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Appuntamenti

Maestri d’Ascia e Maestri Calafàti di Puglia: raduno a Tricase

Sabato 18 e domenica 19 dicembre alle 16,30 nel loggione del Palazzo dei Principi di Tricase. L’appuntamento fa parte della rassegna Arti e Mestieri, dedicata alla conoscenza e alla valorizzazione degli antichi saperi artistici e artigianali delle comunità costiere, organizzato dalla sede di Tricase del CIHEAM Bari, Città di Tricase e Porto Museo di Tricase, in collaborazione con l’Associazione Magna Grecia Mare e la Tavola di Tricase dei Fratelli della Costa

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In programma sabato 18 e domenica 19 dicembre, nel Loggione del Palazzo del Principi Gallone di Tricase, il primo Raduno dei Maestri d’ascia e dei Maestri Calafati di Puglia.


L’appuntamento fa parte della rassegna Arti e Mestieri, dedicata alla conoscenza e alla valorizzazione degli antichi saperi artistici e artigianali delle comunità costiere, organizzato dalla sede di Tricase del CIHEAM Bari, Città di Tricase e Porto Museo di Tricase, in collaborazione con l’Associazione Magna Grecia Mare e la Tavola di Tricase dei Fratelli della Costa.


L’iniziativa rientra nel quadro delle attività proposte dal progetto ARCA ADRIATICA, finanziato dal programma INTERREG Italia – Croazia che mira a strutturare, organizzare e trasmettere ai potenziali turisti il complesso di beni culturali, tradizioni, e capacità artigianali legati alla storia marinaresca e alle comunità costiere dell’area adriatica.


La manifestazione Arti e Mestieri fa parte di un fitto programma di attività che il CIHEAM Bari, in rete con varie marinerie tradizionali italiane e croate ed in collaborazione con il Comune di Tricase, sta portando avanti per sostenere il processo di sviluppo sostenibile ed inclusivo dell’area costiera, attraverso servizi, capitale umano e tutela dell’identità culturale del territorio.


Per la prima volta, i Maestri d’Ascia di Puglia si ritrovano per confrontarsi e guardare al futuro del loro mestiere.


Saranno presenti i più storici e blasonati Maestri carpentieri pugliesi del calibro dei Rucher di Manfredonia, i Quintano di Taranto, Cappelluti di Molfetta, Saponaro di Monopoli, Magno di Gallipoli, Frassanito di Marittima di Diso, …

Sabato 18 dicembre, dopo una mattinata di incontri riservati ai Maestri e agli operatori del settore della cantieristica navale, a dare il via agli eventi aperti al pubblico, nel Loggione del Palazzo dei Principi Gallone di Tricase, alle ore 16,30, vi sarà la presentazione del libro I cantieri navali di Monopoli (Editrice AGA) del Maestro Vincenzo Saponaro, discendente della più antica famiglia di maestri d’ascia monopolitana e custode dei segreti di un’arte tramandata, per oltre due secoli, di padre in figlio.


A seguire, una Tavola Rotonda dal titolo “Il futuro dei Maestri d’Ascia pugliesi tra identità, tradizione, arte, artigianato e turismo”: un incontro fondamentale per discutere delle criticità, potenzialità, opportunità offerte e delle prospettive del mestiere di maestro d’ascia, e per assumere i relativi impegni. Un momento di riflessione, di confronto e dibattito tra istituzioni, esperti e maestri, per disegnare insieme il futuro di un mestiere antico, creativo, affascinante e potenzialmente ancora lucrativo.


Dopo i saluti di Antonio De Donno, sindaco di Tricase e Maurizio Raeli, direttore del CIHEAM Bari, interverranno: Alessandro Delli Noci, assessore regionale allo sviluppo economico; Sebastiano Leo, assessore regionale alla formazione e al lavoro; Aldo Patruno, direttore del Dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio; Giuseppe Danese, presidente del distretto produttivo pugliese della nautica da diporto. L’incontro sarà moderato da Nicolò Carnimeo, docente universitario, giornalista e scrittore.


Al termine della tavola rotonda, in un momento dal titolo “I grandi ci hanno insegnato a pensare al futuro”, i giovani Maestri d’ascia porteranno le loro testimonianze in qualità di eredi di una tradizione plurisecolare, familiare e non.


L’evento si concluderà domenica 19 dicembre: a partire dalle ore 10 sulla banchina del Porto Museo di Tricase si terrà una dimostrazione dell’abilità dei Maestri Calafàti di Puglia su alcuni gozzi del Museo delle Imbarcazioni Tradizionali e dell’Arte.


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I riti della Terra e del Cibo

A Casamassella, in occasione della preparazione delle Tavole di San Giuseppe, rassegna cinematografica sulle tradizioni dei riti alimentari e della loro valenza culturale per indagare il valore simbolico e sociale del cibo

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Un’inedita rassegna di cinema antropologico per indagare il valore simbolico e sociale del cibo: è questo il tema dell’evento I riti della Terra e del Cibo che Salento Km0 propone in occasione della preparazione delle Tavole di San Giuseppe, un appuntamento di straordinaria importanza che da secoli anima la comunità di Uggiano e Casamassella.

L’evento si svolgerà domenica 16 marzo alle 18 presso Red Lab Gallery, via F. Crispi n.6, Casamassella.

In seguito all’introduzione di Francesca Casaluci (Salento Km0 APS), il contributo di due esperti: il prof. Eugenio Imbriani (Antropologia Culturale, UniSalento) e il prof. Franco Merico (Sociologia, UniSalento), che offriranno un approfondimento sul tema dei riti alimentari e della loro valenza culturale.

Le Tavole di San Giuseppe rappresentano un’affascinante manifestazione della devozione popolare, caratterizzata da una forte spiritualità e da un profondo senso di solidarietà, espressi attraverso il gesto del dono e della condivisione di un imponente pasto rituale.

Ma i riti del cibo scandiscono l’intero ciclo delle stagioni, accompagnando i momenti più significativi della vita culturale delle comunità.

La rassegna si inserisce nel progetto Casamassella – Borgo delle Tessitrici, finanziato dal Ministero della Cultura – Bando PNRR Borghi 2023-2026, ed è realizzata in collaborazione con il laboratorio di antropologia visuale Luoghi e Visioni di Meditfilm, l’ISRE – Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna e Red Lab Gallery di Casamassella.

DOCUMENTARI SULLA TRADIZIONE

La rassegna proporrà un viaggio attraverso alcune di queste tradizioni radicate in Puglia e Sardegna, grazie alla proiezione di tre documentari:

Secondo le intenzioni della padrona (Chiriatti, Esposito, Preziosi, 2009): il documentario racconta il processo di preparazione delle Tavole di San Giuseppe in alcune famiglie di Uggiano, mettendo in luce la dimensione devozionale e identitaria di questo rito.

La Cena delle Anime (I. Figus, 2017): un affascinante racconto sulla tradizione sarda di lasciare, nella notte tra il primo e il due novembre, una cena imbandita per i propri defunti.

Landpartie – Scampagnata (K. Voswinckel, 1977): Una preziosa testimonianza sulla preparazione di un pasto pasquale nel Salento degli anni ’70, realizzata dal regista tedesco Klaus Voswinckel, recentemente scomparso.

PROGRAMMA DELL’EVENTO

Ore 18 – Presentazione con Francesca Casaluci (Salento Km0 APS)

Ore 18 – Dialogo con Eugenio Imbriani (Antropologia Culturale, UniSalento) e Franco Merico (Sociologia, UniSalento)

Ore 19 – Proiezione dei documentari

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A Tagliatelle il libro “Il Treno della Memoria”

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Venerdì 14 marzo, a partire dalle ore 19, Tagliatelle – Stazione Ninfeo ospiterà la presentazione del libro “Il Treno della Memoria. In viaggio per diventare i testimoni di domani”, scritto da Lorenzo Tosa e Paolo Paticchio, edito da DeAgostini Libri.

Il Treno della Memoria, che ha recentemente celebrato la sua ventesima edizione, rappresenta molto più di un semplice viaggio nei luoghi della Shoah: è un impegno concreto a preservare la memoria storica, affinché le atrocità del passato non vengano mai dimenticate e non possano più ripetersi. In questi anni, l’iniziativa ha offerto a centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi l’opportunità di toccare la storia con mano, divenendo “testimoni dei testimoni”.

Questi giovani non solo hanno visitato i luoghi simbolo della tragedia europea, ma hanno anche preso consapevolezza della necessità di affrontare il presente, di contrastare l’indifferenza e di difendere i valori di giustizia e libertà. Il libro, che raccoglie le esperienze e le riflessioni di chi ha vissuto questi viaggi, non si limita a narrare il passato. È un invito a una riflessione politica e sociale sul ruolo della memoria nella costruzione di una società che si opponga a tutte le forme di odio e intolleranza. Racconta le storie di giovani che, di fronte alla barbarie, si sono interrogati sul nostro presente, sulla fragilità dei diritti umani e sull’urgenza di difendere la dignità di ogni persona.

L’incontro (moderato da Christel Antonazzo, presidente di Terra del Fuoco Mediterranea) vedrà Paticchio condividere con il pubblico i momenti più significativi vissuti durante i viaggi della memoria, mettendo in luce non solo la dimensione educativa e storica di queste esperienze, ma anche la loro rilevanza politica. Il Treno della Memoria è un atto di resistenza culturale, un richiamo alla responsabilità collettiva di vigilare affinché i diritti, la democrazia e la libertà rimangano valori fondamentali, da difendere con forza.

“Il Treno della Memoria. In viaggio per diventare i testimoni di domani”

In un freddo gennaio del 2005, un diciottenne del Sud Italia attraversa i cancelli di Auschwitz per la prima volta, ignaro che quel momento segnerà la sua vita per sempre. Nei vent’anni successivi, grazie ai treni della memoria, Paolo si troverà a guidare tanti gruppi di giovani attraverso le ferite del Novecento e i luoghi simbolo dell’orrore nazista, in un percorso che si snoda tra Berlino, Cracovia e il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Ma questo viaggio non è soltanto un ritorno al passato: è un’avventura unica che porta i ragazzi e le ragazze a confrontarsi con il presente, con il silenzio, con la Memoria e le ombre di chi non è più tornato. Tra emozioni e momenti di condivisione, Paolo osserva le loro reazioni: c’è Nicola, sempre nascosto sotto al suo cappuccio nero; c’è Matilde, piena di curiosità e spirito critico e c’è Halima, che accanto ai disegni dei bambini di Terezín appende quello di una mamma e di un figlio migranti, sospesi su una barca in mezzo al mare. Tra lacrime e interrogativi, nuove amicizie e abbracci scambiati davanti ai blocchi di cemento di un memoriale o fuori da una famosa fabbrica, ognuno di loro tornerà a casa cambiato. Questo libro nasce dai tanti viaggi della memoria che hanno attraversato l’Europa sino a oggi e vuole essere una chiamata a non dimenticare, ma anzi a vigilare, da “testimoni dei testimoni”, sull’eredità di ciò che è stato e tramandarla.

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Torna Erbe da Bere a Melpignano

Un viaggio tra fioriture nobili, storie archeobotaniche e cocktail selvatici presso il Giardino Marchesale, che si svela tra aromi, storia e gusto

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Il profumo intenso delle erbe aromatiche, il fascino senza tempo del giardino di un palazzo nobiliare e il gusto sorprendente di drink ispirati alla natura: sabato 29 marzo, dalle 16 alle 18,30, Melpignano apre le porte del suo Palazzo Marchesale per un’esperienza sensoriale unica.

Erbe da Bere nel Giardino Marchesale è molto più di una passeggiata, è un’immersione nella storia, nella botanica e nell’arte della miscelazione, un percorso emozionale capace di risvegliare i sensi e riconnettere alla natura più autentica.

L’evento a cura dell’Associazione di Promozione Sociale Pugliese Vivarch APS è parte del progetto Melpignano promuove cultura voluto dall’Amministrazione Comunale per valorizzare in ogni stagione il piccolo paese della Grecìa Salentina attraverso itinerari alla scoperta di arte, natura e tradizioni.

Si svolge nello splendido giardino del barone Giorgio Castriota, un’oasi di cinquemila metri quadrati, dove il tempo sembra essersi fermato.

Qui, tra viali ortogonali, colonnati, pergolati e una fontana rinascimentale, si snoda un itinerario che intreccia storia, archeobotanica e sapori in un racconto suggestivo.

A guidare i partecipanti sarà l’archeologa Eda Kulja, che svelerà i segreti nascosti del “giardino prima del giardino”: un viaggio attraverso le trasformazioni di questo spazio dalle sue origini medievali, di cui restano alcune evidenze che fanno capire come fosse parte di un impianto difensivo con torrette, mura e camminamenti di ronda, fino alla sua evoluzione nel corso del XVII secolo in un raffinato giardino all’italiana.

Le indagini archeologiche effettuate tra il 2016 e il 2017 hanno fatto emergere testimonianze dall’età bizantina a quella tardo medioevale con tracciati stradali, fosse granarie, silos e vari ipogei.

Durante il percorso si scopriranno le antiche varietà di alberi da frutto come il pero di San Giovanni e i nespoli, gli agrumi profumati, il rigoglioso roseto, le erbe aromatiche e le fioriture spontanee, che hanno attraversato i secoli.

Dopo la passeggiata storica, il percorso culminerà in un’esperienza sensoriale straordinaria: il rinomato bartender Elia Calò e l’animatrice ambientale Betty Locane, ideatori de Il Giardino sotto il Naso e Mita Spirits, accompagneranno i visitatori alla scoperta delle erbe spontanee e del loro utilizzo in mixology.

Con la loro postazione mobile Bar Mita Volante, racconteranno miti e leggende legati alle piante e mostreranno come trasformarle in infusi, sciroppi e distillati unici.

Tra le proposte in degustazione, il Menta Fresh con rhum bianco e sciroppo alle tre mente, il Dry Fennel con distillato al finocchietto selvatico e il Negroni Salentino, arricchito da vermouth artigianale e amaro di Santoreggia.

Erbe da Bere nel Giardino Marchesale è un invito a rallentare, a respirare la bellezza di un luogo senza tempo e a lasciarsi avvolgere da aromi e sapori che raccontano storie antiche. Un’esperienza da vivere con tutti i sensi, in un angolo di Puglia dove la natura si fa memoria e ispirazione.

Passeggiata con racconti e visita del giardino del Palazzo Marchesale con l’archeologa ed esperienza con Il Giardino sotto il Naso e i loro drink selvatici. Costo intero 15 €; costo ridotto 10 € per minori di 14 anni, gratuito sotto i 6 anni.

Info & Prenotazione: Info Point Melpignano, via Roma 16, Melpignano, tel. 3277128024, melpignanoinfopoint@gmail.com.

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