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MARTIGNANO
Torna a Martignano il Carnevale della Grecìa Salentina e Martignanese, con la grande Sfilata dei Carri allegorici e Gruppi mascherati di domenica 11 febbraio e con tutti i riti de La Morte te lu Paulinu Cazzasassi di martedì 13 febbraio 2024.
Grazie al lavoro del Comune di Martignano, del Coordinamento del Carnevale Griko, dell’Istituto Comprensivo di Calimera, Caprarica di lecce e Martignano, del Gruppo Amici te lu Paulinu e della Sartoria Popolare la comunità del piccolo borgo griko è pronta ad accogliere le tante persone festanti che ogni anno animano con i loro colori ed entusiasmo uno dei carnevali più belli di Puglia.
L’edizione 2024, nel solco di una tradizione lunga ben 44 anni e che caratterizza quello Griko come il Carnevale dei Diritti, porrà l’accento sul tema del viaggio, come propensione alla scoperta, all’incontro, alla bellezza, allo scambio e alla contaminazione con culture lontane e diverse.
La partecipazione al Carnevale di Kalamata sarà lo stimolo al viaggio di pupazze e figuranti del Carnevale Griko alla volta della Grecia, dal 15 al 20 marzo 2024.
Domenica 11 febbraio si terrà tradizionale Sfilata di carri allegorici e Gruppi mascherati con lo straordinario carico di entusiasmo, allegria, la fantasia, di migliaia di persone in parata, impegnate, con carri allegorici e gruppi mascherati, a contendersi i premi del Carnevale. La comunità di Martignano esprimerà tutta la sua energia con un gruppo mascherato nato nell’ambito delle attività didattiche dell’Istituto Comprensivo di Calimera, Martignano e Caprarica di Lecce.
Ad aprire la sfilata il Gruppo Sbandieratori Battitori ‘Nzegna di Carovigno. La sfilata conferma ancora una volta il suo carattere inclusivo e accessibile. Confermato l’allestimento di un’area ad hoc con ingresso e assistenza riservati ai diversamente abili.
Inoltre, grazie al partenariato con l’Ente Nazionale Sordi di Lecce, un interprete LIS commenterà dal palco della giuria il passaggio dei carri e gruppi per tutta la sfilata e la relativa premiazione.
Lunedì 12, dalle 10 alle 13 la Sartoria popolare del Carnevale propone un laboratorio di costruzione delle Quaremme.
Martedì 13 febbraio torna La Morte de lu Paulinu Cazzasassi l’evento che condensa lo spirito del Carnevale e lo espia in un rito di trapasso dall’opulenza alla penitenza ed al raccoglimento spirituale. Quanta allegria, quanta ironia, nella morte de lu Paulinu; rivivono le atmosfere delle feste medievali di «Inversione» dei ruoli sociali quando ai contadini era concesso dire tutto ciò che pensavano dei loro padroni; e delle feste romane denominate «Pasquinate», quando sulla statua di Pasquino (dal nome di un sarto o forse di un barbiere che parlava male dei papi e cardinali) venivano affissi biglietti di invettiva contro i potenti e i clericali.
Rivive con lu Paulinu la pratica, lontana, medievale presente nelle composizioni satiriche che venivano recitate e cantate in occasione delle feste più importanti del calendario, in particolare carnevale, che è quella dei testamenti di animali, in particolare maiali e asini, ma anche lupi o tacchini, che preludono all’uccisione sacrificale o più semplicemente alla morte degli animali che rappresentano il Carnevale giunto al limite dei suoi giorni mentre incombe la Quaresima.
Dalla mattina alla sera l’intera comunità di Martignano sarà coinvolta con i riti funebri, dalla veglia Chiangimorti, al corteo funebre (ore 18,30 circa), allo spettacolo teatrale in vernacolo (19,30), al tradizionale pasto consolatorio (Lu Consulu! ore 20,30 circa), con la lettura del testamento e infine con il rogo dell’amato Paulinu e l’arrivo delle Quaremme. Il tutto condito con maestria da simpatia, gastronomia e tanta irriverenza!
Il Carnevale Aradeino, per definizione Carnevale Social, è giunto alla 34esima edizione.
È organizzato dal Gruppo Oscar Tramacere con il patrocinio dell’assessorato alle Politiche sociali del Comune. Sfilate in programma domenica 11 e martedì 13 febbraio. Attesi sei grandi carri allegorici in cartapesta, 15 gruppi mascherati e tantissime maschere singole. La maschera tipica di Aradeo è lo sciacuddhuzzu, il dispettoso folletto dal cappello a punta, mascotte della città, che quest’anno mostrerà due statue di cartapesta realizzate a sua immagine, posizionate lungo il percorso della sfilata.
Sia la sfilata della domenica che quella del martedì avranno inizio alle 15,30 con partenza dall’inizio di viale della Libertà fino all’arrivo in piazza San Nicola.
Proprio in piazza saranno allestiti un’area gastronomica e schermi per assistere alle performance dei gruppi mascherati anche se si è lontani dal luogo delle esibizioni.
Durante la giornata, palazzo Grassi ospiterà il progetto collaterale #099, dei mini-corsi di cartapesta e tecniche artistiche con maestri cartapestai.
TAVIANO, RACALE, ALLISTE, MELISSANO
Si inizierà a Taviano sabato 10 con ritrovo alle 14, in Viale Stazione. La sfilata partirà alle 14,30 e il corteo si dirigerà verso i Giardini di Marinella, dove con gruppi e maschere si terrà unaa festa ricca di musica, colori e coriandoli e animata da un concorso che coinvolgerà gruppi mascherati, maschere singole e carri allegorici. Una giuria assegnerà i premi per: la Maschera Effetto Wow (€ 50); il Gruppo più Stravagante (€ 100); il Carro più originale (€ 150); Premio Speciale: Premio In Comune (€ 100).
MELISSANO
Domenica 11 tutti a Melissano per la tappa organizzata da Gli Amici del Piper: ritrovo alle 15 in largo Stazione con gli Sbandieratori del Rione Lama di Oria. La sfilata si muoverà in direzione via Palermo, attraverserà via Casarano e via Vittorio Emanuele fino a giungere in piazza Marconi, dove avrà inizio la festa fino alle premiazioni finali.
ALLISTE
Lunedì 12 sarà la volta di Alliste. Ritrovo alle 14 nell’area mercatale ove avrà inizio la sfilata, organizzata dall’amministrazione comunale con l’associazione di donatori di sangue Fidas. Spazio anche alla solidarietà con una raccolta fondi per un’associazione impegnata nel sociale.
RACALE
Ultima tappa a Racale martedì 13. Sfilata dalle 14,30 con partenza da viale dello Stadio in direzione piazza San Sebastiano, dove si continuerà a far festa fino alle premiazioni del carro e del gruppo con il maggior numero di voti durante le quattro tappe del Carnevale in Comune.
Organizzato da Comune, con il riconoscimento e il supporto della Direzione generale Spettacolo del Ministero della cultura, in collaborazione con Pro loco Gallipoli, Fabbrica del Carnevale e Poieofolà-CostruzioniTeatrali, lo Storico Carnevale di Gallipoli si propone con un nuovo ed affascinante tema, Museum, con lo slogan “Un museo è un luogo dove si dovrebbe perdere la testa” (Renzo Piano).
Da Gallipoli, dunque, partirà un vero e proprio omaggio all’arte museale Mondiale, con ovvia attenzione alle opere di cui l’Italia è ricca: le rielaborazioni degli artisti cartapestai renderanno Corso Roma una vera e propria pinacoteca a cielo aperto.
Come ha detto il sindaco di Gallipoli Stefano Minerva, «il Carnevale rappresenta uno degli eventi di punta del calendario cittadino e quest’anno più che mai la città brillerà attraverso l’arte e la cultura, grazie al lavoro degli artigiani della cartapesta che lavorano da mesi per regalare emozioni, come da tradizione. E così, ancora una volta, Gallipoli dimostra la sua innata capacità di attrarre tutto l’anno»
Dopo la cerimonia di presentazione del 4 febbraio con insediamento di “Re Candallinu” e “Regina Mendula Riccia” la festa si ripeterà domenica 11 febbraio sempre dalle ore 15.00 su Corso Roma, con la tradizionale sfilata che si allungherà lungo tutto il chilometro del Corso. Si alterneranno i dieci Carri allegorici di prima e seconda categoria e i numerosi gruppi mascherati che (ri)presenteranno i propri lavori, tutti ispirati al tema Musem. Come il 4 febrbaio ad osservarli e giudicarli sarà la Giuria dello Storico Carnevale di Gallipoli che decreterà i vincitori dell’edizione 2024 per ognuna delle tre categorie (Carri allegorici di prima categoria, Carri allegorici di seconda categoria e Gruppi mascherati).
Alle ore 20 la festa si concentrerà in Piazza Aldo Moro con l’avvio dello spettacolo Festival “Bar Italia”.
Lo Storico Carnevale di Gallipoli vivrà la sua ultima giornata di martedì grasso, il 13 febbraio, con uno speciale appuntamento tutto concentrato nel cuore antico della città e dedicato alla tradizione, con la riproposta di momenti genuinamente legati al folklore del carnevale in questo piccolo borgo jonico salentino. Alle ore 17, infatti, in piazza Duomo andrà in scena la morte del carnevale con la tragicomica messa in scena te lu Titoru, che muore strozzato da una polpetta, sancendo il lutto e la fine della festa. A seguire, alle 17,30, Alla Corte delle Fole: percorso artistico teatrale urbano nelle suggestive vie del centro storico partendo da Palazzo Balsamo a cura di Poieofolà–CostruzioniTeatrali.
Sono questi i numeri del Carnevale Casaranese organizzato dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune e la collaborazione del Fans Club Nomadi.
Come accade sin dagli anni ’80, ovviamente il protagonista resta Lu Casaranazzu, la maschera tipica del posto: un giullare con lunghi baffi e un grande nasone, una mascherina in volto e un cappello colorato a tre punte sul capo. In dosso una camicia blu e un paio di larghi pantaloni rossi a richiamare i colori sociali di quasi tutte le squadre sportive della città.
Sulle spalle un lungo mantello verde mentre alla vita porta una cintura di cuoio alla quale è legata una scarpa simbolo della vocazione “calzaturiera” della.
Intorno alla gamba, attorcigliato un serpente, quello dello stemma civico di Casarano.
Sfilate in programma domenica 11 e martedì 13, in entrambi i casi con partenza dallo stadio “Capozza” alle 14,30 e arrivo ai giardini William Ingrosso.
Ospite d’onore Max Cavallari dei Fichi d’India.
Le sfilate sono in programma domenica 11 e martedì 13 febbraio.
E sarà un carnevale inclusivo privo di qualunque barriera architettonica
Anche quest’anno in tanti sfileranno son gli spettacolari abiti cuciti con pazienza e maestria per settimane dalle artigiane supersanesi.
La prima sfilata domenica 11 con cerimonia di apertura in piazza IV novembre alle 15,30. La colorata e rumorosa carovana si dirigerà poi in direzione piazza Magli, attraversano il corso, via Vittorio Emanuele e via Paisiello. In piazza i 10 gruppi mascherati, tra junior e senior, daranno vita alle loro scenografie, ognuna per 20 minuti.
Una qualificata giuria deciderà, alla fine quale sarà stata l’esibizione migliore.
In serata in piazza Magli si canterà, si ballerà e ci si divertirà con lo show della The Lesionati Live Band.
Seguirà lo stesso percorso rispettando gli stessi orari il secondo appuntamento, quello del Martedì Grasso.
In conclusione la proclamazione del gruppo senior e del gruppo junior più originale, del vestito più artistico per creatività e fantasia e del miglior costume sartoriale.
In cartellone anche il concerto degli Avvocati Divorzisti.
Nel corso della serata si potranno gustare i prodotti tipici del periodo negli appositi stand allestiti sempre in piazza Magli.
Presenterà le serate Lorenzo Contini.
Alcuni dei Comuni dell’Unione organizzeranno sfilate, spettacoli, e carri allegorici.
A Miggiano sabato 10 febbraio, a Montesano Salentino domenica 11, a Castrignano del Capo (Leuca) doemnica 11, ad Alessano domenica 11 e martedì 13: a Patù martedì 13; a Morciano di Leuca domenica 11 e martedì 13; a Salve sabato 10.
Grande attesa soprattutto per la 40° edizione del Carnevale di Corsano e del Capo di Leuca.
Si contano le ore e i minuti per le due sfilate del più bel carnevale del Salento, che con il suo mondo colorato e allegro è pronto a far divertire grandi e piccini.
I maestri carristi stanno facendo gli ultimi ritocchi insieme ai loro collaboratori, all’interno dei capannoni industriali di Corsano, mentre i gruppi di ballo stanno facendo le ultime prove delle coreografie, in attesa di potersi esibire davanti a un pubblico che si attende numerosissimo.
Le sfilate del Carnevale di Corsano e del Capo di Leuca sono in programma l’11 e il 13 febbraio e a contendersi il trofeo saranno: il gruppo Mir, diretto dal carrista Cesario Ratano, che proporrà il carro “Basta!”; il gruppo Quelli che il macello, coordinato dal carrista Carlo Morrone, con il carro “Liberi di volare”; e i Picca ma boni di Patù, guidati dai carristi Sergio Abaterusso e Francesco De Nuccio, in gara con il carro “Questa non è una favola. Ognuno dovrebbe essere padrone del proprio destino”.
La grande manifestazione è organizzata dalla Pro Loco di Corsano, presieduta da Salvo Bleve, con i patrocini del Comune di Corsano, dell’Unione dei Comuni Terra di Leuca e dell’Unpli (Unione nazionale delle Pro Loco d’Italia), con media partner RadioVenere e Radio PeterPan.
Sia domenica 11 che martedì 13, le sfilate partiranno da via Kennedy alle ore 15, percorreranno via Regina Elena e raggiungeranno la centralissima piazza San Biagio.
Nella prima giornata di domenica 11 febbraio saranno ospiti della sfilata gli “Sbandieratori di Carovigno” e, quando il corteo mascherato arriverà davanti al palco di piazza San Biagio, inizierà la festa con tanta musica, grazie a Balla Italia che, con una formidabile organizzazione, è pronta a far impazzire il pubblico attraverso le musiche scelte dai suoi dj.
In entrambe le giornate, ospiti della sfilata saranno la Misto band di Specchia e la Quadriglia di Alessano e Corsano.
Protagonista del Carnevale Castrignanese è Lu Purgianella, il Pulcinella del posto, la maschera storica locale, simbolo identitario della comunità.
Con uno scialle e un limone in mano, Purgianella, antica figura antropologica, si aggirava per le strade emettendo un richiamo simile a un ululato, in cerca di fanciulle che attirava con il limone e ricopriva di coriandoli e crusca urticante.
Indossa dei calzoni lunghi e un ampio camicione bianco stretto alla vita per trattenere al di sotto dei coriandoli, una volta la crusca intesa come simbolo di fertilità e abbondanza. Della stessa valenza semeiotica, sono i limoni che i purgianelli portano gelosamente con sé: i ragazzi invitavano in maniera esplicita le fanciulle a limonare, a fare l’amore.
La vera caratteristica della maschera è il suo incantevole copricapo, a cono, costruito con le canne e addobbato con pennacchi e centinaia di nastrini di carta colorata a formare una bellissima variopinta criniera al vento, a ricordare anche l’apertura alare dei pavoni, ossia il gesto di corteggiamento del volatile maschio verso l’esemplare femminile.
Alla sua estremità, il copricapo ha tre pumi portafortuna, richiamo ancora dell’amore.
La maschera è oggetto di una importante valorizzazione che la riabilita da un passato recente di luci e ombre, riscoprendo così i significati originari di prosperità, fertilità e corteggiamento.
Si rinnova anche nel 2024 l’appuntamento con il Carnevale Tricasino “I Masci de na fiata”, la tradizionale rivisitazione del carnevale che in un tempo passato caratterizzava il territorio di Tricase. L’edizione 2024 è organizzata dall’APS Pro Loco Tricase e dal Comune di Tricase, con la direzione artistica dell’associazione Tricasèmia.
Obiettivo del Carnevale Tricasino “I masci de na fiata” è la conservazione e la rivisitazione in chiave contemporanea delle arti carnascialesche che caratterizzavano il territorio di Tricase.
Al termine di un intenso periodo di studi e approfondimenti, tramite fonti scritte e orali, si è riusciti a delineare le peculiarità del Carnevale a Tricase.
Si è scoperto che, sin dall’antichità, a Tricase non vi era una tradizione di un carnevale con carri allegorici o di cartapesta.
La particolarità del carnevale a Tricase è rappresentata dalla presenza dei masci.
È il nome dialettale delle maschere che identificano e caratterizzano il Carnevale Tricasino, conferendone originalità.
Anche e soprattutto per via della povertà economica del territorio, basato principalmente sull’agricoltura di sussistenza, era uso a Tricase, durante il periodo carnascialesco, mascherarsi utilizzando gli indumenti e i costumi che si possedevano in casa.
Ne venivano fuori, così, dei travestimenti stravaganti e del tutto originali. I masci, una volta travestiti, si incontravano nelle piazze dei rioni e dei borghi di Tricase e frazioni per dare vita alle, così chiamate, “masciate”.
Si trattava di momenti conviviali in cui i membri della comunità danzavano e cantavano, accompagnati da chitarre o da strumenti improvvisati.
Si faceva visita agli anziani del posto ma anche alle personalità più in vista delle piccole comunità territoriali (i signori, i don, ecc), li si “canzonava” con stornelli e poesie composte per l’occasione, chiedendo loro in cambio frutta di stagione, o dolci tipici poveri, come le “fiche siccate”.
Ecco, quindi, che le masciate rappresentano l’originalità del carnevale a Tricase.
Per sottolineare la peculiarità del carnevale, da 10 anni a Tricase si è cercato di riproporre il carnevale di un tempo, (ri)mettendo in scena le “masciate”: il luogo del ritrovo sono le piazze dei rioni e dei borghi della città e, proprio come si faceva un tempo, ci si diverte con allegria, entrando nelle case delle persone, cantando loro stornelli in cambio di dolci tipici. La colorata carovana del carnevale a Tricase è guidata dalla figura della maschera tricasina: u masciu.
LA MASCHERA TRICASINA
Le ricerche svolte hanno soltanto ipotizzato la presenza di una maschera che caratterizzava in passato il territorio tricasino.
Per questo motivo, si è pensato di inventare una maschera di Tricase, conferendone un significato.
Infatti, Tricase, rappresenta un unicum dal punto di vista della conformazione urbana del territorio.
Solo negli ultimi decenni si è assistito ad una conurbazione di diversi territori che in passato erano frazioni.
Il risultato è che le identità culturali di quelli che un tempo erano frazioni e che oggi sono rioni, sono rimaste fortemente radicate nelle comunità.
Sono proprio queste differenze, tra i rioni e le frazioni della città di Tricase, che il carnevale “I masci de na fiata” vuole rimarcare tramite la maschera “du masciu”.
Differenze che arricchiscono il patrimonio culturale cittadino.
Quindi, u masciu indossa tutti i simboli che distinguono gli attuali rioni e frazioni della città di Tricase.
La maschera è stata ideata e realizzata dalla maestra artigiana tricasina Ilaria De Marco.
Sulla pagina Facebook “Carnevale Tricasino” (imascidenafiata) è disponibile il documentario che racconta la storia del Carnevale a Tricase.
LA “STORIA” DELL’EDIZIONE 2024 a TRICASE
Anno dopo anno, si è deciso di creare una storia che accompagnasse la figura “du masciu”, basata sulle antiche tradizioni della città di Tricase.
Nell’edizione 2023, u masciu, disperatamente in cerca di lavoro, ha usufruito del reddito di cittadinanza. Un anno dopo, siamo ancora punto e a capo: u Masciu è disperato per la sua situazione precaria: ormai senza il reddito di cittadinanza, con un figlio che non può mantenere ed è ritornato in Svizzera dalla madre, decide di chiedere aiuto al Padreterno.
Entrato nella Chiesa di San Domenico (Cumentu), un’energia lo travolge e ne esce con la scelta di diventare monaco: «Almeno nu tegnu pinsieri… me ccuntentu de chiru ca passa lu Cumentu».
Dopo la tragica notizia della prematura scomparsa del 41enne Tommaso Ferramosca sono state annullate la masciata di Depressa e la sfilata di domenica 11. Confermata quella di martedì 13 (ritrovo ore 14,30 in Via Pirandello).
La masciate, nella settimana che ha preceduto le sfilate si sono svolte tra il Rione Sant’Eufemia, Lucugnano, il Rione di Caprarica e quello di Tutino, Tricase Porto e Tricase centro.
Per la piccola frazione di Santa Cesarea Terme il Carnevale è, forse, l’appuntamento più atteso dell’anno. Quest’anno andrà in scena la 46esima edizione: un’esplosione di giochi, balli e maschere oltre agli irresistibili giganti di cartapesta, i carri allegorici del Carnevale di Vitigliano. Organizzato dall’associazione Vitillianum, il Carnevale di Vitigliano è dedicato alla memoria di Raffaele Guida. Tre i carri che parteciperanno tutti realizzati dai ragazzi dell’associazione. Sembianze e temi per ora sono top secret; saranno svelati solo in occasione delle presentazioni e delle sfilate. Il nutrito programma del Carnevale di Vitigliano è arricchito anche dai tradizionali Giochi Carnescialeschi. Sabato 10 febbraio, alle 14,30, si parte con la Caccia al Tesoro. Alle 17 la presentazione dei carri allegorici.
Domenica 11, alle 8, Caccia al Tesoro; alle 15,30, carri in piazza; alle 16, da piazza IV Novembre prenderà il via la sfilata dei carri allegorici. Alle 19 si bisserà presentazione dei carri allegorici che saranno premiati intorno alle 22.
Dopo l’inaugurazione del 28 gennaio con l’incoronazione da parte del sindaco Antonio Ciriolo di Re Boiardo e Regina Messapia, scortati da un affascinante corteo storico ottocentesco, e la sfilata del 4 febbraio nuovo appuntamento domenica 11 quando, dalle ore 15, in viale della Repubblica si farà festa insieme ai carri allegorici, i gruppi mascherati e gli artisti di strada. Previsti anche area food e spettacoli musicali.
Sfilata con tante mascherine, gruppi organizzati e due carri in cartapesta a Parabita. Il primo realizzato dell’Associazione Artigiani Parabita e l’altro della Puteca del Carnevale insieme alla Pro Loco. Ritrovo sabato 10, alle 14,30, in via Matino. Il corteo con gruppi mascherato e carri al seguito si dirigerà poi fino in piazza attraversando il paese. La festa itinerante diventerà “stabile” una volta giunti in piazza Salvo d’Acquisto dove vi canterà e si ballerà ancora.
Appuntamenti
La fraternità dei folli a Salve, omaggio ad Alda Merini
Con la regia di Vincenza De Rinaldis. Uno spettacolo in cui l’ego è messo a tacere dall’arte e che rimanda alla meraviglia e al senso-non senso della vita che è racchiuso in un attimo di straordinaria follia

Un omaggio empatico ad Alda Merini con la direzione artistica di Vincenza De Rinaldis sarà messo in scena a Salve sabato 8 marzo.
Il Teatro Palazzo Ramirez ospiterà lo spettacolo, dal titolo La fraternità dei folli, alle ore 19,30 con il primo appuntamento (dei venti previsti da marzo a dicembre) di Borgo in scena.
Alda Merini, uno dei poeti più apprezzati e famosi del ‘900 italiano, ha avuto una vita straordinaria, nel senso di “fuori dall’ordinario”.
La follia ha caratterizzato la sua persona e i suoi rapporti sociali e affettivi, ma ha creato, in lei e attorno a lei, condizioni che ne hanno influenzato il modo di vedere, di guardare, di esprimersi, di essere.
Spesso, nelle sue creazioni compaiono termini del codice musicale, e, da musicista, Deborah De Blasi – la scrittrice dei deliri/monologhi di questo spettacolo/concerto – ha scelto di approfondire queste produzioni, cercando fra sé e la grande poetessa un fil rouge, che si tende e si allenta di continuo.
La regia è affidata alla visione di Vincenza De Rinaldis che ha consegnato i deliri scritti dalla scrittrice De Blasi alla stessa, facendola uscire fuori da sé per mettersi nei panni dell’immensa poeta Alda Merini.
Un ruolo delicato e particolare che in scena si colloca in un ambiente tutto suo, dove l’ego è messo a tacere dall’arte.
La sofferenza è posta in trasparenza dietro al velo della follia su cui si stagliano le immagini che la digital artist Silvia Liaci ha saputo magistralmente e magicamente rievocare e che si rifanno ai concetti importanti della vita dell’artista.
Uno spettacolo bidimensionale dove tutto tace per dare spazio alle due figure che si stagliano lungo il proscenio, davanti al telo che separa i due mondi.
La poesia rappresentata dalla sensibilità artistica dell’attrice Carlotta Oggioni e la musica, l’anima stessa e il respiro di Alda che alleggia sul palco grazie alla voce e alle note della cantante Vincenza De Rinaldis.
Uno spettacolo che rimanda fuori da sé stessi per unirsi al tutto, alle ragioni dell’arte, alla meraviglia e al senso-non senso della vita che è racchiuso in un attimo di straordinaria follia.
Lo spettacolo è inserito all’interno della rassegna nazionale Borgo in scena ideata da Accademia Thymòs Aps in collaborazione con Pavana APS, Accademia della Minerva ed Indisciplinati Cooperativa Sociale.
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Giornata mondiale dell’obesità
Consulti gratuiti per intraprendere un percorso di salute e prevenzione del rischio cardiometabolico offerti dall’Obesity Center GVM

In occasione della Giornata mondiale dell’obesità del 4 marzo, l’ospedale Santa Maria e Città di Lecce Hospital propongono colloqui gratuiti per una prima valutazione delle abitudini nutrizionali, nell’ottica di intraprendere un percorso di salute e prevenzione del rischio cardiometabolico.
I consulti gratuiti si rivolgono a persone in sovrappeso e obese che hanno visto fallire in passato tentativi di dimagrimento.
Non si tratta solamente di estetica, ma di una condizione che può portare a comorbidità: l’obesità e il sovrappeso, infatti, si associano spesso a patologie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e problematiche dell’apparato muscolo-scheletrico.
Basti pensare che dagli anni ’90 a oggi il numero di bambini e adolescenti obesi è quadruplicato e oggigiorno 4 adulti su 10 sono in sovrappeso o obesi.
In particolare, in Italia il 49% è in sovrappeso e il 17,3% è obeso.
L’obesità è riconosciuta come patologia cronica sociale e invalidante che, considerati i numeri in crescita nel mondo occidentale, rischia di diventare un fenomeno pandemico.
La campagna FIPC indica come elemento per valutare il rischio cardiometabolico la misurazione della circonferenza vita: questo dato permette di individuare l’accumulo di grasso addominale viscerale.
La riduzione, anche di pochi centimetri, della circonferenza vita – quando questa è oltre misura, attraverso un corretto stile di vita e regimi alimentari bilanciati – consente di ridurre il rischio di insorgenza di patologie cardiache e metaboliche.
Gli specialisti dei team multidisciplinari degli Obesity Center GVM potranno approfondire le prospettive e i percorsi terapeutici disponibili, creati su misura sulle necessità del paziente.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del sostegno del Gruppo alla Campagna Nazionale Prevenzione dell’Obesità e del Rischio Cardiometabolico “Per un cuore sano, conta ogni centimetro”, promossa dalla Fondazione Italiana per il Cuore (FIPC) con il patrocinio del Ministero della Salute, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione e ridisegnare la prevenzione delle patologie cardiometaboliche derivanti dall’eccesso ponderale.
In Puglia aderiscono all’iniziativa l’Ospedale Santa Maria di Bari e Città di Lecce Hospital, strutture di GVM Care & Research accreditata con il SSN.
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Trofeo Magna Grecia: a Gallipoli torna il Duathlon

Domenica 30 marzo si svolgerà a Gallipoli, in località Baia verde, la Terza Edizione del Duathlon Città di Gallipoli Trofeo Magna.
Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati del mondo del Triathlon. La gara, organizzata dalla Salento Triathlon Enjoy, sarà valida come Campionato Regionale di Squadre, Campionato Regionale Individuale Assoluto e di Categoria del circuito regionale Racehard di Duathlon.
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