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MARTIGNANO
Torna a Martignano il Carnevale della Grecìa Salentina e Martignanese, con la grande Sfilata dei Carri allegorici e Gruppi mascherati di domenica 11 febbraio e con tutti i riti de La Morte te lu Paulinu Cazzasassi di martedì 13 febbraio 2024.
Grazie al lavoro del Comune di Martignano, del Coordinamento del Carnevale Griko, dell’Istituto Comprensivo di Calimera, Caprarica di lecce e Martignano, del Gruppo Amici te lu Paulinu e della Sartoria Popolare la comunità del piccolo borgo griko è pronta ad accogliere le tante persone festanti che ogni anno animano con i loro colori ed entusiasmo uno dei carnevali più belli di Puglia.
L’edizione 2024, nel solco di una tradizione lunga ben 44 anni e che caratterizza quello Griko come il Carnevale dei Diritti, porrà l’accento sul tema del viaggio, come propensione alla scoperta, all’incontro, alla bellezza, allo scambio e alla contaminazione con culture lontane e diverse.
La partecipazione al Carnevale di Kalamata sarà lo stimolo al viaggio di pupazze e figuranti del Carnevale Griko alla volta della Grecia, dal 15 al 20 marzo 2024.
Domenica 11 febbraio si terrà tradizionale Sfilata di carri allegorici e Gruppi mascherati con lo straordinario carico di entusiasmo, allegria, la fantasia, di migliaia di persone in parata, impegnate, con carri allegorici e gruppi mascherati, a contendersi i premi del Carnevale. La comunità di Martignano esprimerà tutta la sua energia con un gruppo mascherato nato nell’ambito delle attività didattiche dell’Istituto Comprensivo di Calimera, Martignano e Caprarica di Lecce.
Ad aprire la sfilata il Gruppo Sbandieratori Battitori ‘Nzegna di Carovigno. La sfilata conferma ancora una volta il suo carattere inclusivo e accessibile. Confermato l’allestimento di un’area ad hoc con ingresso e assistenza riservati ai diversamente abili.
Inoltre, grazie al partenariato con l’Ente Nazionale Sordi di Lecce, un interprete LIS commenterà dal palco della giuria il passaggio dei carri e gruppi per tutta la sfilata e la relativa premiazione.
Lunedì 12, dalle 10 alle 13 la Sartoria popolare del Carnevale propone un laboratorio di costruzione delle Quaremme.
Martedì 13 febbraio torna La Morte de lu Paulinu Cazzasassi l’evento che condensa lo spirito del Carnevale e lo espia in un rito di trapasso dall’opulenza alla penitenza ed al raccoglimento spirituale. Quanta allegria, quanta ironia, nella morte de lu Paulinu; rivivono le atmosfere delle feste medievali di «Inversione» dei ruoli sociali quando ai contadini era concesso dire tutto ciò che pensavano dei loro padroni; e delle feste romane denominate «Pasquinate», quando sulla statua di Pasquino (dal nome di un sarto o forse di un barbiere che parlava male dei papi e cardinali) venivano affissi biglietti di invettiva contro i potenti e i clericali.
Rivive con lu Paulinu la pratica, lontana, medievale presente nelle composizioni satiriche che venivano recitate e cantate in occasione delle feste più importanti del calendario, in particolare carnevale, che è quella dei testamenti di animali, in particolare maiali e asini, ma anche lupi o tacchini, che preludono all’uccisione sacrificale o più semplicemente alla morte degli animali che rappresentano il Carnevale giunto al limite dei suoi giorni mentre incombe la Quaresima.
Dalla mattina alla sera l’intera comunità di Martignano sarà coinvolta con i riti funebri, dalla veglia Chiangimorti, al corteo funebre (ore 18,30 circa), allo spettacolo teatrale in vernacolo (19,30), al tradizionale pasto consolatorio (Lu Consulu! ore 20,30 circa), con la lettura del testamento e infine con il rogo dell’amato Paulinu e l’arrivo delle Quaremme. Il tutto condito con maestria da simpatia, gastronomia e tanta irriverenza!
Il Carnevale Aradeino, per definizione Carnevale Social, è giunto alla 34esima edizione.
È organizzato dal Gruppo Oscar Tramacere con il patrocinio dell’assessorato alle Politiche sociali del Comune. Sfilate in programma domenica 11 e martedì 13 febbraio. Attesi sei grandi carri allegorici in cartapesta, 15 gruppi mascherati e tantissime maschere singole. La maschera tipica di Aradeo è lo sciacuddhuzzu, il dispettoso folletto dal cappello a punta, mascotte della città, che quest’anno mostrerà due statue di cartapesta realizzate a sua immagine, posizionate lungo il percorso della sfilata.
Sia la sfilata della domenica che quella del martedì avranno inizio alle 15,30 con partenza dall’inizio di viale della Libertà fino all’arrivo in piazza San Nicola.
Proprio in piazza saranno allestiti un’area gastronomica e schermi per assistere alle performance dei gruppi mascherati anche se si è lontani dal luogo delle esibizioni.
Durante la giornata, palazzo Grassi ospiterà il progetto collaterale #099, dei mini-corsi di cartapesta e tecniche artistiche con maestri cartapestai.
TAVIANO, RACALE, ALLISTE, MELISSANO
Si inizierà a Taviano sabato 10 con ritrovo alle 14, in Viale Stazione. La sfilata partirà alle 14,30 e il corteo si dirigerà verso i Giardini di Marinella, dove con gruppi e maschere si terrà unaa festa ricca di musica, colori e coriandoli e animata da un concorso che coinvolgerà gruppi mascherati, maschere singole e carri allegorici. Una giuria assegnerà i premi per: la Maschera Effetto Wow (€ 50); il Gruppo più Stravagante (€ 100); il Carro più originale (€ 150); Premio Speciale: Premio In Comune (€ 100).
MELISSANO
Domenica 11 tutti a Melissano per la tappa organizzata da Gli Amici del Piper: ritrovo alle 15 in largo Stazione con gli Sbandieratori del Rione Lama di Oria. La sfilata si muoverà in direzione via Palermo, attraverserà via Casarano e via Vittorio Emanuele fino a giungere in piazza Marconi, dove avrà inizio la festa fino alle premiazioni finali.
ALLISTE
Lunedì 12 sarà la volta di Alliste. Ritrovo alle 14 nell’area mercatale ove avrà inizio la sfilata, organizzata dall’amministrazione comunale con l’associazione di donatori di sangue Fidas. Spazio anche alla solidarietà con una raccolta fondi per un’associazione impegnata nel sociale.
RACALE
Ultima tappa a Racale martedì 13. Sfilata dalle 14,30 con partenza da viale dello Stadio in direzione piazza San Sebastiano, dove si continuerà a far festa fino alle premiazioni del carro e del gruppo con il maggior numero di voti durante le quattro tappe del Carnevale in Comune.
Organizzato da Comune, con il riconoscimento e il supporto della Direzione generale Spettacolo del Ministero della cultura, in collaborazione con Pro loco Gallipoli, Fabbrica del Carnevale e Poieofolà-CostruzioniTeatrali, lo Storico Carnevale di Gallipoli si propone con un nuovo ed affascinante tema, Museum, con lo slogan “Un museo è un luogo dove si dovrebbe perdere la testa” (Renzo Piano).
Da Gallipoli, dunque, partirà un vero e proprio omaggio all’arte museale Mondiale, con ovvia attenzione alle opere di cui l’Italia è ricca: le rielaborazioni degli artisti cartapestai renderanno Corso Roma una vera e propria pinacoteca a cielo aperto.
Come ha detto il sindaco di Gallipoli Stefano Minerva, «il Carnevale rappresenta uno degli eventi di punta del calendario cittadino e quest’anno più che mai la città brillerà attraverso l’arte e la cultura, grazie al lavoro degli artigiani della cartapesta che lavorano da mesi per regalare emozioni, come da tradizione. E così, ancora una volta, Gallipoli dimostra la sua innata capacità di attrarre tutto l’anno»
Dopo la cerimonia di presentazione del 4 febbraio con insediamento di “Re Candallinu” e “Regina Mendula Riccia” la festa si ripeterà domenica 11 febbraio sempre dalle ore 15.00 su Corso Roma, con la tradizionale sfilata che si allungherà lungo tutto il chilometro del Corso. Si alterneranno i dieci Carri allegorici di prima e seconda categoria e i numerosi gruppi mascherati che (ri)presenteranno i propri lavori, tutti ispirati al tema Musem. Come il 4 febrbaio ad osservarli e giudicarli sarà la Giuria dello Storico Carnevale di Gallipoli che decreterà i vincitori dell’edizione 2024 per ognuna delle tre categorie (Carri allegorici di prima categoria, Carri allegorici di seconda categoria e Gruppi mascherati).
Alle ore 20 la festa si concentrerà in Piazza Aldo Moro con l’avvio dello spettacolo Festival “Bar Italia”.
Lo Storico Carnevale di Gallipoli vivrà la sua ultima giornata di martedì grasso, il 13 febbraio, con uno speciale appuntamento tutto concentrato nel cuore antico della città e dedicato alla tradizione, con la riproposta di momenti genuinamente legati al folklore del carnevale in questo piccolo borgo jonico salentino. Alle ore 17, infatti, in piazza Duomo andrà in scena la morte del carnevale con la tragicomica messa in scena te lu Titoru, che muore strozzato da una polpetta, sancendo il lutto e la fine della festa. A seguire, alle 17,30, Alla Corte delle Fole: percorso artistico teatrale urbano nelle suggestive vie del centro storico partendo da Palazzo Balsamo a cura di Poieofolà–CostruzioniTeatrali.
Sono questi i numeri del Carnevale Casaranese organizzato dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune e la collaborazione del Fans Club Nomadi.
Come accade sin dagli anni ’80, ovviamente il protagonista resta Lu Casaranazzu, la maschera tipica del posto: un giullare con lunghi baffi e un grande nasone, una mascherina in volto e un cappello colorato a tre punte sul capo. In dosso una camicia blu e un paio di larghi pantaloni rossi a richiamare i colori sociali di quasi tutte le squadre sportive della città.
Sulle spalle un lungo mantello verde mentre alla vita porta una cintura di cuoio alla quale è legata una scarpa simbolo della vocazione “calzaturiera” della.
Intorno alla gamba, attorcigliato un serpente, quello dello stemma civico di Casarano.
Sfilate in programma domenica 11 e martedì 13, in entrambi i casi con partenza dallo stadio “Capozza” alle 14,30 e arrivo ai giardini William Ingrosso.
Ospite d’onore Max Cavallari dei Fichi d’India.
Le sfilate sono in programma domenica 11 e martedì 13 febbraio.
E sarà un carnevale inclusivo privo di qualunque barriera architettonica
Anche quest’anno in tanti sfileranno son gli spettacolari abiti cuciti con pazienza e maestria per settimane dalle artigiane supersanesi.
La prima sfilata domenica 11 con cerimonia di apertura in piazza IV novembre alle 15,30. La colorata e rumorosa carovana si dirigerà poi in direzione piazza Magli, attraversano il corso, via Vittorio Emanuele e via Paisiello. In piazza i 10 gruppi mascherati, tra junior e senior, daranno vita alle loro scenografie, ognuna per 20 minuti.
Una qualificata giuria deciderà, alla fine quale sarà stata l’esibizione migliore.
In serata in piazza Magli si canterà, si ballerà e ci si divertirà con lo show della The Lesionati Live Band.
Seguirà lo stesso percorso rispettando gli stessi orari il secondo appuntamento, quello del Martedì Grasso.
In conclusione la proclamazione del gruppo senior e del gruppo junior più originale, del vestito più artistico per creatività e fantasia e del miglior costume sartoriale.
In cartellone anche il concerto degli Avvocati Divorzisti.
Nel corso della serata si potranno gustare i prodotti tipici del periodo negli appositi stand allestiti sempre in piazza Magli.
Presenterà le serate Lorenzo Contini.
Alcuni dei Comuni dell’Unione organizzeranno sfilate, spettacoli, e carri allegorici.
A Miggiano sabato 10 febbraio, a Montesano Salentino domenica 11, a Castrignano del Capo (Leuca) doemnica 11, ad Alessano domenica 11 e martedì 13: a Patù martedì 13; a Morciano di Leuca domenica 11 e martedì 13; a Salve sabato 10.
Grande attesa soprattutto per la 40° edizione del Carnevale di Corsano e del Capo di Leuca.
Si contano le ore e i minuti per le due sfilate del più bel carnevale del Salento, che con il suo mondo colorato e allegro è pronto a far divertire grandi e piccini.
I maestri carristi stanno facendo gli ultimi ritocchi insieme ai loro collaboratori, all’interno dei capannoni industriali di Corsano, mentre i gruppi di ballo stanno facendo le ultime prove delle coreografie, in attesa di potersi esibire davanti a un pubblico che si attende numerosissimo.
Le sfilate del Carnevale di Corsano e del Capo di Leuca sono in programma l’11 e il 13 febbraio e a contendersi il trofeo saranno: il gruppo Mir, diretto dal carrista Cesario Ratano, che proporrà il carro “Basta!”; il gruppo Quelli che il macello, coordinato dal carrista Carlo Morrone, con il carro “Liberi di volare”; e i Picca ma boni di Patù, guidati dai carristi Sergio Abaterusso e Francesco De Nuccio, in gara con il carro “Questa non è una favola. Ognuno dovrebbe essere padrone del proprio destino”.
La grande manifestazione è organizzata dalla Pro Loco di Corsano, presieduta da Salvo Bleve, con i patrocini del Comune di Corsano, dell’Unione dei Comuni Terra di Leuca e dell’Unpli (Unione nazionale delle Pro Loco d’Italia), con media partner RadioVenere e Radio PeterPan.
Sia domenica 11 che martedì 13, le sfilate partiranno da via Kennedy alle ore 15, percorreranno via Regina Elena e raggiungeranno la centralissima piazza San Biagio.
Nella prima giornata di domenica 11 febbraio saranno ospiti della sfilata gli “Sbandieratori di Carovigno” e, quando il corteo mascherato arriverà davanti al palco di piazza San Biagio, inizierà la festa con tanta musica, grazie a Balla Italia che, con una formidabile organizzazione, è pronta a far impazzire il pubblico attraverso le musiche scelte dai suoi dj.
In entrambe le giornate, ospiti della sfilata saranno la Misto band di Specchia e la Quadriglia di Alessano e Corsano.
Protagonista del Carnevale Castrignanese è Lu Purgianella, il Pulcinella del posto, la maschera storica locale, simbolo identitario della comunità.
Con uno scialle e un limone in mano, Purgianella, antica figura antropologica, si aggirava per le strade emettendo un richiamo simile a un ululato, in cerca di fanciulle che attirava con il limone e ricopriva di coriandoli e crusca urticante.
Indossa dei calzoni lunghi e un ampio camicione bianco stretto alla vita per trattenere al di sotto dei coriandoli, una volta la crusca intesa come simbolo di fertilità e abbondanza. Della stessa valenza semeiotica, sono i limoni che i purgianelli portano gelosamente con sé: i ragazzi invitavano in maniera esplicita le fanciulle a limonare, a fare l’amore.
La vera caratteristica della maschera è il suo incantevole copricapo, a cono, costruito con le canne e addobbato con pennacchi e centinaia di nastrini di carta colorata a formare una bellissima variopinta criniera al vento, a ricordare anche l’apertura alare dei pavoni, ossia il gesto di corteggiamento del volatile maschio verso l’esemplare femminile.
Alla sua estremità, il copricapo ha tre pumi portafortuna, richiamo ancora dell’amore.
La maschera è oggetto di una importante valorizzazione che la riabilita da un passato recente di luci e ombre, riscoprendo così i significati originari di prosperità, fertilità e corteggiamento.
Si rinnova anche nel 2024 l’appuntamento con il Carnevale Tricasino “I Masci de na fiata”, la tradizionale rivisitazione del carnevale che in un tempo passato caratterizzava il territorio di Tricase. L’edizione 2024 è organizzata dall’APS Pro Loco Tricase e dal Comune di Tricase, con la direzione artistica dell’associazione Tricasèmia.
Obiettivo del Carnevale Tricasino “I masci de na fiata” è la conservazione e la rivisitazione in chiave contemporanea delle arti carnascialesche che caratterizzavano il territorio di Tricase.
Al termine di un intenso periodo di studi e approfondimenti, tramite fonti scritte e orali, si è riusciti a delineare le peculiarità del Carnevale a Tricase.
Si è scoperto che, sin dall’antichità, a Tricase non vi era una tradizione di un carnevale con carri allegorici o di cartapesta.
La particolarità del carnevale a Tricase è rappresentata dalla presenza dei masci.
È il nome dialettale delle maschere che identificano e caratterizzano il Carnevale Tricasino, conferendone originalità.
Anche e soprattutto per via della povertà economica del territorio, basato principalmente sull’agricoltura di sussistenza, era uso a Tricase, durante il periodo carnascialesco, mascherarsi utilizzando gli indumenti e i costumi che si possedevano in casa.
Ne venivano fuori, così, dei travestimenti stravaganti e del tutto originali. I masci, una volta travestiti, si incontravano nelle piazze dei rioni e dei borghi di Tricase e frazioni per dare vita alle, così chiamate, “masciate”.
Si trattava di momenti conviviali in cui i membri della comunità danzavano e cantavano, accompagnati da chitarre o da strumenti improvvisati.
Si faceva visita agli anziani del posto ma anche alle personalità più in vista delle piccole comunità territoriali (i signori, i don, ecc), li si “canzonava” con stornelli e poesie composte per l’occasione, chiedendo loro in cambio frutta di stagione, o dolci tipici poveri, come le “fiche siccate”.
Ecco, quindi, che le masciate rappresentano l’originalità del carnevale a Tricase.
Per sottolineare la peculiarità del carnevale, da 10 anni a Tricase si è cercato di riproporre il carnevale di un tempo, (ri)mettendo in scena le “masciate”: il luogo del ritrovo sono le piazze dei rioni e dei borghi della città e, proprio come si faceva un tempo, ci si diverte con allegria, entrando nelle case delle persone, cantando loro stornelli in cambio di dolci tipici. La colorata carovana del carnevale a Tricase è guidata dalla figura della maschera tricasina: u masciu.
LA MASCHERA TRICASINA
Le ricerche svolte hanno soltanto ipotizzato la presenza di una maschera che caratterizzava in passato il territorio tricasino.
Per questo motivo, si è pensato di inventare una maschera di Tricase, conferendone un significato.
Infatti, Tricase, rappresenta un unicum dal punto di vista della conformazione urbana del territorio.
Solo negli ultimi decenni si è assistito ad una conurbazione di diversi territori che in passato erano frazioni.
Il risultato è che le identità culturali di quelli che un tempo erano frazioni e che oggi sono rioni, sono rimaste fortemente radicate nelle comunità.
Sono proprio queste differenze, tra i rioni e le frazioni della città di Tricase, che il carnevale “I masci de na fiata” vuole rimarcare tramite la maschera “du masciu”.
Differenze che arricchiscono il patrimonio culturale cittadino.
Quindi, u masciu indossa tutti i simboli che distinguono gli attuali rioni e frazioni della città di Tricase.
La maschera è stata ideata e realizzata dalla maestra artigiana tricasina Ilaria De Marco.
Sulla pagina Facebook “Carnevale Tricasino” (imascidenafiata) è disponibile il documentario che racconta la storia del Carnevale a Tricase.
LA “STORIA” DELL’EDIZIONE 2024 a TRICASE
Anno dopo anno, si è deciso di creare una storia che accompagnasse la figura “du masciu”, basata sulle antiche tradizioni della città di Tricase.
Nell’edizione 2023, u masciu, disperatamente in cerca di lavoro, ha usufruito del reddito di cittadinanza. Un anno dopo, siamo ancora punto e a capo: u Masciu è disperato per la sua situazione precaria: ormai senza il reddito di cittadinanza, con un figlio che non può mantenere ed è ritornato in Svizzera dalla madre, decide di chiedere aiuto al Padreterno.
Entrato nella Chiesa di San Domenico (Cumentu), un’energia lo travolge e ne esce con la scelta di diventare monaco: «Almeno nu tegnu pinsieri… me ccuntentu de chiru ca passa lu Cumentu».
Dopo la tragica notizia della prematura scomparsa del 41enne Tommaso Ferramosca sono state annullate la masciata di Depressa e la sfilata di domenica 11. Confermata quella di martedì 13 (ritrovo ore 14,30 in Via Pirandello).
La masciate, nella settimana che ha preceduto le sfilate si sono svolte tra il Rione Sant’Eufemia, Lucugnano, il Rione di Caprarica e quello di Tutino, Tricase Porto e Tricase centro.
Per la piccola frazione di Santa Cesarea Terme il Carnevale è, forse, l’appuntamento più atteso dell’anno. Quest’anno andrà in scena la 46esima edizione: un’esplosione di giochi, balli e maschere oltre agli irresistibili giganti di cartapesta, i carri allegorici del Carnevale di Vitigliano. Organizzato dall’associazione Vitillianum, il Carnevale di Vitigliano è dedicato alla memoria di Raffaele Guida. Tre i carri che parteciperanno tutti realizzati dai ragazzi dell’associazione. Sembianze e temi per ora sono top secret; saranno svelati solo in occasione delle presentazioni e delle sfilate. Il nutrito programma del Carnevale di Vitigliano è arricchito anche dai tradizionali Giochi Carnescialeschi. Sabato 10 febbraio, alle 14,30, si parte con la Caccia al Tesoro. Alle 17 la presentazione dei carri allegorici.
Domenica 11, alle 8, Caccia al Tesoro; alle 15,30, carri in piazza; alle 16, da piazza IV Novembre prenderà il via la sfilata dei carri allegorici. Alle 19 si bisserà presentazione dei carri allegorici che saranno premiati intorno alle 22.
Dopo l’inaugurazione del 28 gennaio con l’incoronazione da parte del sindaco Antonio Ciriolo di Re Boiardo e Regina Messapia, scortati da un affascinante corteo storico ottocentesco, e la sfilata del 4 febbraio nuovo appuntamento domenica 11 quando, dalle ore 15, in viale della Repubblica si farà festa insieme ai carri allegorici, i gruppi mascherati e gli artisti di strada. Previsti anche area food e spettacoli musicali.
Sfilata con tante mascherine, gruppi organizzati e due carri in cartapesta a Parabita. Il primo realizzato dell’Associazione Artigiani Parabita e l’altro della Puteca del Carnevale insieme alla Pro Loco. Ritrovo sabato 10, alle 14,30, in via Matino. Il corteo con gruppi mascherato e carri al seguito si dirigerà poi fino in piazza attraversando il paese. La festa itinerante diventerà “stabile” una volta giunti in piazza Salvo d’Acquisto dove vi canterà e si ballerà ancora.
Appuntamenti
Melissano inaugura la Casa della Carità
Un luogo dove la carità concreta si traduce in accoglienza e solidarietà, offrendo dignità e speranza a chi ne ha bisogno
Oggi è un giorno importante una data importante per la comunità di Melissano e per tutta la diocesi di Nardò-Gallipoli, con l’inaugurazione della Casa della Carità “San Giuseppe”, un nuovo centro socio-educativo e dormitorio femminile.
L’evento avrà inizio alle ore 18 con una Celebrazione Eucaristica nella Parrocchia B.V. Maria del Rosario, presieduta da S. Em. Rev.ma Cardinale Konrad Krajewski, Elemosiniere di Sua Santità Papa Francesco, e concelebrata da S.E.R. Mons. Fernando Filograna, Vescovo di Nardò-Gallipoli.
Successivamente, alle ore 19, avrà luogo la cerimonia ufficiale di inaugurazione presso la sede della nuova struttura, in via Leonardo da Vinci n. 21 a Melissano.
La Casa della Carità “San Giuseppe”, realizzata grazie alla progettazione della Caritas Diocesana di Nardò-Gallipoli e ai fondi 8xMille alla Chiesa Cattolica, nasce all’interno della struttura di proprietà della Parrocchia B.V.M. del Rosario.
Senza l’impegno e la volontà dei fedeli melissanesi sarebbe stato impossibile però che il progetto prendesse forma.
Tutti si sono prodigati, mettendo a disposizione tempo e risorse, in diversi modi perché questa opera potesse essere realizzata.
Essa offrirà una risposta concreta alle esigenze del territorio, includendo un centro socio-educativo per il supporto allo studio e il contrasto alla povertà culturale, un centro d’ascolto e un dormitorio per donne in situazioni di disagio.
Quest’opera si inserisce nella rete di servizi della Caritas Diocesana, che già gestisce empori solidali a Copertino e Casarano, mense a Gallipoli, Nardò e Casarano, il dormitorio maschile di Gallipoli e il Centro Socio-Educativo di Boncore.
La nuova struttura sarà affidata agli operatori della Caritas Parrocchiale di Melissano, sotto il coordinamento della Caritas Diocesana, con l’obiettivo di offrire accoglienza, sostegno e opportunità di riscatto a chi vive momenti di difficoltà.
Questo progetto rappresenta un importante segno di attenzione della Diocesi verso le fragilità sociali e di collaborazione con le istituzioni locali, che, nonostante l’impegno dei servizi sociali, spesso si trovano a far fronte a situazioni di emergenza con risorse limitate.
La Casa della Carità “San Giuseppe” sarà un luogo dove la carità concreta si traduce in accoglienza e solidarietà, offrendo dignità e speranza a chi ne ha bisogno.
La comunità diocesana è invitata a partecipare «a questo momento significativo, che testimonia il cammino della Chiesa accanto ai più poveri e fragili, con una presenza viva e concreta sul territorio».
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Uguale a me, il tour di Rosario Miraggio sbarca a Gallipoli
Il cantante napoletano sarà al Teatro Italia venerdì 21 marzo
Rosario Miraggio sarà a Gallipoli con il suo “Uguale a me“ Winter Tour 2025.
Il cantante napoletano si esibirà venerdì 21 marzo sul palco del Teatro Italia.
Dopo il grande successo del tour estivo che lo ha portato tra giugno, luglio e agosto nelle più belle località da nord a sud della Penisola, Rosario Miraggio riabbraccia il suo pubblico per cantare insieme le sue canzoni più amate, in una scaletta che racchiude oltre 10 anni di successi.
Ha scelto l’atmosfera magica dei teatri italiani per rappresentare uno show ricco di sorprese.
Sul palco sarà accompagnato da Davide Esposito (batteria), Alessandro Anzalone (basso), Raffaele Carboni (chitarre), Luca Esposito (tastiere).
I biglietti di Uguale a Me, prodotto da GGD e Studiouno Marketing, sono disponibili su Ticketone.it e nei punti vendita abituali.
ROSARIO MIRAGGIO
Inizia la sua carriera artistica di cantante napoletano all’età di 8 anni duettando nel brano Io canto a te con il padre Franco Miraggio, vero nome Gaetano Tassero. Nel 1996 riceve da Mario Merola il premio come “miglior voce emergente” in un concorso tenutosi al Teatro delle Palme di Napoli.
Tuttavia, dopo brevi apparizioni in feste pubbliche e cerimonie, esce il suo primo album con la OP Music La professoressa Diana, e dopo quest’album interrompe per un certo periodo la propria carriera.
Riprende nel 2004 pubblicando il suo primo album Amore in tre parole che segna la svolta nella sua carriera. L’album, infatti, ottiene un positivo riscontro di pubblico, che permette al cantante di farsi conoscere sulla scena discografica napoletana.
Nel giugno del 2006 esce il secondo album Io canto a te in cui reinterpreta 9 brani del padre.
Nel 2007 viene pubblicato l’album Mille pezzi di cuore, che rappresenta il maggior successo di Rosario Miraggio.
Nello stesso anno, in uno dei concerti di Gigi D’Alessio, Miraggio ha modo di duettare con lui nel brano Male, inoltre il brano La macchina 50 viene scelta come una delle colonne sonore nel film Gomorra diretto da Matteo Garrone.
A maggio del 2008 esce il quarto album Prendere o lasciare che fa conoscere il cantante anche al di fuori del circuito neomelodico napoletano.
Infatti, viene invitato a Buona Domenica, dove presenta il singolo che dà il titolo all’album.
Il 9 aprile 2010 esce il suo nuovo singolo in tutte le radio “Il mio spazio nel tuo tempo“.
Il 27 aprile esce il suo nuovo album contenente 7 brani inediti intitolato anch’esso Il mio spazio nel tuo tempo, album che sarà finalmente in promozione in tutta l’Italia e non solo nel panorama meridionale. Il 28 aprile l’album sarà presentato per la prima volta nella carriera del cantante a Milano.
Il 30 marzo 2011 esce il nuovo singolo L’amore che mi dai dove il videoclip ufficiale è ispirato al film Misery non deve morire, diretto dal regista Claudio D’Avascio; nello stesso anno prende parte al Radio Cuore tour.
Nel 2012 esce il suo settimo lavoro discografico Fortemente (Cd + DVD) con la collaborazione dei Club Dogo.
Il 6 luglio 2012 su YouTube esce il video con i Club Dogo (Senorita), con la partecipazione di Teresanna Pugliese. Nel 2013 esce il nuovo singolo con Ida Rendano, intitolato La Notte, dall’album di quest’ultima Cu tutt’o core.
Nello stesso anno esce il singolo intitolato “Basta lui”.
Nel 2014 esce il suo album Mai via con 13 inediti tra cui “Si annà fernì ferniscene“, “Amò“, “Lacrime di stelle“, “Basta lui” e “Fortemente per rinascere“.
Nel 2024 pubblica il suo nuovo album Uguale A Me.
Appuntamenti
La prossima frontiera di Miggiano
Comunità energetiche e consumo condiviso: incontro pubblico in programma domani dalle ore 18,30 nella sala del Vecchio Municipio. Il sindaco Michele Sperti: «Incontro utile comprendere i principi fondamentali che ruotano attorno alle Comunità energetiche e a indirizzare i cittadini verso una scelta consapevole»
Un momento utile per presentare alla cittadinanza quella che potrebbe essere la nuova frontiera del paese.
Le Comunità energetiche rinnovabili è costituita da un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, le cooperative, gli enti di ricerca, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale, che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti nella disponibilità di uno o più soggetti associatisi alla comunità.
In una Cer l’energia elettrica rinnovabile può esser condivisa tra i diversi soggetti produttori e consumatori, localizzati all’interno di un medesimo perimetro geografico, grazie all’impiego della rete nazionale di distribuzione di energia elettrica, che rende possibile la condivisione virtuale di tale energia.
L’obiettivo principale di una Comunità energetica è quello di fornire benefici ambientali, economici e sociali ai propri membri o soci e alle aree locali in cui opera, attraverso l’autoconsumo di energia rinnovabile. Uno strumento in grado di contribuire in modo significativo alla diffusione di impianti a fonti rinnovabili, alla riduzione dell’emissione di gas serra e all’indipendenza energetica del Paese.
L’evento è in programma domani, giovedì 30 gennaio, dalle ore 18,30 nella sala del Vecchio Municipio che si affaccia sulla omonima piazza.
Dopo i saluti del sindaco di Miggiano Michele Sperti, dell’assessora al Bilancio Luciana Mangino e del consigliere comunale delegato all’Ambiente Antonio Surano, interveranno Alfonso Bonafede, ex ministro della Giustizia e oggi, uscito dalla politica, esperto tra i più importanti in Italia degli aspetti legali e delle opportunità per imprese e consumatori delle Cer, e Sante Arpino, responsabile tecnico Gmt Sud.
«Le Comunità energetiche rinnovabili sono una grossa opportunità», sottolinea il primo cittadino di Miggiano, Michele Sperti, «in un momento storico che fa delle nuove politiche green uno degli obiettivi primari. Le Cer hanno la capacità di garantire ritorni importanti in termini ambientali, sociali ed economici mentre il “caro energia” morde forte alle porte delle famiglie aumentando il costo della spesa di bollette e spese primarie».
«L’incontro può essere utile», conclude il primo cittadino, «a fare comprendere i principi fondamentali che ruotano attorno alle Comunità energetiche e a indirizzare i cittadini verso una scelta consapevole».
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