Appuntamenti
Festival Organistico del Salento con Sergio Vartolo tra Galatina e Salve
Il festival nato per valorizzare il ricco patrimonio di organi storici del Salento, ospita sia giovani organisti che musicisti di chiara fama. Domenica 25 settembre (ore 19,30) presso la Basilica Santa Caterina d’Alessandria di Galatina, Sergio Vartolo concertista di fama internazionale, tra i più grandi rappresentanti del movimento di riscoperta della musica antica in Italia. Lo stesso Vartolo venerdì 23 e sabato 24 settembre terrà una masterclass con concerto finale degli allievi all’organo Olgiati-Mauro della Chiesa S. Nicola Magno di Salve
![](https://www.ilgallo.it/wp-content/uploads/2022/09/Vartolo.jpg)
Prosegue il Festival Organistico del Salento ospitando uno dei più grandi esponenti del movimento di riscoperta della musica antica in Italia, il concertista di fama internazionale Sergio Vartolo.
Torna nel Salento non solo per il concerto di domenica 25 settembre (ore 19,30, ingresso 3 euro) nella Basilica Santa Caterina d’Alessandria di Galatina che custodisce uno dei più preziosi organi salentini, ma anche per la Masterclass sulla Letteratura organistica Rinascimentale e Barocca in programma nei giorni precedenti, venerdì 23 e sabato 24 e che si concluderà con un concerto degli allievi al celebre Olgiati-Mauro della Chiesa S. Nicola Magno di Salve (ore 20, ingresso gratuito).
Il concerto di Vartolo sarà un viaggio musicale tra le note di Gerolamo Frescobaldi e Johann Sebastian Bach, scoprendone le connessioni.
«Ospitiamo uno dei pilastri italiani della rinascita filologica dell’interpretazione della musica antica», dice il direttore artistico del Festival Organistico Salentino Francesco Scarcella.
Sergio Vartolo, infatti, è uno dei più grandi rappresentanti a livello mondiale del movimento di riscoperta della musica antica in chiave filologica, arrivato in Italia negli anni ’60 – 70: «Il suo è un ritorno nel Salento per la nostra rassegna, ancora una volta per una masterclass oltreché per un concerto. Le masterclass rientrano nelle attività di formazione organizzate fin da principio nell’ambito del programma del Festival Organistico Salentino con l’obiettivo di specializzare i nuovi musicisti che sempre più numerosi si avvicinano a questo strumento. Per questi due appuntamenti abbiamo scelto due preziosissime sedi. Quelli di Salve e Galatina, sono gli organi più rappresentativi tra quelli storici del Salento: sono degli unicum, tali da essere paragonabili, per caratteristiche organologiche e strumentali come i tasti spezzati o il temperamento mesotonico, a organi di primo livello in Italia quali, ad esempio, quelli della Basilica di San Giovanni in Laterano di Roma o della Basilica di San Petronio a Bologna».
Sergio Vartolo
Nato nel 1944, Sergio Vartolo si è diplomato in organo e in clavicembalo presso il conservatorio Giovanni Battista Martini di Bologna, laureandosi contemporaneamente in lettere alla locale università. Dal 1970 è attivo come concertista in Italia e all’estero.
È stato docente di teoria e solfeggio, clavicembalo e storia della musica presso i conservatori di Foggia, Bologna, Verona, Padova, Ferrara e Venezia.
Inoltre è stato ricercatore presso il DAMS di Bologna. Dal 1984 al 1998 è stato maestro della cappella musicale di San Petronio.
Ha registrato numerosi CD per alcune case discografiche, aggiudicandosi diversi premi. È inoltre accademico filarmonico bolognese.
Il Festival Organistico del Salento
Giunto all’ottava edizione, è organizzato dall’Istituto di Cultura Musicale J.S.Bach di Tricase, con la direzione artistica di Francesco Scarcella, con il patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Lecce, Arcidiocesi di Lecce, Arcidiocesi di Otranto, Diocesi di Ugento-S.Maria di Leuca, Diocesi di Nardò-Gallipoli, Conservatorio di musica “T. Schipa” di Lecce, d’intesa con la Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto e con il sostegno di Caroli Hotels.
Da settembre a dicembre offre oltre trenta appuntamenti per gli appassionati della grande letteratura organistica, ospitando musicisti di chiara fama ma anche giovani organisti di sicuro talento: concerti sia per organo, sia per organo concertante con strumenti e voci, tutti in programma nelle cattedrali, nelle chiese e nelle confraternite del territorio salentino. L’intento del festival, infatti, è di far conoscere e valorizzare il ricco patrimonio di organi storici del Salento, tra cui spiccano, appunto, quello di Salve e quello di S. Caterina d’Alessandria a Galatina.
Olgiati-Mauro a Salve
Costruito da Giovanni Battista Olgiati di Como e da Tommaso Mauro di Muro Leccese nel 1628: restaurato e parzialmente ricostruito nel 2012 da Paolo Tollari di Fossa Mirandolese, con la consulenza organologica di Francesco Scarcella, è l’unico organo in Europa che ad oggi presenti ancora simultaneamente tutte le caratteristiche comuni tipiche degli organi costruiti nelle chiese tra il tardo medioevo e il secolo XVII nell’Europa continentale ed insulare.
Anonimo – Galatina
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Galatina, Organo del 1558
Altro organo salentino assolutamente degno di nota per preziosità è l’anonimo del 1558 custodito nella Basilica S. Caterina d’Alessandria a Galatina: risulta di straordinario interesse fra gli organi storici dell’Italia Meridionale in quanto conserva il somiere ‘a tiro’ più antico di Puglia, la gran parte delle canne d’origine, il registro dell’Organetto, una coppia di tasti spezzati, le canne di facciata superbamente sbalzate alternativamente a tortiglioni, a punte di diamante e a cupolette.
Il Salento è ricchissimo di strumenti storici, ormai quasi del tutto restaurati: si iniziò già dagli anni ’70 con un monitoraggio e un nuovo approccio al restauro filologico che portò ad avere un buon parco organi di eccezionale interesse storico-organologico.
Contribuì a questo anche il M° Luigi Celeghin (Briana, 19 agosto 1931 – Roma, 15 dicembre 2012) alla cui memoria quest’anno il FOS è dedicato nel decimo anniversario della scomparsa.
Professore di organo e composizione organistica al conservatorio Santa Cecilia di Roma dal 1975 al 2002, Celeghin è stato ispettore onorario del ministero per i beni e le attività culturali per la tutela degli organi antichi dell’intero territorio nazionale.
Fu molto operativo in Puglia, propulsore proprio di quella “rinascita” organistica e organaria che rende ricco il Salento oggi.
Il Festival Organistico del Salento ha ottenuto il riconoscimento del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo che lo ha ammesso al FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) per il triennio 2022-2024.
La masterclass del 23 e 24 settembre, le cui iscrizioni si chiudono il 21 settembre, è organizzata in collaborazione con il Comune di Salve e la classe di organo del maestro Antonio Rizzato del Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce.
Info e prenotazioni: 3476190411; www.festivalorganisticodelsalento.com; Facebook: Festival Organistico del Salento.
FESTIVAL ORGANISTICO DEL SALENTO 2022, I PROSSIMI APPUNTAMENTI
24 settembre ore 20,00 – SALVE (Le) Chiesa S. Nicola Magno (Masterclass Sergio Vartolo)
Org. Concerto degli allievi
25 settembre ore 19,30 – GALATINA Basilica Santa Caterina d’Alessandria
Org. Sergio Vartolo
1° ottobre ore 19,30 – GALATINA Basilica Santa Caterina d’Alessandria
Org. Lorenzo Ghielmi
2 ottobre ore 20,00 – BAGNOLO DEL SALENTO Chiesa S, Giorgio Martire
Ensemble Le Armoniche Stravaganze
Violini Mattia Cotardo – Luca Gorgoni
Org. Francesco Scarcella
8 ottobre ore 20,30 – SOLETO Chiesa Maria SS Assunta
Org. Giovannimaria Perrucci
Cembalo Antonio Del Pino
9 ottobre ore 19,45 – NARDO’ Cattedrale Santa Maria Assunta
Ensemble Accademia Ducale
15 ottobre ore 19,00 – OTRANTO Cattedrale Santa Maria Annunziata
Org. Leonardo Antonio Di chiara
16 ottobre ore 19,30 – MARTIGNANO Chiesa S. Maria dei Martiri
Org. Carmine Lavinia
20 ottobre ore 19,30 – LECCE Santuario S. Antonio a Fulgenzio
Org Antonio Rizzato
24 ottobre ore 19,30 – CARMIANO Chiesa Madre
Org. Davide Tenerani
29 ottobre ore 19,30 – VERNOLE Chiesa Maria SS. Assunta
Soprano Claudia Gaudino
Org. Francesco Scarcella
Appuntamenti
Corigliano d’Otranto: al Castello arriva.. Castello
È il primo ospite confermato della diciannovesima edizione del Sei Festival. Sabato 26 luglio, nel fossato del Castello volante di Corigliano d’Otranto, il cantautore siciliano si esibirà con la sua band
![](https://www.ilgallo.it/wp-content/uploads/2025/02/Marco-Castello-_-Foto-Matteo-Luppi.webp)
Marco Castello è il primo ospite confermato della diciannovesima edizione del SEI Festival. Dopo il sold out di gennaio in solo alle Officine Cantelmo di Lecce, il chitarrista e cantautore siciliano torna nel Salento accompagnato dalla sua band.
Sabato 26 luglio, l’artista si esibirà nel fossato del Castello Volante di Corigliano d’Otranto, portando sul palco i brani dei suoi album “Pezzi della sera” e “Contenta tu”, che lo hanno consacrato come una delle voci più interessanti della sua generazione, e altre sorprese. Ideato, prodotto e promosso da Coolclub, in collaborazione con numerose realtà pubbliche e private, il SEI si snoderà da giugno ad agosto con il suo viaggio musicale attraverso punk e cantautorato, rock e ska, folk e ritmi in levare, elettronica e nuova scena italiana e internazionale.
Oltre ai live, il festival accoglierà anche proiezioni di film, presentazioni di libri, laboratori teatrali e attività per bambine e bambini, arricchendo l’esperienza con una proposta culturale a tutto tondo. Nei prossimi giorni saranno svelati il claim e, man mano, gli altri ospiti di questa edizione.
Prevendite attive su Dice.Fm. Ticket d’ingresso 30 euro + dp.
Per la serata sarà disponibile anche il servizio navetta da Lecce grazie a Busforfun.
MARCO CASTELLO
Con il suo primo album “Contenta tu” (2021, Bubbles records/42 Records), Marco Castello si è fatto apprezzare in Italia e all’estero. Particolarmente affezionato alle sonorità degli anni Settanta, ricerca minuziosamente la naturalezza degli strumenti che suona, riducendo al massimo l’uso di effetti e post produzioni.
Il suo linguaggio è ironico e perennemente sedotto dal contrasto fra bellezze e squallori del contemporaneo, che coesistono alternandosi nel racconto dissacrante di un provincialismo universale. Vanta numerose collaborazioni, fra cui Erlend Oye & La Comitiva, Nu Genea, Fulminacci, Mace, Calibro 35.
Nell’autunno 2023 pubblica da indipendente il suo secondo album “Pezzi della sera”, fondando a Siracusa l’etichetta Megghiu Suli.
«Tornavamo di notte all’appartamento in affitto di Karl Marx Platz dopo le sessioni al Butterama Studio che procedevano dal mattino senza tregua», sottolinea Castello, «prima di rilassarci spalancavamo le finestre che separavano il fumo che doveva uscire, dal dicembre berlinese che voleva entrare, ci siedevamo tutti insieme attorno al tavolo della cucina e, in silenzio, cominciavamo ad ascoltare le registrazioni grezze, appena esportate. C’eravamo io, Lorenzo Pisoni, Leonardo Varsalona e Stefano Ortisi. Iniziammo a notare che fra tutte le take di un pezzo, le migliori erano sempre quelle serali. Forse per la disperata auto-imposizione a chiudere la giornata o per l’inconsapevole capacità acquisita dopo ore e ore di prove. Chissà. Tant’è che all’improvviso Piso fa: “sono proprio i pezzi della sera”. Pàffete, titolo trovato […]», prosegue il cantautore, «sono pezzi riusciti col favore delle tenebre. E in effetti, se ci penso, tutto torna, perché quando andiamo in rosticceria qui a Siracusa, la scelta è tra pezzi dolci o pezzi salati, e di quei pezzi si compone per lo più la dieta estiva degli amici che vengono a trovarmi (quando avere pranzi e cene opportuni diventa solo tempo tolto al mare). E fra dolci e salati sono stati concepiti anche lato A e lato B di questo disco, che parla di frammenti, pezzi di sere siracusane, vissute e raccontate con la pungente ma amorevole perculanza che mi contraddistingue», continua. «Pezzi suonati con più o meno le stesse formule del primo disco, con la sezione ritmica live in presa diretta a fare da struttura a tutto e gli abbellimenti e i dettagli in aggiunta successiva. In più ci sono fiati, archi, percussioni e tutto quello che mi serviva a farmelo piacere».
SEI FESTIVAL
La manifestazione di Coolclub è l’anima alternativa della Puglia: un punto di riferimento per la musica indie-rock, punk, cantautorale ed elettronica. Dal 2006 il SEI Festival celebra la carriera di artisti affermati, sia internazionali che nazionali, e scopre nuovi talenti. Fin dagli esordi, infatti, un’attenta ricerca sonora ha portato sul palco tante band e ospiti che sono poi riusciti a emergere nel panorama musicale.
Tra i protagonisti delle prime diciotto edizioni Arab Strap, Beach Fossils, Gogol Bordello, Cat Power, Dengue Dengue Dengue, Kings of Convenience, Joan As Police Woman, Goran Bregovic, Lee Ranaldo, Patrick Watson, Peter Hook and the Light, Suzanne Vega, Shame, Thurston Moore Group, The Jon Spencer Blues Explosion, Yīn Yīn, Afterhours, CCCP – Fedeli alla Linea, Calibro 35, Calcutta, Clap! Clap!, Daniele Silvestri, Francesco Bianconi, Niccolò Fabi, Il Teatro degli Orrori, Tre Allegri Ragazzi Morti, Venerus, Populous e molti altri.
Appuntamenti
Oltre, Un Viaggio di Metamorfosi a Tricase
Esperienza Immersiva tra Arte e Trasformazione: dal 15 al 23 febbraio 2025, la Mostra d’Arte Contemporanea” (personale di Erika De Benedetto) alle Scuderie di Palazzo Gallone
![](https://www.ilgallo.it/wp-content/uploads/2025/02/METAMORFOSI-MIGRANTI.webp)
Le Scuderie di Palazzo Gallone a Tricase ospiteranno “Oltre – Mostra d’Arte Contemporanea”.
La personale di Erika De Benedetto (dal 15 al 23 febbraio) è patrocinata dal Comune di Tricase, dalla Provincia di Lecce– Salento d’Amare, da Confartigianato e Confindustria Lecce.
Un evento che va oltre la semplice esposizione: un percorso sensoriale che invita il pubblico a scoprire il legame tra materia, emozione e rinascita.
L’ARTISTA E IL SUO LINGUAGGIO
“L’arte è un dialogo tra colore, materia ed emozione”, afferma Erika De Benedetto, artista salentina che, attraverso l’uso di materiali grezzi come corde, metalli, cocci di terracotta, cartone e foglia d’oro ed acrilici su OSB, esplora il concetto di trasformazione.
«Voglio che le mie opere parlino della lotta tra fragilità e resistenza, tra passato e futuro. Ogni materiale scelto ha una storia, un significato che si intreccia con la mia esperienza e quella di chi la guarda».
Premiata con il Primo Premio al XXXI Concorso Nazionale di Pittura “Trofeo Città di Lecce”, ha esposto in contesti nazionali e internazionali.
L’ESSENZA DELLA MOSTRA
Il lavoro di Erika De Benedetto approfondisce il linguaggio della materia e dell’identità attraverso la sovrapposizione di materiali grezzi e industriali che si trasformano in opere capaci di evocare tensioni tra passato e futuro, distruzione e rinascita.
Le opere, come “S-Confini“, “Mare Disperato” ed “Evolving Window“, conducono il visitatore in un viaggio attraverso il concetto di limite, attraversamento e metamorfosi.
Allo stesso tempo, opere come “Al di là dei Sogni” e “Tra Colorate Incertezze” esplorano il dualismo della “casa”, vista sia come rifugio che come punto di partenza verso l’ignoto, riflettendo la mutevolezza dell’identità in continuo divenire.
Questa esposizione invita il visitatore a vivere l’arte con tutti i sensi, attraverso opere che parlano di evoluzione interiore ed esteriore, lasciandosi coinvolgere da suggestioni visive e sensoriali.
L’INAUGURAZIONE
L’evento inaugurale di sabato 15 febbraio (dalle 18) sarà un’opportunità per scoprire e acquistare in anteprima le opere, prima che entrino in collezioni private.
Un’esperienza esclusiva per collezionisti e appassionati d’arte, con la possibilità di incontrare l’artista e approfondire il significato delle sue creazioni.
La serata inaugurale offrirà un percorso unico, culminando con una rivelazione speciale in uno spazio dedicato, prima del ritorno nel salone principale.
Durante il periodo della mostra ci saranno altri eventi dedicati a collezionisti, imprenditori, professionisti ed altri appassionati d’arte.
La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 21. Ingresso libero
Oltre l’Arte: Collaborazione e Crescita
La mostra nasce in collaborazione con l’associazione Coppula Tisa ODV, impegnata nella promozione culturale e nella sostenibilità, promotrice e sostenitrice dell’evento, ed è curata e organizzata da Andrea Biasci di Arte con il tuo Stile, l’unica attività in Italia che guida gli artisti a lanciarsi nel panorama contemporaneo, partendo dallo scoprire l’unicità del proprio linguaggio espressivo.
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Taurisano celebra l’amore
Giovedì 13, venerdì 14 e sabato 15 febbraio, il centro storico della città si immergerà in un’atmosfera che racconterà di amore senza confini
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Che siate in coppia, con un gruppo di amici o assieme alla vostra famiglia: l’appuntamento è a Taurisano, dal 13 al 15 febbraio, per riscoprire e celebrare l’amore in tutte le sue forme.
L’associazione Forever Music, in collaborazione con il comune, intende dare spazio e contenuto al sentimento, quello dell’amore inteso in senso lato, favorendo momenti di aggregazione sociale e di partecipazione culturale.
L’intento è anche quello di raccontare un altro aspetto della città, sicuramente meno noto.
Giovedì 13, venerdì 14 e sabato 15 febbraio, Taurisano si immergerà in un’atmosfera che racconterà di amore senza confini.
Il percorso comprenderà le strade del centro storico includendo Villa comunale, piazza Castello e Anfiteatro, per citare alcuni dei siti in cui troverete allestimenti a tema (cuori, cigni, tramonti lunari, ecc.).
Il messaggio è chiaro: si celebra l’amore che non ha etichette, confini, stereotipi, catene; solo spazi aperti in cui poter viaggiare, dentro e fuori ciascuno di noi.
«Da diverse settimane» racconta il presidente di Forever Music, Stefano Damiano, «i nostri soci sono alle prese con la realizzazione delle scenografie che animeranno la città: cuori, cigni, e tante altre sorprese che potrete ammirare. Mi sento di ringraziarli perché ci stanno mettendo cuore e anima per tingere di rosso Taurisano e celebrare l’amore universale».
Sefora Cucci
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