo Sviluppo Economico e Politiche Giovanili; Valentino Nicolì, presidente di Confindustria Lecce; Mario Vadrucci, presidente della Camera di Commercio di Lecce; Fabio Pollice, Rettore dell’Università del Salento; Monsignor Vito Angiuli, Vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca.
La cerimonia sarà moderata e coordinata dalla giornalista Luana Prontera (Nuovo Quotidiano di Puglia).
Firmacopie a cura di libreria Idrusa di Alessano.
L’OSPITE D’ECCEZIONE
Dopo il dibattito pubblico e la consegna dei riconoscimenti ai giovani beneficiari della borsa di Studio, l’auditorium si preparerà ad accogliere il professor Umberto Galimberti, che terrà una conferenza sul tema: “Educare le nuove generazioni nell’era digitale”, offrendo un’importante occasione di riflessione.
Galimberti è filosofo, psicoanalista e saggista italiano tra gli studiosi più apprezzati e stimati a livello nazionale.
Ha esplorato temi come il nichilismo, la tecnica, le emozioni e il rapporto tra filosofia e psicologia, influenzando il dibattito culturale contemporaneo.
«LA DIREZIONE È QUELLA GIUSTA»
La presidente della Fondazione, Tina De Francesco: «Questa è la prima edizione delle Borse di studio intitolate a nostro padre Pietro De Francesco, fondatore di DFV. Un’occasione per ispirare i giovani a dare il massimo e trasformare la loro preparazione in un valore concreto per il territorio. Papà ha sempre creduto nello sviluppo personale come strumento per contribuire al progresso e al benessere della comunità. La sua lezione? Studiare, imparare, progredire e farlo bene. C’è una circostanza che voglio condividere. Quando abbiamo scelto di invitare il professor Umberto Galimberti, ci siamo adattati alla sua disponibilità. La data proposta? Il 18 gennaio 2025.
Quel giorno, esattamente quattro anni fa, nostro padre ci ha lasciato. Una coincidenza che abbiamo accolto come un segno. Il segno che la direzione è quella giusta».
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