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Italieni: un libro da leggere e meditare
Una raccolta di articoli apparsi a firma dell’autore “Paolo Vincenti” su varie testate on-line. riflessioni si alternano a battute al fulmicotone, in una scrittura vivida, versatile, molto contemporanea
Il libro di Paolo Vincenti, “Italieni” (Besa 2017), sarà presentato venerdi 3 novembre 2017 a Taurisano, presso la Caffetteria Normal, alle ore 18.30. Si tratta di una raccolta di articoli apparsi a firma dell’autore su varie testate on line e qui raccolti in volume. Il libro si caratterizza come una analisi semiseria, lucida e pungente, sull’Italia di oggi e sulle sue storture. Sapide riflessioni si alternano a battute al fulmicotone, in una scrittura vivida, versatile, molto contemporanea. Ce n’è per tutti i gusti e l’autore, nelle sue bordate, non risparmia nessuno dei personaggi e degli avvenimenti che hanno occupato la scena pubblica negli ultimi anni.
“ITALIENI”. LA SCRITTURA COME ZAPPING.
Si compone di una serie di articoli, comparsi su riviste online tra il 2015 e il 2017, che prendono spunto dalla cronaca politica o di costume, come: la Legge Cirinnà (20 maggio 2016), il referendum sulle trivelle (12 aprile 2016) il referendum sulla riforma costituzionale (4 dicembre 2016), il referendum inglese sulla Brexit (23 giugno 2016), le dimissioni di Renzi (7 dicembre 2016) e la nascita del governo Gentiloni (12 dicembre 2016), la liquidazione di Banca Etruria (22 novembre 2015), gli attentati di Bruxelles (22 marzo 2016), l’incostituzionalità dell’Italicum (25 gennaio 2017), l’amministrazione Raggi a Roma.
Per i temi legati al costume, troviamo nel libro: la querelle sul ritiro di Totti (2016-2017), la morte di Silvana Pampanini (6 gennaio 2016), quella di Paolo Poli (25 marzo 2016), il Nobel per la Letteratura a Bob Dylan (ottobre 2016), la vignetta di Charlie Hebdo sul terremoto di Amatrice (settembre 2016), la Pokemon mania (2016), ecc.
Lo stile è quello già consolidato dalla precedente pubblicazione “L’osceno del villaggio”: a metà tra l’editoriale e il satiresco, tra il serio e il faceto. “Italieni” è una carrellata sui principali avvenimenti accaduti nell’ultimo anno e mezzo, filtrati spesso attraverso lo schermo di un televisore, vero e proprio oggetto feticcio per l’autore. Finestra elettrica sempre aperta sul mondo reale o immaginifico che sia, non importa, dove l’assuefazione può solo essere scongiurata attraverso il continuo cambio di canale.
Ed è lo stesso zapping, unica forma di controllo di un mezzo così pervasivo, che sembra essere stato riversato nella scrittura di Vincenti, assurgendo a vero e proprio metodo narrativo che attraverso l’ellissi, la fratturazione degli avvenimenti, il salto senza reti di protezione da un argomento all’altro, cerca di superare l’illusione della continuità logico-temporale impacchettata dalla ideologia dominante. Svelando tutta l’alienazione e lo straniamento dell’uomo contemporaneo.
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Assaggi di gusto, il sapore del sacro
Domani a Melpignano visita del palazzo Marchesale con archeologa e degustazione narrata dei cibi rituali con antropologa
Si scoprono i sapori della tradizione natalizia salentina tra sacro e profano, i riti e il folklore locali nel percorso esperienziale “Assaggi di Gusto, il Sapore del Sacro”, ideato dal comune di
Melpignano nell’ambito del progetto “Melpignano promuove cultura”, che propone in ogni stagione percorsi ideali per viaggiatori attenti ai temi del cibo, dell’arte e dell’artigianato, realizzati con l’Associazione di Promozione Sociale pugliese Vivarch e varie realtà.
Domani, sabato 28 dicembre, dalle 15.30 alle 18.30, si visita il Palazzo Marchesale in compagnia dell’archeologa Eda Kulja: l’ex castello feudale dotato di torri merlate, cinta muraria, fossato e camminamenti di ronda,
trasformato in una raffinata residenza nel Seicento, ha un bellissimo giardino storico con fontana tardo cinquecentesca e un pergolato di centosessanta colonne, la cella carceraria ricoperta dai segni incisi nella pietra dai detenuti e preziosi affreschi negli ambienti a piano terra, con motivi vegetali, episodi mitologici, tra i quali la seconda fatica di Ercole e scorci bucolici di un giardino con fontana.
Nella sala a botte l’antropologa Francesca Casaluci dell’Associazione Salento Km0 condurrà la degustazione narrata “Il Sapore del Sacro”.
Attraverso una tavolata imbandita con ricette legate alle festività natalizie, dall’Immacolata all’Epifania, tra cui alcuni dolci preparati dal forno Fior di Pane di Melpignano, si parlerà dei cibi rituali pugliesi, ovvero preparazioni che seguivano gesti antichissimi, confezionate principalmente dalle donne, seguendo ricette che affondano le origini nella notte dei tempi.
Come le Pittole di San Nicola, ispirate alle 3 sfere che accompagnano la raffigurazione del Santo che ha dato origine alla figura di Babbo Natale, dietro il quale si celano antiche usanze risalenti ai Saturnalia romani o gli “Occhi di Santa Lucia”, che celebrano l’imminente ritorno della luce nella notte ritenuta tradizionalmente la più corta dell’anno.
“Se c’è un modo attraverso cui l’uomo ha comunicato con il divino – sostiene Francesca – questo è il cibo. Soprattutto nella religiosissima contadina, popolare e semplice, priva di fronzoli, le tavole spesso hanno rappresentato soglie tra il “mondo di qua” e il “mondo di là”, passaggi verso il sacro, collegamenti privilegiati in grado di connettere immanente e trascendente, materiale e spirituale, sacro e profano.
Le chiavi per aprire queste porte sono state per secoli i cibi rituali”.
Prima di andar via, merita una sosta La Pietra del Gusto, l’installazione dell’architetto Silvana Inguscio realizzata in collaborazione con Bianco Cave, come inno all’identità e biodiversità del Salento, visitabile fino al 6 gennaio.
Questa tavola botanica in pietra calcarenite, che celebra l’ulivo, anima e simbolo della Puglia, plasmato in forme che evocano gocce d’olio e foglie richiama la sacralità del lavoro e la ciclicità della vita.
Questi incavi accolgono cibi di stagione – frise, pane, arance, legumi, ampolle d’olio – trasformando l’installazione in una tavola che celebra la condivisione e il legame con la terra.
La scelta di Melpignano non è casuale, perché questo piccolo comune guidato dalla giovane
sindaca Valentina Avantaggiato, attraverso iniziative come il Mercato del Giusto (piccolo
mercato di bio agricoltura arricchito da eventi culturali, quali talk e dibattiti sulle tematiche legate al food) e il Master in Gastronomie Territoriali Sostenibili e Food Policies, promuove sostenibilità e tradizione, considerando il cibo non solo nutrimento, ma un atto d’amore per il territorio e un manifesto per il futuro.
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Festa a Casu: il tripudio del formaggio per 4 giorni
Torna stasera in piazza Salandra Festa a Casu, un’edizione natalizia dell’ormai collaudata festa del formaggio salentino. Da oggi sino a lunedì 30 dicembre (ogni sera, a partire dalle ore 19) sapori, tradizioni e musica caratterizzeranno il “cuore” della città per un evento in onore soprattutto del variegato universo dei formaggi e di tutti i prodotti caseari prodotti sul territorio.
Attraverso gli stand di diversi produttori locali, sarà possibile immergersi nel gusto di un alimento tra i più buoni e diffusi sulla nostra tavola e anche tra i più attrezzati da chi visita il Salento. Accanto al formaggio sarà possibile degustare altri piatti tipici di Nardò e del Salento, offerti dalle attività enogastronomiche del centro storico, e non mancherà l’artigianato “solidale”, l’animazione per bambini e la musica dal vivo. Quindi, appuntamento in piazza a partire da stasera con il formaggio ricotta, la ricotta, il caciocavallo, ma anche con la puccia, il capocollo, i frittini, le pettole, le polpette, i pezzetti, lu purpu a pignatu e infine le gallette salentine, le zeppole con crema, le confetture e il vin brulè. Per quanto riguarda la musica, questa sera si esibiranno gli Yuts and Culture (afrobeat, reggae e hip-hop), domani sera, sabato 28 dicembre, i Tv Color (trash&roll), dopodomani, domenica 29 dicembre, l’animazione per bambini del Tappeto Volante (dalle ore 17), infine lunedì 30 dicembre i FuoriCorso&Co. (pop italiano e internazionale). Insomma, buon cibo, calore e l’inconfondibile atmosfera natalizia.
Festa a Casu è un progetto del Comune di Nardò, realizzato con il contributo del Dipartimento Agricoltura, Sviluppo rurale e ambientale della Regione Puglia. Con il coordinamento del consigliere delegato alle Attività produttive e allo Spettacolo Lelè Manieri e del consigliere delegato al Centro storico Carlo Benegiamo.
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Il Concerto di Capodanno al Teatro Apollo
Saranno Karima e Patrizia Conte le cantanti protagoniste dell’atteso “Concerto di Capodanno”, organizzato e promosso dalla Provincia di Lecce e dal Comune di Lecce, in programma l’1 gennaio, alle ore 20, presso il Teatro Apollo, a Lecce. Con le due soliste saranno in scena l’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento, diretta da Paolo Lepore, e il pianista Piero Frassi.
Il Concerto di Capodanno si avvale della direzione artistica di Giandomenico Vaccari e Maurilio Manca nell’ambito del progetto “Stagione Lirica della Provincia di Lecce – Teatro di Tradizione”, realizzato grazie al sostegno del Fondo Nazionale Spettacolo dal Vivo del Ministero della Cultura e di Regione Puglia, con la collaborazione del Comune di Lecce, del Teatro Pubblico Pugliese e della Camera di Commercio di Lecce.
La notorietà di Karima è testimoniata da diverse partecipazioni a programmi televisivi (“Amici”, “Crozza Alive”, “I Migliori Anni”, “Tale e Quale Show”) oltre al Festival di Sanremo e ai tantissimi concerti effettuati in tutto il mondo. Nella sua voce potente e significativa convivono e si esprimono i colori del jazz, del soul, del blues e perfino del gospel.
Il repertorio jazz è grande fonte di ispirazione anche per Patrizia Conte che può vantare importanti collaborazioni con grandi nomi internazionali come Lee Konitz, Cedar Walton, Billy Higgins, Mark Murphy, Jimmy Owens, Bobby Durham, Bobby Watson e in ambito italiano con Tullio De Piscopo.
Il programma proposto è un omaggio alla musica internazionale declinata in diversi generi. Si va dalle canzoni composte da George Gershwin fra cui “Summertime” dal musical Porgy and Bess, “Some one to watch over me”, “But not for me”, “I got rhythm”, “The man I love”, “Embraceable you”, affidate alla voce di Patrizia Conte sugli arrangiamenti per orchestra sinfonica di Silvestro Sabatelli, a celebri pezzi di Burt Bacharach, di cui Karima è raffinata interprete accompagnata al pianoforte da Piero Frassi, sino ad alcuni classici di tradizione natalizia che, attraverso l’interpretazione della stessa cantante acquistano una veste originale, moderna e brillante.
Completano la scaletta tre notissimi brani eseguiti dall’Orchestra OLES per far rivivere l’atmosfera spumeggiante delle musiche da ballo viennesi composte da Johann Strauss padre e figlio: “Unter Donne und Blitz”; “Tritsch-Tratsch-polka”; “Fruhlingsstimmen” (Voci di Primavera). La serata sarà condotta da Monia Palmieri.
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