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Forme contemporanee dell’estremo nel Capo di Leuca
Convegno internazionale organizzato dall’Associazione Sherazade, con il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo di Unialento: un Viaggio nelle culture dei luoghi periferici, attraverso lo spazio e il tempo, tra Santa Maria di Leuca e Gagliano del Capo
Dai villaggi dell’India alla street art delle periferie di Roma, dalle politiche culturali europee sulle migrazioni al consumo della musica rap. Sarà un lungo e magnifico viaggio nelle culture dei luoghi periferici, attraverso lo spazio e il tempo, quello proposto dal Convegno internazionale “Culture ultime. Forme contemporanee dell’estremo” che si svolgerà tra Santa Maria di Leuca e Gagliano del Capo mercoledì 19 e giovedì 20 aprile.
L’ultimo lembo di terra salentino diventerà per un giorno il centro del mondo culturale aprendo un dibattito quanto mai attuale e necessario, un’analisi sul presente e una proiezione sul futuro. Docenti, ricercatori e dottorandi di università italiane e straniere proporranno riflessioni su casi studio, in diversi ambiti disciplinari.
I CASI STUDIO
Tanto quanto quelle centrali e dominanti, le culture estreme – per marginalità geografica o liminari da un punto di vista socioeconomico, antropologico, semiologico o artistico – non smettono di proporsi, coinvolgere il contesto, richiamare l’attenzione. Ciò che è lontano e decentrato diventa un punto di vista ulteriore per interrogarsi sulla propria identità.
Per cui è interessante sapere come l’arte dei patachitra, rotoli di tela dipinti con illustrazioni a più riquadri raccontati poi con un canto, sia diventata un’espressione pittorica e musicale recuperata dalle donne di un villaggio del Bengala occidentale, una zona interna e rurale dell’India, rappresentando anche un processo di valorizzazione e di emancipazione delle donne stesse.
O in che modo la Terra d’Otranto, lontana dai grandi centri culturali italiani come Milano, Venezia, Bologna, Napoli, si può dire abbia vissuto il suo Umanesimo e il suo Rinascimento, con differenze, caratteri e protagonisti precipui, sui quali necessariamente la posizione periferica ha influito nella crescita e nella formazione.
Così come è importante approfondire che, in antitesi con l’autoreferenzialità dei sistemi dominanti, i luoghi estremi come la Groenlandia e le Dolomiti, possono superare i limiti dati dal linguaggio e dalle strutture assegnate in partenza attraverso le pratiche artistiche e abitative, ritrovando un modo nuovo di valorizzare e reinterpretare la creatività e l’uomo stesso.
Affascinante da scoprire è che una riqualificazione urbanistica può partire dal basso: è quanto è accaduto con la street art delle periferie di Roma, dove l’arte diventa legame tra il territorio e la sua comunità, mutando lo spazio di vita quotidiano dal punto di vista estetico tanto quanto da quello delle pratiche sociali, di auto-rappresentazione, amplificando con esse il senso di appartenenza.
Il convegno avrà luogo presso il santuario De Finibus Terrae a Santa Maria di Leuca e l’ultima stazione delle ferrovie Sud Est a Gagliano del Capo, punti ultimi del continente e al tempo stesso segni rappresentativi di un territorio che è luogo d’incontro tra le culture europee e mediterranee. Organizzato dall’Associazione Sherazade, insieme con il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento, il convegno è l’evoluzione di un percorso più ampio, iniziato qualche anno fa, che mira alla valorizzazione innovativa del territorio.
“L’idea del convegno”, racconta Matteo Greco, presidente dell’associazione Sherazade, “nasce dalla convinzione che i luoghi periferici, siano portatori di una ricchezza culturale distintiva e profonda. Ciò che sta al limite, sia in senso geografico, che sociale, o antropologico sfugge alla rigidità e alle fissazioni, all’aridità del guardare il mondo da un solo punto di vista. Il Salento è in tal senso da sempre luogo di scambi, confronti, scontri fra paradigmi culturali diversissimi fra loro, lo è stato e lo è tutt’ora.”
Al termine delle due giornate ci saranno momenti di incontro con le realtà del luogo: per mercoledì 19 aprile sono in programma le esplorazioni reali e immaginarie del territorio salentino, nel Parco narrativo di Fine Terra, a cura dell’associazione Sherazade e della compagnia teatrale A.li.bi; per il giorno seguente, è prevista la presentazione del progetto di indagine sulle terre estreme, a cura di Paolo Mele dell’Associazione RamDom, dal titolo “E dove il mare finisce. L’arte contemporanea come strumento di indagine di un territorio”.
Gli interventi
Questi sono solo alcuni degli interventi selezionati dalla Direzione Scientifica del convegno costituita da Fabio Pollice, Stefano Cristante e Matteo Greco dell’Università del Salento, il cui elenco completo è di seguito dettagliato.
L’arte come dispositivo di riconoscimento e riconnessione di luoghi ultimi. Riflessioni sociologiche, antropologiche, pedagogiche.
Stefano Cristante – Università del Salento : “Culture ultime. Forme contemporanee dell’estremo. Un’introduzione”
Urmila Chakraborty e Mariangela Giusti – Università Statale di Milano: “Una forma artistica e narrativa recuperata: la tradizione dei patachitra nell’India rurale interna”
Eugenio Imbriani – Università del Salento: “Ernesto de Martino: la fine del mondo e la paura dell’eterno ritorno”
Giulia Schiavone e Francesca Antonacci – Università degli Studi di Milano: “Le radici nel cielo. Dove la pedagogia incontra il funambolismo”
Criminalità ed emarginazione: uno sguardo socioeconomico ai margini del sistema
Guglielmo Forges Davanzati – Università del Salento: “L’attività criminale in regime di austerità: un’ipotesi istituzionalista”
Leonardo Andriola – Università del Salento: “Diseguaglianze e impoverimenti: linea diretta con la criminalità e l’emarginazione”
Sguardo a Sud Est: processi di rielaborazione identitaria nel territorio salentino
Mario Carparelli – Università del Salento: “Il Rinascimento filosofico di Terra d’Otranto: tra periferia e originalità”
Laura Lubelli – Università del Salento: “La riconquista di Gallius. Narrare i luoghi della resistenza critica: Sud-Est”
Il senso come esperienza di confine. Un approccio semiotico
Pierluigi Basso – Università di Lione: “Traversate, crisi, uomini-ponte: percorsi sulla precipitazione performativa del linguaggio di fronte alla dismisura dell’abitare”
Claudio Paolucci – Università di Bologna: “Divenire penultimo. Per una semiotica della complessità delle culture ultime”
Alberto Gangemi – Università di Bologna: “Culture ultime dentro culture ultime. Note dalla Calabria dei paesi”
Matteo Greco – Università del Salento: “Il paradiso degli operai. L’Ilva come luogo di emergenza di subculture estreme”
Marginalità e resistenze. La performance artistica sulle soglie culturali
Stefano del Medico, Alessandra Cianelli, Sarah Waring e Christopher Thomson – Università Roma Tre: “Viaggi e paesaggi intorno al rurale”
Ilaria Renna – Università La Sapienza: “Street art in Urbe. Arte urbana nella periferia romana”
Martina Tissino Di Giulio – Università Roma Tre: “Nuove forme di resistenza attraverso il Murales: il caso di una periferia romana”
Luca Benvenga – Università del Salento: “Introduzione alla sociologia del Rap”
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Zollino: Fimmene Fimmene
L’epopea del tabacco vista con gli occhi delle donne. Sabato 9 novembre (ore 19) al To Kalò Fai
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Un appuntamento dedicato a quella che fu “l’epopea del tabacco”, una lunga stagione che ha cambiato la società salentina, soprattutto la sua compagine femminile: per la prima volta le donne si sono interfacciate con un sistema produttivo di tipo industriale, che ne ha determinato una graduale emancipazione economica, seppure con grandi limiti dovuti alla società del tempo.
Se ne parlerà al To Kalò Fai di Zollino, partendo dalla proiezione del documentario “Mareverde – racconti di una stagione perduta”, prodotto da Meditfilm con la regia di Fabrizio Lecce, basato su una ricerca etnologica svolta nel 2013 su un gruppo di donne di Zollino, ex tabacchine, responsabili di tabacchifici, piccole produttrici di tabacco attive tra gli anni ’40 e ’60 e sulle implicazioni sociali e culturali di quella fiorente industria.
A seguire cena conviviale con i prodotti locali e naturali di piccole aziende locali e, per concludere, spettacolo musicale “Oilì Oilà – CantalaTerra”, in cui gli artisti Daria Falco (voce e tamburi a cornice) e Bruno Galeone (fisarmonica), riscoprendo canti, espressioni, simboli e gesti, restituiranno al pubblico la memoria collettiva di una comunità.
L’evento, patrocinato dal Comune di Zollino, rientra nella rassegna “GAIA – le donne salveranno il mondo”, ideata da Salento Km0 e realizzata nell’ambito dell’Avviso “Futura. La Puglia per la parità” promosso da Consiglio regionale della Puglia.
Appuntamento alle ore 19al To Kalò Fai di Zollino in via Repubblica 22.
Info e prenotazioni al numero 329 812 0306
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Il teatro contro la violenza di genere
Un viaggio teatrale nel “Femminile Singolare”: l’evento di Diversamente Stabili che “illumina” la violenza di genere
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Va in scena “Sesso: femminile singolare“, un’iniziativa finanziata dal Fondo Speciale Cultura e Patrimonio Culturale della Regione Puglia.
L’evento itinerante, a ingresso gratuito, metterà in scena spettacoli che trattano temi di grande rilevanza sociale con un linguaggio diretto e spesso ironico.
Il progetto artistico curato dall’ associazione culturale Diversamente Stabili prevede tre rappresentazioni imperdibili.
Si inizierà mercoledì 24 novembre a Veglie, presso la Sala Conferenze, con “Sesso? Grazie, tanto per gradire” di Franca Rame, Dario Fo e Jacopo Fo.
Il giorno seguente, giovedì 25, lo spettacolo sarà replicato a Castromediano (Cavallino), nella Sala Conferenze.
Sabato 30 novembre, a Lecce, presso le Manifatture Knoss – Sala Teatro, andrà in scena “Coppia aperta, quasi spalancata” di Dario Fo e Franca Rame.
La rassegna teatrale mira a portare all’attenzione del pubblico il tema della violenza di genere, attraverso due dei testi più significativi del Teatro Civile.
Gli spettacoli, grazie al loro linguaggio accessibile e ironico, affrontano e smitizzano tabù ancora presenti nella nostra cultura.
L’obiettivo è promuovere un approccio più equilibrato all’affettività, alla sessualità e ai rapporti fra i sessi.
Diversamente Stabili è attiva da oltre dieci anni nel settore teatrale e teatroterapeutico.
L’associazione promuove la cultura teatrale e si impegna su temi di solidarietà civile e sociale.
Con un team di professionisti di rilievo nazionale, opera nelle scuole e promuove attività teatrali di alto valore culturale, esplorando nuove forme di drammaturgia e scrittura teatrale.
Tra i successi di Diversamente Stabili si annovera lo spettacolo “L’amore ti sfiora appena“, che è stato anche trasformato in un cortometraggio di grande successo. L’associazione collabora con amministrazioni pubbliche e Centri Anti Violenza, realizzando rassegne teatrali e laboratori espressivi.
Il progetto “Sesso: femminile singolare” si distingue per l’elevato valore artistico dei testi proposti e per l’importanza dell’obiettivo formativo e divulgativo.
Gli spettacoli saranno presentati in luoghi socialmente e culturalmente svantaggiati, rendendo l’arte accessibile a tutti e promuovendo la riflessione e il confronto su tematiche di estrema attualità attraverso il potere evocativo del teatro.
Diversamente Stabili dimostra ancora una volta come l’arte possa essere uno strumento potente per il cambiamento sociale, offrendo al pubblico un’occasione unica per esplorare e comprendere la complessità delle dinamiche di genere e le sfide della nostra società.
L.P.
Appuntamenti
Paesaggio è Futuro: Antonio Decaro a Tricase
Dall’Europa proposte e soluzioni per il rilancio e la tutela del patrimonio naturale e territoriale del sud Salento, Primo incontro di “un cantiere aperto di proposte e soluzioni” curato dal Pd di Tricase. Con l’europarlamentare ed ex sindaco di Bari anche Luisella Guerrieri, ex componente del Parco Otranto – Leuca
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Un territorio messo a dura prova a causa di problemi legati ai cambiamenti climatici, alla scarsità d’acqua, alla Xylella e alla forza devastante del fuoco, la consapevolezza di doversi impegnare per il rilancio e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico: nasce così Paesaggio è Futuro, il primo appuntamento di un cantiere aperto di proposte e soluzioni, curato dal Partito Democratico di Tricase, che «metta intorno al tavolo Enti, associazioni e cittadini in un’epoca di grandi sfide ambientali».
All’iniziativa, in programma per venerdì 15 novembre, a partire dalle 18, presso le Scuderie di Palazzo Gallone a Tricase, parteciperanno Antonio Decaro (Eurodeputato e presidente della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo), Luisella Guerrieri (già componente del Parco Otranto Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase), Antonio Ciriolo (presidente del GAL Capo di Leuca), che con le loro competenze arricchiranno il confronto sulle questioni dell’iniziativa.
«Vogliamo che Paesaggio è Futuro sia una piattaforma di idee, azioni e collaborazioni», spiegano gli organizzatori, «con l’obiettivo di integrare il paesaggio nel progresso economico e sociale, generando valore per il territorio e per le generazioni future».
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