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La nuova Expo 2000: settorializzata e… turistica
A Miggiano torna rinnovata la fiera, dedicata ad industria artigianato agricoltura e turismo del Salento

Rinnovata nel nome, con l’aggiunta del riferimento al turismo, nell’allestimento, nelle iniziative collaterali, torna a Miggiano Expo 2000 – Industria, artigianato, agricoltura e turismo del Salento, la storica fiera regionale promossa dal Comune di Miggiano, con il patrocinio della Provincia di Lecce.
L’edizione 2019 è stata presentata questa mattina, nella sala conferenze stampa di Palazzo Adorno a Lecce, da: Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce; Loredana Capone, assessore all’industria turistica e culturale della Regione Puglia; Michele Sperti, sindaco di Miggiano; Maria Antonietta Mancarella, assessore comunale agli eventi fieristici; Angelo Mancarella, consigliere comunale delegato alla cultura; Francesca Giaccari, Pasquale Zonno della band leccese The Lesionati; Stefania Mandurino di Pugliapromozione.
In programma dal 17 al 20 ottobre nel quartiere fieristico di Miggiano, Expo 2000 si presenta quest’anno con tante novità, a partire dal nome stesso della Fiera a cui è stato aggiunto un riferimento al turismo perché si punta a farne un modello di sviluppo anche in questo settore. Rinnovato e migliorato anche l’allestimento degli spazi espositivi. La Fiera, allestita in un’area complessiva di 42mila mq, con 150 espositori, è stata ulteriormente settorializzata, concentrando la specificità dei prodotti e dislocando meglio gli spazi, così da realizzare un itinerario più armonioso e fruibile.
Il presidente Minerva: «La vetrina più importante della nostra terra»
Il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva ha evidenziato che «Miggiano conferma ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, la sua centralità e il suo protagonismo per il tessuto produttivo ed economico della provincia di Lecce».
«Una realtà, quella di Expo», sottolinea Minerva, «capace di essere la vetrina più importante della nostra terra, grazie ad una sinergia consolidata fra pubblico e privato. Per la prima volta mi ritroverò a visitare i padiglioni della fiera da presidente: sarà per me un onore e un privilegio. Lo farò tenendo a mente quanto sia importante credere in progetti come questi, perché abbiamo bisogno di raccontare esempi virtuosi. E Miggiano», conclude il presidente, «è senza dubbio l’esempio della laboriosità salentina».
Il Quartiere del Gusto
Altra novità dell’edizione 2019, il neonato “Quartiere del Gusto”, circa 40 gazebo dedicati alle eccellenze agroalimentari locali e non solo, disposti su un’area di 1500 mq.
Per accogliere al meglio le famiglie con bambini, inoltre, nel quartiere fieristico sarà installata una ruota panoramica alta 27 metri adiacente ad un’area giochi dedicata più piccoli, con gonfiabili e giostrine di ogni tipo.
Educational Tour
Tra le novità di questa edizione, l’educational tour, finanziato dalla Regione Puglia, con giornalisti, blogger e fotografi stranieri che, dopo aver visitato la Fiera e conosciuto alcuni dei luoghi più significativi del Sud Salento, porteranno l’evento fieristico e non solo oltre i confini nazionali.
Loredana Capone: «Format vincente»
L’assessore all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia Loredana Capone ha evidenziato il «un nuovo volto per Expo Miggiano 2019. Da quest’anno punterà anche sull’arte e sulla musica. Un format vincente perché chi partecipa alle fiere vuole innanzitutto sentirsi parte della comunità e, in questo senso, gli artisti locali sono fondamentali, perché l’arte consente di tracciare una connessione emotiva con luoghi e tradizioni. Miggiano, insieme a tantissimi altri Comuni del Capo di Leuca, sta lavorando con impegno alla “Destinazione turistica del Sud Salento” e in questa scommessa la Regione è al fianco, ma è importante strutturare un’offerta il più variegata possibile capace di rispondere a tutte le esigenze. Dall’entroterra al mare, ai paesaggi, al talento», conclude la Capone, «è l’insieme di tutte queste cose che ci rende unici. Valorizzarlo è nostro diritto e dovere».
Convegno sul turismo
Venerdì 18 ottobre, alle 19, Expo 2000 ospiterà un importante convegno sul turismo dal titolo “Destinazione turistica Sud Salento – Le ricchezze del territorio”, con gli interventi di Loredana Capone, assessore regionale ad Industria turistica e culturale, Massimo Lecci, sindaco di Ugento e presidente dell’Assemblea dei sindaci Destinazione turistica Sud Salento, Pierpaolo Cariddi, sindaco di Otranto e presidente del partenariato pubblico – privato Destinazione turistica Sud Salento, Antonio Zunno, della Soprintendenza di Lecce, che relazionerà sulla preziosa iconografia dell’Albero di Jesse del ‘700 scoperta nella Chiesa madre di Miggiano, Stefania Mandurino di Puglia Promozione.
La musica
Nel programma di Expo 2000 ci sarà spazio anche per la musica e l’intrattenimento nell’Arena spettacoli, con un cartellone curato da Salvatore Cafiero, noto chitarrista di Raf, Umberto Tozzi, Gianluca Grignani, Eros Ramazzotti e Dolcenera. Giovedì 17 ottobre è prevista l’esibizione della band leccese The Lesionati, mentre venerdì 18 ottobre sarà la volta di Kooky Brown, artista di dance e soul music dal respiro internazionale. Sabato 19 ottobre sul palco saliranno Cafiero and Friends. Domenica 20 ottobre, concerto finale con Nando Popu dei Sud Sound System e Bundamove.
Scuolainfiera con Don Antonio Coluccia
Sabato 19 ottobre, alle 10.30, nell’ambito dell’iniziativa “Scuolainfiera”, don Antonio Coluccia, fondatore e presidente dell’Opera Don Giustino Onlus di Roma, conosciuto come prete di frontiera, incontrerà una rappresentanza di studenti delle scuole del circondario.
Il sindaco di Miggiano: «Nuove ed esaltanti prospettive»
Il sindaco di Miggiano Michele Sperti ha spiegato come «sentiamo profondamente la responsabilità che abbiamo raccolto dalle amministrazioni precedenti e che hanno fatto grande Expo 2000. Non è facile cercare di interpretare le esigenze del mercato e cogliere le continue evoluzioni che provengono dal mondo dell’imprenditoria e del commercio, ecco perché è sempre molto arduo tracciare nuove direttrici».
«L’entusiasmo, però», avverte, «non ci manca e dunque siamo pronti a scommettere su nuove ed esaltanti prospettive. L’aggiunta di Turismo nel paradigma del nome della nostra fiera è dovuta al fermo intendimento di puntare su un settore strategico per lo sviluppo del territorio, consapevoli che ciò può avvenire soltanto creando strumenti permanenti di attrazione dei flussi».
«La nostra Fiera», conclude Sperti, «può davvero rappresentare un’occasione rilevante, volendo favorire intorno ad essa una serie di attività e sinergie utili a tutto il Salento».
L’assessore Mancarella: «Attenzione ai minimi particolari»
L’assessore comunale agli eventi fieristici, Maria Antonietta Mancarella: «Dal punto di vista organizzativo è stato completamente rivisitato arricchito ed abbellito ogni singolo spazio espositivo. L’attenzione ad ogni minimo particolare credo che abbiano fatto di questa edizione una delle più belle mai viste prima. Con coraggio abbiamo osato certi di aver fatto anche questa volta scelte vincenti. Oltre alla famosissima sagra del maiale, che ci riporta alla storia e alle abitudini dei nostri avi, è nato un vero e proprio Quartiere del Gusto, all’incirca 40 gazebo su un’area espositiva di 1.500 mq dove poter degustare i prodotti tipici locali e quelli di altre regioni. Maggiore settorializzazione e cura dei dettagli hanno permesso di creare un Expo più ordinata, maggiormente fruibile e di più ampio respiro».
Poi l’assessore illustra le altre novità: «Per la gioia dei grandi e dei piccini un settore interamente dedicato ai giochi e al divertimento e novità assoluta la magnifica ruota panoramica. Con luci d’artista si potrà godere della bellezza di Expo da un’altra punto di vista dall’alto dei suoi 27 metri. Abbiamo dedicato la giusta attenzione al settore dell’arredamento e delle cucine, di cui Miggiano è patria. Uno spazio dedicato all’agricoltura, alle colture biologiche, settore ahimè sofferente a causa del dramma che stanno vivendo i nostri ulivi. Molte le aziende che si occupano di energie alternative e rinnovabili. Tutto questo e tanto altro ad Expo con i suoi 42 mila mq e circa 250 espositori».
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I Percorsi del Sacro a Melpignano
Un viaggio emozionante tra arte, fede e folklore, per riscoprire il senso profondo della tradizione pasquale

Risuonano ancora una volta i canti di passione nella quiete senza tempo di Melpignano, scrigno d’arte e di storia nel cuore della Grecìa Salentina.
Un richiamo antico, un’eco di devozione che attraversa i secoli e torna a vibrare nei vicoli silenziosi del borgo, tra la pietra leccese e le memorie di un tempo in cui il sacro era linfa vitale della comunità.
Il 19 aprile, alla vigilia della Santa Pasqua, prende vita un nuovo capitolo de I Percorsi del Sacro, un viaggio emozionante tra arte, fede e folklore, per riscoprire il senso profondo della tradizione pasquale.
Un’esperienza che trascina indietro nel tempo, tra riti e racconti, aprendo le porte di antiche cappelle che custodiscono storie di devozione e speranza.
Un cammino guidato da Paola Russo, con partenza alle ore 16 dall’Info Point di via Roma 16 (prenotazione obbligatoria al 3277128024), che si snoda tra la Cappella dell’Assunzione della Vergine (la cui facciata del 1678 occulta in parte l’originaria cinquecentesca); la Cappella di San Rocco del 1760 con all’interno una tela che raffigura San Rocco, San Sebastiano, San Michele Arcangelo e S. Andrea d’Avellino; la Cappella di San Michele Arcangelo, che risale al 1741 e ha un altare sormontato dalla statua del Santo che uccide il drago e la Cappella della Madonna di Costantinopoli del 1735 con altare in pietra leccese e sopra la tela della Vergine invocata a protezione dall’invasione dei Turchi.
Piccoli scrigni di arte sacra che, per un giorno, si svelano agli occhi dei visitatori, illuminati dalla luce calda del pomeriggio salentino.
Ad accompagnare il cammino, le struggenti note del Centro di Cultura Popolare di Melpignano, con i cantori Salvatore Gervasi, Mariella Salierno e Letizia Gervasi.
Il viaggio musicale inizia con il toccante “Lamento di Maria”, prosegue con una serenata e il suggestivo “Tu Passiuna”in lingua grika, per poi culminare con una tarantella devozionale che celebra la fusione tra sacro e popolare.L’ultima tappa è nel suggestivo Palazzo Marchesale, dove la tradizione incontra il gusto: qui si racconta la preparazione della cuddhura, il dolce pasquale della rinascita, a base di farina, zucchero e uova sode preparato per il Sabato Santo, come fine del digiuno della Quaresima, realizzato dal forno Fior di Pane e offerto ai partecipanti. Un gesto simbolico che suggella un pomeriggio fatto di emozioni autentiche, di suoni e di sapori che parlano di un Salento profondo, custode di un’eredità culturale inestimabile.
I Percorsi del Sacro rientrano nel progetto “Melpignano promuove cultura”, voluto dall’Amministrazione Comunale guidata dalla sindaca Valentina Avantaggiato e realizzato in collaborazione con Vivarch, Associazione di Promozione Sociale pugliese, per valorizzare il borgo in ogni stagione dell’anno. Una Melpignano che, oltre il celebre Concertone della Notte della Taranta, si rivela nella sua essenza più intima e spirituale, conquistando il cuore di chi la vive e la scopre.
Un invito a perdersi tra pietre antiche e canti senza tempo, a lasciarsi avvolgere dalla magia di un rito che si rinnova, a riscoprire la bellezza della lentezza e della memoria.
I Percorsi del Sacro (19/4, h.16-19): passeggiata con guida e musicisti e una cuddhura da portare a casa. Costo 15 €; costo ridotto 10 € per minori di 14 anni, gratuito sotto i 6 anni.
Info Point Melpignano, via Roma 16, Melpignano (Le), tel. 3277128024, melpignanoinfopoint@gmail.com
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Tutto pronto per la Cuccagna della tradizione di Pasquale
Parteciperanno al torneo anche le compagini della squadra “I Matti” di Gubbio e “I Ghétt” di Colloro…

Oggi a Lecce, si terrà la presentazione della IV edizione del torneo “Salento in Cima alla Cuccagna”, organizzato dalle Associazioni “Madonna di San Fili” di Monteroni, Pro Loco San Donato e Galugnano, “Rioni Collepassesi A.P.S.” di Collepasso, “Associazione Genitori Insieme” di Cocumola e Parrocchia Maria SS. Assunta di Sternatia.
Interverranno ad illustrare i dettagli dell’iniziativa, che ripropone un antico rito tipico della tradizione pasquale, il presidente della Provincia, Stefano Minerva, il sindaco di Monteroni, Mariolina Pizzuto con il presidente dell’Associazione “Madonna di San Fili”, Antonio Quarta, il sindaco di Collepasso Laura Manta con Luigi Piscopo dell’Associazione “Rioni Collepassesi”, il sindaco di Minervino Antonio Marte con il rappresentante dell’Associazione “Genitori Insieme” di Cocumola Roberto Pagliaro, il sindaco di San Donato, Alessandro Quarta con il presidente della locale Pro Loco, Tommaso Grande ed il parroco della Chiesa Maria SS. Assunta di Sternatia, Don Vito Mangia.
Proposta per la prima volta nel 2019, la manifestazione “Salento in Cima alla Cuccagna” quest’anno vedrà il coinvolgimento di cinque Comuni.
La tappa inaugurale del tour si terrà a San Donato lunedì 21 aprile, cui seguirà l’appuntamento con la festa della Madonna di San Fili, che si celebra martedì 22 aprile a Monteroni. Quindi, spazio agli altri appuntamenti di Sternatia (giovedì 24 aprile), Collepasso (venerdì 25 aprile) e Cocumola (sabato 26 aprile).
Parteciperanno al torneo anche le compagini della squadra “I Matti” di Gubbio e “I Ghétt” di Colloro.
Infine, prevista la partecipazione dei più piccoli, che potranno cimentarsi con la scalata del “Palo della cuccagna per bambini e ragazzi”.
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A Ruffano aprile è devozione
Dal secolare Coro delle Pie Donne per il Venerdì Santo alle celebrazioni per la Madonna del Buon Consiglio, passando per l’attesissima Fiera di San Marco

Aria di primavera, aria di festa. Ogni anno a Ruffano aprile fa rima con grande devozione. Nell’arco di pochi giorni si susseguono infatti le celebrazioni per San Marco, per la Madonna del Buon Consiglio anticipate quest’anno di appena pochi giorni, con la Santa Pasqua che ricorre ad aprile, da una ricorrenza speciale e secolare, quella del Coro delle Pie Donne del Venerdì Santo.
San Marco
Frutti di stagione, strumenti da lavoro, prodotti d’artigianato locale, bestiame e tanto altro. Questi i prodotti storicamente associati alla secolare Fiera di San Marco a Ruffano. Una delle più datate (probabilmente la più antica) fiere primaverili del basso Salento.
Venerdì 25 aprile anche quest’anno sarà il tanto atteso giorno della Fiera, che da sempre convoglia da tutta la provincia migliaia di fedeli, mossi anche dalla forte devozione verso il santo protettore dell’udito.
Il pellegrinaggio alla cripta ed al Santuario di San Marco, nel centro storico di Ruffano, è un passaggio imprescindibile prima di lasciarsi cullare da colori, odori e sapori dei numerosissimi stand che abbracciano per centinaia e centinaia di metri il centro abitato ruffanese.
Ma la festa di San Marco non è solo nella fiera. L’Arciconfraternita SS. Trinità e Carmine della Parrocchia di San Francesco d’Assisi cura il programma religioso che si apre con il triduo di preparazione, martedì 22 aprile, presso la chiesa di San Francesco. Gli orari: alle 18 il Rosario, alle 18e30 la santa messa e la preghiera al Santo.
Il giorno della vigilia, giovedì 24, a margine del Rosario e della funzione, la traslazione dell’immagine del Santo martire ed evangelista in processione dalla chiesa di San Francesco alla chiesa del Carmine. Per l’occasione, la chiesa del Carmine (che si colloca sulla cripta di San Marco) sarà aperta ai visitatori: ricordiamo che nel 2023, nel corso di lavori di restauro tuttora in fase di realizzazione, vi sono stati scoperti degli affreschi secolari, di cui si era persa memoria.
Le celebrazioni religiose prevedono poi per il giorno del santo, venerdì 25, le messe all’aperto (meteo permettendo) nell’area antistante il Santuario di San Marco. Gli orari: alle 8, alle 9, alle 10, alle 11, alle 17e30. Chiude la solenne celebrazione con predicazione alle 19.
La Madonna del Buon Consiglio
Il legame di Ruffano alla Madonna del Buon Consiglio è frutto di un miracolo, ed anche delle celebrazioni in onore di San Marco. Era il 1467 quando, durante il vespro in onore proprio del Santo Evangelista, su una parete della chiesa all’epoca in via di costruzione, apparve la Madonna conosciuta anche come la Signora di Scutari, o Signora degli Albanesi, che aveva lasciato la sua terra invasa dai Turchi. La tela presente oggi nella chiesa del Buon Consiglio raffigura proprio il prodigio del viaggio, compiuto dall’icona della Madonna portata in volo dagli Angeli.
La Confraternita della Madonna del Buon Consiglio e SS. Sacramento, della Parrocchia Natività Beata Maria Vergine, ha previsto anche quest’anno celebrazioni sia di natura religiosa che civile.
Da martedì 22 a giovedì 24 aprile triduo e solenni quarantore eucaristiche. Alle 7e30 lodi, santa messa ed esposizione del SS. Sacramento. Alle 12 ora media e reposizione. Alle 15 nuova esposizione e alle 18e15 santo rosario. Alle 18e45 vespri e benedizione eucaristica. Alle 19 la santa messa.
Sabato 26 giorno della festa si apre alle 7e30 con la prima della messe in Confraternita. La successiva è alle 9. Alle 18e30 la solenne processione accompagnata dal concerto bandistico “Città di Francavilla Fontana”. Al rientro, celebrazione eucaristica in Chiesa Madre presieduta da Mons. Bruno Musarò, emerito Nunzio Apostolico. Lunedì 28 la traslazione del Simulacro (sin qui rimasto in Chiesa Madre) presso la Confraternita, con santa messa di ringraziamento.
Il programma civile invece si concentra in due giornate.
Venerdì 25 alle ore 21, in piazza del Popolo, il concerto dei “Black out”. Sabato 26 dopo la santa messa spettacolo pirotecnico e, alle 21, in piazza del Popolo, il concerto musicale municipale “Città di Francavilla Fontana”, diretto da Ermir Krantja, Maestro cittadino onorario francavillese e originario di Tirana (a suggellare il ponte tra Italia e Albania aperto dalla Vergine).
Il Coro delle Pie Donne
A Ruffano i riti della Settimana Santa hanno origini antichissime e rappresentano un intreccio di fede, storia e tradizione che raggiunge il suo apice nel Venerdì Santo, con la Solenne Processione. I confratelli incappucciati, coronati di spine, scalzi e con i simboli della penitenza: le discipline e le pisare. Lungo le strade del paese risuonano gli antichi inni, composti per le Confraternite ruffanesi. Il più struggente e solenne è “O genti che passate”, un lamento che accompagna la processione di Gesù Morto e che scuote gli animi di chi lo ascolta.
A intonarlo insieme alla banda è il grande “Coro delle Pie Donne”, oltre 100 voci femminili che custodiscono e tramandano una tradizione secolare. Vestite di nero, con il capo velato in segno di lutto, non solo narrano la Passione di Cristo, ma si fanno eco di un dolore universale, dando voce alle sofferenze del mondo. In origine, ogni Confraternita aveva il proprio coro, poi unificato per rendere questa esecuzione ancora più potente e corale.
Per molti anni, queste donne non hanno avuto piena consapevolezza di essere le custodi di un’antichissima tradizione orale. Cantavano perché così si era sempre fatto, incoscienti di tramandare un patrimonio culturale unico. È un’usanza antica, autentica, che ha resistito ai cambiamenti e oggi si rinnova grazie alla partecipazione sempre più sentita delle nuove generazioni. Ancora oggi, infatti, il coro è un simbolo identitario di Ruffano, unico nella sua storicità e profondamente radicato nella comunità. Non si tratta di una semplice esecuzione, ma di un canto dell’anima, tramandato di madre in figlia, che continua a rendere il Venerdì Santo un momento di intensa e irripetibile suggestione.
Il coro delle donne è il protagonista soprattutto dell’inizio e della conclusione della processione, quando l’Addolorata ritrova il figlio morto e quando dovrà darne l’ultimo saluto. Un momento struggente e di grande preghiera grazie al canto eseguito insieme alla banda.
Venerdì 18 aprile alle 21:30 ci sarà la partenza dell’Addolorata dalla Chiesa di San Francesco, in Piazza Libertà.
In Piazza Nazario Sauro l’accoglienza del Cristo Morto, con esecuzione dell’Inno dalle Pie Donne e inizio della Solenne Processione. Al rientro (attorno alla mezzanotte), sosta in Chiesa Madre con predicazione e Benedizione Solenne. Segue il tradizionale “Saluto” tra il Cristo e la Vergine e rientro dei simulacri nelle proprie Confraternite.
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