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La “lunga” Candelora di Martano
Tre giorni di eventi (3, 4, 5 febbraio) dopo la giornata di domani riservata ai riti religiosi

Presentata a Palazzo Adorno a Lecce la 25^ edizione della Fiera della Candelora di Martano.
L’evento, promosso dal Comune di Martano e dal Consorzio Operatori Aree Pubbliche, con il patrocinio, tra gli altri, della Provincia di Lecce, si svolgerà il 3-4-5 febbraio, presso Expomercato, tensostruttura in Largo Primo Maggio, preceduta dagli eventi religiosi di giovedì 2 febbraio, ricorrenza della Candelora (che chiude le celebrazioni natalizie e apre il cammino verso la Pasqua, e che prevede la benedizione di ceri e candele nelle chiese).
A presentare il ricco programma dei tre giorni sono intervenuti il sindaco di Martano e consigliere provinciale Fabio Tarantino, con il vice sindaco Antonella Tremolizzo, il presidente del consorzio CoAp Salvatore Sanghez e la docente dell’I.I.S.S. “Trinchese” di Martano Giacinta Calò.
«Presentiamo la XXV edizione della Fiera della Candelora e siamo contenti per quello che rappresenta: una Fiera che racchiude una tradizione culturale e che racconta la millenaria storia del nostro territorio. È il primo appuntamento dell’anno per la cultura contadina e religiosa di Martano, una festa che scansiona i tempi delle stagioni», ha dichiarato il sindaco di Martano e consigliere provinciale Fabio Tarantino.
«Diversi gli eventi che faranno da corollario al ricco programma che, assieme ai partner, abbiamo messo in campo», aggiunge il primo cittadino, «un programma che definirei ambizioso, che va dai riti religiosi, al mercato degli animali, riferimento ormai storico per l’area della Grecia Salentina, alla tradizionale Fiera, con il coinvolgimento di tanti espositori, all’aspetto musicale, con l’esibizione dei ragazzi del laboratorio musicale del “Trinchese”, ormai stabilmente nell’orbita della Notte della Taranta, per passare poi allo spettacolo equestre di cavalli spagnoli e finire al veglioncino di carnevale per i più piccoli. Tanti e variegati gli appuntamenti, che abbracciano tutte le fasce di età, con l’obiettivo di rendere ancora più appetibile la Fiera».
«Come Comune di Martano», conclude il sindaco Fabio Tarantino intendiamo essere in prima linea per stimolare e rilanciare maggiormente una Fiera divenuta ormai negli anni un punto di riferimento del tessuto produttivo del Salento e dell’area della Grecia Salentina, in particolare».
IL PROGRAMMA
Giovedì 2 febbraio, ore 17,30, celebrazione religiosa “Candelora”, presso Oratorio via Cristoforo Colombo; a seguire processione e Santa Messa, presso la Chiesa Madre.
Venerdì 3 febbraio, Largo Primo Maggio, ore 18,30, inaugurazione della Fiera Expomercato alla presenza delle autorità civili, istituzionali e religiose.
A seguire: A ritmo di pizzica, esibizione dei ragazzi e delle ragazze del laboratorio musicale dell’IISS “S. Trinchese” di Martano e della Notte della Taranta, “I Taranters”, con il rapper Marmo.
Sabato 4 febbraio, in Largo Primo Maggio, dalla mattina alla sera, la Fiera Expomercato.
Alle 11, presentazione del progetto “Coltivatori di Comunità”, attivo con il Servizio Civile di Martano e degli “Orti Scolastici”, realizzati in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Martano e Carpignano Salentino.
Alle 12, presentazione del libro “Agente Pastanaca”: il codice segreto dell’Agente Pastanaca è il griko, un codice utile a svelare misteri, compiere pericolose imprese e sfuggire al nemico.
Alle, Stasera con Uccio: Uccio De Santis racconterà 20 anni di Mudù, attraverso gag, monologhi e l’immancabile coinvolgimento del pubblico. L’esibizione sarà preceduta da un intrattenimento musicale a cura di Stefano Carlino, protagonisti ad Amici 2016 di Maria De Filippi.
Domenica 5 febbraio, mattina Mercato Fieristico.
Ore 9,30, spettacolo equestre di cavalli spagnoli danzanti, con attacchi di tradizione, presso largo adiacente Poliambulatorio Asl, a cura dell’ASD Centro Ippico Sant’Eligio e dell’ASD Equisalento.
Alle 16, in Largo Primo Maggio, Veglioncino di Carnevale: gonfiabili, trucco bimbi, esibizione del mago illusionista Dorian, sfilata di mascherine e tanta musica, a cura di Star Eventi e Servizi.
Anche il vice sindaco del centro griko Antonella Tremolizzo ha evidenziato come «la Fiera della Candelora, seppur organizzata in tempi brevissimi e ripresa dopo lo stop dovuto all’emergenza pandemica, intende tenere viva una tradizione ormai centenaria. Un grazie agli sponsor ed agli operatori commerciali che hanno reso possibile questa 25esima edizione».
La presenza dell’’I.I.S.S. “Trinchese” di Martano è stata spiegata da Giacinta Calò, docente dell’istituto: «È una partnership proficua, collaborativa e continuativa quella che da tempo intercorre tra la scuola e il Comune. E nell’occasione della Fiera saremo presenti con l’esibizione dei ragazzi e delle ragazze del laboratorio musicale dell’Istituto con il concerto dei ‘Taranters’, gruppo ormai nell’orbita della Fondazione della Notte della Taranta: motivo di orgoglio questo per la nostra scuola».
Infine, Salvatore Sanghez, presidente del consorzio CoAp, ha evidenziato come «l’appuntamento della Fiera, tornata ad organizzarsi dopo lo stop forzato, è quello di non far perdere una tradizione che a Martano è ultra decennale e che vede il paese come punto di riferimento dell’attività artigiana del Salento».
Appuntamenti
Master in gastronomie territoriali sostenibili a Melpignano
Lo scopo è quello di formare figure professionali capaci di affrontare le grandi sfide del nostro tempo. Inaugurazione domani (ore 17,30), presso l’Auditorium di Palazzo Marchesale

Tradizione come rigenerazione.
Si è soliti associare, anche nel settore agroalimentare, la tradizione al passato, l’innovazione al futuro.
Ma è un errore.
In realtà, la tradizione è proprio ciò che sostiene la vita e il suo impulso ad andare avanti, rigenerandosi continuamente.
Proprio per evitare di alimentare una retorica vuota del concetto di tradizione, è necessario non vederla come un passato da conservare ma, piuttosto, come il presente da cui sempre sgorga il futuro.
Questo il tema del dibattito che, nel pomeriggio di domani, venerdì 9 maggio, accompagnerà l’inaugurazione ufficiale del Master universitario di primo livello in “Gastronomie territoriali sostenibili e food policies” di Melpignano.
Un percorso unico sul territorio che forma i protagonisti del cambiamento nel mondo dell’alimentazione e della sostenibilità, nato da un’idea dell’amministrazione comunale di Melpignano e realizzato in collaborazione con l’Università del Salento, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Slow Food Italia e l’associazione Està.
Un’opportunità importante per i 25 partecipanti (laureati di ogni disciplina) che potranno partecipare alla seconda edizione del Master, senza alcun costo, grazie ai finanziamenti ottenuti con il bando Borghi vinto dal Comune di Melpignano insieme ai partner di progetto e si specializzeranno nel settore agroalimentare con un approccio sostenibile, acquisendo le competenze essenziali nella pianificazione e nel management dei sistemi alimentari, utilizzando strumenti di regolamentazione e gestione per creare attività di ristorazione pubblica a filiera corta e promuovendo la cultura gastronomica come leva per una ristorazione di qualità e un turismo sostenibile.
A partire dalle 17,30, presso l’Auditorium del Palazzo Marchesale di Melpignano, dopo i saluti della sindaca Valentina Avantaggiato, seguiranno quelli del rettore di Unisalento, prof. Fabio Pollice e del rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, prof. Nicola Perullo.
A partire dalle 18, poi, si alterneranno gli interventi del direttore del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali di Unisalento, prof. Mariano Longo, del direttore del Master, prof. Angelo Salento, del rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Prof. Nicola Perullo: «Il concetto di ‘tradizione’ viene oggi spesso equivocato. Da una parte, la si intende come mera conservazione nostalgica, passatismo ideologico e immobilismo; dall’altra, la si intende come l’opposto dell’innovazione, della spinta all’evoluzione e al cambiamento. Entrambe queste concezioni della tradizione sono sbagliate, perché la tradizione è un processo dinamico. La tradizione è ciò che è stato trasmesso a noi dai predecessori, ma come in una staffetta: noi prendiamo da loro il testimone e lo portiamo avanti, e questo è il meccanismo alla base di ogni ricerca e di ogni innovazione».
Un’impostazione didattica di 296 ore che prevede attività in presenza il venerdì e il sabato. Il programma si articola in tre moduli fondamentali: il primo “Storia, Cultura e Paesaggi dell’Identità Gastronomica Italiana”; il secondo su “Prodotti e Filiere di Qualità” e il terzo sulla “Progettazione Territoriale e Food Policies”, con focus sulla sociologia del turismo sostenibile, i sistemi alimentari urbani e territoriali.
Offre 60 CFU e 1500 ore di formazione, alternando lezioni frontali, laboratori e seminari all’interno del Palazzo Marchesale di Melpignano, stage e viaggi didattici sul territorio con un project work finale. Un’opportunità formativa che garantisce un doppio riconoscimento accademico da parte di UniSalento e UNISG di Pollenzo.
«Si rafforza la collaborazione tra profondo Sud e profondo Nord per investire sulla formazione, sul cibo che è politica, trasformazione del territorio, costruzione di benessere diffuso, di tutela del paesaggio, di pianificazione e governance territoriale e lo si fa creando le migliori alleanze tra comuni ai margini del territorio con università di eccellenza sulla materia», afferma la sindaca di Melpignano Valentina Avantaggiato.
Ed è proprio questa la missione del Master: formare figure professionali capaci di affrontare le grandi sfide del nostro tempo.
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Appuntamenti
Attraversare i confini. Dialoghi sulla contemporaneità a Marina Serra
Dal 10 maggio, ogni sabato, dalle 18 alle 20, al Celacanto, cinque appuntamenti con esperti e docenti universitari per esplorare i nodi della contemporaneità

Attraversare i confini per superare i recinti di carattere individuale e culturale e riconoscersi appartenenti a un’unica “comunità di destino”: la comunità umana.
È questo il senso profondo e la finalità del percorso “dialoghi sulla contemporaneità“: fornire ai partecipanti una comprensione delle dinamiche e delle implicazioni culturali, socio-economiche e politico-istituzionali che contraddistinguono il contesto globale, nazionale e locale.
Allo stesso tempo si vuole favorire la conoscenza, il dialogo e il confronto tra i partecipanti per educarsi a immaginare insieme soluzioni condivise alle dinamiche sociali e politiche.
E si vuole incoraggiare l’impegno nelle pratiche di cittadinanza del territorio.
Dal 10 maggio al 7 giugno, cinque appuntamenti con esperti e docenti universitari per esplorare i nodi della contemporaneità: Mediterraneo e identità culturali, nuovi nazionalismi, razzismo e suprematismo, l’impatto dell’Intelligenza Artificiale sulla percezione della realtà, fino al linguaggio bellico e alle guerre reali.
Un percorso aperto a tutti, volto a rafforzare la consapevolezza democratica e la capacità di leggere la complessità del presente con spirito critico e passione civile.
«Viviamo un momento storico in cui avvertiamo che il mondo può diventare qualcosa di diverso dalla realtà fin qui conosciuta, ma quello che ci domina è l’incertezza rispetto alla direzione che prenderà e l’impotenza ad agire su di essa» ha dichiarato Carmine Zocco, ideatore della rassegna.
Dalla sua esperienza come professore di tante giovani generazioni, è proprio ai giovani che guarda: «La sensazione di sentirci impreparati e disarmati non riguarda soltanto le grandi minacce epocali come le pandemie e l’irruzione prepotente di scenari di guerra nel cuore e alle porte dell’Europa. Si riscontra in modo sempre più diffuso tra i giovani un nuovo elemento di tormento: “l’angoscia climatica”. Gli stessi attivisti di Nuova Generazione ammettono di essere “angosciati per il futuro”. E l’angoscia li priva del futuro, avvertito come “una minaccia e non come una promessa” (M. Benasayag)».
Angoscia e democrazia sono incompatibili.
La democrazia può progredire in modo sano e forte all’interno di un’atmosfera di riconciliazione e di dialogo. Chi assolutizza la propria opinione e non porge ascolto agli altri apre la strada al fanatismo e ai fondamentalismi.
L’angoscia è uno strumento di dominio molto diffuso. Rende ubbidienti e ricattabili.
In un clima dominato dall’angoscia le persone non si fidano più di esprimere liberamente la loro opinione, e questo avviene proprio per il timore di essere repressi.
Perché, come scrive Byung-Chul Han, 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐦𝐨𝐜𝐫𝐚𝐳𝐢𝐚 𝐚𝐛𝐢𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐫𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐫𝐢𝐯𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐧𝐠𝐨𝐬𝐜𝐢𝐚 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐨𝐝𝐢𝐨.
CALENDARIO DEGLI INCONTRI
Mediterraneo, crocevia di culture
10 maggio – Prof. Franco Chiarello già Docente dell’Università di Bari su La scomparsa della realtà nell’era dei social media e dell’AI
17 maggio – Prof. Luigi Spedicato di Unisalento su Diversi/Uguali: razzismo e suprematismo
24 maggio – Prof. Fabio Ciracì di Unisalento su
L’Europa e i nuovi nazionalismi
17 maggio – Prof. Daniele Stasi dell’Università di Foggia su “Parole armate” e guerre reali
7 giugno – Prof.ssa Alessandra Beccarisi dell’Università di Foggia
Per tutti gli incontri l’ingresso è libero.
Organizzazione a cura di Cantiere Civico e Liquilab, con la collaborazione di Osservatorio Civico.
Appuntamenti
Lavoro, formazione, territorio: a Gallipoli il cantiere delle opportunità per il Salento

Il cambiamento non si attende: si costruisce. È con questa convinzione che prende il via “Opportunit@’ in Movimento”, un percorso di co-progettazione nato per affrontare con strumenti concreti le sfide sociali ed economiche del Salento. Una terra ricca di potenzialità, ma segnata da un’elevata disoccupazione giovanile, dalla frammentazione delle politiche di sviluppo e da un’economia troppo dipendente dalla stagionalità turistica.
Promossa da Mediterranea – Associazione per lo Sviluppo Locale apsin collaborazione con Destinazione Salento – Associazione di Operatori Turistici, con il patrocinio della Provincia di Lecce, l’iniziativa si inserisce nel progetto “Opportunit@’ – Interconnessioni per lo sviluppo di una comunità educante”. Il primo appuntamento si terrà venerdì 9 maggio 2025 alle ore 15:00, presso l’I.I.S.S. “A. Vespucci” di Gallipoli: un tavolo di co-progettazione aperto a enti pubblici, imprese, scuole, università, associazioni di categoria e realtà del terzo settore. L’obiettivo è quello di attivare una collaborazione strutturata tra i diversi attori del territorio per dar vita a politiche del lavoro realmente generative, capaci di trattenere i giovani, innovare l’economia e costruire sviluppo a partire dalla partecipazione.
Interverranno: Sebastiano Leo, assessore regionale alla Formazione e al Lavoro; Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce; Paola Apollonio, dirigente scolastico I.I.S.S. “A. Vespucci”.
Nel corso dell’incontro saranno presentati i risultati preliminari dell’Indagine sull’inserimento lavorativo dei giovani nel settore turistico e sulla destagionalizzazione del lavoro in Salento, realizzata in collaborazione con le imprese locali. Uno strumento essenziale per leggere il presente e progettare il futuro con consapevolezza. Il tavolo si chiuderà con la redazione di un documento di sintesi e la prima bozza del “Patto per il Lavoro – Area Metropolitana Salento”, da proporre a decisori pubblici e istituzioni. Un patto che vuole essere più di un documento: un impegno collettivo a creare nuove opportunità di lavoro, a promuovere l’equità sociale e a costruire un futuro più giusto e sostenibile per il territorio
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