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“La luce che resiste” a Castrignano del Capo

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Continuano gli incontri della rassegna ππ£ππ€π£π©π§π π‘ππ©π©ππ§ππ§π π π π’ π―ππ§π€ con la presentazione del libro dell’autrice (e psicoterapeuta) castrignanese recentemente scomparsa, ππ§ππ£ππ πΎππππ§π.
Sabato 6 maggio: appuntamento da non perdere presso la Biblioteca Comunale di Castrignano del Capo.

Appuntamenti
I Percorsi del Sacro a Melpignano
Un viaggio emozionante tra arte, fede e folklore, per riscoprire il senso profondo della tradizione pasquale

Risuonano ancora una volta i canti di passione nella quiete senza tempo di Melpignano, scrigno dβarte e di storia nel cuore della GrecΓ¬a Salentina.
Un richiamo antico, unβeco di devozione che attraversa i secoli e torna a vibrare nei vicoli silenziosi del borgo, tra la pietra leccese e le memorie di un tempo in cui il sacro era linfa vitale della comunitΓ .
Il 19 aprile, alla vigilia della Santa Pasqua, prende vita un nuovo capitolo de I Percorsi del Sacro, un viaggio emozionante tra arte, fede e folklore, per riscoprire il senso profondo della tradizione pasquale.
Unβesperienza che trascina indietro nel tempo, tra riti e racconti, aprendo le porte di antiche cappelle che custodiscono storie di devozione e speranza.
Un cammino guidato da Paola Russo, con partenza alle ore 16 dallβInfo Point di via Roma 16 (prenotazione obbligatoria al 3277128024), che si snoda tra la Cappella dellβAssunzione della Vergine (la cui facciata del 1678 occulta in parte lβoriginaria cinquecentesca); la Cappella di San Rocco del 1760 con allβinterno una tela che raffigura San Rocco, San Sebastiano, San Michele Arcangelo e S. Andrea dβAvellino; la Cappella di San Michele Arcangelo, che risale al 1741 e ha un altare sormontato dalla statua del Santo che uccide il drago e la Cappella della Madonna di Costantinopoli del 1735 con altare in pietra leccese e sopra la tela della Vergine invocata a protezione dallβinvasione dei Turchi.
Piccoli scrigni di arte sacra che, per un giorno, si svelano agli occhi dei visitatori, illuminati dalla luce calda del pomeriggio salentino.
Ad accompagnare il cammino, le struggenti note del Centro di Cultura Popolare di Melpignano, con i cantori Salvatore Gervasi, Mariella Salierno e Letizia Gervasi.
Il viaggio musicale inizia con il toccante βLamento di Mariaβ, prosegue con una serenata e il suggestivo βTu Passiunaβin lingua grika, per poi culminare con una tarantella devozionale che celebra la fusione tra sacro e popolare.Lβultima tappa Γ¨ nel suggestivo Palazzo Marchesale, dove la tradizione incontra il gusto: qui si racconta la preparazione della cuddhura, il dolce pasquale della rinascita, a base di farina, zucchero e uova sode preparato per il Sabato Santo, come fine del digiuno della Quaresima, realizzato dal forno Fior di Pane e offerto ai partecipanti. Un gesto simbolico che suggella un pomeriggio fatto di emozioni autentiche, di suoni e di sapori che parlano di un Salento profondo, custode di unβereditΓ culturale inestimabile.
I Percorsi del Sacro rientrano nel progetto βMelpignano promuove culturaβ, voluto dallβAmministrazione Comunale guidata dalla sindaca Valentina Avantaggiato e realizzato in collaborazione con Vivarch, Associazione di Promozione Sociale pugliese, per valorizzare il borgo in ogni stagione dellβanno. Una Melpignano che, oltre il celebre Concertone della Notte della Taranta, si rivela nella sua essenza piΓΉ intima e spirituale, conquistando il cuore di chi la vive e la scopre.
Un invito a perdersi tra pietre antiche e canti senza tempo, a lasciarsi avvolgere dalla magia di un rito che si rinnova, a riscoprire la bellezza della lentezza e della memoria.
I Percorsi del Sacro (19/4, h.16-19): passeggiata con guida e musicisti e una cuddhura da portare a casa. Costo 15 β¬; costo ridotto 10 β¬ per minori di 14 anni, gratuito sotto i 6 anni.
Info Point Melpignano, via Roma 16, Melpignano (Le), tel. 3277128024, melpignanoinfopoint@gmail.com
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Tutto pronto per la Cuccagna della tradizione di Pasquale
Parteciperanno al torneo anche le compagini della squadra βI Mattiβ di Gubbio e βI GhΓ©ttβ di Colloro…

Oggi a Lecce, si terrΓ la presentazione della IV edizione del torneo βSalento in Cima alla Cuccagnaβ, organizzato dalle Associazioni βMadonna di San Filiβ di Monteroni, Pro Loco San Donato e Galugnano, βRioni Collepassesi A.P.S.β di Collepasso, βAssociazione Genitori Insiemeβ di Cocumola e Parrocchia Maria SS. Assunta di Sternatia.Β
Interverranno ad illustrare i dettagli dellβiniziativa, che ripropone un antico rito tipico della tradizione pasquale, il presidente della Provincia, Stefano Minerva, il sindaco di Monteroni, Mariolina Pizzuto con il presidente dellβAssociazione βMadonna di San Filiβ, Antonio Quarta, il sindaco di Collepasso Laura Manta con Luigi Piscopo dellβAssociazione βRioni Collepassesiβ, il sindaco di Minervino Antonio Marte con il rappresentante dellβAssociazione βGenitori Insiemeβ di Cocumola Roberto Pagliaro, il sindaco di San Donato, Alessandro Quarta con il presidente della locale Pro Loco, Tommaso Grande ed il parroco della Chiesa Maria SS. Assunta di Sternatia, Don Vito Mangia.
Proposta per la prima volta nel 2019, la manifestazione βSalento in Cima alla Cuccagnaβ questβanno vedrΓ il coinvolgimento di cinque Comuni.Β
La tappa inaugurale del tour si terrΓ a San Donato lunedΓ¬ 21 aprile, cui seguirΓ lβappuntamento con la festa della Madonna di San Fili, che si celebra martedΓ¬ 22 aprile a Monteroni. Quindi, spazio agli altri appuntamenti di Sternatia (giovedΓ¬ 24 aprile), Collepasso (venerdΓ¬ 25 aprile) e Cocumola (sabato 26 aprile).
Parteciperanno al torneo anche le compagini della squadra βI Mattiβ di Gubbio e βI GhΓ©ttβ di Colloro.Β
Infine, prevista la partecipazione dei piΓΉ piccoli, che potranno cimentarsi con la scalata del βPalo della cuccagna per bambini e ragazziβ.
Appuntamenti
A Ruffano aprile Γ¨ devozione
Dal secolare Coro delle Pie Donne per il VenerdΓ¬ Santo alle celebrazioni per la Madonna del Buon Consiglio, passando per l’attesissima Fiera di San Marco

Aria di primavera, aria di festa. Ogni anno a Ruffano aprile fa rima con grande devozione. Nellβarco di pochi giorni si susseguono infatti le celebrazioni per San Marco, per la Madonna del Buon Consiglio anticipate questβanno di appena pochi giorni, con la Santa Pasqua che ricorre ad aprile, da una ricorrenza speciale e secolare, quella del Coro delle Pie Donne del VenerdΓ¬ Santo.
San Marco
Frutti di stagione, strumenti da lavoro, prodotti dβartigianato locale, bestiame e tanto altro. Questi i prodotti storicamente associati alla secolare Fiera di San Marco a Ruffano. Una delle piΓΉ datate (probabilmente la piΓΉ antica) fiere primaverili del basso Salento.
VenerdΓ¬ 25 aprile anche questβanno sarΓ il tanto atteso giorno della Fiera, che da sempre convoglia da tutta la provincia migliaia di fedeli, mossi anche dalla forte devozione verso il santo protettore dellβudito.
Il pellegrinaggio alla cripta ed al Santuario di San Marco, nel centro storico di Ruffano, Γ¨ un passaggio imprescindibile prima di lasciarsi cullare da colori, odori e sapori dei numerosissimi stand che abbracciano per centinaia e centinaia di metri il centro abitato ruffanese.
Ma la festa di San Marco non Γ¨ solo nella fiera. LβArciconfraternita SS. TrinitΓ e Carmine della Parrocchia di San Francesco dβAssisi cura il programma religioso che si apre con il triduo di preparazione, martedΓ¬ 22 aprile, presso la chiesa di San Francesco. Gli orari: alle 18 il Rosario, alle 18e30 la santa messa e la preghiera al Santo.
Il giorno della vigilia, giovedΓ¬ 24, a margine del Rosario e della funzione, la traslazione dellβimmagine del Santo martire ed evangelista in processione dalla chiesa di San Francesco alla chiesa del Carmine. Per lβoccasione, la chiesa del Carmine (che si colloca sulla cripta di San Marco) sarΓ aperta ai visitatori: ricordiamo che nel 2023, nel corso di lavori di restauro tuttora in fase di realizzazione, vi sono stati scoperti degli affreschi secolari, di cui si era persa memoria.
Le celebrazioni religiose prevedono poi per il giorno del santo, venerdΓ¬ 25, le messe allβaperto (meteo permettendo) nellβarea antistante il Santuario di San Marco. Gli orari: alle 8, alle 9, alle 10, alle 11, alle 17e30. Chiude la solenne celebrazione con predicazione alle 19.
La Madonna del Buon Consiglio
Il legame di Ruffano alla Madonna del Buon Consiglio Γ¨ frutto di un miracolo, ed anche delle celebrazioni in onore di San Marco. Era il 1467 quando, durante il vespro in onore proprio del Santo Evangelista, su una parete della chiesa allβepoca in via di costruzione, apparve la Madonna conosciuta anche come la Signora di Scutari, o Signora degli Albanesi, che aveva lasciato la sua terra invasa dai Turchi. La tela presente oggi nella chiesa del Buon Consiglio raffigura proprio il prodigio del viaggio, compiuto dallβicona della Madonna portata in volo dagli Angeli.
La Confraternita della Madonna del Buon Consiglio e SS. Sacramento, della Parrocchia NativitΓ Beata Maria Vergine, ha previsto anche questβanno celebrazioni sia di natura religiosa che civile.
Da martedì 22 a giovedì 24 aprile triduo e solenni quarantore eucaristiche. Alle 7e30 lodi, santa messa ed esposizione del SS. Sacramento. Alle 12 ora media e reposizione. Alle 15 nuova esposizione e alle 18e15 santo rosario. Alle 18e45 vespri e benedizione eucaristica. Alle 19 la santa messa.
Sabato 26 giorno della festa si apre alle 7e30 con la prima della messe in Confraternita. La successiva Γ¨ alle 9. Alle 18e30 la solenne processione accompagnata dal concerto bandistico βCittΓ di Francavilla Fontanaβ. Al rientro, celebrazione eucaristica in Chiesa Madre presieduta da Mons. Bruno MusarΓ², emerito Nunzio Apostolico. LunedΓ¬ 28 la traslazione del Simulacro (sin qui rimasto in Chiesa Madre) presso la Confraternita, con santa messa di ringraziamento.
Il programma civile invece si concentra in due giornate.
VenerdΓ¬ 25 alle ore 21, in piazza del Popolo, il concerto dei βBlack outβ. Sabato 26 dopo la santa messa spettacolo pirotecnico e, alle 21, in piazza del Popolo, il concerto musicale municipale βCittΓ di Francavilla Fontanaβ, diretto da Ermir Krantja, Maestro cittadino onorario francavillese e originario di Tirana (a suggellare il ponte tra Italia e Albania aperto dalla Vergine).
Il Coro delle Pie Donne
A Ruffano i riti della Settimana Santa hanno origini antichissime e rappresentano un intreccio di fede, storia e tradizione che raggiunge il suo apice nel VenerdΓ¬ Santo, con la Solenne Processione. I confratelli incappucciati, coronati di spine, scalzi e con i simboli della penitenza: le discipline e le pisare. Lungo le strade del paese risuonano gli antichi inni, composti per le Confraternite ruffanesi. Il piΓΉ struggente e solenne Γ¨ βO genti che passateβ, un lamento che accompagna la processione di GesΓΉ Morto e che scuote gli animi di chi lo ascolta.
A intonarlo insieme alla banda Γ¨ il grande βCoro delle Pie Donneβ, oltre 100 voci femminili che custodiscono e tramandano una tradizione secolare. Vestite di nero, con il capo velato in segno di lutto, non solo narrano la Passione di Cristo, ma si fanno eco di un dolore universale, dando voce alle sofferenze del mondo. In origine, ogni Confraternita aveva il proprio coro, poi unificato per rendere questa esecuzione ancora piΓΉ potente e corale.
Per molti anni, queste donne non hanno avuto piena consapevolezza di essere le custodi di unβantichissima tradizione orale. Cantavano perchΓ© cosΓ¬ si era sempre fatto, incoscienti di tramandare un patrimonio culturale unico. Γ un’usanza antica, autentica, che ha resistito ai cambiamenti e oggi si rinnova grazie alla partecipazione sempre piΓΉ sentita delle nuove generazioni. Ancora oggi, infatti, il coro Γ¨ un simbolo identitario di Ruffano, unico nella sua storicitΓ e profondamente radicato nella comunitΓ . Non si tratta di una semplice esecuzione, ma di un canto dellβanima, tramandato di madre in figlia, che continua a rendere il VenerdΓ¬ Santo un momento di intensa e irripetibile suggestione.
Il coro delle donne Γ¨ il protagonista soprattutto dellβinizio e della conclusione della processione, quando lβAddolorata ritrova il figlio morto e quando dovrΓ darne lβultimo saluto. Un momento struggente e di grande preghiera grazie al canto eseguito insieme alla banda.
VenerdΓ¬ 18 aprile alle 21:30 ci sarΓ la partenza dellβAddolorata dalla Chiesa di San Francesco, in Piazza LibertΓ .
In Piazza Nazario Sauro lβaccoglienza del Cristo Morto, con esecuzione dell’Inno dalle Pie Donne e inizio della Solenne Processione. Al rientro (attorno alla mezzanotte), sosta in Chiesa Madre con predicazione e Benedizione Solenne. Segue il tradizionale βSalutoβ tra il Cristo e la Vergine e rientro dei simulacri nelle proprie Confraternite.
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