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Li Ucci Festival a Cutrofiano
Una settimana di concerti, mostre, presentazioni, incontri, un premio assegnato a Otello Profazio e Luigi Chiriatti, una biciclettata “culturale” e le degustazioni con gli “Assaggiucci”. Venerdì 10 e sabato 11 il consueto concerto-evento di chiusura con Li Ucci Orkestra con tanti ospiti e la partecipazione dei testimonial Nandu Popu e Antonio Castrignanò

Appuntamento a Cutrofiano con l’undicesima edizione de Li Ucci Festival, organizzata dall’associazione Sud Ethnic aps in collaborazione con il Comune di Cutrofiano, con il patrocinio di Regione Puglia, Puglia Promozione, Camera di Commercio di Lecce, Istituto Diego Carpitella, Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, Comune di Aradeo, Comune di Sogliano Cavour e altri partner pubblici e privati, con la direzione artistica e organizzativa di Antonio Melegari. Dopo una settimana di concerti, mostre, presentazioni, incontri, un premio assegnato a Otello Profazio e Luigi Chiriatti, una bicicletta “culturale” e le degustazioni con gli Assaggiucci, venerdì 10 e sabato 11 settembre il festival si concluderà alla Masseria L’Astore con un doppio concerto, che rientra nella Programmazione Puglia Sounds Live 2020/2021, de “Li Ucci Orkestra“, progetto nato nel 2013 e formato da musicisti, uniti dalla voglia di costruire in note e in musica gli insegnamenti e la tradizione lasciata dai cantori salentini, con la partecipazione dei testimonial Nandu Popu, Antonio Castrignanò e di numerosi voci ospiti.
Li Ucci in bicicletta
Domenica 5 settembre il festival prenderà il via alle 9 (raduno alle 8,30) in Piazza Municipio con “Li Ucci in bicicletta“. Il tradizionale percorso culturale tra le campagne di Cutrofiano, promosso in collaborazione con la Pro Loco, per trasmettere un senso di relax ai partecipanti. La biciclettata sarà l’occasione per scoprire luoghi di interesse storico e per degustare i prodotti della terra grazie al progetto Assaggiucci. Alle 21,30 in Piazza Cavallotti appuntamento con il progetto 50 Tambureddhri pe la Chiazza, nato dall’idea di far vivere, rivivere o far conoscere il “rispetto tra tanti” che si concretizza nelle “ronde tradizionali”, dove musicisti amatoriali e veterani del tamburello suonano insieme, senza che nessuno prevalga sugli altri, bensì creando un corpo unico, un unico strumento e una fusione sonora fantastica. Il coordinamento è stato affidato al suonatore di mandola e componente de Li Ucci Orkestra Giacomo Casciaro e al virtuoso del tamburello salentino Carlo Canaglia De Pascali.
L’Arte nel Piatto e Grigio argilla

Antonio Melegari
Lunedì 6, alle 20, si aprono le porte delle Scuderie del Palazzo della Principessa per “Li ucci tra musica e colore”, sezione del Festival dedicata all’arte. Fino a giovedì (dalle 20 alle 22) in mostra una selezione degli oltre 400 piatti realizzati in questi anni per la mostra L’Arte nel Piatto, per la quale tantissimi artisti hanno realizzato opere su piatti grezzi di terracotta. Sarà allestita anche l’esposizione fotografica Grigio argilla a cura di Gloria Amato con gli scatti di Paolo Laku, realizzata con il sostegno della Presidenza del Consiglio della Regione Puglia.
Una mostra che conta oltre 50 scatti realizzati nelle varie botteghe figule di Cutrofiano. «Riteniamo che nelle nostre botteghe ci siano artisti e non semplici artigiani», sottolinea Antonio Melegari, direttore artistico e organizzativo del Festival. «Questa mostra è nata per “fermare il tempo” e dare importanza al colore di quella terra da cui tutto parte». Sono state coinvolte, infatti, tutte le aziende presenti sul territorio (Antonio Negro, Benegiamo Terracotte, Casa del Fischietto, Ceramiche Andriani, Fratelli Colì, Nuova Colì, Salvino De Donatis e poi la storica bottega Colì di Via Roma), con un omaggio anche al compianto Antonio (Tonio) Colì recentemente scomparso, torniante eccezionale dalle storiche mani.
Dalle 21, in Piazza Municipio spazio alla musica del Trio Insolito, proveniente da Bologna che propone uno spettacolo che “viaggia” dal nord al sud dello stivale sino all’ovest del Sud America e all’est dei Balcani. Musiche legate alla tradizione e alla cultura popolare, eseguite da uno dei più insoliti ensemble strumentali, composto da violoncello, armonica cromatica, ance libere e percussioni. Gli arrangiamenti, originali, tendono a fondere il colore tonale melodioso di uno strumento tipico della musica classica, il violoncello, con la dinamica caratteristica degli strumenti a fiato ad ancia libera, le armoniche, più comuni nei generi musicali folk, blues e jazz e con le figure ritmiche della musica popolare.
Silhouetten
Martedì 7, alle 21, in Piazza Municipio il festival propone una serata dedicata a Michele Bianco, socio e componente del consiglio direttivo dell’associazione Sud Ethnic aps (promotrice de Li Ucci Festival). Laureato in fisarmonica con il massimo dei voti (110 con lode e menzione speciale) presso il Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce, il pluripremiato musicista cutrofianese, dialogando con la speaker radiofonica Sandra Stefanizzi e con il critico musicale Giacomo Fronzi, presenterà al pubblico il suo primo lavoro discografico “Silhouetten” (Da Vinci Classics) che contiene brani di Anatoly Kusyakov, Cesare Saldicco, Gorka Hermosa, Jürgen Ganzer, Johann Sebastian Bach, Leoš Janáček, Viatcheslav Semionov, Vladimir Zubitsky.
«Michele Bianco dimostra piena maturità nel saper sfruttare ogni possibilità offerta dal suo strumento, in termini tecnici e poetici», precisa Fronzi.
Io alla Taranta ci credo
Mercoledì 8, alle 21, sempre in Piazza Municipio, la scrittrice Milena Magnani, con letture di Donatello Pisanello, presenterà “Io alla Taranta ci credo“, da poco uscito per Kurumuny Edizioni, un racconto corale, una tela che intreccia le vite dei personaggi. La voce narrante ci accompagna a esplorare, conoscere e ri-conoscere il Salento e le sue contraddizioni: la bellezza densa di storie dell’Orto dei Tu’rat e la cieca ferocia di chi lo dà alle fiamme. Al centro della tela Donata, una giovane donna inquieta alla ricerca di se stessa, la cui modernità deve fare i conti con una storia ancestrale. Sarà proprio l’appartenenza al territorio e alla sua cultura la chiave di volta del malessere, di quella malesciana che Donata non sa dire. È la maestria dell’autrice che tesse i fili e ne fa un racconto avvincente dalle sfumature noir, un tributo d’amore che a tratti cede alla rabbia e alla nostalgia: da leggere tutto d’un fiato fino all’ultima pagina.

Otello Profazio
Giovedì 9, alle 21, Piazza Municipio ospiterà il concerto di Otello Profazio, uno dei più noti esponenti del folk revival italiano, autore di brani divenuti ormai dei classici nei repertori della “nuova” musica popolare.
Il “papà dei cantastorie”, ha saputo come pochi raccontare l’anima del Sud italiano con fantasia, ironia e amarezza. Esecutore, compositore e ricercatore nato a Rende (Cosenza) nel 1934, ha iniziato la sua attività nei primi anni sessanta.
Ha rappresentato un efficace compromesso tra un modo di riproporre la canzone popolare con rigorosi criteri di fedeltà filologica e un tentativo di personalizzazione, del materiale canoro tradizionale, in parte reperito da lui stesso, in parte rifacendosi ai testi di cantastorie o del poeta popolare Ignazio Buttitta.
Profazio ha svolto per anni un’intensa attività di incisione di dischi, ha condotto e preso parte a numerose trasmissioni radiofoniche (“Quando la gente canta”) e televisive (“Canzonissima” nel 1974), ha inoltre partecipato a numerosissimi concerti e festival, in Italia e all’estero. Con “Qua si campa d’aria”, detiene il primato come LP di musica popolare premiato con il Disco d’oro (ancora unico caso).
Venerdì 10 e sabato 11 settembre la Masseria L’Astore ospiterà una doppia serata, che rientra nella programmazione Puglia Sounds Live 2020/2021 della Regione Puglia (FSC 2014/2020 Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro), con Li Ucci Orkestra. Venerdì 10 si parte alle 21 con la consegna del Premio Riconoscimento Cultura d’Onore assegnato al cantastorie calabrese Otello Profazio e al ricercatore della tradizione orale salentina e direttore artistico del Festival La Notte della Taranta Luigi Chiriatti. Dalle 21,30 la prima parte del concerto de Li Ucci Orkestra e tante voci ospiti che avrà come testimonial della serata Nandu Popu, voce dei Sud Sound System.
Sabato 11, dalle 21, la serata finale ospiterà Voci di terra nostra, formazione nata all’interno del collettivo de Li Ucci Festival per dar spazio alle voci e ai canti nascosti eseguiti con voci e strumenti della tradizione con arrangiamenti rispettosi delle tradizione. A seguire la seconda parte del concerto de Li Ucci Orkestra ed insieme alle tante voci ospiti anche la partecipazione del testimonial Antonio Castrignanò, cantante, musicista e compositore.
Li Ucci Orkestra è composta da Antonio Murciano (batteria), Matteo Coppola (percussioni), Marco Giaffreda (percussioni e rumori), Marco Verardo (basso elettrico), Stefano Calò (chitarra classica), Antonio Polimeno (chitarra acustica), Giacomo Casciaro (mandola), Luigi Marra (violino, mandolino), Ylenia Giaffreda (violino), Diego Vergari (sax), Gianmichele De Filippo (trombone), Simone Scarpina (tromba), Stefano Blanco (flauto), Andrea Stefanizzi, Marco Garrapa, Francesco De Donatis (tambureddhru), Michele Bianco (fisarmonica), Alessio Giannotta (tambureddhru, ukulele e direzione), Vittorio Chittano (fisarmonica e direzione), Gigi Russo (piano e direzione). Le danze sono affidate a Sara Albano, Laura Boccadamo, Veronica Calati, Cristina Frassanito, Claudio Longo, Andrea Caracuta.
Da quest’anno la sezione dedicata alla danza popolare con Romolo Crudo e Floriana Pisanelli. Le voci sono di Luigi Mengoli, Giovanni Palma, Marco “Puccia”, Gino Nuzzo, Mino “Cavallino”, Antonio Polimeno, Rocco Borlizzi, Davide Donno, Tony “Taranta”, Matteo Gaballo, Edoardo “Zimba”, Giacomo Casciaro, Giorgio D’Aria, Vincenzo Mancini, Alessandro Botrugno, Emanuela Gabrieli, Ilaria Costantino, Michela Sicuro, Lina Bandello, Marina Leuzzi, Le Sorelle Gaballo
«L’immagine scelta per rappresentare questa undicesima edizione è suddivisa in quattro grafiche, volti e colori. Tutto caratterizzato da un unico elemento: l’unione», spiega Antonio Melegari, «l’unione è l’elemento base che ha da sempre contraddistinto il festival. Mai come in questi ultimi due anni difficili, dove la cultura e lo spettacolo hanno avuto la peggio, ci si è resi conto di quanto sia importante stare insieme, essere vicini e uniti. Tamburello, chitarra, organetto e violino sono gli strumenti che uniscono i volti di tutti coloro che nel corso di questi anni, ognuno a suo modo e nella propria diversità, hanno collaborato al festival. Rosso, giallo, verde, celeste, arancio, rosa, blu, rosso… tanti colori in una “tela” dipinta da volti. La musica unisce. La musica e i colori sprigionano stati d’animo e interagiscono con le emozioni umane, curano l’anima e unite insieme regalano sfaccettature di rinascita. Questa edizione vuole ricominciare da qui: dalla musica e dai colori per dare vita ad un futuro migliore in un arcobaleno di uguaglianza».
Li Ucci Festival nasce nel 2011, a un anno dalla scomparsa di Uccio Aloisi, con l’intento di ricordare tutti i grandi cantori del Salento che hanno saputo tramandare grazie alla loro cultura orale i canti e le tradizioni del nostro territorio. Un’attenzione particolare è rivolta, da qui il nome del festival, allo storico gruppo “Gli Ucci” di Cutrofiano, ai suoi cantori e a tutti i musicisti che negli anni hanno ruotato intorno a questi custodi degli “stornelli”, dei canti d’amore e di lavoro. Anno dopo anno il festival è, però, cresciuto, ampliando la sua visione e arricchendo il suo programma, coinvolgendo nuove generazioni di musicisti, cantori e artisti capaci di tramandare il patrimonio popolare salentino e trasformandosi in un contenitore di arte, cultura, musica, enogastronomia e turismo a 360°. Con Li Ucci Festival, a settembre vive e partecipa un intero paese, dal centro alle periferie e dalle campagne al centro urbano. Negli ultimi due anni – a causa delle restrizioni e delle norme anticovid19 – il programma ha subito un po’ di modiche, mantenendo però lo spirito e la qualità della proposta.
Ingresso gratuito e consentito solo ai possessori del Green Pass nel rispetto delle attuali norme anticovid19.
Posti limitati con prenotazione obbligatoria (CLICCA QUI).
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Aree marine e specie protette a Tricase Porto
Valorizzazione della costa pugliese, seminario-Tavola Rotonda del CIHEAM Bari Sede di Tricase nell’ambito del progetto AMSP. Domani, giovedì 10 aprile, all’Avamposto Mare della Rotonda a Tricase Porto

Domani all’Avamposto Mare del Ciheam di Bari, sede di Tricase (località Rotonda a Tricase Porto) si terrà un importante seminario su “Valorizzazione della costa Pugliese: aree marine e specie protette”
I lavori avranno inizio alle 17,30. Dopo i convenevoli di benvenuto, con Gianfranco Cataldi si parlerà della istituenda AMP di Capo d’Otranto – Grotta Zinzulusa e Romanelli – Capo di Leuca.
Alle 17,50 è in programma l’intervento di Piero Carlino su “Recuperi lungo le coste salentine: tutela e protezione delle tartarughe marine”.
Dalle 18, Luigi Bundone interverrà su “Possibili ritorni: la foca monaca nel bacino Adriatico-Ionico”.
Dalle 18,20 tavola rotonda con discussione
Il seminario è organizzato nell’ambito dell’Adriatic Monk Seal Project (AMSP), progetto internazionale coordinato dalla Fondazione EuroNatur e finanziato dalla Monk Seal Alliance, con la collaborazione della Sede di Tricase del CIHEAM Bari.
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Matino di venerdì a teatro
Musica e recitazione diventano strumenti preziosi per integrare e umanizzare giovani, giovanissimi e anche adulti. Venerdì11 aprile l’Harvuà Trio con un concerto di world music; il 25 aprile, andrà in scena Autobahn, con l’attore biellese Francesco Logoteca

L’educazione emotiva e la libertà personale si coltivano anche attraverso il teatro: così musica e recitazione diventano strumenti preziosi per integrare e umanizzare giovani, giovanissimi e anche adulti.
Continua la rassegna teatrale “Di Venerdì… vediamoci a Teatro” presso il teatro comunale “G. Peschiulli” di Matino, nell’ambito del progetto “Teatro in Comune”, promosso dall’associazione “La Zattera di Ulisse”.
Due gli appuntamenti in programma ad aprile.
Venerdì 11 aprile, con ingresso in sala a partire dalle 20,30 e inizio alle 21, sarà protagonista l’Harvuà Trio con un concerto di world music a cura di Dionisia Cassiano, Angela Cosi e Alberto Stefanizzi.
Il trio presenta un raffinato repertorio di World Music con brani di diverse culture e lingue originali, come Tango di Nefelis, Oblivion, Donna Donna e Caminito.
Atmosfere multiculturali e cariche di pathos avvolgono il pubblico in un viaggio sonoro intenso.
L’arpa di Angela Cosi e il vibrafono di Alberto Stefanizzi creano una base armonica avvolgente per la voce calda e melodiosa di Dionisia Cassiano.
Batterie e cajón, con arrangiamenti originali, completano il suono con ritmo e profondità, offrendo un’esperienza musicale molto particolare e raffinata.
Venerdì 25 aprile, sempre alla stessa ora, andrà in scena Autobahn, spettacolo in atto unico tratto da Pier Vittorio Tondelli, con l’attore biellese Francesco Logoteca.
La regia è di Pierr Nosari, produzione Associazione Culturale Storie di Piazza.
La vicenda ruota attorno a un giovane uomo, poco più che ventenne, che tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80 vive una profonda inquietudine esistenziale, alimentata dai limiti geografici e culturali del piccolo paese della provincia emiliana in cui vive e da cui si sente prigioniero.
Una notte, spinto dai fumi dell’alcol, prende la sua 500 bianca e imbocca l’A22, l’autostrada che da Carpi conduce al Brennero e, idealmente, fino al Mare del Nord. Insegue l’odore di quel mare lontano, simbolo di avventura e libertà.
Nel suo viaggio delirante incontra vampiri, visioni romantiche, intellettuali capaci di prevedere il futuro… ma quando la benzina finisce e la macchina si ferma, si ritrova da solo, seduto a terra in un’area di servizio, perso nel nulla della Pianura Padana. Solo un miracolo potrebbe aiutarlo a ripartire. E infatti…
Info e prenotazioni: 380 756 3008
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Martano workshop dedicato ai gestori di strutture ricettive
Organizzato dall’Associazione Commercianti Artigiani ed Operatori Economici, “Gestire una struttura ricettiva oggi: normative, adempimenti e opportunità”, vuole offrire un’occasione concreta di confronto sui nuovi obblighi introdotti dal Decreto Legge n. 145/2023, in particolare in materia di trasparenza, sicurezza e adeguamento alle normative

ACAM 2.0 APS, con il patrocinio del Comune di Martano, organizza un importante workshop dedicato a proprietari, gestori e operatori del settore ricettivo, per approfondire il quadro normativo e operativo delle strutture turistiche nel 2025.
L’evento dal titolo “Gestire una struttura ricettiva oggi: normative, adempimenti e opportunità”, in programma dalle 18,30 di questa sera presso il Centro Culturale Santi Medici di Martano, vuole offrire un’occasione concreta di confronto sui nuovi obblighi introdotti dal Decreto Legge n. 145/2023, in particolare in materia di trasparenza, sicurezza e adeguamento alle normative.
Interverranno: Maria Gabriella Rossi (UniSalento), sul tema degli obblighi introdotti dal DL 145/2023; Antonio Magurano (presidente Confesercenti Lecce), sul ruolo strategico della formazione per la gestione delle attività ricettive; Giancarlo Devenuto (presidente Assohotel e Assoturismo Confesercenti) sull’inquadramento normativo delle strutture ricettive.
Milena Turi, vicepresidente ACAM e operatrice turistica, si fa portavoce della volontà dell’Associazione Commercianti Artigiani e Operatori Economici di Martano che rafforza il proprio ruolo con una presenza tangibile per dare risposte concrete ai dubbi degli operatori commerciali salentini: «Questo è solo il primo dei Workshop che ACAM intende organizzare per i nostri associati e non solo. Abbiamo avviato questo nuovo ciclo di appuntamenti con professionisti di vari ambiti perché crediamo che la chiarezza di informazioni, la formazione e il confronto possano accrescere le competenze e generare un impatto concreto sul territorio. ACAM 2.0 APS nasce proprio per sostenere la crescita della collettività e valorizzare la nostra terra».
Temi ed esigenze che emergono con forza dalle istanze degli operatori turistici e che ACAM ha colto appieno.
L’importanza di questo convegno è stata sottolineata dall’avvocato Maria Gabriella Rossi: «Ben vengano queste iniziative che contribuiscono alla diffusione sul territorio di informazioni opportunità per chiunque voglia intraprendere quella strada, per i giovani e per i diversamente abili. I confronti come questo organizzato da ACAM servono a far comprendere il ruolo del turismo oggi».
Giancarlo Devenuto, presidente Assohotel Confesercenti Lecce e presidente Assoturismo Confesercenti Puglia rimarca il tema di grande interesse: «Le nuove norme del 2023 rafforzano il controllo e la trasparenza del settore ricettivo, introducendo obblighi come il Codice Identificativo Nazionale e dispositivi di sicurezza. Tuttavia, la classificazione resta in capo alle Regioni, mantenendo una frammentazione normativa a livello nazionale.”
Antonio Magurano, presidente Confesercenti Lecce, ha espresso soddisfazione per iniziative come questa che contribuiscono, senza alcun dubbio, ad accrescere il livello dell’offerta turistica salentina: «È un piacere rappresentare Confesercenti Lecce al workshop organizzato da ACAM a favore degli operatori turistici. Informazione e formazione sono fondamentali per l’efficace gestione di una struttura ricettiva».
Dopo i saluti istituzionali del presidente di ACAM 2.0 Aps Lorenzo Luceri, del sindaco di MartanoFabio Tarantino, del consigliere comunale con delega al Commercio, Andrea Aprile, si apriranno i lavori a cui seguirà il confronto con gli operatori presenti.
Modererà Tiziana Protopapa, che ha affiancato ACAM nell’organizzazione del workshop.
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