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Le Teste colme di Borgagne a Martano

Mostra personale di Gianni Chiriatti. Dal 4 al 14 maggio presso il Centro Culturale Santi Medici

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Mostra personale di arte contemporanea dal titolo “Teste colme” dell’artista Gianni Chiriatti, presso il Centro Culturale Santi Medici a Martano.


L’inaugurazione è in programma sabato 4 maggio, alle ore 19.


La mostra resterà aperta fino al 14 maggio, tutti i giorni, dalle 18 alle 22, con ingresso libero.


L’evento, patrocinato dal Comune di Martano, è curato da Dores Sacquegna.


LA MOSTRA E LE OPERE


Immaginare e costruire nuovi mondi è sicuramente l’arte che contraddistingue Gianni Chiriatti, artista salentino nato in Svizzera e ritornato alla sua terra d’origine per dar vita a inediti brani di realtà (o di irrealtà), composti da figure zoomorfe e tripudi di frutta che rappresentano il mercato della vita con le sue bellezze, la sua carnalità e la sua tragicità.


Teste colme, titolo della mostra personale dell’artista, gioca sulla trilogia tra natura umana-animale-vegetale in cicli multidisciplinari tra pittura, fotografia, installazioni e video arte. Un incanto visivo di environmental art che trasforma il luogo sacro del centro culturale Santi Medici in una Wunderkammer della fertilità, animata da personaggi zoomorfi e sottilmente erotici.


Non mancano i riferimenti al paesaggio della Grecìa Salentina e in particolare alla “Specchia dei Mori o del diavolo” ma anche alla “Metamorfosi” tra essere umano e animale.


Le opere pittoriche – dotate di forte potenza comunicativa ed evocativa – sono corredate da contrappunti visivi, trasferiti su tela.


Il suo motto è: «Lo odore della pianta è il pensiero dello essere trasferito sulla tela».


Una filosofia di vita, che parte dalla natura e dal suo habitat e vibra tra emozioni e profumi, in un continuum tra corpo e mente, tra emozione e luogo.


Oltre alla serie pittorica, in mostra le installazioni delle “teste piantate”, un nucleo di ritratti femminili e maschili circondati da elementi della vita contadina e legati al concetto di ciclicità della vita.


Fotografie letteralmente piantate in vasi colmi di cemento.

Il concetto di biodiversità emerge, nella installazione “poltrona”, una sorta di sarcofago colmo di piante spontanee, sovrastato da un’opera che omaggia i Santi Medici, con riferimenti correlati sia alle erbe curative che al luogo che ospita la mostra.


Chiude la mostra il video “Propaggine” (vedi foto sotto) ambientato en plein air con riflessioni all’ecologia e alla sostenibilità ma anche alla riprogettazione dello spazio di vita degli esseri umani in rapporto all’ambiente naturale.


Da visionario-naturista, Chiriatti, mostra un affresco della nostra umanità, aiutandoci a riflettere sul modo in cui viviamo e sugli spazi sociali e naturali che abitiamo.


(Tratto dal testo critico di Dores Sacquegna).


L’ARTISTA


Gianni Chiriatti, in arte Borgagne, è un artista pugliese, nato a San Gallo, in Svizzera, nel 1973.


Trascorre la sua infanzia tra la città natale e Borgagne, dove vive e opera da molti anni.


Artista autodidatta e poliedrico, si esprime in pratiche multidisciplinari come la pittura, la fotografia, la videoarte e le installazioni.


Ha partecipato a mostre collettive, personali, biennali in Italia tra cui Pescara, Roma, Lecce, Otranto e all’estero tra cui Spagna, Egitto, Montecarlo.


Nel 2012 ha ricevuto il Premio della Critica, durante la Biennale del Salento allestita al Castello Carlo V di Lecce.


Nel 2023 ha preso parte al progetto di residenza artistica Baroque Blue: le sacre pietre del Salento, come artista salentino in dialogo con artisti internazionali a Santa Caterina di Nardò (Lecce), organizzata da Primo Piano LivinGallery e con la cura di Dores Sacquegna.



 


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Tricase: a scuola di legalità con don Antonio Coluccia

Domani, dalle 11, il parroco antimafia, originario di Specchia, parlerà ai ragazzi dell’Istituto comprensivo Tricase-Via Apulia

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Educare alla legalità attraverso la bellezza delle parole, dell’incontro, dell’esempio.

Educare alla legalità attraverso le parole di don Antonio Coluccia.

Domani, mercoledì 12 marzo, a partire dalle 11 il parroco antimafia, originario di Specchia, parlerà ai ragazzi dell’Istituto comprensivo Tricase-Via Apulia.

Perché «tutti possiamo fare la differenza: ogni grande cammino inizia con un piccolo passo».

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Cutrofiano: La scialletta rossa. Una donna di mafia

La magistrata Maria Francesca Mariano presenta il suo libro a Cutrofiano, dialogando con Massimo Bray (direttore generale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani e presidente della Fondazione La Notte della Taranta). A seguire la musica de Li Ucci Orkestra

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L’associazione Sud Ethnic Aps, in collaborazione con Pro Loco di CutrofianoMuseo della Ceramica e 34° Fuso, ospita la presentazione del libroLa scialletta rossa. Una donna di mafia” di Maria Francesca Mariano (Santelli editore).

Appuntamento domenica 16 marzo (ore 18| ingresso libero | info mercatodellacultura@gmail.com – 3774220633) al Mercato della Cultura di Cutrofiano.

Dopo i saluti del sindaco Luigi Melissano e dell’assessora alla cultura Maria Lucia Colì, l’autrice, giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, dialogherà con Massimo Bray, direttore generale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani e presidente della Fondazione La Notte della Taranta.

La serata, moderata da Sandra Stefanizzi, proporrà anche un contributo di musica tradizionale con alcuni elementi de “Li Ucci Orkestra”.

Il libro racconta la storia di una donna colta ed emancipata a capo di un clan mafioso.

Attraverso un complesso percorso interiore, compie una scelta rivoluzionaria.

L’incontro con una gatta semicieca e con un viandante straniero mettono in crisi un sistema malavitoso formato da regole rigide, omertose e violente, proponendo un modello alternativo di chiara e semplice umanità, dove il valore della libertà splende come punto d’arrivo di redenzione personale.

«È noto con quanta serietà Maria Francesca Mariano svolga il mestiere di Giudice e che sia lei ad avere scritto numerose importanti sentenze di Corte d’Assise per fatti di mafia», sottolinea nella prefazione Cataldo Motta già Procuratore della Repubblica e capo della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce.

«Con le stesse capacità e la stessa passione scrive testi teatrali su temi impegnati, introduce le loro rappresentazioni, se possibile; scrive poesie e romanzi, conosce la danza. Ed è proprio un romanzo che ha scritto questa volta, dove la verve della sua narrativa si avvale di conoscenze tratte dall’esperienza maturata nel corso di complessi giudizi per processi da lei giudicati. In questo modo si è appropriata di un ricco bagaglio conoscitivo, impiegato per tratteggiare un affresco assai realistico, in cui emergono personaggi, vicende, situazioni, capaci di catturare l’attenzione del lettore fino all’ultima pagina».

Il progetto Mercato della Cultura, coordinato dall’APS Sud Ethnic e vincitore, dopo la candidatura del Comune di Cutrofiano, del bando Luoghi Comuni, iniziativa della Regione Puglia promossa dalle Politiche Giovanili e dall’ARTI – Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, finanziata dal “Patto per la Puglia” (Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020) e “Fondo Nazionale per le Politiche Giovanili”, ha trasformato l’ex Mercato Coperto di via Milite Ignoto in uno spazio che “offre” prodotti, strumenti e occasioni per allargare e migliorare l’offerta culturale.

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I Deportati Salentini e Leccesi nei Lager Nazifascisti

Pati Luceri presenta il suo libro in occasione dell’80° anniversario della Resistenza con l’obiettivo di rafforzare i valori di democrazia e libertà

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In occasione dell’80° anniversario della Resistenza, verrà presentato, a cura del circolo di Sannicola di Sinistra Italiana, dell’associazione Spazi Popolari e la partecipazione di ANPI provinciale, il libro I Deportati Salentini e Leccesi nei Lager Nazifascisti, scritto da Pati Luceri.

La presentazione del libro si terrà il 14 marzo alle ore 18,30 presso il centro culturale di Sannicola, situato in via Oberdan.

L’evento vedrà la partecipazione dell’autore Pati Luceri, che dialogherà con Tina Minerva dell’associazione Spazi Popolari e Fabio Saccomanno di Sinistra Italiana Sannicola.

Ad aprire la serata, il saluto del coordinatore provinciale ANPI, Antonio Montillo.

Nel caso specifico gli organizzatori hanno cercato di contattare e coinvolgere, quanti più parenti possibili dei deportati, per renderli partecipi dell’organizzazione dell’evento, facendo aprire loro i cassetti alla ricerca di foto e testimonianze del periodo di prigionia dei loro cari, che faranno da sfondo, grazie alla realizzazione di un video alla serata di presentazione del 14 marzo.

Il volume raccoglie le testimonianze e le storie di uomini e donne provenienti dai comuni della provincia di Lecce, compreso il comune di Sannicola, deportati durante il regime nazifascista.

Il libro si propone di riscoprire e restituire voce a chi ha sofferto e perso la propria vita nei lager, mantenendo viva la memoria storica di una delle pagine più drammatiche della nostra storia.

La pubblicazione è suddivisa in tre tomi: il primo comprende i nomi dei deportati che vanno dalla lettera “A” alla “F”, il secondo quelli che vanno dalla lettera “G” alla “P” e , infine, nel terzo tomo sono presenti i deportati dei Comuni dalla lettera “R” alla “Z”.

Il progetto, che ha richiesto anni di ricerca e testimonianze dirette, si inserisce nell’importante contesto delle celebrazioni del 25 aprile e del dovere di non dimenticare.

Questa iniziativa rappresenta un momento fondamentale per riflettere sul significato della Resistenza e sull’importanza di custodire e trasmettere alle nuove generazioni la memoria delle atrocità nazifasciste.

Un’opportunità per unire il passato e il presente, non solo per ricordare, ma anche per rafforzare i valori di democrazia e libertà che sono il fondamento della nostra società.

Non dimenticare è un atto di resistenza contro l’oblio.

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