Appuntamenti
La Notte Bianca di Patù: una maratona di appuntamenti
Il programma completo della lunga notte del 24 agosto
Tutto pronto per il grande ritorno della Notte Bianca di Patù che si terrà mercoledì 24 agosto. Un’intera notte da trascorrere insieme tra spettacoli, arte, musica, artigianato, sapori e mostre. Per le suggestive strade del centro storico del paese, da via Principe di Napoli a via Giuseppe Romano, da via Giuseppe Garibaldi a Piazza Indipendenza, le luci saranno puntate su postazioni musicali, artisti di strada, stand per la distribuzione di cibo e bevande, e stand di prodotti tipici, artigianali ed a “km 0”.
L’evento, con ingresso gratuito, organizzato da Comune di Patù, Arci Lecce Solidarietà, Avis Comunale Patù ODV e Filo.Agri., con la collaborazione di A.S.D. Patù, Cento Pietre Unite Patù, Unione dei Comuni Terra di Leuca, Li Quattru Catti, Parrocchia San Michele Arcangelo Patù e Associazione Pro Loco Patù, si snoderà tra i più importanti edifici storici di Patù, da Palazzo Romano a Palazzo Pedone, dalle Centopietre alla Chiesa di San Giovanni.
Il programma
Ad aprire la Notte Bianca, giunta alla sesta edizione, la presentazione del libro “Quando cadranno tutte le foglie” di Valentina Nuccio, alle ore 20 presso Palazzo Pedone. Poco dopo, alle 20e30, Fitness challenge e camminate fitness con musica in cuffia, in via Giuseppe Romano, a cura della palestra “Luxfit & CrossFit”, con regia di Leonis.
Sul palco di Piazza Indipendenza, poi, alle 20e45, i passi di danza del saggio a cura dell’A.S.D. Centro Danza Arabesque. Alle 21, invece, si torna in via Giuseppe Romano con i più piccini per rivivere le più belle sigle dei cartoni animati e per degli inaspettati mash-up e divertenti siparietti con “La Combriccola di Boe”.
Giocolieri, acrobati, trampolieri, equilibristi e fuocolieri de “La tribù dei sempre allegri” dal Fesival itinerante delle arti di strada avranno nel frattempo iniziato il loro spettacolo itinerante, dalle 21, per le vie della Notte Bianca.
Alle 21e15 spazio ai classici della musica italiana ed internazionale, con le rivisitazioni a suon di loop station a cura di Frank Bramato e Antonio Tunno. Alla stessa ora, in via Silvio Pellico, karaoke e balli di gruppo con Giuseppe Candido.
Ancora musica alle 21e30 a Palazzo Pedone, con l’esibizione del cantautore e polistrumentista Fabrizio Piepoli, e per le strade dell’evento, con lo spettacolo itinerante dell’orchestra di percussioni afro-brasiliane a cura di “Bandita officina del ritmo”.
Alla stessa ora, nel giardino di Palazzo Romano, inizierà la presentazione delle mostre fotografiche “Afterlife” & “Climate change and people migration in the Himalaya”, con proiezione del videodocumentario “Waterless” a cura di Boho21.
Alle 23 spazio agli Havana Trio in via Giuseppe Romano per un viaggio musicale tra i grandi autori italiani. Alle 23e30 sarà la volta di “Campari Prosecco” con musica trash, soft porn e varietà, mentre a Palazzo Pedone, alla stessa ora, inizierà il live music di Gipo, tra pop, rock e musica d’autore.
Allo scoccare della mezzanotte toccherà all’artista francese Sandro Joyeux accendere il cuore della festa: Piazza Indipendenza. Lo farà con un viaggio musicale tra afro, reggae e world.
All’1e30, poi, altro spettacolo itinerante con musicisti e artisti di strada in parata.
E non è finita! Non si va ancora a dormire: a seguire, dall’1e45, il grande concerto finale di Cesare Dell’Anna e Girodibanda, nella cassarmonica di piazza Indipendenza. Una esperienza musicale che incontra jazz, balkan e raffinata world music, capitanata da Cesare Dell’Anna: una vita con la musica e per la musica, sin da bambino, quando all’età di sette anni si cimentava già con la tromba sgomitando nei Complessi Bandistici pugliesi.
A rifocillare la lunga maratona della Notte Bianca di Patù saranno gli stand gastronomici che, per tutta la notte, distribuiranno proposte tipiche del territorio, dalla carne alla pasta, passando per le immancabili pittule.
Prequel dell’evento sarà invece la mattinata di solidarietà che aprirà il calendario degli appuntamenti della Notte Bianca 2022.
Dalle ore 8 alle 11 di domenica 21 agosto, grazie ad Avis Comunale Patù ODV, sarà possibile effettuare una donazione di sangue all’interno di un’autoemoteca che, per l’occasione, stazionerà nei pressi della sede comunale di Patù. Per donare (e per tutte le informazioni su come farlo) occorrerà prenotarsi al numero 345 341 9959.
La Notte Bianca è ormai pronta a tornare dopo anni di assenza, dovuti anche alla pandemia: per seguire l’avvicinamento all’evento, visita la pagina Facebook “Notte Bianca Patù”, il profilo Instagram “notte_bianca_patu”!
Info alla mail nottebiancapatu@gmail.com o ai numeri: 377 960 0244 / 347 500 3306
Appuntamenti
Assaggi di gusto a Melpignano
Tra forni medievali e frantoi ipogei. Passeggiata con archeologa, degustazione narrata e laboratorio con la sommelier dell’olio. Sabato 23 dalle 15,30 alle 18,30
Profuma di olio nuovo e legumi in pignata il percorso esperienziale “Assaggi di Gusto a Melpignano” ideato dal comune della Grecìa Salentina nell’ambito del progetto “Melpignano promuove cultura”, che propone in ogni stagione percorsi turistici per viaggiatori attenti ai temi del cibo e delle tradizioni, realizzati con l’Associazione di Promozione Sociale pugliese Vivarch e varie realtà.
In compagnia dell’archeologa Eda Kulja, sabato 23 novembre, dalle 15,30 alle 18,30, si potrà passeggare lungo le vie del paese che ospitavano un tempo i forni dove si produceva il pane della comunità e, tra aneddoti e attrezzi della civiltà contadina, si incontrerà Uccio Treglia, proprietario dell’ultimo forno ancora visitabile, il più antico del paese, probabilmente risalente al 1200 e che si è spento nel 1967, con la sua ultima cotta, di cui Uccio conserva la cenere.
Pochi passi e si raggiungerà uno dei sette frantoi ipogei presenti a Melpignano, quello di via Fazzi, acquisito dal comune e aperto al pubblico, preziosa testimonianza della produzione dell’oro verde pugliese che ha rappresentato fino all’Ottocento una delle attività più redditizie; mentre il frantoio di via Roma interamente scavato nella pietra nel XVII secolo, non è ancora visitabile, ma si può vedere nel nuovo portale discovermelpignano.it.
La passeggiata proseguirà nel vicino Palazzo Marchesale, ex castello feudale dotato di torri merlate, cinta muraria, fossato e camminamenti di ronda, trasformato in una raffinata residenza nel Seicento con giardino storico, cella carceraria e preziosi affreschi negli ambienti a piano terra, con motivi vegetali, episodi mitologici e scorci bucolici. Nella sala a botte del Palazzo si terrà il percorso del gusto con un mini laboratorio sull’extravergine, con l’assaggio di tre varietà di olio condotto dall’architetta Silvana Inguscio, sommelier dell’olio e produttrice di òliolocale, che guiderà i partecipanti alla scoperta delle caratteristiche di due monocultivar, delle loro componenti sensoriali, dell’abbinamento consigliato cibo-olio, con assaggi preparati da Mariagrazia Antifora, Lady Chef Puglia, come i legumi coltivati da produttori locali (Marco Garrapa e Danilo Palma di Melpignano, Gli Orti di Peppe di Tricase, PiediGrandi di Spongano e Terre Paduli di Nardò) e le friselline del forno Fior di Pane di Melpignano condite con rucola e pomodori dell’Azienda Agricola Manfio’s di Marco Reho di Ruffano o in versione dolce con marmellate di agrumi.
Infine, si vedrà La Pietra del Gusto, l’installazione dell’architetta Inguscio realizzata in collaborazione con Bianco Cave, come inno all’identità e biodiversità del Salento.
Questa tavola botanica, che celebra l’ulivo, anima e simbolo della Puglia, richiamando la sacralità del lavoro e la ciclicità della vita, sarà visitabile fino al 6 gennaio all’interno del palazzo Marchesale.
Non in legno, ma in pietra calcarenite: è solida, intrisa di storia, plasmata con precisione tecnologica in forme che evocano gocce d’olio e foglie d’ulivo.
Questi incavi accolgono cibi di stagione – frise, pane, arance, legumi, ampolle d’olio – trasformando l’installazione in una tavola che celebra la condivisione e il legame con la terra. La scelta di Melpignano non è casuale. Questo piccolo comune è un faro di sostenibilità e tradizione, grazie a iniziative come il Mercato del Giusto (piccolo mercato di bio agricoltura arricchito da eventi culturali, quali talk e dibattiti sulle tematiche legate al food, alla sostenibilità, al sociale) e il Master in Gastronomie Territoriali Sostenibili e Food Policies: il cibo non è solo nutrimento, ma un atto d’amore per il territorio e un manifesto per il futuro.
Info & Prenotazione: Info Point Melpignano, via Roma 16, Melpignano, tel. 3277128024.
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Migrazioni libere e immigrazioni legali
Sabato 23 novembre a Maglie il convegno organizzato dalla Fondazione Don Giuseppe Colavero. Presentazione domani a palazzo Adorno
Convegno organizzato dalla Fondazione Don Giuseppe Colavero, con il patrocinio della Provincia di Lecce e con il patrocinio e il contributo della Presidenza del Consiglio regionale.
L’evento dal titolo “Migrazioni libere e immigrazioni legali” sarà presentato domani, giovedì 21 novembre, alle ore 12, nella sala conferenze stampa di Palazzo Adorno, a Lecce.
Interverranno: Alessandro Distante, presidente della Fondazione Don Giuseppe Colavero; Maria Rosaria De Lumè, addetto stampa della Fondazione e Gigi Nestola, dirigente presso la Presidenza del Consiglio regionale pugliese.
Il convegno è in programma sabato 23 novembre, alle ore 16, nel salone dell’Oasi della convivialità (SS16, Maglie).
I temi, di grande attualità al centro dell’incontro, saranno affrontati da Attilio Pisanò e Eliana Augusti, docenti dell’Università del Salento e Valeria Guterrez, responsabile nazionale Corridoi umanitari della Comunità di Sant’Egidio, alla presenza del vescovo di Otranto, padre Francesco Neri.
La figura e l’azione di don Giuseppe Colavero sono strettamente collegate all’accoglienza degli albanesi negli anni Novanta già dalla prima migrazione.
Ha fondato il centro giovanile internazionale Agimi (L’alba), attivo in Italia e in Albania, in quella che ora si chiama Oasi della convivialità (prima Eurogiovani) ha offerto ospitalità a tanti che erano in difficoltà.
Il suo progetto viene ripreso ora dalla Fondazione intitolata a lui e ai suoi genitori Anna e Tobia.
Don Giuseppe si è spento a 76 anni il 28 marzo del 2016 e, con disposizione testamentaria ha lasciato tutti i suoi beni ai poveri.
Il suo progetto, il suo sogno trovano continuità nell’attività della Fondazione.
Qualche mese fa, con la mediazione dei Corridoi umanitari della Comunità di Sant’Egidio, è stata accolta una famiglia siriana, che attualmente ha trovato ospitalità e lavoro in Olanda.
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“Tutto sta nei venti e nelle nuvole” a Calimera
Presso Casa dei Kalimeriti la presentazione del nuovo libro di Roberta Pappadà, edito Kurumuny
Venerdì 22 novembre 2024, a partire dalle ore 19 presso Casa dei Kalimeriti (via Mayro, 28, a Calimera) presentazione del libro di Roberta Pappadà Tutto sta nei venti e nelle nuvole, edito da Kurumuny. Dialogherà con l’autrice Gianluca Palma.
Un viaggio letterario che si intreccia con un’analisi lucida e profonda delle dinamiche che caratterizzano l’attuale crisi climatica. È così che Roberta Pappadà nelle pagine de Tutto sta nei venti e nelle nuvole (edito da Kurumuny) evidenzia, con uno stile ricco di immagini evocative e dettagliate, il ritardo cronico con cui governi e istituzioni affrontano la questione climatica, un problema che coinvolge tutti i Paesi del mondo.
In particolare, il lavoro di Pappadà pone l’accento sull’estrema lentezza nel prendere decisioni, una lentezza che si manifesta soprattutto nei contesti delle grandi conferenze internazionali come la Cop29 in corso a Baku, in Azerbaijan. Qui, malgrado le buone intenzioni, le risoluzioni spesso faticano a tradursi in interventi concreti ed efficaci, lasciando il rischio che le politiche climatiche non incidano mai realmente.
Tutto sta nei venti e nelle nuvole nasce da un senso di urgenza profondo, un “I care” che spinge l’autrice e molte persone del nostro tempo a riflettere sul futuro del pianeta e sulla necessità di agire. Con una scrittura che intreccia poesia, analisi critica e denuncia, Pappadà offre al lettore uno strumento unico: non una semplice antologia, ma un progetto articolato che incita a guardare al domani con maggiore consapevolezza e responsabilità.
Tutto sta nei venti e nelle nuvole non è soltanto un libro da leggere, ma un atto d’amore verso la Terra e le generazioni future e che invita lettrici e lettori a immergersi nella sua visione con mente aperta e spirito attento, trasformando ogni pagina in uno stimolo per un impegno condiviso e per un cambiamento necessario.
L’appuntamento è per venerdì 22 novembre 2024, a partire dalle ore 19 presso Casa dei Kalimeriti (via Mayro, 28, a Calimera) per la presentazione del libro di Roberta Pappadà Tutto sta nei venti e nelle nuvole, edito da Kurumuny. Dialogherà con l’autrice Gianluca Palma
L’autrice
Roberta Pappadà è nata a Calimera (Le). Vive e insegna materie letterarie a Roma. Laureata in Storia contemporanea presso l’Università di Bologna, i suoi studi e interessi incrociano il teatro, l’arte terapia, la storia e la letteratura. Si occupa di progetti di prevenzione del disagio giovanile e d’integrazione sociale, in contesti didattici professionali e ricreativi; collabora all’organizzazione di mostre fotografiche e installazioni artistiche.
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