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Nardò ricorda don Salvatore Leonardo

Il suo amore per la natura, Porto Selvaggio in particolare, la sua creatività e buon gusto artistico, l’attenzione per gli ultimi e le premure per i più piccoli, l’incessante preghiera e la completa remissione alla Provvidenza, sono alcuni degli aspetti che caratterizzarono la sua esistenza e che riuscì a trasmettere a molti

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A distanza di 25 anni dalla sua morte, la comunità parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù in Nardò ricorda don Salvatore Leonardo, primo parroco di quella realtà che era nata come frammentazione del vasto territorio ricadente nella parrocchia del Carmine.


Lo farà domani con una celebrazione che si terrà in chiesa alle ore 18.


Dal giorno dei funerali ad oggi sono ancora in tanti a sentirsi orfani di una grande figura che il tempo non cancella nei ricordi, per la straordinaria opera di apostolato che svolse nella sua breve vita.


Dal poco o niente, se non un gran contenitore in pietra, privo di tutto, riuscì a riempire quello spazio culturale e, soprattutto, arricchì gli animi dei tanti che ebbero la fortuna di stargli accanto, con il suo esempio, la sua sorprendente semplicità ed umiltà, con la sua lungimiranza.

Il suo amore per la natura, Porto Selvaggio in particolare, la sua creatività e buon gusto artistico, l’attenzione per gli ultimi e le premure per i più piccoli, l’incessante preghiera e la completa remissione alla Provvidenza, sono alcuni degli aspetti che caratterizzarono la sua esistenza e che riuscì a trasmettere a molti.


Una vita la sua temprata quotidianamente dagli insegnamenti di San Francesco, cui era particolarmente devoto, che lo animavano nel suo vivere quotidiano alla sequela del Crocifisso.


Nessun povero che lo abbia incontrato è mai andato via a mani vuote. Nessuna persona che da lui abbia cercato conforto è mai rimasta delusa. Queste alcune delle motivazioni che giustificano l’attuale vivo ricordo della comunità e degli amici, che nonostante sia trascorso un quarto di secolo, lo commemorano con letizia, come si addice ad un pastore buono e saggio come lui fu.


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Manu Chau in Salento con un live gratuito

Mancano ormai poche ore a uno dei live più attesi dell’estate pugliese: Manu Chao è il super ospite della nuova edizione del festival ideato in collaborazione tra Arci Solidarietà Lecce…

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Unica tappa in Puglia dell’artista Manu Chao, a Castrignano de’ Greci, per il Kascignana Festival.

La rassegna che celebra l’accoglienza con l’arte e attraverso le varie forme espressive.

Mancano ormai poche ore a uno dei live più attesi dell’estate pugliese: Manu Chao è il super ospite della nuova edizione del festival ideato in collaborazione tra Arci Solidarietà Lecce cooperativa sociale, Comune di Castrignano de’ Greci e Unione della Grecìa Salentina, nell’ambito del progetto “Borgo del Contemporaneo”.

Apertura dei cancelli, a Castrignano de’ Greci, giovedì 15 agosto ’24, prevista per le 18, concerto ore 22.

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Diplomati del 1974, che festa a Tricase!

Gli studenti della 5 C del Liceo Scientifico Stampacchia si ritroveranno 50 anni dopo per festeggiare “Le nozze d’oro della maturità”

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L’incontro avverrà domani, 13 agosto, con un programma articolato: al mattino alle 11 gli ex studenti si ritroveranno tutti davanti alla scuola per un ritorno tra i banchi dell’aula che li ha ospitati nell’ultimo anno di frequenza.

Li accoglierà l’attuale preside e una ex docente farà l”appello dei presenti.

A sera, il ritrovo in un contesto conviviale.

Per ritrovarsi e riconnetterci, ricordare e riannodare i fili delle loro esistenze.

Mangiando insieme e cantando i motivi che li hanno accompagnati in quegli anni irripetibili della loto formazione culturale e sentimentale.

foto in alto di repertorio, con studenti italiani degli anni 70
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II edizione della Festa della Friseddrha Salentina a Vitigliano

L’evento, infatti, fonde terra, mare e tradizione: immancabili le classiche frise che lasciano però anche spazio all’innovazione introducendo le novità delle friselle gourmet, di mare e anche dolci, declinazioni di un piatto che rappresenta l’identità di un intero territorio e si rinnova mantenendo ben salde le sue radici…

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Il piatto più iconico della tradizione culinaria salentina, la frisella, incontra la contemporaneità del gusto: è l’intento del locale Circolo Cittadino, presieduto da Pompeo De Paolis, che per il secondo anno consecutivo organizza a Vitigliano, in piazzetta degli Angeli, la Festa della Friseddrha Salentina, martedì 13 agosto.

L’evento, infatti, fonde terra, mare e tradizione: immancabili le classiche frise che lasciano però anche spazio all’innovazione introducendo le novità delle friselle gourmet, di mare e anche dolci, declinazioni di un piatto che rappresenta l’identità di un intero territorio e si rinnova mantenendo ben salde le sue radici.

Il Circolo Cittadino, no profit che conta al suo interno circa 150 soci, opera nel sociale e per la valorizzazione del territorio proponendo diversi eventi e manifestazioni di cui la Festa della Friseddrha Salentina è la massima rappresentazione in estate.

Per il prossimo anno, poi, sono già in programma la fiera di sant’Eligio e la corsa della Via Francigena, eventi che stanno via via raggiungendo una considerevole importanza.

Di contorno alla parte culinaria, invece, martedì 13 agosto a Vitigliano vi sarà l’intrattenimento musicale a cura di Aria Corte. L’evento è organizzato in collaborazione con IPSEO Santa Cesarea Terme e con il patrocinio del Comune di Santa Cesarea Terme.

Apertura degli stand gastronomici alle ore 20.30.

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