Alessano
Il card. Bagnasco inaugura la Casa della Convivialità “Don Tonino Bello”
Venerdì 25 aprile il Presidente della CEI starà in preghiera ad Alessano sulla tomba di don Tonino Bello e poi inuagurerà la “Casa della convivialità” destinata ad accogliere pellegrini ed immigrati
“Casa della convivialità don Tonino Bello”, così sarà chiamato il centro di accoglienza che il card. Angelo Bagnasco inaugurerà il 25 aprile 2014 ad Alessano, in occasione del 21° anniversario della morte del compianto Servo di Dio Tonino Bello.
La Casa sorge nell’ex Monastero dei frati Francescani Conventuali, di cui
le primissime tracce risalgono al 1222, completamente ristrutturato, con fondi della Comunità Parrocchiale, della Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca e donazioni di Privati.
Può ospitare fino a 30 persone, e ha diverse sale per i servizi, per gli incontri, ma anche un bellissimo chiostro: 470 mq al piano terra, oltre al chiostro di 200 mq, 900 mq al primo piano.
La destinazione finale dell’ex Convento sarà al servizio della carità e dell’accoglienza, proprio in onore del carisma e della spiritualità del vescovo don Tonino Bello, e sarà gestito da una comunità religiosa di suore… “In considerazione del fatto che in Alessano è molto cresciuta la richiesta di accoglienza e ricezione da parte dei fedeli che numerosi accorrono sulla tomba di Don Tonino soprattutto da quando è stato avviato il processo di Canonizzazione”, dice il vescovo mons. Vito Angiuli, “nasce in maniera quasi consequenziale e naturale l’idea di realizzare un Centro di accoglienza che possa ospitare i pellegrini in un luogo che, per le sue caratteristiche e la sua ubicazione, è in perfetta armonia con la spiritualità che i fedeli cercano nel loro pellegrinaggio ad Alessano”.
Il card. Angelo Bagnasco, venerdì 25 aprile, sosterà alle ore 17 sulla tomba di don Tonino, poi alle 17,30 presiederà una solenne concelebrazione nella Collegiatà SS. Salvatore di Alessano (parrocchia) e alle 19 inaugurerà la “Casa della Convivialità”.
Dal Monastero dei Frati Francescani Conventuali alla Casa della Convivialita “Don Tonino Bello”
Fra pochi giorni la comunità di Alessano potrà finalmente tornare a fruire di una struttura che per secoli è stata quasi sepolta e dimenticata, e che grazie alla tenacia e l’impegno del parroco di Alessano don Gigi Ciardo, ha ritrovato tutta la sua luce nel segno della semplicità e dell’essenziale che contraddistinguono strutture antiche come conventi e monasteri: stiamo parlando dell’ex monastero dei frati Conventuali Francescani, annesso alla chiesa di Sant’Antonio.
Da ricerche effettuate dallo storico Mauro Ciardo di Gagliano è emerso che la prima fondazione di un insediamento conventuale dei frati francescani ad Alessano sarebbe da far risalire tra il 1222 e il 1228, secondo una tradizione consolidata riportata nel 1693 dal padre Luigi Tasselli nel suo libro “Antichità di Leuca”, e la presenza ben strutturata del complesso viene ulteriormente testimoniata nel 1334, quando questa realtà viene elencata nel volume del “Provinciale ordinis fratrum minorum vetustissimum” di Paolino da Venezia.
Testimonianze più tarde del convento e dell’annessa chiesa risalgono al 1542, quando sappiamo con certezza che l’edificio sacro era affrescato al suo interno e che contava come frate custode Vincenzo d’Oria (la cui firma è incisa su un affresco di Sant’Antonio da Padova collocato nella navata a sinistra).
Una prima rappresentazione dello stabile è datata al 12 febbraio 1628, quando il convento viene visitato e descritto dal visitatore apostolico monsignor Andrea Perbenedetti che cita la presenza di cinque frati e una rendita del convento di 250 ducati. Tra le altre cose viene citata ad esempio la presenza di un cancello ligneo che conduce all’altare maggiore e un affresco con dipinta l’immagine di Santa Maria di Costantinopoli. All’epoca la chiesa era costituita da un’unica navata e nel convento ogni frate vive e dorme in singole celle.
Nel corso del secoli non mancarono poi le donazioni a favore del convento, come quella giunta il 23 ottobre 1679, quando il chierico Berardino Alfarano donò “inter vivos” al convento di S
venderli per acquistare beni stabili con onere di messe.
Nel 1771 il convento viene sopraelevato visti l’accresciuto numero dei frati e delle sostanze materiali della comunità, ma con l’avvento napoleonico anche questa struttura subirà l’incameramento prima della trasformazione della chiesa come sede della congrega del Rosario nel 1834.
Nel corso dei primi decenni del XX secolo lo stabile, passato in mano ai privati, viene accresciuto ulteriormente nella parte superiore con l’impianto di un magazzino per la trasformazione del tabacco, mentre nella seconda metà ha visto diversi ambienti trasformati in officine per la produzione di conserve alimentari oppure per la riparazione di veicoli.
La struttura nella sua consistenza attuale è stata nel tempo acquisita dalla Parrocchia SS. Salvatore: nel 2001 Antonio Torsello donò alla parrocchia una parte del piano terra (125 mq) ed una parte del primo piano (320 mq); nel 2003 Donato Torsello donò altri 200 mq del piano superiore, e negli anni tra il 2005 ed il 2010 sono stati acquistate altre porzioni dell’immobile.
In considerazione del fatto che in Alessano è molto cresciuta la richiesta di accoglienza e ricezione da parte di fedeli che numerosi accorrono sulla tomba di Don Tonino Bello Vescovo di Molfetta, soprattutto da quando è stato avviato il processo di Canonizzazione a Servo di Dio, nasce quasi in maniera consequenziale e naturale l’idea di realizzare un centro di accoglienza che possa ospitare i pellegrini in un luogo, che per le sue caratteristiche e la sua ubicazione, è in perfetta armonia con la spiritualità che i fedeli cercano nel loro pellegrinaggio ad Alessano.
Parte così nel 2009 la prima fase di studio e progettazione dell’intervento di valorizzazione e riqualificazione di questo complesso conventuale di indiscutibile valore culturale, per il riattamento dello stesso ad una destinazione d’uso compatibile con le intrinseche caratteristiche architettoniche e tipologiche della struttura.
La modalità di approccio e sviluppo del progetto è dettata dalla ferma volontà di conservare l’aspetto e la modalità di fruizione degli spazi esterni ed esterni così come originariamente vissuti, sia pure con i necessari adeguamenti della struttura alle esigenze di tipo igienico e funzionale.
La struttura è completamente in muratura di conci di tufo, sia per le murature perimetrali e di tramezzatura, sia per le coperture che sono del tipo a volta a stella ed a botte.
La distribuzione planimetrica dell’edificio è quella tipica di un monastero benedettino con al piano terra un chiostro centrale delimitato su tre lati da un porticato e sul quarto lato dalla navata laterale della chiesa; intorno al porticato sono disposti diversi vani che in origine dovevano essere locali di servizio (stalle, magazzini, depositi) ed anche l’importante refettorio con le annesse cucine e servizi; dall’ala nord-est del porticato si accede all’imponente scala che conduce al primo piano dove due ampi e maestosi corridoi conducono a quelle che erano le celle dei frati , tra cui vi è una zona che poteva essere il fuoco comune e l’appartamento del priore; poi vi sono due grandi sale, una coperta con sei volte a stella ed una coperta con una struttura piana che sono di epoca più recente, come si intuisce dai particolari e dalle tecniche costruttive.
Alessano
Statale 275, 2° lotto: i sindaci in Provincia
Minerva chiama a raccolta i primi cittadini dei paesi interessati ai lavori di ammodernamento e adeguamento della Maglie-Leuca
Secondo Lotto della strada statale 275: il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva ha convocato un incontro per domani, martedì 21 gennaio, a partire dalle ore 12, a Palazzo Adorno, per fare il punto sui lavori di ammodernamento e adeguamento dell’itinerario stradale.
Sono stati invitati a partecipare i sindaci di Alessano, Castrignano del Capo, Corsano, Gagliano del Capo, Miggiano, Montesano Salentino, Specchia, Tiggiano e Tricase, centri interessati agli interventi sull’importante arteria di collegamento che si sviluppa nel sud Salento.
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Alessano
Fondazione De Francesco, borse di studio con Galimberti
Domani, dalle 16, all’Auditorium Benedetto XVI di Alessano, cerimonia di consegna delle Borse di Studio intitolate a Pietro De Francesco con la partecipazione del professor Umberto Galimberti
La Fondazione Pietro De Francesco, impegnata fin dalla sua nascita, nella promozione e nel sostegno della cultura d’impresa, ha scelto di dimostrare la propria vicinanza ai giovani del Capo di Leuca attraverso l’assegnazione di 16 borse di studio, ciascuna del valore di 3mila euro.
I vincitori, selezionati tramite bando, saranno premiati durante una cerimonia ufficiale in programma domani, sabato 18 gennaio, a partire dalle ore 16, presso l’Auditorium Benedetto XVI di Alessano.
L’evento è patrocinato dalla Provincia di Lecce e dall’Unione dei Comuni “Terra di Leuca” con la partecipazione della diocesi di Ugento Santa Maria di Leuca.
LA CERIMONIA DI CONSEGNA
L’evento, aperto al pubblico con ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, vedrà la partecipazione di autorevoli esponenti del panorama istituzionale e culturale pugliese.
Interverranno Tina De Francesco, presidente della Fondazione Pietro De Francesco, insieme a Luciano e Franco De Francesco, membri della fondazione e soci DFV Group.
Saranno presenti, inoltre: Alessandro Delli Noci, assessore regionale allo Sviluppo Economico e Politiche Giovanili; Valentino Nicolì, presidente di Confindustria Lecce; Mario Vadrucci, presidente della Camera di Commercio di Lecce; Fabio Pollice, Rettore dell’Università del Salento; Monsignor Vito Angiuli, Vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca.
La cerimonia sarà moderata e coordinata dalla giornalista Luana Prontera (Nuovo Quotidiano di Puglia).
Firmacopie a cura di libreria Idrusa di Alessano.
L’OSPITE D’ECCEZIONE
Dopo il dibattito pubblico e la consegna dei riconoscimenti ai giovani beneficiari della borsa di Studio, l’auditorium si preparerà ad accogliere il professor Umberto Galimberti, che terrà una conferenza sul tema: “Educare le nuove generazioni nell’era digitale”, offrendo un’importante occasione di riflessione.
Galimberti è filosofo, psicoanalista e saggista italiano tra gli studiosi più apprezzati e stimati a livello nazionale.
Ha esplorato temi come il nichilismo, la tecnica, le emozioni e il rapporto tra filosofia e psicologia, influenzando il dibattito culturale contemporaneo.
«LA DIREZIONE È QUELLA GIUSTA»
La presidente della Fondazione, Tina De Francesco: «Questa è la prima edizione delle Borse di studio intitolate a nostro padre Pietro De Francesco, fondatore di DFV. Un’occasione per ispirare i giovani a dare il massimo e trasformare la loro preparazione in un valore concreto per il territorio. Papà ha sempre creduto nello sviluppo personale come strumento per contribuire al progresso e al benessere della comunità. La sua lezione? Studiare, imparare, progredire e farlo bene. C’è una circostanza che voglio condividere. Quando abbiamo scelto di invitare il professor Umberto Galimberti, ci siamo adattati alla sua disponibilità. La data proposta? Il 18 gennaio 2025.
Quel giorno, esattamente quattro anni fa, nostro padre ci ha lasciato. Una coincidenza che abbiamo accolto come un segno. Il segno che la direzione è quella giusta».
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Alessano
IISS G. Salvemini, eccellenza educativa
Tra innovazione tecnologica, lingue straniere e creatività. L’istituto di Alessano, luogo ideale dove costruire le professioni del futuro, ritira il primo premio nazionale Unioncamere JobOrienta 2024
Innovazione e tecnologia: un passo avanti
L’aula immersiva è un’eccellenza dell’istituto che permette agli alunni di vivere esperienze didattiche multisensoriali, con la realtà virtuale a supporto delle materie umanistiche e scientifiche.
Qui prendono vita progetti creativi come le «interviste impossibili» tra personaggi storici. Tra gli esempi più apprezzati, i dialoghi immaginari tra Gaetano Salvemini e Don Tonino Bello, ma anche visite virtuali immersive al Colosseo, l’osservazione dettagliata di opere d’arte come la Gioconda e l’esplorazione di periodi storici come l’era dei dinosauri.
Questi momenti formativi coniugano innovazione e tradizione, stimolando la curiosità e l’immaginazione degli studenti.
Prossimamente, il Salvemini introdurrà StoryOS, una piattaforma innovativa per l’apprendimento immersivo che integra programmazione Python con ambienti interattivi in realtà virtuale. Grazie a StoryOS, gli studenti potranno sviluppare progetti multidisciplinari, creando simulazioni scientifiche, modelli architettonici e applicazioni interattive, acquisendo competenze utili nei campi STEAM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Matematica).
La serra idroponica è un altro fiore all’occhiello dell’istituto, simbolo di un approccio sostenibile e innovativo all’agricoltura rigenerativa, dove tecnologia e scienza si fondono per ispirare gli studenti a immaginare nuovi modelli di produzione agricola.
Grazie alla sinergia tra conoscenze multidisciplinari, i ragazzi possono sperimentare soluzioni concrete per il futuro del pianeta.
La partecipazione all’Hackathon OpenTusk 2024
L’IISS G. Salvemini si è distinto nella seconda edizione dell’Hackathon OpenTusk (2024), un’iniziativa dedicata ai dati aperti e alla trasparenza.
Gli studenti hanno partecipato attivamente, sviluppando progetti innovativi legati alla gestione dei dati pubblici e alla promozione di soluzioni digitali per migliorare i servizi del territorio.
Un esempio concreto è la creazione dell’app LecceInTour, sviluppata per promuovere il turismo culturale attraverso la tecnologia.
Questo progetto ha ricevuto un importante riconoscimento nel concorso regionale, posizionando il Salvemini tra le scuole all’avanguardia nell’innovazione digitale.
L’esperienza ha permesso ai partecipanti di acquisire competenze pratiche, lavorando in team multidisciplinari e confrontandosi con altre scuole e professionisti del settore. Tale evento ha confermato l’impegno dell’istituto nel favorire la crescita delle competenze digitali e nel promuovere una cittadinanza attiva e responsabile.
Formazione internazionale e linguistica
L’internazionalizzazione è un pilastro della proposta del Salvemini: i programmi Erasmus e PCTO portano gli studenti all’estero, arricchendo le loro competenze con esperienze in Irlanda, Malta e Spagna. Inoltre, l’istituto è un preparation centre Cambridge per le certificazioni linguistiche fino al livello C1 ed offre corsi per ottenere le certificazioni DELE in spagnolo e DELF in francese.
L’attenzione all’inglese si esprime anche attraverso incontri tematici sulla sostenibilità ambientale con esperti madrelingua, contribuendo a formare giovani cittadini del mondo consapevoli e preparati.
Creatività e passione: scuola che stimola l’espressione
La creatività degli studenti viene stimolata con progetti speciali come la web radio, un’aula insonorizzata dove gli alunni possono realizzare programmi radiofonici, podcast e interviste.
L’istituto promuove anche la passione per musica, cinema e sport, con spazi dedicati come il campo da calcio a 5, le palestre e un auditorium multifunzionale.
Percorsi per il successo personale e professionale
Con indirizzi che spaziano dall’Istituto Tecnico Economico e Tecnologico al Liceo Scientifico delle Scienze Applicate, il Salvemini offre una preparazione completa e interdisciplinare, che spazia dalla robotica al digital marketing, dalla guida dei droni alla formazione per arbitri di calcio.
Gli studenti partecipano attivamente a eventi come il Job Orienta, dove possono confrontarsi con il mondo del lavoro e delle professioni, e a progetti di robotica avanzata che stimolano il problemsolving e la collaborazione. La missione del «Salvemini» è chiara: rendere i giovani cittadini consapevoli e protagonisti consapevoli del proprio futuro.
«Formazione di eccellenza e ragazzi pronti per il futuro»
La dirigente scolastica, Prof.ssa Chiara Vantaggiato, ha dichiarato: «Il nostro obiettivo è offrire agli studenti una formazione di eccellenza che li renda pronti ad affrontare il futuro con competenze solide e una visione aperta al mondo. L’entusiasmo e la partecipazione dimostrati dai nostri alunni nelle varie iniziative confermano il valore del lavoro svolto dal nostro team di docenti e dell’intera comunità scolastica».
Per conoscere l’offerta formativa del Salvemini
Per conoscere da vicino l’IISS G. Salvemini e la sua offerta formativa, famiglie e studenti sono invitati a partecipare agli Open Days in programma nelle seguenti date: 11, 18, 25 gennaio e 1° febbraio, dalle 16 alle 19.
Sarà l’occasione per esplorare i laboratori, assistere a lezioni simulate e dialogare con docenti e studenti, vivendo un’anteprima dell’esperienza educativa della scuola.
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