Appuntamenti
“Lo spirito del grano” nel solco di Don Tonino Bello
Letture, canti, dialoghi, mercatini, percorsi bio, musica: sarà per don Tonino Bello la sesta edizione de Lo Spirito del Grano

Il suo pensiero ecologico che ha precorso i tempi, la sua dedizione alla “convivialità delle differenze”, la semina di gesti e valori fatta lungo il suo cammino: sarà per don Tonino Bello la sesta edizione de Lo Spirito del Grano, la manifestazione invernale dedicata alla terra e alla fratellanza, in programma venerdì 29 dicembre, a partire dalle ore 18, a Castiglione d’Otranto.
Patrocinata dal Comune di Andrano, è organizzata dall’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino e cooperativa sociale L’Adelfia, con la collaborazione di una generosa rete di realtà territoriali: parrocchia San Michele Arcangelo, Auser, coro parrocchiale Antonella Giorgiani, Gus, coop. Casa delle Agriculture.
Perché don Tonino
Mancano pochi mesi (20 aprile) alle celebrazioni per il 25esimo anniversario della sua scomparsa. A Castiglione si è deciso di anticipare la riflessione sulla figura del parroco nativo di Alessano, sull’eredità lasciata da vescovo del Sud e per il Sud, sull’attualità dei suoi gesti da presidente nazionale di Pax Christi. “Mai monsignor Bello, tanto meno Antonio. Sempre e solo don Tonino, il fratello vescovo povero con i poveri”, è stato scritto di lui. Beato per la Chiesa e già Santo per la sua gente. Si è detto che il suo “meridionalismo ecologico” ha anticipato il pensiero di Papa Francesco. Di certo, negli undici anni (dal 1982 al 1993) durante i quali ha guidato la diocesi di Molfetta ha riservato forte attenzione al territorio, ha tuonato contro l’espropriazione ai contadini della terra murgiana e contro la militarizzazione della Puglia, “arca di pace e non arco di guerra”. La notte di Capodanno di 25 anni fa, già stremato dalla malattia, assieme a tanti giovani non ha rinunciato alla coraggiosa marcia della pace sfidando i cecchini di Sarajevo. Azioni e profondità da poter declinare al tempo presente.
L’evento
Alle 18, nella Chiesa di San Michele Arcangelo, Lo Spirito del Grano si aprirà con i “Canti per don Tonino”, la mescolanza di voci come inno alla pace e alla libertà, un esperimento del coro parrocchiale Antonella Giorgiani con la partecipazione di migranti ospiti dello Sprar Gus di Andrano. Alle 18.30, i saluti del parroco don Michele Martella e la presentazione del protocollo “La terra che cura” da parte della presidente della coop. L’Adelfia, Fiorella Di Lollo, e di Casa delle Agriculture Tullia e Gino, Tiziana Colluto.
Alle 18.45, il dialogo “Il senso della terra, il valore delle differenze: il solco di don Tonino”, con chi lo ha conosciuto e ha condiviso con lui lo spessore delle sue azioni. Isidoro Colluto modererà le riflessioni di Giancarlo Piccinni, presidente della Fondazione don Tonino Bello; di Renato Brucoli, giornalista ed editore, colui al quale don Tonino affidò il giornale della Diocesi di Molfetta e che con la sua casa editrice ha pubblicato moltissimo di e su di lui; di Maria Mazzone, presidente onoraria de L’Adelfia, cooperativa nata col sostegno di don Tonino all’indomani della chiusura dei manicomi, per dare degni percorsi di assistenza a chi ha disabilità mentali.
Durante la serata, nelle case a corte del borgo sarà allestito il “Mercato dei coltivatori di cambiamento”, il mercatino di prodotti rigorosamente naturali di aziende che aderiscono alla Rete Salento Km0: ortaggi, olio, salumi, vino, formaggi, miele, salsa, frise e farine. Appuntamento imperdibile quello con le degustazioni gastronomiche di “Puteche aperte”, all’interno di una vecchia “puteca”. Spazio anche alla musica, con il concerto per voce e pianoforte di Gianluca Carrisi e Michele Contaldo.
“La terra che cura”
La sperimentazione di nuove opportunità sociali ha portato alla recente firma del protocollo “La terra che cura”, tra associazione Casa delle AgricUlture Tullia e Gino, L’Adelfia, coop. Casa delle Agriculture e coop. Soc. Harka. Quattro realtà insieme per rendere la terra elemento stimolante per nutrire nuove abilità: dalla preparazione dei semenzai al rinvaso delle piante, dalla cura del verde pubblico alla coltivazione dell’orto, dalla selezione e riproduzione dei semi fino a una linea di produzione comune. Sono tanti i progetti pianificati per i prossimi mesi. «Ci lega – spiega la presidente de L’Adelfia, Fiorella Di Lollo – la consapevolezza, divenuta stabile assunto morale, che il rispetto e la difesa della “diversità” marginalizzata dalla fuoriuscita degli ormai ineluttabili cicli produttivi, legati al comune amore profondo per il nostro territorio, per la sua storia, per la sua cultura, siano capisaldi di qualunque idea di progresso che voglia definirsi tale, innanzitutto il “nostro”».
« “Il mondo cambia con il tuo esempio, non con la tua opinione” – aggiungono da Casa delle Agriculture Tullia e Gino – è una frase che racchiude il senso di quello che si sta facendo a Castiglione d’Otranto. Qui da sei anni si coltivano terre incolte con metodi naturali, l’agricoltura è diventata strumento per ricostruire vincoli di comunità, economia di prossimità, forme di integrazione di chi è ai margini, soprattutto anziani, migranti e disabili. Una sfida collettiva che inizia a dare i suoi frutti e che ha punti di riferimento insostituibili, don Tonino tra questi».
Appuntamenti
Tricase è Sport e prevenzione in una grande festa di piazza
Dal 31 maggio al 2 giugno tre giorni dedicati allo sport e al benessere, con la dodicesima edizione della manifestazione promossa da Tricasèmia

Come da piacevole consuetudine negli ultimi anni, a cavallo tra maggio e giugno Tricase è Sport.
La città si appresta, dunque, a vivere tre giorni dedicati allo sport e al benessere, con la dodicesima edizione della manifestazione promossa da Tricasèmia.
Dal 2013 appuntamento fisso per gli appassionati di sport, salute e benessere, l’evento nasce con l’intento di convogliare tutte le discipline sportive, praticate dalle diverse associazioni del territorio, in una grande festa di piazza per famiglie e bambini.
Durante le giornate che compongono l’evento (sabato 31 maggio, domenica 1 e lunedì 2 giugno), le società sportive partecipanti avranno la possibilità di promuovere la propria disciplina, mettere in atto dimostrazioni aperte al pubblico e organizzare tornei autogestiti tra i propri atleti o con la partecipazione di associazioni sportive di paesi vicini.
Negli anni, sono state decine le associazioni del territorio ad aver aderito alla manifestazione, coinvolgendo discipline diverse, tra cui calcio, pallavolo, basket, tennis, bocce, scherma, rugby, skate, mountain bike. L’intento della manifestazione è, soprattutto, mandare un messaggio chiaro sull’importanza e la necessità di praticare Sport in modo sano e divertendosi.
Tramite “Tricase è Sport”, l’associazione Tricasèmia e il comune di Tricase aderiscono alla Giornata Nazionale dello Sport, indetta dal CONI.
Quest’anno, l’evento ha ottenuto il patrocinio della Regione Puglia, della provincia di Lecce, del Consiglio Regionale della Puglia, di Sport e Salute e di Pro Loco Tricase.
IL QUARTIERE DEL SOLLIEVO
Ogni anno, al tema sportivo si affianca anche un aspetto sanitario, per sottolineare l’importanza della prevenzione.
Dalla collaborazione con la Pia Fondazione Panico di Tricase e la Fondazione Ghirotti, quest’anno Tricase è Sport entra a far parte del palinsesto degli eventi della “Giornata del Sollievo”.
Durante il pomeriggio di lunedì 2 giugno, presso il parco comunale di Via Pirandello, sarà allestito il quartiere del sollievo, con elettrocardiogrammi e spirometrie gratuiti per cittadini di età compresa tra i 15 e i 45 anni, grazie alla disponibilità dei medici professionisti dell’Ospedale Panico: Chiara Agrosì (dirigente medico – UOC Pneumologia) e Gabriele De Masi (dirigente medico – UOC Cardiologia). Nello stesso pomeriggio, con la Polizia Stradale di Lecce, dimostrazioni preventive di sicurezza stradale
LA NOVITÀ
La grande novità dell’edizione 2025 di Tricase è Sport è la Festa S3, tappa provinciale di Mini Volley, promossa dall’ASD Virtus Tricase 1967, che convoglierà oltre 800 atleti del basso Salento, dalle 16 di domenica 1° giugno. Immancabile, infine, la consueta Passeggiata in Bicicletta, tra natura e borghi tricasini, in programma la mattina di lunedì 2 giugno (partenza alle 8,30 dal Parco Pirandello).
IL CONVEGNO
Prima di aprire i giochi di Tricase è Sport, Tricasèmia proporrà il convegno Sport Day 4.0 che si terrà presso l’Aurora Art Space sabato 31 maggio dalle 10.
Quest’anno il convegno di apertura dell’evento sarà dedicato alla prevenzione e, in particolare ai rischi dell’assunzione di alcol nei giovanissimi.
Uditori del convegno saranno i ragazzi dell’istituto comprensivo “G. Pascoli”, del liceo statale “G. Comi”, dell’IISS “Don Tonino Bello”, del liceo “Stampacchia” (tutte scuole di Tricase) e dell’IISS “G. Salvemini” di Alessano.
Interverranno: il sindaco Antonio De Donno; l’assessore allo sport Serena Ruberto; Pompilio Urso, medico responsabile del Ser.D; Maria Assunta Serrano, psicologa del Ser.D ; la psicopedagogista Lorenza Marra; Gabriele De Masi De Luca, dirigente medico dell’UOC Cardiologia dell’Ospedale Panico; Cristiano Chiave, dottore in Farmacia e Scienze della Nutrizione Umana; il Cav. Luigi Renis, delegato provinciale del CONI. Modererà il nostro Lorenzo Zito.
LE ALTRE INIZIATIVE
Lunedì 2 giugno, Area Talk, con interviste, dialoghi e riflessioni con ospiti dal mondo dello sport e della sanità.
Nell’area palco, dalle 16 alle 19, percorsi di coordinazione motoria, equilibrio e mini basket per diversità fisica, intellettivo relazionale e malattie neurodegenerative a cura di Lorenzo Presicce.
Dalle 16 alle 20, autogiro e motogiro con moto e auto d’epoca.
Dalle 18, esibizione della scuola di danza inclusiva Kitri Ballet; dalle 19, esibizione Soul Dance di Anna Maria Cesarini
Sempre durante il pomeriggio del 2 giugno: esibizioni delle associazioni sportive di varie discipline, tra cui Mamanet, boxe, Tuning, skate, pallavolo, calcio, taekwondo, mountain bike, yoga, equitazione, “sciochi de na fiata”, tennis, area diversamente abili, rugby, basket, Catch’n Serve Ball, bocce, atletica, danza, MMA.
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Appuntamenti
Da Miggiano e Montesano a Modena, Storie in Cammino
Dal 3 al 6 giugno l’Istituto comprensivo partecipa alla VII Conferenza dell’Associazione di Public History (AIPH) e presenterà il progetto “Riflettiamo sulla guerra, la prigionia e i diritti umani preservando la memoria degli IMI di Miggiano e Montesano Salentino”, realizzato in rete con i rispettivi comuni, il Centro Studi Relazioni Atlantico-Mediterranee e il Comitato “Pietre d’inciampo”. Tra gli Internati Militari Italiani vi erano 70 soldati nativi di Miggiano e Montesano Salentino che rifiutarono di combattere al fianco dei nazifascisti

Si terrà a Modena la settima Conferenza Nazionale dell’Associazione di Public History (AIPH) con il tema “Storie in Cammino”, alla quale parteciperanno numerosi studiosi, professionisti e studenti presentando i loro studi e progetti ed offrendo validi spunti per l’evoluzione in Italia della Public History, disciplina che mira a rendere la storia accessibile e rilevante per un pubblico ampio e non solo del settore.
Con lo scopo di valorizzare il territorio e la memoria locale coinvolgendo la comunità, sviluppare le competenze storiche, sociali e relazionali degli studenti, la Scuola secondaria dell’Istituto Comprensivo di Miggiano parteciperà, per la prima volta, alla Call per attività e progetti delle scuole “Fare storia insieme!”.
Sarà presentato il progetto “Riflettiamo sulla guerra, la prigionia e i diritti umani preservando la memoria degli IMI di Miggiano e Montesano Salentino”, realizzato in rete con i rispettivi Comuni, il CeSRAM (Centro Studi Relazioni Atlantico-Mediterranee) e il Comitato “Pietre d’inciampo”. Gli oltre 650mila Internati Militari Italiani (IMI), che dall’8 settembre 1943 fino alla primavera del 1945, furono trasferiti negli Stalag del Terzo Reich per essere impiegati come forza lavoro nell’economia bellica tedesca, furono costretti a sopravvivere in condizioni disumane, senza alcuna tutela e con razioni alimentari insufficienti.
Tra gli IMI c’erano circa 70 soldati nativi di Miggiano e Montesano Salentino che rifiutarono di combattere al fianco dei nazifascisti, rimanendo leali verso la Patria e verso i valori di libertà, divenendo i protagonisti di una Resistenza silenziosa e taciuta.
È anche grazie a loro, e a tutti coloro che rifiutarono di aderire alla Repubblica Sociale Italiana e di imbracciare le armi per l’asse nazifascista, che oggi l’Italia è una Repubblica democratica.
Gli studenti della Scuola secondaria di Miggiano hanno deciso di dare voce agli IMI locali, raccogliendo e divulgando le loro storie.
Hanno scavato nel passato e recuperato le testimonianze di alcuni discendenti, la figlia dell’IMI miggianese Donato Bortone e la pronipote del marinaio Domenico Calati e, soprattutto, hanno intervistato i due concittadini I.M.I. ancora in vita: Rocco Surano e Donato De Pascalis.
«Testimonianze che non devono cadere nell’oblio», sottolinea il dirigente scolastico Gianni Sergi, «i nostri allievi si stanno impegnando affinché la storia locale venga valorizzata a livello nazionale e si possa celebrare la nuova “Giornata in memoria degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la seconda Guerra mondiale”, istituita con la Legge n. 6 del 13 gennaio 2025».
«Siamo particolarmente soddisfatti per essere stati selezionati dall’apposita Commissione dell’UNIMORE che, a seguito di un accurato esame dei vari progetti presentati, ha valutato positivamente la nostra proposta», aggiunge il dirigente scolastico, «conferendoci l’onore di aprire con i nostri lavori la VII Conferenza nazionale dell’AIPH. Siamo convinti del contributo che la Public History può dare per la crescita delle comunità: nello specifico siamo contenti di poter far conoscere da vicino il prezzo della libertà e il valore della resistenza non armata, affinché il sacrificio di questi uomini non venga dimenticato».
Prima di congedarsi, Gianni Sergi rivolge «un doveroso ringraziamento a Donato Coluccia, Presidente dell’ANEI (Associazione Nazionale Ex Internati) e Direttore del Museo Nazionale dell’Internamento di Padova, che ha fornito un prezioso contributo nella ricerca delle fonti».
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Andrano
Puliamo Andrano
La comunità si riunisce per la pulizia dei tratturi, dei fondali e delle coste a Marina di Andrano: un gesto concreto d’amore per il mare

Una giornata all’insegna dell’impegno, della sensibilità ambientale e dell’inclusione in programma alla Marina di Andrano, dove cittadini, studenti, istituzioni e associazioni si uniranno per dare vita alla pulizia di tratturi, fondali e costa.
Domenica 1° giugno, alle 8,30, presso il parcheggio del Typhoon in Via del Mare. Chiuque può dare il proprio contrinubto e unirsi alla comitiva. Il kit necessario prevede guanti da giardinaggio e sacchi per la raccolta rifiuti
L’evento, promosso dall’associazione A-Mare in collaborazione con l’IISS Don Tonino Bello di Tricase – Tecnico Nautico, il Comitato Porto, la Pro Loco di Andrano, e numerose altre realtà locali patrocinate dal Comune di Andrano, vuole accendere i riflettori sull’importanza della tutela dell’ambiente marino, troppo spesso vittima silenziosa dell’incuria e dell’inquinamento.
Nella splendida cornice naturale della marina, tra il profumo della salsedine e il rumore delle onde, volontari di ogni età si meteranno all’opera per restituire bellezza e dignità alla costa.
Un momento di straordinaria intensità anche per la partecipazione di alcuni sub non vedenti, accompagnati da personale specializzato: un’immagine potente, simbolo di una comunità che si muove all’unisono, abbattendo barriere fisiche e culturali.
La Guardia Costiera e la Guardia di Finanza offriranno il loro supporto operativo e simbolico, sottolineando l’importanza della sinergia tra cittadini e istituzioni per la salvaguardia del territorio.
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