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Galatone: La Guardia alla Luna nella Giornata mondiale del Teatro
Al teatro comunale domani, mercoledì 27 marzo, altra replica della nuova produzione della Compagnia Salvatore Della Villa dal testo di Massimo Bontempelli
In occasione della Giornata mondiale del Teatro, è programmata una nuova replica della nuova produzione della Compagnia Salvatore Della Villa, La guardia alla luna, dal testo di Massimo Bontempelli.
Con Chiara Serena Brunetta, Alfredo Traversa, Salvatore Della Villa, Elisabetta Tucci, Serena Serra; tracce sonore di Gianluigi Antonaci; adattamento e regia di Salvatore Della Villa.
Dopo il debutto del 22 marzo, e successive repliche, sarà di nuovo in scena domani, mercoledì 27 marzo (porta ore 20,30 – sipario ore 21), presso il Teatro comunale di Galatone, all’interno della stagione Teatri dell’Agire, anno sesto – 2023.24 Fuori dai Tempi.
La stagione teatrale, curata dal direttore artistico Salvatore Della Villa, in sinergia con il Comune di Galatone, proseguirà fino a maggio 2024.
“La Guardia alla Luna” di Massimo Bontempelli
Rappresentata per la prima volta nel 1916, costituisce uno dei primi documenti teatrali che dimostrano di avere assorbito la polemica futurista contro il romanticismo.
E tuttavia, la linea drammaturgica nella quale si inserisce il dramma di Bontempelli non è propriamente conforme a quella del futurismo, quanto piuttosto a quella dell’espressionismo storico, teoricamente illustrato negli Stationendrama di Strindberg, struttura drammatica in cui sono allineati quadri o atti, sempre ben divisi tra loro e con ambienti preferibilmente distinti.
Infatti la drammaturgia si compone di singoli quadri che si differenziano, e parecchio, sia rispetto al tempo che al luogo. Tuttavia, l’unità poetica dell’opera è realizzata attraverso la figura cardinale di Maria, che funge da collante organico di tutte le singole sezioni.
Intorno alla figura di Maria, nella sua spettrale irrealtà, scorre la pietà, alimentata dal senso della miseria del “fantoccio” umano, e spunta a tratti la poesia dell’angoscia come simpatia dolorosa per la donna prigioniera dell’assurdo e del paradossale.
Maria, dinanzi ai fantasmi del suo mondo illusorio, è in bilico fra il tragico e il grottesco, investita dall’ironia dell’autore, ora triste, ora beffarda, ora spietata, ora bonaria.
Non è un caso che questo personaggio abbia suscitato l’entusiasmo di due grandi attrici: la Duse e la Melato.
La situazione parte da un ambiente notturno, con figure in attesa, tra cui una donna riversa su una culla.
Atmosfera di sospensione per qualcosa che deve accadere.
Il sorgere della luna scatenerà in quella donna consunta dal dolore per una assenza, il suo dramma interiore, che la condurrà in un perpetuo viaggio, alla ricerca del punto esatto in cui quella luna viene sul mondo, per ritrovare sé stessa in ciò che le è stato rapito.
Maria figura mistica legata al Dio del Cristo che si porta alla Croce, disperata e consapevole follia che non perdona il rapimento della piccola, forte e lucida madre, tenace, alla ricerca della vendetta sana per il suo amore e per tutte le madri. E nella sua rabbia cerca la sua resurrezione, impedire alla maledetta luna di compiere altri delitti, vestita nella menzogna del suo dolore come lo è Donn’Anna Luna di Pirandello che rinnega il figlio morto per non separarsene.
Le indefinite figure si muovono asessuate nei sette quadri che viaggiano nell’intimo. L’assenza della bambina, presente tanto quanto il lamento che ci appartiene, ma che non conosciamo, che non riusciamo ad ascoltare se non in un vago ricordo.
Salvatore Della Villa
Massimo Bontempelli
Figlio di un ingegnere ferroviario, studiò a Milano e a Torino; si occupò di editoria e di giornalismo.
Nel 1930 venne nominato Accademico d’Italia, proprio quando cominciava ad avvertire un crescente disagio nei confronti del regime fascista, di cui, benché fosse iscritto al partito, non condivise mai il tentativo di controllare la cultura e gli intellettuali.
Il suo percorso letterario è contraddistinto dall’urgenza di creare un’arte destinata alla società industrializzata: Bontempelli recupera così il messaggio delle avanguardie, specie del futurismo, che aveva richiamato gli artisti a un rapporto stretto con il mondo della produzione. Futuristi sono il libro di poesia Il purosangue (1920), i romanzi La vita intensa (1920) e La vita operosa (1921), dove le soluzioni narrative risultano però cerebrali e di maniera.
I successivi romanzi La scacchiera davanti allo specchio (1922) ed Eva ultima (1923) superano il futurismo e risentono delle suggestioni della pittura metafisica (G. de Chirico, C. Carrà, G. Morandi) e del teatro del grottesco.
Gli sforzi per portare avanti lo sperimentalismo si concretizzarono nella rivista “Novecento” (fondata nel 1926 con il giornalista e scrittore toscano Curzio Malaparte, che darà il meglio di sé nei crudi romanzi Kaputt, 1944, e La pelle, 1949), bandiera del modernismo.
Il figlio di due madri (1929), Vita e morte di Adria e dei suoi figli (1934), Gente nel tempo (1937) sono i romanzi di questo periodo, contrassegnati da una ricerca ossessiva di valori simbolici. Si ricordano ancora i lavori teatrali Nostra Dea (1925), Minnie la candida (1927), Cenerentola (1942).
La Scuola di Teatro
È inoltre avviata da ottobre la Scuola di Teatro Centro di Formazione e Ricerca dell’Attore diretto da Salvatore Della Villa, che propone 3 corsi, adulti – bambini e ragazzi – dizione, a Galatone Lecce e Maglie.
L’obiettivo è quello di formare giovani Attori che sappiano stare sul palcoscenico, con presenza, che si sappiano muovere, saper usare la voce, parlare bene, ricercare la propria poetica e trovare nell’arte della recitazione e del Teatro, la lo loro necessità artistica.
E per coloro che hanno meno velleità e curiosità vivere armonicamente e con gioco, la loro passione.
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“L’assoluzione negata” al cinema di Tricase
Il film tutto salentino del regista salvese Mario Pasquale Ortenzio sarà proiettato venerdì 8 novembre (19,30) al Moderno
Arriva al cinema “L’assoluzione negata”, il film tutto salentino di Mario Pasquale Ortenzio.
Verrà proiettato venerdì 8 novembre, alle 19,30, al Cinema Moderno di Tricase.
è una storia salentina liberamente ispirata dal libro “Le radici nel cuore” di Lina Corciulo risalente agli anni 70’ su cultura e tradizioni salvesi.
Il regista, per il suo lungometraggio, ha scelto uno dei racconti della Corciulo, che si intitola proprio “L’assoluzione negata”.
La lotta quotidiana contro la fatica e la misera, la ribellione contro un destino che non lascia via d’uscita, la richiesta di assoluzione negatagli a cui si arrende sconfitto. Ma l’amore e la fede tengono viva la speranza nella redenzione…
«È stato un lavoro lungo e duro ma emozionante. Emozionerà anche chi lo guarderà», la certezza del regista di Salve, Mario Pasquale Ortenzio.
Tra gli attori Salvatore Corigliano, Chiara Serena Brunetta, Fabrizio Saccomanno, Salvatore Bisanti, Stefania Ceccarelli, Cosimo Andrioli e Fernando Perrone.
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“Blue Tyre” accoglie una delegazione libanese in Salento
Via anche alla raccolta fondi per gli sfollati grazie al partenariato locale per lo Sviluppo Marino e Costiero Sostenibile intrapreso dal comune di Tricase e dalla municipalità di Tiro (Libano), finanziato grazie al contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo allo scopo di contribuire allo sviluppo territoriale sostenibile dell’area costiera e marittima di Tiro
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Dal 6 all’11 novembre 2024, il Salento ospiterà la visita di una delegazione libanese della quale fanno parte i rappresentanti della municipalità di Tiro e delle associazioni Tyros Lag e Les Amis Des Marionettes.
La visita rientra nelle attività conclusive dell’iniziativa Blue Tyre.
Partenariato locale per lo Sviluppo Marino e Costiero Sostenibile, un partenariato territoriale intrapreso dal Comune di Tricase e dalla municipalità di Tiro (Libano) finanziato grazie al contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo allo scopo di contribuire allo sviluppo territoriale sostenibile dell’area costiera e marittima di Tiro.
Da anni, infatti, il territorio salentino intrattiene rapporti di cooperazione con il Libano, una forma di solidarietà che non può che rinnovarsi in un momento così drammatico nel quale il paese dei cedri subisce i quotidiani attacchi israeliani.
Il progetto Blue Tyre ha visto il coinvolgimento di partner pugliesi come CTM (Cooperazione nei Territori del Mondo), l’Università del Salento, la coop. Naturalia, le associazioni Magna Grecia Mare e TempoPresente aps, che hanno contribuito a fornire attrezzature e competenze per rafforzare la capacità della comunità locale libanese di contrastare le sfide ambientali e sostenere la tutela della biodiversità concentrandosi sui problemi della gestione dei rifiuti, delle specie aliene e della protezione delle tartarughe marine.
Negli ultimi quattro anni, infatti, i partner salentini hanno collaborato con le controparti locali nell’individuazione di strategie per rendere compatibile il modello economico (pesca/turismo/commercio/agricoltura) con la protezione degli ecosistemi, la tutela del patrimonio culturale e naturale, la salute e il benessere della popolazione.
Purtroppo, però, già a partire dal 7 ottobre 2023, sono venute a mancare le condizioni necessarie per operare con sicurezza nel paese.
L’escalation di tensione e guerra ha ostacolato il regolare svolgimento delle attività e, dall’estate 2024, la situazione è ormai deflagrata in un conflitto aperto e spietato che è arrivato a coinvolgere anche i centri urbani minacciando direttamente la vita di tutta la popolazione.
Ad oggi, infatti, gli attacchi israeliani hanno provocato 2.710 morti, 2.592 feriti e, si stima che siano circa un milione e settecentomila (praticamente più di un terzo del paese) gli sfollati che hanno trovato riparo in scuole, strutture pubbliche o case di amici e parenti.
Lo strazio, la paura e il caos pervadono nelle strade di Tiro, Baalbek, Nabatieh e Beirut.
“I luoghi in cui siamo abituati a operare in piena sintonia con le istituzioni e la popolazione locale, sono oggi teatro di un’agghiacciante guerra dall’alto. Tiro, una delle città più antiche al mondo, con un inestimabile patrimonio archeologico e naturale, in questo momento, si trova sotto il fuoco israeliano. Anche l’ufficio e la foresteria del progetto sono stati sfiorati dalle esplosioni”, dice il coordinatore di CTM (Cooperazione nei Territori del Mondo), organizzazione salentina presente in Libano dal 1996.
La visita diviene, dunque, un’occasione per ascoltare di persona chi vive quotidianamente il terribile volto della guerra, dimostrare la vicinanza e la solidarietà del popolo salentino di fronte alla tragedia che sta sconvolgendo il Medio Oriente e il mondo intero e rimarcare ancora una volta la necessità di sostenere le popolazioni civili.
Allo scopo di sostenere la fornitura di beni di prima necessità alla popolazione, CTM ha coinvolto i partner locali nell’attivazione di una campagna di raccolta fondi che sta contribuendo a fornire cibo, acqua, medicinali, vestiti, prodotti igienici e cash assistance alla popolazione sfollata.
In occasione della visita, inoltre, sono stati previsti diversi momenti di incontro con le istituzioni e la comunità: il benvenuto a cura del comune di Tricase, le conferenze tese a presentare i risultati dell’iniziativa, un laboratorio di educazione ambientale direttamente tenuto dall’esperta libanese Tamara Keldany e la presentazione del libro “Salento-Libano. Due popoli un solo cuore” a cura del comune di Martignano.
Nella giornata di venerdì 8 novembre, in particolare, due gli incontri in programma.
Il primo, in mattinata, presso Unisalento; il secondo, nel pomeriggio, nel comune di Martignano.
I dettagli nelle immagini che seguono.
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itinerArte per la Diocesi di Nardò – Gallipoli
Percorso di scoperta e valorizzazione del patrimonio artistico nelle sue diverse forme utilizzandolo come strumento e metodo per un annuncio della bellezza del Vangelo che abbia un linguaggio nuovo, fresco, colorato e coinvolgente. Lunedì primo incontro formativo presso la Chiesa del Sacro Cuore di Casarano
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Dopo le prime sperimentazioni dello scorso anno pastorale, nella Diocesi di Nardò-Gallipoli quest’anno nasce il progetto itinerArte, il servizio diocesano per operatori della catechesi e amanti del bello, frutto della sinergica collaborazione tra l’Ufficio Beni Culturali e l’Ufficio catechistico.
Questa proposta nasce dalla volontà di concretizzare le parole scritte da Papa Francesco in Evangelii Gaudium 167:
«È auspicabile che ogni Chiesa particolare promuova l’uso delle arti nella sua opera evangelizzatrice, in continuità con la ricchezza del passato, ma anche nella vastità delle sue molteplici espressioni attuali, al fine di trasmettere la fede in un nuovo “linguaggio parabolico”. Bisogna avere il coraggio di trovare i nuovi segni, i nuovi simboli, una nuova carne per la trasmissione della Parola, le diverse forme di bellezza che si manifestano in vari ambiti culturali, e comprese quelle modalità non convenzionali di bellezza, che possono essere poco significative per gli evangelizzatori, ma che sono diventate particolarmente attraenti per gli altri».
L’equipe diocesana di itinerArte, guidata da don Marco Corvaglia, vicedirettore dell’Ufficio per i Beni Culturali, propone un percorso di scoperta e valorizzazione del patrimonio artistico nelle sue diverse forme utilizzandolo come strumento e metodo per un annuncio della bellezza del Vangelo che abbia un linguaggio nuovo, fresco, colorato e coinvolgente.
A dare il via al progetto itinerArte sarà don Antonio Scattolini, delegato per la pastorale dell’arte della diocesi di Verona e docente in varie università, che insieme alla sua equipe da anni opera in tutta Italia promuovendo incontri, progetti e percorsi di annuncio con il linguaggio della “via pulchritudinis”.
Il momento formativo-laboratoriale si terrà lunedì 04 novembre presso la Chiesa del Sacro Cuore di Casarano dalle ore 19,30 alle ore 21.
In questo primo incontro, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Lecce, don Antonio Scattolini ci aiuterà ad addentrarci nel linguaggio dell’arte e a vederlo come forma comunicativa privilegiata per gli operatori della catechesi in ogni ambito (catechisti, educatori di Azione Cattolica, Capi Scout, e chiunque impegnato in occasioni di Annuncio) fornendoci mezzi, strumenti e metodo per un percorso tutto da gustare.
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