Approfondimenti
Le principali tappe del carnevale salentino
Carri e maschere di Aradeo, Cursi, Galatone, Martignano, Melissano, Supersano ed il Capo di Leuca

Il Carnevale del Capo di Leuca
La 34esima edizione del carnevale del Capo di Leuca abbraccia quest’anno, oltre alle storiche tappe Corsano e Alessano, anche Gagliano del Capo.
Archiviata la tappa di Alessano, nell’ultima domenica di gennaio, la kermesse organizzata dalla Pro loco di Corsano con la collaborazione e i patrocini di Pro loco Alessano, Unpli, Comuni di Corsano e Alessano e Unione dei Comuni “Terra di Leuca”, si sposta a Corsano domenica 7 e martedì 9. Start alle ore 15 in via Regina Elena ed arrivo in piazza San Biagio per maschere e carri allegorici. I più piccini sono attesi invece nell’auditorium nella giornata di lunedì 8. Sabato 13 appuntamento finale a Gagliano, con annessa premiazione.
Mas Que Rada ad Aradeo
La festa di carnevale più pazza del Salento è Mas Que Rada di Aradeo, che domenica 7 riempirà Piazza San Nicola di di maschere, musica, coriandoli e divertimento. Dalle ore 10, spazio al divertimento per grandi e piccini, con “Fantamitico”, una vera e propria città a misura di bambino, luogo della fantasia e del divertimento in cui i sogni dei più piccini diventano realtà. Nel pomeriggio grande musica live sul palco con Io, Te e Puccia; Salento Calls Italy e Papa Chango che faranno ballare il pubblico rispettivamente a ritmo punk-folk, house e putchanka (sullo stile di Manu Chao).
I 30 anni del carnevale griko a Martignano
I colori e l’allegria del carnevale di Martignano, giunto alla sua 26esima edizione, festeggiano quest’anno i 30 anni del carnevale della Grecìa Salentina. Una festa che, dopo la “vestizione de lu Paulinu Cazzasassi” di giovedì 4, raccoglie la popolazione grika in altre 3 giornate e si apre all’accessibilità: l’edizione di quest’anno infatti presenta una migliore strutturazione dei percorsi di accesso, di sosta e di partecipazione. Un parcheggio riservato ed un itinerario ad hoc consentirà di raggiungere l’area allestita lungo il percorso della sfilata, garantendo l’abbattimento di barriere architettoniche, la disponibilità di servizi igienici accessibili, uno spazio dedicato ai visitatori con disabilità ed ai loro accompagnatori, l’assistenza degli operatori del Coordinamento del Carnevale, in particolare del Gruppo Donatori Fratres di Martignano. Il tutto per la grande sfilata di carri di domenica 7, con annessa premiazione a cura di una giuria composta da autorità e personalità note del territorio. Accompagnato dagli sbandieratori e dal Carnevale Pedalato (una sfilata in maschera su due ruote), il corteo partirà alle 14,30 da piazza Calvario e raggiungerà piazza della Repubblica attraversando il paese. Martedì 9, invece, a Martignano non è solo martedì grasso: è il giorno de “La morte de lu Paulinu” che si apre in mattinata e prosegue alle 13 con il pranzo tradizionale ai “parenti chiangimorti”. Un tripudio di prelibatezze locali, dal primo al dessert. Sempre accompagnata dal gusto e sulle note della musica popolare, la serata inizia con l’apparizione della “Quaremma” in piazza della Repubblica: la personificazione della Quaresima, che scatterà alla mezzanotte ma non cancellerà la voglia di far festa. Si riprende infatti domenica 14 con l’ultimo appuntamento carnevalesco: la Pentolaccia. Grandi e piccini sono attesi alle 19 al Parco turistico Palmieri.
Galatone si maschera di lunedì
Galatone è pronta ad accogliere la maxi sfilata, attesissima anche nei paesi limitrofi. Passato il veglioncino dei bambini di giovedì 4, la seconda e principale data del carnevale del Galateo è lunedì 8. Majorette, maschere e carri allegorici locali e di paesi come Casarano, Nardò, Melissano e Neviano, riempiranno le strade del centro a partire dalle ore 15. Start in piazza Savoia con meta piazza San Sebastiano, location scelta per l’estrazione dei premi della lotteria. Data di riserva in caso di pioggia giovedì 11.
Il 36esimo di Supersano
Un paese in fermento ed un attesa crescente. Supersano si prepara a scendere in piazza per uno degli eventi più sentiti dalla cittadinanza: il carnevale. Preparazione lunga e meticolosa per una festa che ogni anno cattura attenzione e stupore anche dei paesi circostanti. Primo appuntamento domenica 7 con start in Parco delle Rimembranze. Seconda data, sempre per le principali vie del paese, martedì 9. Suspense anche per la premiazione che prevede un montepremi in denaro.
Cursi e le maschere di quartiere
Il carnevale di Cursi è una sfida tra i 4 quartieri del paese: Ungularo, Mercatale, Madonnina e Pio XII portano in strada temi di attualità pronti a stupire i partecipanti. Proprio in piazza Pio XII, alle 15 di domenica 7, si ritroveranno maschere di ogni età per contendersi il titolo di vincitore. Giornata di festa che verrà bissata martedì 9.
Melissano: ultima tappa per i carri salentini
Arrivano anche da Gallipoli, Galatone e Poggiardo i carri che scenderanno in strada a Melissano in una delle ultime date del carnevale salentino. Partendo da largo stazione, alle 15,30 di domenica 14, il corteo attraverserà via Palermo, via Racale, via Umbria, piazza Puglia, via Montale, via Bianchi, via Berlinguer ed arriverà al cospetto della giuria in largo Gesù Redentore. Un tripudio di colori, coriandoli, maschere, trombette e allegria che, in caso di pioggia, verrà rimandato alla domenica successiva.
Approfondimenti
Come eravamo: il Carnevale a Tricase negli anni ’30
I ricordi delle masciate di un tempo, raccontati da chi le ha vissute in prima persona

di Ercole Morciano
L’ultima domenica di Carnevale quest’anno è stata domenica 2 marzo.
L’ultimo giorno sarà invece martedì prossimo: “martedia rassu”, Martedì Grasso: lo dicevano i nostri antenati e lo si dice ancora oggi parlando il dialetto tricasino.
Le prime notizie certe sul Carnevale Tricasino del passato ce le ha tramandate Giuseppe Pisanelli nel suo libro “Notizie su uomini, cose e immagini di Tricase” pubblicato nel 1990 con le edizioni del Grifo di Lecce.
Apprendiamo così che a Carnevale “un’antica tradizione voleva che gruppi di appassionati della recitazione, per lo più artigiani, organizzassero lavoretti teatrali che seralmente andavano a recitare nelle famiglie. In quell’occasione chi disponeva di una stanza più grande delle altre invitava parenti, amici e compari per gustare lo spettacolo”.
Alla fine delle recite e del canto dei vari stornelli composti per l’occasione, il padrone di casa offriva almeno un bicchiere di vino; altrimenti, se di famiglia agiata, oltre al vino, “si offrivano frittelle di vario tipo, rosolio, ecc. Così i nostri maggiori vivevano il carnevale. Tali usanze rimasero in vita fino agli anni Trenta” e oltre.
Un formidabile organizzatore fu Antonio Scarascia, “mesciu ‘Ntunucciu Russu”.
Egli “si cimentò nelle manifestazioni carnevalesche pubbliche e, grazie ad esse, il Carnevale Tricasino era noto in tutta la provincia. Non si trattò di mute sfilate in costume o di carri allegorici inanimati. Si trattò di rievocazione di eventi nazionali importanti come La guerra Italo-Turca, La trasvolata atlantica di Italo Balbo, Il carro di Tespi e tante altre“.
In particolare, Giuseppe Pisanelli descrive nei dettagli la parodia della “Guerra Italo-Turca”, combattuta dall’Italia negli anni 1911-1912 per sottrarre la Libia all’Impero Ottomano.
Ricorda in particolare lo sparo dei fucili grazie alla collaborazione della ditta “Rosati”, ovvero “Mesciu Lia”, conduttore della fabbrica di fuochi pirotecnici.
L’altra descrizione riguarda “La trasvolata” per la quale furono fabbricati gli aerei in legno e cartone “installandoli su biciclette.
Il trimotore a due posti del Comandante, ovviamente ‘Ntunucciu Russu, era fissato su una moto guidata da Toto Galati”, scherzoso autista di autobus.
Dopo il giro per le vie del paese, la squadriglia giungeva in una gremitissima piazza Vittorio Emanuele (ora Pisanelli, vedi foto in alto) per la lettura del discorso d’occasione da parte di mesciu ‘Ntunucciu.
Il Carnevale finiva poi la domenica successiva al martedì delle ceneri, detta della “Pentolaccia”.
E qui Giuseppe Pisanelli ricorda due indimenticabili pentolacce organizzate da mesciu Antunucciu negli anni ‘30.
Il Carnevale Tricasino non aveva dunque una maschera propria come “Titoru” (Gallipoli), “Paulinu” (Lecce e paesi della provincia), “Sciacuddrhuzzi” (Aradeo), “Mielina” (Melendugno), ecc.
La sua specificità era rappresentata dalle “squadre di masci”.
Rimasero in voga fino agli anni ’60 e io, avendoli visti sin da ragazzino, ricordo che ogni squadra era composta da 10-15 “masci”, tutti uomini ma alcuni vestiti e pesantemente truccati da donne, che passavano per le vie di Tricase suonando strumenti veri e strumenti di fortuna e che ogni tanto entravano nelle case per recitare, suonare e cantare stornelli inventati da loro e spesso legati alle canzoni più popolari di quel tempo o a personaggi locali.
Ricordo in particolare una strofa, completa di motivo musicale:
Pisanelli, Pisanelli
Cucinati cu’lla paja
Unu zzumpa, l’otru balla
Nn’otru sona la chitarra
L’otru sona lu mandulinu
Nu ‘nne sciamu de ‘qquai
Se nu ‘nne dati ‘nnu bicchieri de vinu.
Ricordo che ogni squadra (ora chiamata ‘masciata’ con un neologismo dialettale) prendeva il nome dal suo capo, ovvero dal suo organizzatore.
C’era la squadra “de mesciu Alfredu Russu” (Alfredo Scarascia, figlio di maestro Antonuccio), “du Ciccillu” (Francesco Ippati), “du Roccu Surge” (Rocco Di Domenico) e, come mi suggerisce l’ultranovantenne Rocco Musio, c’era anche la squadra di Gino Merico, il figlio del direttore didattico.
Per la squadra cui apparteneva il giovanissimo Donato Valli (futuro professore universitario di Letteratura Italiana e poi Rettore) era lui che scriveva i testi e gli stornelli da musicare; peccato che siano andati persi.
Allora la strada che si riempiva di maschere, a gruppi o singole, era soprattutto la via Stella d’Italia, dove lo strato di coriandoli si alzava da terra per vari centimetri.
Tale prassi durò per gli anni ’60 poi andò scemando.
Gerardo Forte ricorda che intorno agli anni ’70, la Pro Loco di Tricase, con a capo Michelino Morciano e Cosimo De Benedetto, si fece promotrice di un bando per il Carnevale Tricasino.
Parteciparono parecchi gruppi formati da numerosi ragazzi.
“Il nostro gruppo“, continua Gerardo, “era capeggiato da Donato Bonalana (sarto), oggi quasi novantenne. Oltre al nostro parteciparono anche altri gruppi: uno di S. Eufemia (Gino Cazzato, Donato Elia, Franco Baglivo ed altri), “mesciu Alfredu Russu” e altri gruppi di cui non ricordo il nome. Dopo un paio d’anni, svanì tutto“.
Un vero e proprio revival del Carnevale Tricasino si ebbe nei primi anni ‘80-’90 dello scorso secolo.
Durante il periodo carnevalesco si esibiva nelle case, secondo l’antica tradizione, il gruppo “Maielana Band”. Animatore principale era Andrea De Carlo; tra i componenti vi erano la moglie Lilo, i fratelli Stefano, Marcello e Carlo, ai quali si aggiungevano altri parenti ed amici.
Le rappresentazioni erano il frutto di un intenso lavoro di squadra per le ideazioni dei testi e per le parti musicali.
Le recite riuscivano ad appagare e divertire un pubblico variegato, ma sempre attento a cogliere l’armonia tra testi, musica e fatti legati ironicamente agli eventi amministrativi di quegli anni in cui i partiti tradizionali andavano tramontando e il nuovo faticava ad affermarsi.
I testi, ispirati ai classici, erano molto curati e avevano titoli come “La Divina Commedia” (1988), “Giulio Cesare” (1989), “Ulisse” (1994).
Non ricordo se le commedie in dialetto dirette in quegli anni da Angelo De Carlo e recitate da attori e attrici in gamba, fossero inserite, oppure no, nel carnevale tricasino, ma questa è un’altra nostra e interessante storia che merita un ricordo a parte.
Nella foto in alto: piazza Vittorio Emanuele (ora Pisanelli), “Trasvolata Atlantica 1932” di Antonuccio Scarascia (Foto di G. Pisanelli).
Nelle foto in basso: via Stella d’Italia, ingresso villa “Barbara ora Vitalone”, “Mascherata carnevalesca 1953” (Foto Fam. Michelino Dell’Abate).
Approfondimenti
Masci: Lu Titoru, anche quest’anno, si soffoca con una polpetta
Anche Gallipoli, Casarano, Racale e Ugento si preparano a far festa…

GALLIPOLI
È una delle feste più attese dell’anno in tutto il Salento: il Carnevale di Gallipoli, uno degli eventi più suggestivi, capace di unire tradizione, divertimento e cultura popolare.
I giorni stabiliti per le sfilate di quest’anno sono domenica 23 febbraio e domenica 2 marzo, quando lungo Corso Roma sfileranno i caratteristici carri allegorici in cartapesta, tra i quali alcuni rappresentano scene tipiche della cultura e della storia della città, e gruppi mascherati, attirando visitatori da tutta la Puglia.
Il gran finale si terrà martedì 4 marzo nel centro storico, con la rappresentazione della celebre maschera di Lu Titoru, simbolo del carnevale gallipolino.
La leggenda narra che Teodoro fosse un giovane militare gallipolino, che, al ritorno dalla leva, chiese alla madre un piatto di polpette, il suo cibo preferito, prima di entrare nel digiuno quaresimale.
Ma nella fretta di mangiarle, Teodoro si soffocò con una polpetta.
Nel corteo mascherato, viene rappresentato il giovane morto, la madre e un gruppo di “comari”, chiamate chiangimorti, che piangono.
La madre di Teodoro, la Caremma, è la figura che rappresenta la Quaresima e accompagna il giovane in questa macabra ma anche folkloristica tradizione.
La maschera di Lu Titoru ha un viso bicolore, giallo e rosso, proprio come la bandiera della città di Gallipoli, che è il simbolo della festa.
RACALE
Tutto pronto per il Carnevale Racalino 2025.
Sabato 1° marzo maschere, gruppi e carri sfileranno con le loro allegria e simpatia.
Partenza sfilata alle 15 da viale dello Stadio e arrivo stimato per le 16,30 in piazza Beltrano Giardini del Sole.
Qui si accenderà la festa: dalle 17 esibizione dei carri allegorici, gruppi mascherati e maschere singole. Intrattenimento con Andrea Scorrano Dj.
Verranno consegnati i premi: al carro più originale; alla maschera effetto wow; al carro più stravagante; il premio speciale Fidas Racale.
Le iscrizioni sono aperte fino a lunedì 24 febbraio, presso il comune di Racale: tutte le mattine, presso l’ufficio InfoPoint; possibile iscriversi anche il martedì e il venerdì pomeriggio, dalle 17 alle 19, presso la sede FIDAS in via Vespucci n. 3.
Per informazioni, contattare il numero 0833 902324.
CASARANO
Il Carnevale Casaranese quest’anno si consumerà il 1° marzo.
In fase di organizzazione la Pro Loco ha tenuto conto della eventuale difficoltà ad attraversare la città e raggiungere molte piazze del centro, causa cantieri aperti e lavori in corso.
Così ha optato per un maxi-raduno in piazza Indipendenza che culminerà con il live show Kawabonga.
Quindi, sabato 1° marzo tutti in piazza: giovani e meno giovani, di Casarano e dei paesi vicini, si ritroveranno dalle 17 per una grande festa in maschera.
Dalle 19,30 il clou della festa con lo spettacolo esplosivo e travolgente di Kawabonga (ingresso gratuito) con musica e sorprese.
UGENTO
Sono due gli appuntamenti da segnare in rosso sul calendario per il Carnevale Ugentino.
Il primo domenica 2 marzo, presso l’Associazione culturale “Mare Blu” in viale don Tonino Bello, si svolgerà il “Ballo in maschera” (quinta edizione). A partire dalle 15,30 balli di gruppo, baby dance, tiro alla fune, corsa con i sacchi e tante altre attività per il divertimento di bambini, ragazzi e famiglie.
È prevista anche la premiazione della maschera più bella. La sfilata, organizzata dalla ProLoco Ugento e Marine, è in programma lunedì 3 marzo: “Il Carnevale arriva ad Ugento!” alle ore 16.
Il corteo chiassoso e colorato attraverserà Ugento partendo da Largo Pretura (via F.lli Mille), fino ad arrivare in piazza San Vincenzo dove fare festa tra musica e divertimento.
Una giuria decreterà il gruppo e la maschera più belli.
Approfondimenti
Come fare acquisti su eBay risparmiando e proteggendosi

Acquistare online è un’abitudine consolidata per chi desidera un’ampia scelta di prodotti a prezzi competitivi e eBay si presenta da molti anni ormai come uno dei mercati virtuali più completi in circolazione.
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Un’ulteriore forma di inganno consiste nel fornire un codice di tracciamento falso o incompleto, lasciando l’acquirente senza possibilità di monitorare la spedizione. Se non si riceve l’oggetto entro i tempi previsti, si consiglia di consultare la pagina dell’ordine e inviare un messaggio al venditore.
Se non si ottiene una risposta soddisfacente, eBay offre un sistema di protezione che prevede la richiesta di assistenza per ordini non ricevuti. Analogamente, è disponibile una procedura per effettuare il reso o chiedere il rimborso nel caso in cui l’articolo arrivi danneggiato o non corrisponda alla descrizione.
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