Alessano
Igiaba Scego incontra gli studenti del “G. Salvemini” di Alessano
Venerdì 26 maggio l’autrice del libro “Cassandra a Mogadiscio”, della dozzina del Premio Strega, porterà la testimonianza di una famiglia, la sua, in mezzo alla storia tra la Somalia e l’Italia. L’evento è organizzato dall’Associazione Ricerca e Informazione Sociale Salento aps nell’ambito del Festival Narrazioni con la collaborazione del CSV Br Le
Una giornata davvero speciale per gli studenti dell’Istituto Statale di Istruzione Superiore “G.Salvemini” di Alessano e per la Dirigente scolastica Chiara Vantaggiato che ha fortemente sostenuto l’iniziativa.
Per venerdì 26 maggio, infatti, è in programma, l’incontro con Igiaba Scego autrice del libro “Cassandra a Mogadiscio”, edito dalla Bompiani, candidato al Premio Strega 2023 illustrerà attraverso la sua opera una scommessa, un ponte, una storia.
È il racconto di un Paese, la Somalia, stravolto dalla guerra e osservato dai media occidentali con un retrogusto di compatimento.
Quella di Igiaba è una finestra che rispolvera storie e dinamiche sociali, indagando sul legame coloniale tra i due Paesi Italia-Somalia, sull’uso della lingua e sui traumi provocati dalla migrazione e dalla fuga durante gli scontri che incendiarono Mogadiscio durante gli anni ’90 e mai del tutto spenti.
Una vicenda autobiografica che fa in realtà memoria collettiva, recuperando le testimonianze di chi è stato privato del proprio passato; e questa operazione Igialba la fa sotto forma di un racconto epistolare indirizzato alla nipote.
L’evento si incasella bene con lo spirito culturale e sociale del Festival Armonia. Narrazioni in Terra d’Otranto di Idrusa Libreria – Associazione Culturale NarrAzioni e rientra nel progetto “Il futuro si chiama donna, parole e pratiche di genere” dell’associazione RISS – Ricerca e Informazione Sociale Salento aps premiato dal Bando Futura della Regione Puglia.
«Obiettivo di questo progetto è quello di promuovere la cultura della parità nel mondo lavorativo, associativo, culturale e non solo», spiega Antonella Nicolì di RISS aps, «incentivando la presenza delle donne nelle organizzazioni e nelle azioni. La testimonianza della Scego aiuta le nuove generazioni a trovare soluzioni per ridurre le cause culturali e sociali di discriminazione e odio di genere, promuovendo un linguaggio inclusivo e spolverato dalle dinamiche sessiste».
L’incontro è tappa di un percorso che maturerà sino a settembre ed è termine di un lavoro di classe che il Salvemini ha svolto attraverso la professoressa Valeria Bisanti, referente del Centro per il Libro e la Lettura e del Maggio di Libri all’interno del Salvemini.
L’appuntamento del 26 maggio è patrocinato dall’ ISIS ‘G.Salvemini’, Idrusa Libreria – Associazione Culturale NarrAzioni e dal CSV Brindisi Lecce Volontariato nel Salento ets per la sua alta valenza sociale.
Alessano
La speranza nel dono
Ad Alessano una serata di testimonianze e letture sulla forza dei pazienti. Domani 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele. Fulcro della serata la presentazione del libro “Mi racconto a voi”, realizzato da sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico
Si rinnova l’annuale appuntamento intitolato “La speranza nel dono”.
L’evento rappresenta un’importante occasione per condividere le esperienze e i racconti di pazienti che hanno affrontato il difficile percorso di cura e guarigione dai tumori del sangue.
L’evento è in programma per domani, martedì 19 novembre, dalle 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele, ad Alessano.
I saluti istituzionali apriranno l’evento.
Seguiranno gli interventi del dottor Nicola Di Renzo (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Vito Fazzi di Lecce), della dottoressa Anna Mele (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Cardinale Panico di Tricase) e del dottor Mario Tarricone (Presidente di AIL Lecce ODV e Referente nazionale del Gruppo Pazienti Linfomi AIL-FIL).
Il fulcro della serata sarà la presentazione del libro “Mi racconto a voi”, realizzato grazie alla collaborazione di sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico, tra cui i dottori Di Renzo, Mele, Dargenio, De Giorgi, De Risi, G. Greco, C. Greco e la dottoressa S. Sibilla.
Il progetto, nato per dare voce ai vissuti personali dei pazienti e delle loro famiglie, intende sensibilizzare il pubblico e promuovere una maggiore empatia e comprensione verso chi affronta queste sfide.
Attraverso la narrazione, l’obiettivo è migliorare la comunicazione medico-paziente, rendendo più evidente l’importanza di comprendere e rispondere alle esigenze individuali.
Durante l’evento, Elisea Ciardo e Valerio Melcarne interpreteranno le storie ed emozioni dei sei protagonisti, ripercorrendo il loro cammino dalla diagnosi alla guarigione con letture profonde e toccanti.
A concludere la serata, il dottor Vincenzo Pavone dell’Ospedale Cardinale Panico di Tricase offrirà un intervento riassuntivo e riflessivo.
La serata sarà moderata dalla giornalista Silvia Cazzato.
Il volume e l’iniziativa si inseriscono nel contesto della Medicina Narrativa, una disciplina che ha iniziato a diffondersi negli anni ’90 e che dal 2015 ha trovato il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità, che ne ha pubblicato le linee di indirizzo per l’uso nelle malattie croniche e rare.
La Medicina Narrativa si distingue per l’adozione di una metodologia comunicativa che riconosce il valore della narrazione come strumento fondamentale per integrare i punti di vista di tutti gli attori del processo di cura.
“La speranza nel dono” è un evento che invita alla riflessione e all’ascolto, sottolineando che dietro ogni numero e statistica c’è una persona con un vissuto unico e prezioso.
Partecipare significa contribuire a costruire una comunità più consapevole e solidale.
Alessano
Tragedia ad Alessano: 26enne muore nel giorno del suo compleanno
Il giovane potrebbe essere deceduto a causa dell’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloni contenenti un gas aspirato per godere degli effetti esilaranti
Una festa finita in tragedia nel Capo di Leuca dove un ragazzo è deceduto nel giorno del suo compleanno.
È quanto accaduto nelle scorse ore ad Alessano dove ha perso la vita un 26enne del posto.
Il giovane era in compagnia di alcuni suoi amici per il suo giorno di festa. All’improvviso le celebrazioni si sono trasformate in dramma: per il ragazzo si è reso necessario l’intervento d’urgenza del 118, tra lo sgomento dei suoi amici.
Il giovane è irrimediabilmente deceduto nel giro di pochi minuti. A provocarne la morte, con tutta probabilità, secondo le prime ricostruzioni, l’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloncini contenenti protossido d’azoto.
Una pratica in voga secoli fa tra i giovani britannici e tornata, purtroppo, di moda ai nostri giorni: inspirare il cosiddetto gas esilarante per godere degli effetti che provoca, una sorta di sballo esilarante.
Pratica che, purtroppo, può avere anche conseguenze letali. I carabinieri, intervenuti sul luogo della tragedia, sono al lavoro in queste ore per ricostruire nel dettaglio l’accaduto.
Alessano
A casa non risponde e si teme il peggio. Ma era in ospedale da tre giorni
Sul posto carabinieri e vigili del fuoco allertati dai vicini e dalla donna che lo accudiva. L’uomo, invece, non si era sentito bene e aveva allertato da solo il 118
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Paura questa mattina per le sorti di un uomo di Alessano, residente sulla via per Specchia.
Molti hanno pensato al peggio quando hanno visto arrivare, sotto la sua abitazione, carabinieri e vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase.
Anche perché, sono noti in paese i problemi di salute dell’uomo, che deve ricorrere alle bombole di ossigeno per sopravvivere.
Nessuno sapeva dove potesse essere e persino la donna che lo aiutava in casa, non aveva più sue notizie da tre giorni.
Alla fine, si è scoperto che lo scomparso, proprio da tre giorni, si trova ricoverato presso il reparto di pneumologia dell’Ospedale “Cardinale Panico” di Tricase.
Si era sentito poco bene e, in qualche modo, era riuscito ad allertare il 118, che ha provveduto a trasportarlo in ospedale.
Evidentemente di notte, perché i residenti della zona erano ignari di tutto e non si erano accorti dell’avvenuto ricovero.
Sono stati i carabinieri a ricostruire l’intera vicenda e smontare la preoccupazione per il silenzio dell’uomo.
*In alto foto di repertorio
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