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Le Lanterne di Diogene: il laboratorio dei Piccoli Filosofi

Con il prof. Pasquale Santoro, a Lucugnano via al percorso del “libero pensiero per ragazzi liberi e curiosi”, che non si accontentano delle risposte standard degli adulti e che vogliono ragionare con la loro testa

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Giovedì 3 ottobre inizia a Lucugnano (Tricase), presso Palazzo Comi, il laboratorio Piccoli Filosofi, a cura del professore Pasquale Santoro e rivolto ai ragazzi ed alle ragazze dai 10 ai 13 anni.


Partendo dalla lettura di brevi, piacevoli brani che illustrano la vita dei filosofi e le loro idee si arriverà alla riflessione e poi alla discussione del pensiero.


Un percorso che si snoda, quindi, dalle pulsioni alle emozioni, dalle emozioni ai sentimenti, dai sentimenti all’esercizio del pensiero.


L’esercizio del pensiero e del dialogo seguiranno le indicazioni della PHILOSOPHY FOR CHILDREN (P4C).

Non è un laboratorio per piccoli intellettuali, ma per ragazzi curiosi che non si accontentano delle risposte standard degli adulti e che vogliono ragionare con la loro testa.


La Filosofia attraverso la Lettura, il Teatro e la Comunicazione con Lanterne di Diogene Kids: libero pensiero per ragazzi liberi.


Info ed iscrizioni: prof. Pasquale Santoro 349 44 67 210. Orario incontri: dalle 18 alle 19.


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Tricase: un Festival per promuovere valori e coltivare ideali

IMpressioni di settembre: dibattiti, cinema, teatro, musica il 20, 21,22 e 26 settembre al Parco Biblioteca Comunale. Ingresso libero e gratuito

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Una serie di iniziative per l’edizione 2024 di Impressioni di Settembre, il festival organizzate da Tricase, Che Fare?, con il patrocinio del Consiglio regionale della Puglia (media partner Mondoradio).

Come per glia ltri anni si spazierà tra dibattiti, cinema, teatro e musica.

Venerdì 20 settembre, alle 19,30, la presentazione del festival. Dalle 20, spazio ai libri: Lea Garofalo. Una madre contro la ‘ndrangheta, con Ilaria Ferramosca (autrice del libro), il dott. Roberto Tanisi (già Presidente del Tribunale di Lecce), Valentina Murrieri (giornalista di LeccePrima), Luana Prontera (giornalista di Quotidiano di Puglia). In collegamento streaming, Marisa Garofalo (sorella di Lea).

Dalle 21, Diario separato. Storia di un uomo qualunque, con Brizio Montinaro (Terra Somnia Editore), Daniela Fracasso (avvocato), Alessandro Polidoro (autore del libro).

Sabato 21, dalle 20, al centro del dibattito le donne e la forza della comunicazione, con Tiziana Colluto (giornalista e specialista della comunicazione), Luana Prontera (giornalista), Ilaria Lia (giornalista), Francesca Maruccia (redattrice, giornalista, esperta di scrittura creativa).

Alle 21, omaggio a Ilaria Alpi a trent’anni dal suo assassinio e proiezione del film Il più crudele dei giorni.

Domenica 22, alle 19, CGL, CISL, UIL. Opportunità e criticità nel mondo del lavoro nel Salento, con Tommaso Moscara (segretario generale CGIL – Lecce); Ada Chirizzi (segretario generale CISL – Lecce); Mauro Fioretti  (Segretario generale UIL – Lecce).  Modererà Mauro Ciardo (La Gazzetta del Mezzogiorno).

Dalle 20, Peppino Vs. Di Vittorio. Ballata Sentimentale per un eroe popolare, di Walter Prete, con Gustavo D’Aversa e Walter Prete, musiche Trio Senago (Geri De Giuseppe, Luigi Spira, Dario Longo). Regia Gustavo D’Aversa.

Alle 22 il concerto finale, Canzoni al tavolino, con Mino De Santis, Luigi Mariano e Gaetano Cortese.

Gli eventi del 20 – 21 – 22 settembre, in caso di pioggia, si svolgeranno presso il Centro Culturale di Tutino (via M. Rizzo).

Nell’ultima giornata, giovedì 26 settembre (presso il Cineplex), dalle 20, si parlerà de “La questione climatica come questione cosmopolitica”, con il prof. Attilio Pisanò (Università del Salento), ed il prof. Mario Carparelli (Università del Salento). Alle 21,30, la proiezione del film Siccità di Paolo Virzì.

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Gagliano: al Salotto del Capo arrivano Di Battista e Odifreddi

Ultimo incontro dell’edizione 2024. Venerdì 20 settembre reporter, scrittore e attivista politico e matematico, logico e saggista spazieranno “Dalla guerra in Ucraina al massacro di Gaza”

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Ultimo appuntamento con la rassegna il Salotto del Capo.

Chiuderà la quarta edizione l’incontro con Alessandro Di Battista (reporter, scrittore e attivista politico) che dialogherà con il prof. Piergiorgio Odifreddi, matematico, logico e saggista.

È l’ultimo dei tre incontri previsti dall’edizione 2024.

Dopo Selvaggia Lucarelli e Don Antonio Coluccia, è la volta di Alessandro Di Battista e Pier Giorgio Odifreddi che spazieranno “Dalla guerra in Ucraina al massacro di Gaza”.

Appuntamento venerdì 20 settembre, alle 20,30, in piazza San Rocco.

Ingresso libero.

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Quarantasei anni in un battito d’ali

I giovani Aquilotti del Corso Urano 3 dell’aeronautica militare del 21 settembre 1978 si ritroveranno sabato prossimo nella Scuola di Volo di Galatina, la casa di tutte le giovani aquile

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Ci sono storie che non finiscono e altre storie che sfidano il tempo.

Ci sono storie, invece che non finiscono e che, sfidando ancora il tempo, fanno emergere legami indissolubili che si intrecciano con i sogni e con l’amicizia, con la condivisione di ogni istante vissuto insieme.

Una di queste storie ci riporta al 21 settembre del 1978, quando iniziò il cammino del Corso Urano 3.

Quel giorno segnò l’inizio di una straordinaria avventura che continua ancora oggi creare emozioni nuove che fanno battere i cuori di chi è stato protagonista.

Tutto inizia da un sogno comune, da una comune passione: entrare a far parte, come ufficiali, della grande famiglia dell’Aeronautica Militare.

In quegli anni, il concorso di ammissione selezionava i candidati tra piloti ed ingegneri ma, anche se distinti in questa tipicità, un unico sogno accomunava tutti quei ragazzi: la passione per il volo e, per il volo militare.

Circa 150 giovani, pieni di entusiasmo e speranze, superarono le rigide selezioni e, armati dei soi indumenti indossati in quel fatidico giorno, varcarono il cancello dell’Accademia Aeronautica ed intrapresero il lungo e impegnativo percorso verso il cielo, verso quell’ideale di libertà, servizio e responsabilità che rappresenta l’essenza dell’Aeronautica.

Furono quattro intensi anni in cui questi giovani vissero, studiarono e si formarono all’Accademia Aeronautica di Pozzuoli. Ogni giorno è stata per loro una sfida, ogni lezione un passo più vicino al sogno, ogni delusione un motivo per non cedere e crescere insieme, supportandosi tra le difficoltà e il puro cameratismo. Ma, più di tutto, si forgiò l’amicizia col crescere e condividere ogni istante in quei corridoi, nelle aule, durante le notti insonni passate a immaginare il futuro. Il legame che si è creato tra loro non si è nutrito solo della condivisione degli stessi obiettivi, ma su un’alleanza profonda, forgiata tra mille difficoltà e successi.

Dopo quegli anni, è giunto il momento di dividersi. Alcuni sono partiti per le scuole di volo negli Stati Uniti, altri in Canada, altri ancora per la scuola dei pinguini di Lecce. Ognuno in tasca e nel cuore ha avuto il comune compito: completare il percorso che li avrebbe portati a diventare piloti. Anche gli ingegneri, seppur in un cammino diverso, si trovarono a proseguire il loro viaggio verso la realizzazione professionale, gli continuando a Napoli il percorso universitario, strenui rappresentanti del corso, guida per i corsi futuri…

Nonostante la distanza, quell’amore fraterno, quella comunione di sogni e fatica, non si è mai spezzata.

Al contrario, l’amore per il cielo e la missione comune ha continuato a legare tra loro i sentimenti di tutti i membri del Corso Urano 3, come un filo invisibile che attraversa gli anni e le distanze.

Esattamente 46 anni dopo, sabato 21 settembre di quest’anno, gli “Urano terzo” si ritroveranno nella Scuola di Volo di Galatina, la casa di tutte le giovani aquile. Galatina, che ha visto nascere tanti sogni di volo, li accoglie ancora una volta, come un porto sicuro dove il tempo sembra essersi fermato.

Sarà un ritorno a casa, un momento per tornare ragazzi, per rivivere negli occhi e nei cuori le emozioni di una vita trascorsa tra cielo e aerei.

Tuttavia, sebbene sembri che il tempo non sia passato, la Scuola di Volo di Galatina ha vissuto un’evoluzione straordinaria. Oggi, questa base è motivo di orgoglio non solo per l’Aeronautica Militare Italiana, ma anche per chi, come gli “Urano terzo”, torna a passeggiare su quelle piste e tra quegli hangar, ricordando com’era un tempo il loro addestramento.

Vedere quanto Galatina si sia trasformata, diventando un’eccellenza mondiale e un centro tecnologico all’avanguardia, suscita un profondo senso di fierezza in chi ha contribuito a forgiare quella tradizione.

Così camminando tra le strutture moderne, ridendo e ricordando le giornate trascorse in quegli hangar, i ragazzi dell’Urano 3 potranno ammirare non solo il cambiamento, ma anche la continuità di una tradizione che loro stessi hanno contribuito a costruire.

Ogni risata, ogni racconto, diventa una testimonianza viva di quanto siano rimasti legati a quell’esperienza unica, e di come quella base, che è stata casa per loro tanti anni fa, continui a far crescere generazioni di piloti con la stessa passione e dedizione.

In questo incontro, ancora come allora, gli sguardi si incroceranno di nuovo, i sorrisi saranno quelli di sempre, ma con la profondità ed intensità che solo il tempo può dare. Perché, alla fine, ci sono storie che non finiscono.

E la storia del Corso Urano 3 è una di queste. Una storia che vive nei ricordi, che continua a battere nei cuori, e che il 21 settembre, nel Salento, tornerà a volare alta nel cielo, come se quegli anni non fossero mai passati.

Le vite, certo, sono andate avanti. Alcuni non ci sono più, ma vivono vividi nei ricordi, negli occhi e nei cuori di chi ha condiviso con loro i momenti più intensi della giovinezza, nei sorrisi che emergono quando si rievocano le vecchie storie. Perché, anche se il tempo passa, quei volti, quelle presenze, non svaniscono mai veramente. Così intense e forti tanto che si possono risentire le voci nel cuore e nella mente dei nostri “Uranidi”.

Ogni volta che si sfiorano le mani di questi uomini, la vita torna indietro annullando le distanze e le rughe accumulate nel tempo. Non c’è traccia di stanchezza nelle voci, che si riempiono ancora di quella stessa energia giovanile. I 46 anni trascorsi sembrano un battito di ciglia, un soffio che non è riuscito a scalfire la loro amicizia. Ogni incontro diventa un’occasione per vivere quel legame ancora più intensamente, come se il tempo non avesse mai davvero separato i loro cuori.

E proprio dalla Base di Galatina che le risate dei ricordi riempiranno l’aria, come un eco lontano che ritorna vivido e presente. Le uscite insieme, gli scherzi, i racconti divertenti di quei giorni in Accademia o durante le esercitazioni di volo, tutto riaffiora come pagine di un libro a colori. E non è un libro qualunque, è uno di quelli che prende vita a ogni riga, trasformandosi in un film che scorre davanti agli occhi. Ogni racconto, ogni aneddoto condiviso sembra proiettarsi su uno schermo invisibile, dove le scene del passato si mescolano ai volti del presente. Lì, tra le risate, le battute e i sorrisi, si rivedono giovani, carichi di sogni, pronti a conquistare il cielo.

Ogni abbraccio, ogni parola è un ritorno a quel luogo magico dove tutto è iniziato. Le voci risuonano forti e chiare, le mani si stringono con la stessa forza di allora, come a voler trattenere per un istante quel senso di eternità che solo l’amicizia può dare. Ogni incontro come quello di quest’anno non è solo un ricordo del passato, ma una celebrazione del presente, di ciò che sono diventati, di ciò che hanno vissuto e di ciò che, ancora oggi, condividono.

E così, mentre le risate si mescolano alle emozioni, quei 46 anni si dissolvono, lasciando spazio a un unico grande respiro comune. Un respiro che attraversa il tempo e lo spazio, portando con sé l’essenza di una storia che non smetterà mai di esistere. Una storia che continua a vivere in ogni sorriso, in ogni sguardo, in ogni stretta di mano.

Una storia che, come un volo che non termina mai, rimane sospesa nel cielo, pronta a essere vissuta ancora, ogni volta più intensamente.

Federica D’Accolti

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