Appuntamenti
Matino festeggia San Giorgio, l’icona del bene che vince il male
Il programma di eventi per il santo, celebrato in paese dal 1867
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Matino dal 1867 festeggia San Giorgio, eroico cavaliere che dimostrò la sua prodezza sconfiggendo un tremendo drago.
La leggenda del Santo giunge da lontano, non solo per l’epoca d’ambientazione, ma anche per il luogo in cui si svolge: si racconta, infatti, che in una città libica vi fosse un grande stagno abitato da un tremendo drago e che il drago fosse solito uccidere tutti gli abitanti della città, emettendo raffiche di fuoco dalle narici.
Per placare la furia della bestia la popolazione ogni giorno era solita donargli due pecore, fino a che il bestiame iniziò a scarseggiare e la gente si vide costretta a sacrificare dei giovani estratti a sorte per placare l’ira funesta del terribile drago.
Un giorno, tra i giovani da sacrificare, venne estratta la figlia del sovrano, ma nel mentre la bella principessa si accingeva a raggiungere la bestia per placare la sua fame, giunse Giorgio, un valoroso guerriero che, sprezzante del pericolo, trafisse il drago con la sua spada, tramortendolo e promise alla città di porre fine alla vita della bestia in cambio della conversione al Cristianesimo di tutti gli abitanti. E così avvenne.
San Giorgio è, dunque, l’icona del bene che sconfigge il male.
La leggenda del valoroso San Giorgio fece, ovviamente, il giro del mondo, approdando anche a Matino dove gli abitanti devoti vi si affidarono in un momento di forte crisi dovuta alla epidemia di peste che sconvolse il borgo. Si narra che nel 1867, in piena epidemia, San Giorgio compì il miracolo, salvando da morte sicura una moltitudine di fedeli, tra i quali molti bambini. Da quel momento gli abitanti di Matino ogni anno manifestano solennemente la propria devozione, organizzando celebrazioni religiose e manifestazioni di ogni genere.
Tre i giorni di festa, dal 22 al 24 aprile, ma si entra nel clima delle celebrazioni già da sabato 20 aprile, quando avrà inizio il triduo di preparazione: per tre giorni Santa Messa e preghiera a San Giorgio alle 8,30; Rosario, preghiera ed inno a San Giorgio alle 18,30; di nuovo Santa Messa alle 19.
Anticipo, invece, domenica 21 con Santa Messa alle 8,30, alle 10,30 (con le Cresime, presieduta da S.E.R. Mons. Fernando Filograna) e 19.
Lunedì 22 Santa Messa alle 8,30.
Alle 19 la Santa Messa; al termine della celebrazione eucaristica, alle 20,30 circa, la solenne Processione “Intorciata”; al rientro pensiero di riflessione in piazza San Giorgio.
Martedì 23, Sante Messe alle 8,30 e 19 (celebrazione eucaristica per i benefattori della Festa Patronale).
Nel corso della mattinata presterà servizio il Gran Concerto Bandistico San Giorgio.
Il Gran Concerto Bandistico Città di Conversano, Maestro e Direttore d’Orchestra Susanna Pescetti, sarà protagonista, invece del Matinée musicale alle 10 e del concerto serale in piazza San Giorgio dalle 19,30.
Dalle 20, il divertimento scende in strada con la Salento Street Band. Dalle 21, Via Roma in Music, con la Blues Brothers Cover Band e, dalle 22,30, il concerto dei Leggera Follia.
Mercoledì 24 aprile, dalle 19,30, animazione per bambini in piazza Municipio. In piazza San Giorgio, alle 21, l’evento clou della serata con il cabaret di Leonardo Manera (Zelig).
Alle 21,30 circa, presso l’Arco antico, lo spettacolo musicale, Tv Color. Alle 22, estrazione dei biglietti della lotteria e fiaccolata in piazza San Giorgio. Alle 22,30, sempre in piazza, liveconcert del GiroDiBanda.
Appuntamenti
Caprarica di Lecce ricorda il suo poeta
Dedicato ad Antonio Verri. Passi avanti verso la “Città del Poeta”
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A Caprarica di Lecce il ricordo di Antonio Verri
In occasione del 76° anniversario della nascita del poeta Antonio Verri, Caprarica di Lecce lancia la rassegna di iniziative culturali ed artistiche “Verso la Città del poeta” che si terrà sabato 22 febbraio a partire dalle ore 19.00.
Nato a Caprarica di Lecce, il poeta, scrittore e operatore culturale Antonio Leonardo Verri, scomparso nel 1993, il 22 febbraio avrebbe compiuto 76 anni.
L’appuntamento punta ad istituzionalizzare la cittadina di Caprarica come “città del poeta” e si propone di presentareiniziative a tema per onorare la memoria e l’opera dello scrittore e, per garantire un prosieguo al lavoro di ricerca e alle attività culturali e artistiche a suo nome.
In particolare alle 19, nella sala Antonio Verri, Giardini Montinaro ci sarà la presentazione dell’Accordo di collaborazione, tra Comune di Caprarica di Lecce, Università del Salento, Provincia di Lecce, Polo Biblio-museale di Lecce, Comune di Cursi e Associazione culturale Fondo Verri, per la valorizzazione della figura del poeta. Questa rete di collaborazione si propone lo sviluppo e il coordinamento di azioni, progetti e politiche di divulgazione e promozione dell’opera del poeta, in sintonia con l’idea verriana di comunità intellettuale e di lavoro.
L’incontro proseguirà con l’illustrazione del nuovo concorso artistico internazionale “Pigmenti inversi”, che coniuga il movimento street art con la poesia di Verri.
Si continuerà con la presentazione del doppio volume “Le parole si arricciano come le nuvole. Scritti dispersi (1977-1993)”, a cura di Irene Bevilacqua e Adele Errico, edito da Kurumuny nella collana Declaro, diretta da Simone Giorgino.
Un lavoro di ricerca a partire da riviste, quotidiani e fogli letterari che accoglievano articoli e narrazioni dello scrittore (dal 1977 al 1993) e che, ad oggi, risultano di difficile consultazione. Si concluderà con “Punto fermo” ElectroAcusticRecital, spettacolo musicale recitativocon musiche di Alessandro Lorusso, Mauro Dicioci e voce di Piero Rapanà, Simone Franco.
Paolo Greco, sindaco di Caprarica e consigliere provinciale sottolinea: “Come ogni 22 febbraio, ricorderemo Antonio Verri, poeta, artista e nostro concittadino, che ha lasciato una traccia permanente nella comunità. […] La sua figura continua a ispirare la rinascita del nostro paese. […]”.
Sefora Cucci
Appuntamenti
Laboratori gratuiti dalla Pro Loco di Ugento e Marine
Le attività hanno l’obiettivo di far scoprire ai giovani tradizioni e saperi che caratterizzano l’identità del territorio, nell’ottica di una valorizzazione e conoscenza a 360° di Ugento e del suo patrimonio culturale….
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Nell’ambito del progetto “Ciceroni e custodi di Comunità”, vincitore dell’avviso “Puglia capitale sociale 3.0”, la Pro Loco Ugento e Marine organizza tre laboratori gratuiti su Arte e antichi mestieri, rivolti a giovani dai 10 ai 30 anni.
I corsi hanno una formula breve (3-4 incontri per ogni laboratorio) e prevedono una restituzione finale, con una mostra o evento pubblico sui lavori realizzati e le competenze apprese. Le attività saranno modulate in base all’età dei partecipanti.
Il calendario è così strutturato: laboratorio di disegno dal vero – il 21, 22 e 25 febbraio; laboratorio di cesti e panari il 26, 27 febbraio e 5 marzo; laboratorio di tessitura tradizionale su telaio a cornice il 28 febbraio, 1, 6 e 7 marzo.
Tutti i laboratori si terranno presso la sede degli Scout d’Europa a Ugento, dalle ore 16 alle 19.
Le attività hanno l’obiettivo di far scoprire ai giovani tradizioni e saperi che caratterizzano l’identità del territorio, nell’ottica di una valorizzazione e conoscenza a 360° di Ugento e del suo patrimonio culturale.
Per info e iscrizioni contattare il numero 339.4239357, o scrivere una mail a ciceroniugento@gmail.com.
Sefora Cucci
Appuntamenti
Carnevale, a Tricase si parte oggi…
Le ricerche svolte hanno soltanto ipotizzato la presenza di una maschera che caratterizzava in passato il territorio tricasino…
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Si rinnova anche nel 2025 l’appuntamento con il Carnevale Tricasino “I Masci de na fiata”, la tradizionale rivisitazione del carnevale che in un tempo passato caratterizzava il territorio di Tricase.
L’edizione 2025 è organizzata dall’APS Pro Loco Tricase e dal comune di Tricase, con la direzione artistica dell’associazione Tricasèmia.
LA TRADIZIONE
Obiettivo del Carnevale Tricasino “I masci de na fiata” è la conservazione e la rivisitazione in chiave contemporanea delle arti carnascialesche che caratterizzavano il territorio di Tricase.
Al termine di un intenso periodo di studi e approfondimenti, tramite fonti scritte e orali, si è riusciti a delineare le peculiarità del Carnevale a Tricase.
Si è scoperto che, sin dall’antichità, a Tricase non vi era una tradizione di un carnevale con carri allegorici o di cartapesta. La particolarità del Carnevale a Tricase è rappresentata dalla presenza dei masci.
È il nome dialettale delle maschere che identificano e caratterizzano il Carnevale Tricasino, conferendone originalità.
Anche e soprattutto per via della povertà economica del territorio, basata principalmente sull’agricoltura di sussistenza, era uso, durante il periodo carnascialesco, mascherarsi utilizzando gli indumenti e i costumi che si possedevano in casa.
Ne venivano fuori, così, dei travestimenti stravaganti e del tutto originali: i masci.
Una volta travestiti, i masci si incontravano nelle piazze dei rioni e dei borghi di Tricase e frazioni per dare vita alle, così chiamate, masciate.
Si trattava di momenti conviviali in cui i membri della comunità danzavano e cantavano, accompagnati da chitarre o da strumenti improvvisati.
Si faceva visita agli anziani del posto ma anche alle personalità più in vista delle piccole comunità territoriali (i signori, i don, ecc.), li si canzonava con stornelli e poesie composte per l’occasione, chiedendo loro in cambio frutta di stagione o dolci tipici poveri, come le fiche siccate.
Ecco, quindi, che le masciate rappresentano l’originalità del Carnevale a Tricase.
Per sottolineare la peculiarità, da 11 anni a Tricase si è cercato di riproporre il Carnevale di un tempo, mettendo in scena le masciate: il luogo del ritrovo sono le piazze dei rioni e dei borghi della città e, proprio come si faceva un tempo, ci si diverte in allegria, entrando nelle case delle persone, cantando loro stornelli in cambio di dolci tipici.
La colorata carovana del carnevale a Tricase è guidata dalla figura della maschera tricasina: u masciu.
U MASCIU
Le ricerche svolte hanno soltanto ipotizzato la presenza di una maschera che caratterizzava in passato il territorio tricasino.
Per questo motivo, si è pensato di inventare una maschera di Tricase, conferendone un significato.
Infatti, Tricase, rappresenta un unicum dal punto di vista della conformazione urbana del territorio.
Solo negli ultimi decenni si è assistito ad una conurbazione di diversi territori che in passato erano frazioni. Il risultato è che le identità culturali di quelle che un tempo erano frazioni e che oggi sono rioni sono rimaste fortemente radicate nelle comunità.
Ed è proprio queste differenze tra i rioni e le frazioni della città di Tricase che si vogliono rimarcare tramite la maschera du masciu, differenze che arricchiscono il patrimonio culturale cittadino.
Quindi, u masciu indossa tutti i simboli che distinguono gli attuali rioni e frazioni della città.
La maschera è stata ideata e realizzata dal maestro artigiano tricasino Ilaria De Marco.
LU MASCIU DA SAN VITO
Anno dopo anno, si è deciso di creare una storia che accompagnasse la figura du masciu, basata sulle antiche tradizioni di Tricase.
Lo scorso anno abbiamo lasciato u masciu (Gianluca Errico) nelle vesti di un monaco domenicano che aveva preso i voti nella speranza di risolvere i problemi della sua folle vita. Ma, passato un anno, nulla è cambiato!
Mamma Mmeli (Giuseppe Elia) invoca l’aiuto di San Vito, Santo patrono di Tricase. Veste così u masciu da San Vitino per farlo partecipare alla processione in onore del Santo.
Pensando che la missione del figlio potesse essere impossibile o quasi anche per un Santo, non si fa mancare nulla e vuole esagerare.
Si reca in tutte le parrocchie dei borghi tricasini e riesce a portare alla processione di San Vito anche le Madonne e i Santi protettori (Sant’Antonio, Madonna delle Grazie, Sant’Eufemia, Sant’Andrea, Santi Medici, San Nicola, Madonna Assunta, Madonna Addolorata).
Ogni parrocchia ha a cuore il proprio Santo Protettore e riconoscere San Vito come il proprio Patrono, non è cosa semplice. Quello di mamma Mmeli, di far ritrovare tutti in quella che è la processione del Santo Patrono di tutta la città, è stato un vero e proprio miracolo!
Riusciranno i nostri eroi a redimere u masciu?
LE MASCIATE
Le masciate avranno questo calendario (in ogni occasione con inizio alle 17): venerdì 21 febbraio a Zona Sant’Antonio e 167; domenica 23 a Lucugnano; lunedì 24 a Caprarica; martedì 25 a Sant’Eufemia; mercoledì 26 a Tutino; giovedì 27 a Tricase Porto; venerdì 28 febbraio a Depressa; sabato 1° marzo a Tricase Centro.
Sabato 22 febbraio, appuntamento extra con puntata ad Alessano, in collaborazione con l’associazione Alessanoè.
LE SFILATE
Domenica 2 marzo, ritrovo ore 14,30 in zona Lama.
Il festoso corteo muoverà lungo via Pirandello, via Da Vinci, via F.lli Allatini, via Stella d’Italia, via Domenico Caputo, via Cadorna, viale Stazione, via Lecce e Corso Roma, con arrivo in piazza Cappuccini dove si farà festa tutti insieme.
Martedì 4 marzo, ritrovo ore 14,30 in zona Ospedale. Percorso sfilata: via Valsalva, via Pio X, via Umberto I, via Monteverdi, Largo stazione, via Lecce, Corso Roma, piazza Cappuccini.
Domenica 9 marzo, raduno alle 14,30 in zona 167 (area mercatale) e sfilata lungo Corso Giulio Cesare, Corso Ottaviano Augusto, Corso Roma: arrivo sempre in piazza Cappuccini.
Disponibile online (sulla pagina Facebook del “Carnevale Tricasino”) anche un documentario che racconta la storia del Carnevale a Tricase.
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