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Lampa! Nei Paduli sono tornate le anatre
La rassegna fa tappa a Botrugno, dove sabato 28 marzo si incontrano natura e cultura

Natura e cultura si incontrano nella seconda tappa di Lampa, che sabato 28 marzo sarà a Botrugno con un doppio appuntamento.
La figura di Danilo Dolci incrocia il percorso di Lampa!, la rassegna itinerante che festeggia la nuova produzione dell’olio extravergine “Terre dei Paduli, la cultura dei luoghi e le buone pratiche agricole.
La rassegna fa tappa a Botrugno e il teatro, filo conduttore di questa edizione, bussa alla porta dell’antica chiesa rurale di San Solomo (S.P Botrugno-Sanarica) che ospita, a partire dalle 19,30 lo spettacolo “Digiunando davanti al mare. Un racconto su Danilo Dolci”, con Giuseppe Semeraro.
In questo antico luogo di culto, sulle cui mura scorrono le immagini che raccontano il progetto “Abitare i Paduli”, segue l’esibizione del “Coro dei Paduli”, progetto nato da un lavoro di ricerca sulle tradizioni orali del territorio, coordinato da Enza Pagliara e la degustazione curata dal “Laboratorio del Gusto”, sulla base del ricettario dedicato alle erbe spontanee del Parco.
Alle 17.00, su prenotazione, accompagnati da una guida turistica abilitata dalla Regione Puglia, è possibile effettuare una visita in bicicletta tra le campagne e il centro storico dei comuni di Botrugno e San Cassiano.
La rassegna è promossa dall’associazione LUA (Laboratorio Urbano Aperto) nell’ambito del progetto GAP, il territorio come Galleria d’arte partecipata (Fondazione con il Sud), in collaborazione con “Abitare i Paduli”, Regione Puglia, Area Politiche per la Promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti – Servizio Cultura e Spettacolo, Unione dei Comuni delle Terre di Mezzo. Ingresso gratuito.
Il Parco dei Paduli partecipa e aderisce all’incontro pubblico: “Xylella la prevenzione e il contenimento del complesso di disseccamento rapido dell’olivo”, che si terrà alle 17,30 presso il cinema Aurora di Botrugno (Via Giuseppe Mazzini, 29) ed è promosso dall’ “Unione dei Comuni delle Terre di Mezzo”.
Info: 377/5341053
“Digiunando di fronte al mare” per un racconto su Danilo Dolci
Un progetto di Giuseppe Semeraro, drammaturgia Francesco Niccolini, regia Fabrizio Saccomanno, produzione Principio Attivo Teatro
Con Giuseppe Semeraro
“Se l’occhio non si esercita, non vede,
se la pelle non tocca, non sa,
se l’uomo non immagina, si spegne”
La figura di Danilo Dolci sfugge a qualsiasi tentativo di classificazione: poeta, intellettuale, pedagogo. Dopo un breve viaggio in Sicilia decide di ritornarci e di mettersi al fianco degli ultimi, dei diseredati, dei banditi come li chiamava lui stesso. Negli anni cinquanta organizza e promuove tantissime manifestazioni e scioperi in difesa dei diritti dei contadini, dei pescatori, dei disoccupati. Il suo attivismo gli valse due candidature a premio Nobel per la pace e il riconoscimento a livello internazionale del suo operare. Sempre in quegli anni con i contadini progetta e realizza una radio clandestina, un asilo, una diga, l’università popolare insieme a tanti progetti culturali. Quello che più mi interessa in questa figura sono le sue qualità umane, il suo grande potere comunicativo e soprattutto la fiducia che sapeva spargere attorno a sé. Qualità che gli permisero di creare un grande movimento popolare che sfociò nel grande “Sciopero alla rovescia”; manifestazione che rivendicava il fatto che dei disoccupati per protesta andavano a lavorare rendendosi utili in lavori per la collettività. Danilo Dolci voleva, con i disoccupati Siciliani, ricordare all’Italia intera che per la Costituzione Italiana il lavoro è un diritto ma anche un dovere se questo lavoro ha un’utilità pubblica. Durante la manifestazione Danilo Dolci fu arrestato assieme ad alcuni collaboratori, ne segui un processo che segnò un profondo spartiacque nell’Italia del dopoguerra.
Dalle vicende umane di questo gigante dimenticato abbiamo creato un pezzo teatrale che tenta non solo di raccontarne i momenti più importanti ma di evocarli con il corpo nudo del teatro.
Giuseppe Semeraro
“ Questo intellettuale Triestino, che se avesse voluto avrebbe potuto costruirsi in breve, coi guadagni del suo lavoro di artista, una vita brillante e comoda in qualche grande città e una casa ricca di quadri e libri, è andato a esiliarsi a Partinico, nel povero paese rimasto impresso nei suoi ricordi di bambino, e si è fatto pescatore affamato e spalatore della trazzera per far intendere a questi diseredati, colla eloquenza dei fatti, che la cultura è accanto a loro, che la sorte della nostra cultura è la loro sorte, che siamo, scrittori e pescatori e sterratori, tutti cittadini dello stesso popolo, tutti uomini della stessa carne.
Egli ha fatto quello che nessuno di noi aveva saputo fare. Per questo sono venuti qui da tutta Italia gli uomini di cultura a ringraziarlo: a ringraziarlo di questo esempio, di questo riscatto operato da lui, agnus qui tolli peccata di una cultura fino a ieri immemore dei suoi doveri. “
Piero Calamandrei (testimonianza resa al processo a Danilo Dolci)
Cosa vuol dire quando le anatre ritornano?
Anatre che nella Sicilia occidentale non si fermavano più da molti anni. Vuol dire che è arrivato un uomo che con le sue mani si è messo a fare quanto gli altri hanno dimenticato: lavorare la terra, costruire asili e fognature, erigere dighe, opporsi alla mafia, affermare il diritto. Quell’uomo, oggi incredibilmente dimenticato da tutti, si chiama Danilo Dolci, veniva da nord e ha scelto la terra più povera che conosceva, la Sicilia di Trappeto e Partinico, per cercare se stesso. Aveva tutti contro, fuorché la povera gente, quelli che lo Stato chiamava “banditi”, negava loro l’educazione e li chiudeva in galera. In mezzo a queste persone fa amicizia con Ambrogio Gallo, per tutti lu Zimbrogi. Questa è la storia della loro amicizia. E delle anatre, che sono tornate.
Francesco Niccolini
Appuntamenti
Tifiamo l’inclusione
L’inclusione, la prevenzione e il sostegno alle famiglie saranno i temi predominanti della Giornata Mondiale per la consapevolezza dell’Autismo 2025, promossa dal Centro Servizi “Amici di Nico”. L’evento “Tifiamo l’inclusione” #ballandoincampo in programma il prossimo 2 aprile, vedrà impegnato il Centro Servizi per l’Autismo “Amici di Nico” in collaborazione con l’Unione Sportiva Lecce presso lo Stadio di via del Mare dalle 9,30 alle 12.30

La presentazione della Giornata Mondiale per la consapevolezza dell’Autismo 2025 è avvenuta questa mattina attraverso una conferenza stampa (patrocinata dalla Provincia di Lecce “Salento d’Amare”), che si è svolta presso Palazzo Adorno alla presenza di esperti del settore, Maria Antonietta Bove (presidente di “Amici di Nico”) e di alcuni rappresentanti istituzionali del territorio.
Per l’occasione erano anche presenti Valentina Romano (Direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia), insieme al direttore del Distretto Socio-Sanitario di Lecce, Rodolfo Rollo.
Nel corso dell’incontro si sono avvicendati numerosi interventi, segno del rilevante ed intenso coinvolgimento di tutto il territorio.
Per la Provincia il presidente Stefano Minerva, con il direttore generale Andrea Romano, che ha tenuto ad evidenziare «la forza delle associazioni che mettono attività in campo su questo tema».
A seguire Donato Provenzano, Stadium manager, delegato del presidente Saverio Sticchi Damiani dell’US Lecce per l’organizzazione dell’evento, Antonio Gabellone, deputato, Paolo Pagliaro, consigliere regionale, Lara Cataldo, presidente Commissione Pari opportunità e diritti universali delle persone con disabilità del Comune di Lecce, Bernardo Monticelli, presidente Ambito territoriale sociale di Lecce, Gianfranco Melcarne, presidente Ambito territoriale sociale di Gagliano del Capo, Emiliano Cazzato, responsabile dell’Ufficio di Piano ATS di Gagliano del Capo, Vincenzo Ciullo, titolare dell’Azienda “Mare Vivo “ di Castro, che ha portato l’emozionante testimonianza dell’esperienza di apprendistato vissuta da sette ragazzi con autismo nell’azienda, che presto si trasformerà, per uno di loro, in contratto di lavoro.
«Nel 2017», ha dichiarato Rollo, «sono stati ridefiniti i livelli essenziali di assistenza e in questa occasione lo Stato ha manifestato una particolare attenzione sulle disabilità e tra queste quelle legate al disturbo del NeuroSviluppo. Il Covid ha bloccato un po’ tutto e dopo il 2022 c’è stata la ripartenza di tipo legislativo. C’è adesso la sfida di disegnare uno scenario nuovo dove il sociale e il sanitario dovranno lavorare insieme per i progetti di vita di queste persone».
L’obiettivo della mattinata di mercoledì 2 aprile sarà quello di diffondere una maggiore consapevolezza sui diritti delle persone con disturbi dello spettro autistico.
La giornata coinvolgerà gli alunni e i compagni di classe degli utenti di “Amici di Nico” provenienti da numerosi istituti scolastici della provincia, insieme alle loro famiglie, ai rappresentanti delle associazioni locali e agli ospiti istituzionali.
Da diversi anni il Centro Servizi per l’Autismo “Amici di Nico” investe in numerosi servizi e percorsi di presa in carico mirati e integrati in tutte le fasi della vita: dalla diagnosi alla riabilitazione secondo tre assi: età evolutiva, fase di transizione ed età adulta, attraverso le sedi operative di Matino, Lizzanello e Mesagne.
I percorsi riabilitativi, coinvolgono una Equipe multiprofessionale in rete con operatori della scuola, dei servizi sociali territoriali, del terzo settore oltre naturalmente alle famiglie. Ma a queste vanno ricordate anche molte iniziative specifiche rivolte all’inclusione sociale e scolastica, con supporti specialistici in classe e attività extra scolastiche, sino all’inserimento di ragazzi autistici nell’ambito del lavoro.
Inoltre, lunedì 31 marzo alle ore 10, è in programma l’incontro “Valorizziamo la Neurodiversità” presso la sala consiliare sita nell’ex chiesa di Santa Filomena a Ugento.
L’evento è organizzato dall’Ambito Territoriale di Zona di Gagliano e sarà un momento di riflessione e di scambio di esperienze tra i diversi attori sociali e sanitari, ma anche un delicato ed emozionante incontro con le famiglie e con chi vive l’autismo in prima persona. Il dialogo con un ragazzo ventenne permetterà ai presenti di comprendere al meglio la “condizione neuro divergente” e di conseguenza abbattere gli stereotipi sociali che impediscono la comprensione e la vera inclusione.
Seguiranno i saluti istituzionali di: Salvatore Chiga (sindaco di Ugento), Gianfranco Melcarne e Emiliano Cazzato presidente dell’Ambito territoriale sociale di Gagliano del Capo), Emiliano Cazzato (responsabile Ufficio di piano dell’Ambito territoriale sociale di Gagliano del Capo), Giuseppe Reho (dirigente istituto comprensivo scolastico di Ugento) e Maria Antonietta Bove (presidente di “Amici di Nico”).
Per l’occasione sono previsti gli interventi di: Maria Nacci (direttore sanitario della Asl di Lecce), Valentina Romano (direttrice Dipartimento Welfare Regione Puglia), Chiara Pedaci (Neuropsichiatra infantile), Mariantonietta Vergine (Psichiatra), Agnese Pisanello (Psicologa analista del comportamento). Modera il dibattito Donatella Franza (Assistente sociale dell’Ambito territoriale sociale di Gagliano del Capo e referente del Servizio di integrazione scolastica).
Il programma dell’evento del 2 aprile, invece, vedrà alle ore 930 il ritrovo dei pullman presso la Stadio di via del Mare e, alle 10, l’inizio del Flash Mob con l’esibizione delle coreografie di apertura eseguite dai gruppi di ballo presenti. Alle 12, il momento finale, con i saluti istituzionali e la premiazione della coreografia che riceverà il maggiore numero di like sulla pagina Facebook di “Amici di Nico”.
A chiudere il ricco calendario degli appuntamenti per la settimana per la consapevolezza dell’autismo sarà la tavola rotonda che si terrà il prossimo 22 maggio a Mesagne (in provincia di Brindisi).
«Occorre favorire il lavoro di rete e supportare azioni che aiutino la società ad essere più consapevole dell’importante ruolo “abilitante” nel progetto di crescita ed essere disponibili ad accogliere tutte le diversità», ha affermato la presidente del Centro Servizi per l’autismo Maria Antonietta Bove, a margine dell’evento del prossimo 2 aprile.
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Andrano
Corso per istruttori subacquei specializzati per non vedenti
Progetto Simona, domani la presentazione. Il corso mira a formare istruttori subacquei in grado di guidare e supportare persone non vedenti nell’esperienza della subacquea, abbattendo barriere e favorendo nuove opportunità

Il Comune di Andrano e il Comune di Tricase, in collaborazione con la Fondazione Noi Siamo Paola, l’Associazione A-Mare e l’Associazione Albatros – Progetto Paolo Pinto, presenteranno il Corso per Istruttori Subacquei Specializzati per Non Vedenti – Progetto Simona.
L’evento si terrà domani, sabato 29 marzo, alle ore 18, presso il Castello di Andrano nell’Area Eventi della “Community Library”.
UN EVENTO PER L’INCLUSIONE E L’ACCESSIBILITÀ
L’iniziativa rappresenta un momento significativo per le comunità, ponendo l’attenzione sull’importanza dell’accessibilità e dell’inclusione sociale.
Il corso mira a formare istruttori subacquei in grado di guidare e supportare persone non vedenti nell’esperienza della subacquea, abbattendo barriere e favorendo nuove opportunità.
LA PRESENTAZIONE
Durante la presentazione interverranno:
Salvatore Accogli – presidente dell’Associazione Gruppo A-Mare
Angela Costantino Pinto – presidente Associazione Albatros – Progetto Paolo Pinto
Manrico Volpi – trainer didattica ASBI
Salvatore Colazzo – Garante dei diritti delle persone con disabilità – Unione dei Comuni Terre a Levante
Antonio Giampietro – Garante Regionale dei diritti delle persone con disabilità
Alberto Brunelli – presidente della Fondazione “Noi Siamo Paola”
Salvatore Musarò – sindaco di Andrano
Antonio De Donno – sindaco di Tricase
«UN’OPPORTUNITÀ PER LE NOSTRE COMUNITÀ»
«Questo evento rappresenta un’opportunità preziosa per rafforzare i valori di inclusione e crescita sul nostro territorio», sottolinea il sindaco di Andrano Salvatore Musarò, che invita «a partecipare tutte le associazioni locali, gli enti del territorio e i cittadini per conoscere da vicino questa iniziativa di grande valore sociale e sportivo».
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Parco Naturale Litorale di Ugento, Presidio di Pubblica Bellezza
Domenica l’inaugurazione. Diventerà un luogo che i Ciceroni saranno chiamati a adottare attraverso iniziative di tutela, informazione e manutenzione di cui i ragazzi stessi saranno protagonisti e promotori

di Sefora Cucci
Conoscere, valorizzare, prendersi cura del territorio di Ugento e farlo, coinvolgendo i giovani: sono questi gli obiettivi del progetto “Ciceroni e custodi di comunità”, organizzato dalla Pro Loco Ugento e Marine APS e vincitore dell’avviso pubblico Puglia capitale sociale 3.0.
Nell’ambito del progetto, domenica 30 marzo, alle ore 10, ci sarà l’inaugurazione del Presidio di pubblica bellezza Parco Naturale Litorale di Ugento: il presidio diventerà un luogo che i Ciceroni saranno chiamati a adottare attraverso iniziative di tutela, informazione e manutenzione di cui i ragazzi stessi saranno protagonisti e promotori.
Per la giornata di domenica il ritrovo è fissato presso il Centro visite del Parco Naturale a Torre San Giovanni.
Qui gli operatori dell’associazione ambientalista Amanti della Natura ETS – fra i collaboratori del progetto – racconteranno le caratteristiche del parco e del centro, guidando poi la passeggiata lungo i sentieri naturalistici.
I Ciceroni dell’Istituto comprensivo di Ugento animeranno il percorso con l’esecuzione di alcuni canti popolari sotto la guida di Sandra De Rose che, all’interno del progetto, cura il laboratorio dedicato a questa forma d’espressione.
Nella rete dei partner di “Ciceroni e custodi di comunità” rientrano il Comune di Ugento con l’ente parco, la cooperativa Imago e l’agenzia viaggi e turismo Lux Services.
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, bambini e famiglie.
Info al 3394239357.
Foto in alto (di Marco Errico) da parcolitoralediugento.it
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