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Martano: Primo maggio a Kurumuny

XV edizione. Dedicata a Lucia Assunta De Pascalis, grande interprete del canto popolare di tradizione orale del Salento; protagonista e promotrice di tutte le precedenti edizioni della festa

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Kurumuny in collaborazione con l’Associazione Ambrò e con il patrocino del Comune di Martano presenta la XV edizione del Primo Maggio.

L’edizione 2016 è dedicata a Lucia Assunta De Pascalis, grande interprete del canto popolare di tradizione orale del Salento; protagonista e promotrice di tutte le precedenti edizioni della festa del Primo Maggio a Kurumuny.

Sarà una lunga e piacevole giornata che comincerà con le prime luci del mattino e proseguirà fino al tramonto, tra musica, arte, solidarietà, libri, vino, pane e carne arrosto. Sin dalla prima edizione, l’intento è stato quello di legare la memoria a un avvenimento che presenta tutti i requisiti di una grande festa popolare in cui si celebra la fatica quotidiana dei lavoratori. Festa del lavoro e dei lavoratori che naturalmente si apre sino a comprendere il tema della multiculturalità, dei diritti dell’altro, la necessità della salvaguardia delle radici. Da qui sono passate migliaia di persone e centinaia di musicisti, scrittori, danzatori e danzatrici, cantanti, intellettuali, politici e il premio Nobel per la Pace Rigoberta Menchú.

Come sempre il pranzo è autogestito dai singoli partecipanti mentre l’organizzazione offre vino e pane (“finché ce n’è”) e mette a disposizione di tutti bracieri per gli arrosti.


Artisti per il primo maggio


Alcuni dei protagonisti della musica popolare di riproposta si ritroveranno per un viaggio nella musica di tradizione orale del Salento; un omaggio alla memoria dei grandi cantori testimoni della cultura contadina.


Ninfa Giannuzzi, Rachele Andrioli, Simona Gubello e Meli Hajderaj in Rosamarino (anteprima). Rosamarino, così in passato veniva chiamata la pianta di rosmarino: una delle spezie più antiche e comuni, diffusa in tutto il Mediterraneo. Ed è proprio dal patrimonio ritmico-sonoro di quest’area che il progetto discografico trae ispirazione, attraverso le voci di quattro diverse interpreti capaci di creare una vera e propria architettura vocale. on Rosamarino entriamo in un mondo inedito, fatto di forti suggestioni emotive e quasi ‘paesaggistico-olfattive’; ogni brano è capace di conservare la propria radice di appartenenza, ma al tempo stesso diventa nuovo grazie a un uso sapiente del canto che trova nell’elettronica una fine cesellatura. Progetto realizzato e promosso con il sostegno di Puglia Sounds Record  2016, in uscita a metà maggio.


Kurumuny MascarimiriMascarimirì in Pizzica dance hall party (anteprima). Un Dj/live set targato Mascarimirì dove la musica salentina incontra il Sound System per avvicinarsi ai codici musicali contemporanei offrendo un spettacolo tutto da ballare, all’insegna della circolarità che lega tamburrello vinile e CD. Progetto realizzato e promosso con il sostegno di Puglia Sounds Record 2016, in uscita a metà maggio.


Manifattura Clandestina. La band nasce nel 2005 dall’esigenza di conciliare musica e impegno sociale. A ritmo di folk il gruppo suona e canta il quotidiano e il sogno di un mondo migliore possibile. La formazione è composta da Fly alla voce e chitarra ritmica, Marikko alla batteria, Massimiliano Pasca al basso, Daniele Papadia alla chitarra solista, Demo alle tastiere ed Emanuele Massafra al violino.

Sombra Negra, uno sguardo al Sud America. Un sound che ci porta tra Spagna e Sud America. Flamenco e pachanga costituiscono il pretesto per un ritmo caldo e coinvolgente fatto di sonorità contemporanee. Il set percussivo di Tommaso Di Marzio si fonde con la chitarra flamenca di Stefano Calò e la voce suadente di Simona Cava.


Da Zero Webradio Stef Nutz in Dj Set. Conduttore della trasmissione “Borderò” su ZeroWebRadio proporrà pezzi pop, classic rock e surf degli anni 60/70/80/90.


Il peso della cultura, Leggo per legittima difesa (Woody Allen).

In occasione della festa del Primo Maggio sarà possibile acquistare una sporta di libri al chilo. Il peso dei libri è il simbolo della certezza fisica e materiale del peso della conoscenza e dell’informazione, perché chi legge ha una marcia in più, perché leggere rende liberi, perché i libri diventino compagni irrinunciabili.


Mostra fotografica “Alla periferia dell’impero”. Viaggio fotografico nel Salento del Ventennio. Immagini che ricompongono vent’anni di storia del Salento all’interno della più grande storia nazionale e internazionale. Dal tormentato primo dopoguerra alla violenza del nascente regime fascista, dalle diverse fasi della dittatura fino alle drammatiche vicende della guerra: gli scatti raccolti e messi in mostra (supportati da documenti inediti privati e d’archivio, testimonianze orali, estratti della stampa dell’epoca) aprono uno sguardo vivido e partecipe sull’enormità della tragedia che accomunò milioni di esseri umani.


La foto del manifesto. È di Raffaele Ballirano, vincitore della quarta edizione del concorso “Uno scatto per il Primo Maggio”. La giuria ha premiato il fotografo con la seguente motivazione: “Scegliendo questa foto la giuria ha inteso guardare al mondo del lavoro in termini positivi e propositivi, affidando dunque all’immagine selezionata il compito di raccontare il lavoro come sacrificio che produce risultati, cogliendo un particolare dell’arte della panificazione, proprio quando la cronica assenza di occupazione assume risvolti drammatici. Siamo al cospetto di un mestiere antico, quello del panettiere, che richiede profonda dedizione e sacrificio, pazienza e amore, anche in considerazione dei turni e dei tempi di svolgimento che questo comporta. Questi gli ingredienti migliori per ottenere buon pane e, forse, per ripensare a un futuro dove lavoro e dignità del lavoratore assumano la centralità che meritano così come cita l’articolo primo della nostra costituzione”.


Kurumuny è sita nelle campagne di Martano (nei pressi dell’uscita per Castrignano de’ Greci). Le ultime due vie mappabili sono via Atene e via Don Mauro Cassoni.

Ingresso per tessera sociale di 5,00 euro valida per la sola giornata del Primo Maggio.


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Intelligenza artigianale, ecco Agrogepaciok

Da domani e fino al 13 novembre al “Centro Fiere” di Lecce il Salone Internazionale della gelateria, pasticceria, cioccolateria e dell’agroalimentare, la più grande fiera professionale del Sud Italia con cadenza annuale dedicata al food & beverage

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Cinque all’insegna del cibo e del gusto.

Da domani e fino al 13 novembre al Centro Fiere di Lecce il Salone Internazionale della gelateria, pasticceria, cioccolateria e dell’agroalimentare, la più grande fiera professionale del Sud Italia dedicata al food & beverage.

Diecimila metri quadri di spazio espositivo con oltre 400 prestigiosi marchi in vetrina e un ricco programma di eventi con più di 200 ore di alta formazione

Cinque giornate per professionisti del settore (e non solo), tra workshop, showcooking, laboratori e concorsi professionali in programma nei quattro Forum dedicati a Cucina, Pasticceria, Panificazione e Pizzeria.

Tre grandi ospiti: lo chef stellato campano Davide Guidara, new entry nell’Olimpo dell’alta ristorazione e della grande cucina italiana del futuro, e i pluripremiati Giuseppe Amato, tra i migliori pasticceri a livello internazionale, e Luciano Sorbillo, maestro della pizza napoletana riconosciuto nel mondo.

Poi i concorsi, che caratterizzano fin dalle origini Agrogepaciok.

Dolci Talenti”, rivolto a studenti iscritti agli ultimi due anni degli istituti professionali e pasticceri under 25; le “Olimpiadi del Gelato Mediterraneo, quest’anno sul tema “Il gelato dolce e salato”; PizzAgrogepaciok, sfida sulla preparazione della pizza tonda contemporanea.

Infine “Dolci Tradizioni – Andrea Ascalone”, per premiare il pasticciere che dimostrerà la miglior capacità di portare avanti la tradizione dolciaria salentina, preparando il miglior pasticciotto.

Da domani e fino a mercoledì 13 dunque, in Salento tutto da gustare al centro Fiere di Lecce.

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Zollino: Fimmene Fimmene

L’epopea del tabacco vista con gli occhi delle donne. Sabato 9 novembre (ore 19) al To Kalò Fai

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Un appuntamento dedicato a quella che fu “l’epopea del tabacco”, una lunga stagione che ha cambiato la società salentina, soprattutto la sua compagine femminile: per la prima volta le donne si sono interfacciate con un sistema produttivo di tipo industriale, che ne ha determinato una graduale emancipazione economica, seppure con grandi limiti dovuti alla società del tempo.

Se ne parlerà al To Kalò Fai di Zollino, partendo dalla proiezione del documentario “Mareverde – racconti di una stagione perduta”, prodotto da Meditfilm con la regia di Fabrizio Lecce, basato su una ricerca etnologica svolta nel 2013 su un gruppo di donne di Zollino, ex tabacchine, responsabili di tabacchifici, piccole produttrici di tabacco attive tra gli anni ’40 e ’60 e sulle implicazioni sociali e culturali di quella fiorente industria.

A seguire cena conviviale con i prodotti locali e naturali di piccole aziende locali e, per concludere, spettacolo musicaleOilì Oilà – CantalaTerra”, in cui gli artisti Daria Falco (voce e tamburi a cornice) e Bruno Galeone (fisarmonica), riscoprendo canti, espressioni, simboli e gesti, restituiranno al pubblico la memoria collettiva di una comunità.

L’evento, patrocinato dal Comune di Zollino, rientra nella rassegna “GAIA – le donne salveranno il mondo”, ideata da Salento Km0 e realizzata nell’ambito dell’Avviso “Futura. La Puglia per la parità” promosso da Consiglio regionale della Puglia.

Appuntamento alle ore 19al To Kalò Fai di Zollino in via Repubblica 22.

Info e prenotazioni al numero 329 812 0306

 

 

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Il teatro contro la violenza di genere

Un viaggio teatrale nel “Femminile Singolare”: l’evento di Diversamente Stabili che “illumina” la violenza di genere

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Va in scena “Sesso: femminile singolare“, un’iniziativa finanziata dal Fondo Speciale Cultura e Patrimonio Culturale della Regione Puglia.

L’evento itinerante, a ingresso gratuito, metterà in scena spettacoli che trattano temi di grande rilevanza sociale con un linguaggio diretto e spesso ironico.

Il progetto artistico curato dall’ associazione culturale Diversamente Stabili prevede tre rappresentazioni imperdibili.

Si inizierà mercoledì 24 novembre a Veglie, presso la Sala Conferenze, con “Sesso? Grazie, tanto per gradire” di Franca Rame, Dario Fo e Jacopo Fo.

Il giorno seguente, giovedì 25, lo spettacolo sarà replicato a Castromediano (Cavallino), nella Sala Conferenze.

Sabato 30 novembre, a Lecce, presso le Manifatture Knoss – Sala Teatro, andrà in scena “Coppia aperta, quasi spalancata” di Dario Fo e Franca Rame.

La rassegna teatrale mira a portare all’attenzione del pubblico il tema della violenza di genere, attraverso due dei testi più significativi del Teatro Civile.

Gli spettacoli, grazie al loro linguaggio accessibile e ironico, affrontano e smitizzano tabù ancora presenti nella nostra cultura.

L’obiettivo è promuovere un approccio più equilibrato all’affettività, alla sessualità e ai rapporti fra i sessi.

Diversamente Stabili è attiva da oltre dieci anni nel settore teatrale e teatroterapeutico.

L’associazione promuove la cultura teatrale e si impegna su temi di solidarietà civile e sociale.

Con un team di professionisti di rilievo nazionale, opera nelle scuole e promuove attività teatrali di alto valore culturale, esplorando nuove forme di drammaturgia e scrittura teatrale.

Tra i successi di Diversamente Stabili si annovera lo spettacolo “L’amore ti sfiora appena“, che è stato anche trasformato in un cortometraggio di grande successo. L’associazione collabora con amministrazioni pubbliche e Centri Anti Violenza, realizzando rassegne teatrali e laboratori espressivi.

Il progetto “Sesso: femminile singolare” si distingue per l’elevato valore artistico dei testi proposti e per l’importanza dell’obiettivo formativo e divulgativo.

Gli spettacoli saranno presentati in luoghi socialmente e culturalmente svantaggiati, rendendo l’arte accessibile a tutti e promuovendo la riflessione e il confronto su tematiche di estrema attualità attraverso il potere evocativo del teatro.

Diversamente Stabili dimostra ancora una volta come l’arte possa essere uno strumento potente per il cambiamento sociale, offrendo al pubblico un’occasione unica per esplorare e comprendere la complessità delle dinamiche di genere e le sfide della nostra società.

L.P.

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