Appuntamenti
Matino: “PNRR e Sud. La visione per il Salento”.
Al Teatro G. Peschiulli, sabato 23 marzo, dalle ore 18,30. Tra gli interventi in programma quello dell’on. Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR. Premio all’eccellenza Città di Matino al Presidente della Banca Popolare Pugliese Vito Antonio Primiceri. Il sindaco Toma: «Orgogliosi che la nostra Città sia teatro di un interessante confronto sui temi così importanti ed attuali»
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Convegno sul tema “PNRR e Sud. La visione per il Salento”, organizzato dall’amministrazione comunale di Matino.
L’appuntamento è in calendario per sabato 23 marzo, alle ore 18,30, presso il teatro comunale “G. Peschiulli”.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Giorgio Salvatore Toma, è previsto l’intervento del Ministro per gli
Affari Europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, On. Raffaele Fitto.
L’iniziativa persegue l’obiettivo di approfondire lo stato dell’arte del piano nazionale di ripresa e resilienza,
offrendo una occasione di confronto tra soggetti istituzionali e addetti ai lavori per focalizzare le criticità emergenti dal processo di riforma in atto, le potenzialità delle diverse opzioni applicabili nel sistema italiano e gli scenari che possono realizzarsi con la loro attuazione.
In programma anche l’intervento del Presidente della Banca Popolare Pugliese Vito Antonio Primiceri, al quale verrà consegnato il premio all’eccellenza“Città di Matino“.
Modererà i lavori il giornalista Marcello Favale.
«Siamo orgogliosi», ha dichiarato il sindaco Giorgio Salvatore Toma, «che la nostra Città sia teatro di un interessante confronto sui temi così importanti ed attuali del PNRR, il piano che sostiene la crescita economica, soprattutto dei piccoli Comuni, attraverso un incisivo percorso di riforme e investimenti».
«Ci fregiamo», ha proseguito il primo cittadino, «di ospitare il più autorevole rappresentante governativo sul tema, l’on. Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR».
«L’iniziativa», ha concluso il sindaco Toma, «ha l’obiettivo di approfondire le potenzialità e le criticità del processo di riforma in atto e lo stato di attuazione, con i possibili scenari futuri, in particolar modo nel Mezzogiorno e nei Comuni più piccoli».
Appuntamenti
Carnevale, a Tricase si parte oggi…
Le ricerche svolte hanno soltanto ipotizzato la presenza di una maschera che caratterizzava in passato il territorio tricasino…
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Si rinnova anche nel 2025 l’appuntamento con il Carnevale Tricasino “I Masci de na fiata”, la tradizionale rivisitazione del carnevale che in un tempo passato caratterizzava il territorio di Tricase.
L’edizione 2025 è organizzata dall’APS Pro Loco Tricase e dal comune di Tricase, con la direzione artistica dell’associazione Tricasèmia.
LA TRADIZIONE
Obiettivo del Carnevale Tricasino “I masci de na fiata” è la conservazione e la rivisitazione in chiave contemporanea delle arti carnascialesche che caratterizzavano il territorio di Tricase.
Al termine di un intenso periodo di studi e approfondimenti, tramite fonti scritte e orali, si è riusciti a delineare le peculiarità del Carnevale a Tricase.
Si è scoperto che, sin dall’antichità, a Tricase non vi era una tradizione di un carnevale con carri allegorici o di cartapesta. La particolarità del Carnevale a Tricase è rappresentata dalla presenza dei masci.
È il nome dialettale delle maschere che identificano e caratterizzano il Carnevale Tricasino, conferendone originalità.
Anche e soprattutto per via della povertà economica del territorio, basata principalmente sull’agricoltura di sussistenza, era uso, durante il periodo carnascialesco, mascherarsi utilizzando gli indumenti e i costumi che si possedevano in casa.
Ne venivano fuori, così, dei travestimenti stravaganti e del tutto originali: i masci.
Una volta travestiti, i masci si incontravano nelle piazze dei rioni e dei borghi di Tricase e frazioni per dare vita alle, così chiamate, masciate.
Si trattava di momenti conviviali in cui i membri della comunità danzavano e cantavano, accompagnati da chitarre o da strumenti improvvisati.
Si faceva visita agli anziani del posto ma anche alle personalità più in vista delle piccole comunità territoriali (i signori, i don, ecc.), li si canzonava con stornelli e poesie composte per l’occasione, chiedendo loro in cambio frutta di stagione o dolci tipici poveri, come le fiche siccate.
Ecco, quindi, che le masciate rappresentano l’originalità del Carnevale a Tricase.
Per sottolineare la peculiarità, da 11 anni a Tricase si è cercato di riproporre il Carnevale di un tempo, mettendo in scena le masciate: il luogo del ritrovo sono le piazze dei rioni e dei borghi della città e, proprio come si faceva un tempo, ci si diverte in allegria, entrando nelle case delle persone, cantando loro stornelli in cambio di dolci tipici.
La colorata carovana del carnevale a Tricase è guidata dalla figura della maschera tricasina: u masciu.
U MASCIU
Le ricerche svolte hanno soltanto ipotizzato la presenza di una maschera che caratterizzava in passato il territorio tricasino.
Per questo motivo, si è pensato di inventare una maschera di Tricase, conferendone un significato.
Infatti, Tricase, rappresenta un unicum dal punto di vista della conformazione urbana del territorio.
Solo negli ultimi decenni si è assistito ad una conurbazione di diversi territori che in passato erano frazioni. Il risultato è che le identità culturali di quelle che un tempo erano frazioni e che oggi sono rioni sono rimaste fortemente radicate nelle comunità.
Ed è proprio queste differenze tra i rioni e le frazioni della città di Tricase che si vogliono rimarcare tramite la maschera du masciu, differenze che arricchiscono il patrimonio culturale cittadino.
Quindi, u masciu indossa tutti i simboli che distinguono gli attuali rioni e frazioni della città.
La maschera è stata ideata e realizzata dal maestro artigiano tricasino Ilaria De Marco.
LU MASCIU DA SAN VITO
Anno dopo anno, si è deciso di creare una storia che accompagnasse la figura du masciu, basata sulle antiche tradizioni di Tricase.
Lo scorso anno abbiamo lasciato u masciu (Gianluca Errico) nelle vesti di un monaco domenicano che aveva preso i voti nella speranza di risolvere i problemi della sua folle vita. Ma, passato un anno, nulla è cambiato!
Mamma Mmeli (Giuseppe Elia) invoca l’aiuto di San Vito, Santo patrono di Tricase. Veste così u masciu da San Vitino per farlo partecipare alla processione in onore del Santo.
Pensando che la missione del figlio potesse essere impossibile o quasi anche per un Santo, non si fa mancare nulla e vuole esagerare.
Si reca in tutte le parrocchie dei borghi tricasini e riesce a portare alla processione di San Vito anche le Madonne e i Santi protettori (Sant’Antonio, Madonna delle Grazie, Sant’Eufemia, Sant’Andrea, Santi Medici, San Nicola, Madonna Assunta, Madonna Addolorata).
Ogni parrocchia ha a cuore il proprio Santo Protettore e riconoscere San Vito come il proprio Patrono, non è cosa semplice. Quello di mamma Mmeli, di far ritrovare tutti in quella che è la processione del Santo Patrono di tutta la città, è stato un vero e proprio miracolo!
Riusciranno i nostri eroi a redimere u masciu?
LE MASCIATE
Le masciate avranno questo calendario (in ogni occasione con inizio alle 17): venerdì 21 febbraio a Zona Sant’Antonio e 167; domenica 23 a Lucugnano; lunedì 24 a Caprarica; martedì 25 a Sant’Eufemia; mercoledì 26 a Tutino; giovedì 27 a Tricase Porto; venerdì 28 febbraio a Depressa; sabato 1° marzo a Tricase Centro.
Sabato 22 febbraio, appuntamento extra con puntata ad Alessano, in collaborazione con l’associazione Alessanoè.
LE SFILATE
Domenica 2 marzo, ritrovo ore 14,30 in zona Lama.
Il festoso corteo muoverà lungo via Pirandello, via Da Vinci, via F.lli Allatini, via Stella d’Italia, via Domenico Caputo, via Cadorna, viale Stazione, via Lecce e Corso Roma, con arrivo in piazza Cappuccini dove si farà festa tutti insieme.
Martedì 4 marzo, ritrovo ore 14,30 in zona Ospedale. Percorso sfilata: via Valsalva, via Pio X, via Umberto I, via Monteverdi, Largo stazione, via Lecce, Corso Roma, piazza Cappuccini.
Domenica 9 marzo, raduno alle 14,30 in zona 167 (area mercatale) e sfilata lungo Corso Giulio Cesare, Corso Ottaviano Augusto, Corso Roma: arrivo sempre in piazza Cappuccini.
Disponibile online (sulla pagina Facebook del “Carnevale Tricasino”) anche un documentario che racconta la storia del Carnevale a Tricase.
Appuntamenti
Taurisano “green”, l’appuntamento: come smaltire bene
I cittadini avranno la possibilità di donare i propri oggetti non più utilizzati (puliti, integri e funzionanti) o di ritirarne altri…
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Possibilità di smaltire beni non più necessari in modo sostenibile e all’insegna del riciclo.
L’amministrazione comunale di Taurisano apre le porte del Centro del Riuso presso l’Ecocentro comunale di via Miggiano.
La manifestazione inaugurale è prevista per sabato 22 febbraio, alle ore 10,30.
I cittadini avranno la possibilità di donare i propri oggetti non più utilizzati (puliti, integri e funzionanti) o di ritirarne altri.
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Nella locandina maggiori informazioni sugli elementi che è possibile donare o portare a casa.
Appuntamenti
Arianna Fermani: “Perché leggere ancora Aristotele”
La sorprendente attualità: Aristotele ci insegna a essere indulgenti con noi stessi, ad accarezzare le nostre debolezze, ad accettare la nostra vulnerabilità senza vergogna, ci insegna a prenderci cura dei nostri desideri e a esigere le cose giuste per noi, senza paura…
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In occasione della pubblicazione del suo nuovo libro “Perché leggere ancora Aristotele”, Arianna Farmani farà tappa in prima nazionale a Taurisano, presso Casa Vanini.
L’appuntamento è previsto per mercoledì 26 febbraio, alle ore 18.30.
L’evento è organizzato dal comune di Taurisano e dal Centro Internazionale di Studi Vaniniani e sarà moderato dal ricercatore universitario presso l’Università del Salento, Mario Carparelli.
Tra le figure di spicco che prenderanno parte al dialogo con l’autrice, il sindaco di Taurisano Luigi Guidano, l’assessore alla cultura Quintino Rizzello, il presidente del corso di studi in Filosofia e Scienze Filosofiche dell’Università del Salento Fabio Ciraci.
Interverranno poi il presidente del Centro Internazionale di Studi Vaniniani, Francesco Paolo Raimondi, il direttore del Centro di Ricerche sulla Tradizione Aristotelica nel XV e XVI secolo, Ennio De Bellis e, infine, dal Dipartimento Ionico dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Mino Ianne.
IL LIBRO
In questo libro scoprirete che Aristotele vuol farsi capire, che l’abito fa il monaco, che la filosofia, quella vera, deve avere le sue radici nella vita. Scoprirete che Aristotele riesce a mettere in circolo il pensiero utilizzando prospettive differenti perché è necessario, per quanto possibile, dar conto della straordinaria ricchezza della realtà.
È in questo sguardo che incontriamo la sua sorprendente attualità: Aristotele ci insegna a essere indulgenti con noi stessi, ad accarezzare le nostre debolezze, ad accettare la nostra vulnerabilità senza vergogna, ci insegna a prenderci cura dei nostri desideri e a esigere le cose giuste per noi, senza paura. Aristotele ci accompagna nell’impegno alla felicità con la sensibilità di uno di noi. Un libro che illumina con un’accattivante, profonda leggerezza il pensiero di uno dei più grandi dell’umanità.
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