Appuntamenti
Notte della Taranta, questa sera scatta l’ora X
A partire dalle ore 8:00 di oggi si potrà seguire il flusso del pubblico in arrivo sull’ex piazzale degli Agostiniani, collegandosi in diretta con il sito ufficiale della manifestazione…
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La Taranta è donna nel 2023 e celebra l’identità come valore sociale. Appuntamento sabato 26 agosto a Melpignano, ore 22:30, con il Concertone diretto dalla maestra FIORELLA MANNOIA che ospiterà ARISA, TANANAI e BRUNORI SAS nel più grande rito danzante d’Europa.
La Notte della Taranta torna per restituire contemporaneità ai classici della musica popolare salentina e sceglie un’innovazione dallo sguardo lungo in cui la partecipazione diffusa si declina in espressioni artistiche.
A partire dalle ore 8:00 del 26 agosto tutti potranno ammirare il flusso del pubblico in arrivo sull’ex piazzale degli Agostiniani collegandosi in diretta con il sito ufficiale della manifestazione: www.lanottedellataranta.it. Un occhio elettronico che restituirà in ogni parte del mondo l’incantesimo della Taranta.
Il Concertone si aprirà con l’omaggio di Fiorella Mannoia al direttore artistico del festival Gigi Chiriatti scomparso di recente. La maestra concertatrice interpreterà “Un giorno di venerdì” che anticipa la partenza esplosiva del lungo viaggio sonoro curato da Carlo Di Francesco e dal direttore d’orchestra Clemente Ferrari con l’Orchestra Popolare Notte della Taranta.
La scelta dei brani è ancora una volta il frutto di una ricerca approfondita sulla bellezza del dialetto e delle lingue minoritarie. Non a caso Brunori Sas interpreterà Lule Lule in arbereshe e Aremu in grico mentre Tananai canterà Ri lo la la in grico e Pizzica di Aradeo in dialetto salentino.
Ad Arisa è affidata Ferma Zitella e Lu Rusciu de lu mare, due brani simbolo del repertorio dell’Orchestra Popolare.
Il manifesto delle donne è contenuto in Fimmene Fimmene, il brano della tradizione che nel 2023 viene riscritto per evidenziare le emergenze attuali “per chi non ha la libertà di parola e speranze più non ha, e per ogni donna rispetto e libertà ovunque. Donne siamo e come alberi cantiamo, rami e radici forti noi abbiamo”.
Un elemento di novità sul palco del Concertone, con la scenografia di Massimo Calzavara, è l’imponente video narrazione affidata a Carolina Stamerra Grassi che partendo dal significato del testo ha ideato il percorso visivo che unisce passato e futuro attraversando le bellezze di Puglia. L’atmosfera magica alla riscoperta di rituali e simbolismi originariamente legati al rito del tarantismo accoglierà il pubblico della Taranta nella piazza di Melpignano. L’autostrada liquida che attraversa la Puglia, l’acqua, sarà scenario di immersione collettiva. Un progetto in collaborazione con l’Acquedotto Pugliese per sottolineare la preziosità della risorsa idrica pubblica.
Imponente l’apparato di sicurezza messo in campo per accogliere il pubblico già da questa sera durante le prove generali e poi domani per il Concertone finale. Il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica stima un afflusso maggiore dello scorso anno.
Fiorella Mannoia maestra concertatrice : “Sono venuta una volta ospite di Carmen Consoli, ma entrare e uscire è una questione di divertimento, perché si ascoltano con più superficialità i brani, quando si va a fondo, si apre un mondo. Ascoltare queste canzoni è trascinante, sono ritmi che ti fanno ballare, se entri nelle pieghe come Ferma zitella, tutte hanno l’interno tema lavoro, sfruttamento lavoro, matrimoni obbligati, donne abusate. All’interno c’è sempre una sorta di malinconia e questo accade un po’ in tutta la musica popolare. C’è questa disperata allegria, bisogna avere l’opportunità di entrarci dentro”.
Arisa: “Io sono orgogliosamente del Sud, di un piccolo paesino della provincia di Potenza. Quando facciamo una festa in famiglia balliamo la tarantella, la nostra cultura è molto vicina a quella salentina, i vostri racconti sono anche i nostri. E’ stato facile entrare nel vostro mondo sonoro, meno facile entrare nel vostro dialetto, ma sono stata aiutata da professionisti e dalle persone del posto. E sono certa che mi sentirò a casa”.
Brunori Sas: “E’ importante portare avanti l’identità, ma anche l’ibridazione, perché solo così si può ottenere qualcosa di più bello. Se riusciamo a mescolarci, a capire le ragioni dell’altro è meglio per tutti. L’identità è un arricchimento se è vista come la somma di tante identità”.ORCHESTRA POPOLARE
All’Orchestra Popolare La Notte della Taranta è affidata la Direzione Artistica del Concertone 2023. L’Orchestra è composta dai cantanti e tamburellisti Consuelo Alfieri (anche organetto) Alessandra Caiulo, Stefania Morciano, Enza Pagliara, Antonio Amato, Salvatore Cavallo Galeanda Giancarlo Paglialunga, e dai musicisti Gianluca Longo (mandola), Peppo Grassi (mandolino), Attilio Turrisi (chitarra battente), Giuseppe Astore (violino) Roberto Chiga, Alessandro Chiga, Carlo Canaglia De Pascali (tamburello salentino), Roberto Gemma (mantici), Nico Berardi (fiati), Leonardo Cordella (organetto), Alessandro Monteduro (percussioni), Antonio Marra (batteria), Mario Esposito (basso), Gioele Nuzzo (tamburello e didgeridoo). Per il Concertone del 26 agosto all’organico dell’Orchestra Popolare si uniranno i musicisti pugliesi con una sezione fiati composta da Alessandro Dell’Anna, Giovanni Chirico, Gaetano Cristian Carrozzo, Giorgio Distante, e una sezione archi composta da Domenico Zezza, Sabrina Pacucci, Pier Paolo Del Prete, Roberta Mazzotta, Luca Gorgoni (violino 1), Zita Mucsi, Alessio Chirizzi, Valentina Marra, Sofia Marra De Franco (violino2), Nicola Ciricugno, Armando Ciardo, Claudia Russo (viola), Mauro Fagiani, Elisa Pennica (violoncello).
CORPO DI BALLO
Il Corpo di Ballo da anni diffonde la “pizzica” sui palcoscenici dei tour nazionali e internazionali con coreografie coinvolgenti sui brani eseguiti dall’Orchestra Popolare. È composto da Mihaela Coluccia, Cristina Frassanito, Serena Pellegrino, Lucia Scarabino, Giorgia Carbone, Stefano Campagna, Andrea Caracuta, Fabrizio Nigro e Mattia Politi. Sul palco del concertone si uniranno al Corpo di ballo quattro ballerini professionisti: Veronika Maritati, Alessia Losavio, Maria Pia Taggio, Filippo Grande. Le coreografie sono affidate a Francesca Romana Di Maio. Assistente della coreografa la salentina Alessandra Cito.
PALCO SCENOGRAFIA E VISUAL
La struttura è una novità assoluta, in quanto è una delle strutture di sostegno più capaci al mondo: 33 metri di larghezza per 18 metri di profondità con un tetto di 24×20 in grado di sostenere 40 tonnellate di peso. Stessa tipologia di struttura, sempre in alluminio, è stata adottata come soluzione per le torri di ripetizione rispetto ai tradizionali sistemi in multidirezionale di acciaio ferroso.
Scenografia essenziale, con un progetto di Marco Calzavara, con 240mq di videowall sui quali prenderà vita la progettazione grafica dei visual che racconteranno in immagini suoni e ritmi della notte più attesa dell’estate pugliese.
La Fondazione Notte della Taranta ha affidato il compito all’eccellenza salentina affermata in campo internazionale: la casa di produzione milanese MaTi srl capitanata da Angelo e Carolina Stamerra Grassi entrambi salentini che progettano show e concerti in tutto il mondo. Un team di grafici ha realizzato le scenografie digitali del concerto. Art direction Claudia Andreoli, coordinamento artistico: Carolina Stamerra Grassi. Una narrazione che segue i testi delle canzoni cercandone l’identità in una interpretazione di immagini poetiche che richiamano il paesaggio pugliese, il sogno, le donne, l’amore, l’acqua e l’umanità.
AZIENDE SALENTINE PER IL LOOK
L’arte sartoriale salentina di Danamò vestirà le voci femminili dell’Orchestra Popolare La Notte della Taranta. Daniela Amoruso, affermata sarta leccese, ha realizzato da alcuni anni un laboratorio artigianale, ma l’ago e il filo sono un’arte di famiglia che si tramanda e che cuce trame di storia del Salento tra passato e presente.
Al Concertone di Melpignano del 26 agosto le voci dell’Orchestra: Consuelo Alfieri, Alessandra Caiulo, Stefania Morciano, Enza Pagliara, interpreteranno i brani della tradizioni salentina vestite con abiti che rappresentano loro ma anche la terra che canteranno, sottolinea Daniela Amoruso che insieme ad Anna Sabina Pastore sta procedendo alla realizzazione dei vestiti.
La creatrice di moda Daniela Amoruso e il suo laboratorio sartoriale Danamò curerà anche tutti i costumi di scena del Corpo di Ballo della Taranta.
Appuntamenti
Caprarica di Lecce ricorda il suo poeta
Dedicato ad Antonio Verri. Passi avanti verso la “Città del Poeta”
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A Caprarica di Lecce il ricordo di Antonio Verri
In occasione del 76° anniversario della nascita del poeta Antonio Verri, Caprarica di Lecce lancia la rassegna di iniziative culturali ed artistiche “Verso la Città del poeta” che si terrà sabato 22 febbraio a partire dalle ore 19.00.
Nato a Caprarica di Lecce, il poeta, scrittore e operatore culturale Antonio Leonardo Verri, scomparso nel 1993, il 22 febbraio avrebbe compiuto 76 anni.
L’appuntamento punta ad istituzionalizzare la cittadina di Caprarica come “città del poeta” e si propone di presentareiniziative a tema per onorare la memoria e l’opera dello scrittore e, per garantire un prosieguo al lavoro di ricerca e alle attività culturali e artistiche a suo nome.
In particolare alle 19, nella sala Antonio Verri, Giardini Montinaro ci sarà la presentazione dell’Accordo di collaborazione, tra Comune di Caprarica di Lecce, Università del Salento, Provincia di Lecce, Polo Biblio-museale di Lecce, Comune di Cursi e Associazione culturale Fondo Verri, per la valorizzazione della figura del poeta. Questa rete di collaborazione si propone lo sviluppo e il coordinamento di azioni, progetti e politiche di divulgazione e promozione dell’opera del poeta, in sintonia con l’idea verriana di comunità intellettuale e di lavoro.
L’incontro proseguirà con l’illustrazione del nuovo concorso artistico internazionale “Pigmenti inversi”, che coniuga il movimento street art con la poesia di Verri.
Si continuerà con la presentazione del doppio volume “Le parole si arricciano come le nuvole. Scritti dispersi (1977-1993)”, a cura di Irene Bevilacqua e Adele Errico, edito da Kurumuny nella collana Declaro, diretta da Simone Giorgino.
Un lavoro di ricerca a partire da riviste, quotidiani e fogli letterari che accoglievano articoli e narrazioni dello scrittore (dal 1977 al 1993) e che, ad oggi, risultano di difficile consultazione. Si concluderà con “Punto fermo” ElectroAcusticRecital, spettacolo musicale recitativocon musiche di Alessandro Lorusso, Mauro Dicioci e voce di Piero Rapanà, Simone Franco.
Paolo Greco, sindaco di Caprarica e consigliere provinciale sottolinea: “Come ogni 22 febbraio, ricorderemo Antonio Verri, poeta, artista e nostro concittadino, che ha lasciato una traccia permanente nella comunità. […] La sua figura continua a ispirare la rinascita del nostro paese. […]”.
Sefora Cucci
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Laboratori gratuiti dalla Pro Loco di Ugento e Marine
Le attività hanno l’obiettivo di far scoprire ai giovani tradizioni e saperi che caratterizzano l’identità del territorio, nell’ottica di una valorizzazione e conoscenza a 360° di Ugento e del suo patrimonio culturale….
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Nell’ambito del progetto “Ciceroni e custodi di Comunità”, vincitore dell’avviso “Puglia capitale sociale 3.0”, la Pro Loco Ugento e Marine organizza tre laboratori gratuiti su Arte e antichi mestieri, rivolti a giovani dai 10 ai 30 anni.
I corsi hanno una formula breve (3-4 incontri per ogni laboratorio) e prevedono una restituzione finale, con una mostra o evento pubblico sui lavori realizzati e le competenze apprese. Le attività saranno modulate in base all’età dei partecipanti.
Il calendario è così strutturato: laboratorio di disegno dal vero – il 21, 22 e 25 febbraio; laboratorio di cesti e panari il 26, 27 febbraio e 5 marzo; laboratorio di tessitura tradizionale su telaio a cornice il 28 febbraio, 1, 6 e 7 marzo.
Tutti i laboratori si terranno presso la sede degli Scout d’Europa a Ugento, dalle ore 16 alle 19.
Le attività hanno l’obiettivo di far scoprire ai giovani tradizioni e saperi che caratterizzano l’identità del territorio, nell’ottica di una valorizzazione e conoscenza a 360° di Ugento e del suo patrimonio culturale.
Per info e iscrizioni contattare il numero 339.4239357, o scrivere una mail a ciceroniugento@gmail.com.
Sefora Cucci
Appuntamenti
Carnevale, a Tricase si parte oggi…
Le ricerche svolte hanno soltanto ipotizzato la presenza di una maschera che caratterizzava in passato il territorio tricasino…
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Si rinnova anche nel 2025 l’appuntamento con il Carnevale Tricasino “I Masci de na fiata”, la tradizionale rivisitazione del carnevale che in un tempo passato caratterizzava il territorio di Tricase.
L’edizione 2025 è organizzata dall’APS Pro Loco Tricase e dal comune di Tricase, con la direzione artistica dell’associazione Tricasèmia.
LA TRADIZIONE
Obiettivo del Carnevale Tricasino “I masci de na fiata” è la conservazione e la rivisitazione in chiave contemporanea delle arti carnascialesche che caratterizzavano il territorio di Tricase.
Al termine di un intenso periodo di studi e approfondimenti, tramite fonti scritte e orali, si è riusciti a delineare le peculiarità del Carnevale a Tricase.
Si è scoperto che, sin dall’antichità, a Tricase non vi era una tradizione di un carnevale con carri allegorici o di cartapesta. La particolarità del Carnevale a Tricase è rappresentata dalla presenza dei masci.
È il nome dialettale delle maschere che identificano e caratterizzano il Carnevale Tricasino, conferendone originalità.
Anche e soprattutto per via della povertà economica del territorio, basata principalmente sull’agricoltura di sussistenza, era uso, durante il periodo carnascialesco, mascherarsi utilizzando gli indumenti e i costumi che si possedevano in casa.
Ne venivano fuori, così, dei travestimenti stravaganti e del tutto originali: i masci.
Una volta travestiti, i masci si incontravano nelle piazze dei rioni e dei borghi di Tricase e frazioni per dare vita alle, così chiamate, masciate.
Si trattava di momenti conviviali in cui i membri della comunità danzavano e cantavano, accompagnati da chitarre o da strumenti improvvisati.
Si faceva visita agli anziani del posto ma anche alle personalità più in vista delle piccole comunità territoriali (i signori, i don, ecc.), li si canzonava con stornelli e poesie composte per l’occasione, chiedendo loro in cambio frutta di stagione o dolci tipici poveri, come le fiche siccate.
Ecco, quindi, che le masciate rappresentano l’originalità del Carnevale a Tricase.
Per sottolineare la peculiarità, da 11 anni a Tricase si è cercato di riproporre il Carnevale di un tempo, mettendo in scena le masciate: il luogo del ritrovo sono le piazze dei rioni e dei borghi della città e, proprio come si faceva un tempo, ci si diverte in allegria, entrando nelle case delle persone, cantando loro stornelli in cambio di dolci tipici.
La colorata carovana del carnevale a Tricase è guidata dalla figura della maschera tricasina: u masciu.
U MASCIU
Le ricerche svolte hanno soltanto ipotizzato la presenza di una maschera che caratterizzava in passato il territorio tricasino.
Per questo motivo, si è pensato di inventare una maschera di Tricase, conferendone un significato.
Infatti, Tricase, rappresenta un unicum dal punto di vista della conformazione urbana del territorio.
Solo negli ultimi decenni si è assistito ad una conurbazione di diversi territori che in passato erano frazioni. Il risultato è che le identità culturali di quelle che un tempo erano frazioni e che oggi sono rioni sono rimaste fortemente radicate nelle comunità.
Ed è proprio queste differenze tra i rioni e le frazioni della città di Tricase che si vogliono rimarcare tramite la maschera du masciu, differenze che arricchiscono il patrimonio culturale cittadino.
Quindi, u masciu indossa tutti i simboli che distinguono gli attuali rioni e frazioni della città.
La maschera è stata ideata e realizzata dal maestro artigiano tricasino Ilaria De Marco.
LU MASCIU DA SAN VITO
Anno dopo anno, si è deciso di creare una storia che accompagnasse la figura du masciu, basata sulle antiche tradizioni di Tricase.
Lo scorso anno abbiamo lasciato u masciu (Gianluca Errico) nelle vesti di un monaco domenicano che aveva preso i voti nella speranza di risolvere i problemi della sua folle vita. Ma, passato un anno, nulla è cambiato!
Mamma Mmeli (Giuseppe Elia) invoca l’aiuto di San Vito, Santo patrono di Tricase. Veste così u masciu da San Vitino per farlo partecipare alla processione in onore del Santo.
Pensando che la missione del figlio potesse essere impossibile o quasi anche per un Santo, non si fa mancare nulla e vuole esagerare.
Si reca in tutte le parrocchie dei borghi tricasini e riesce a portare alla processione di San Vito anche le Madonne e i Santi protettori (Sant’Antonio, Madonna delle Grazie, Sant’Eufemia, Sant’Andrea, Santi Medici, San Nicola, Madonna Assunta, Madonna Addolorata).
Ogni parrocchia ha a cuore il proprio Santo Protettore e riconoscere San Vito come il proprio Patrono, non è cosa semplice. Quello di mamma Mmeli, di far ritrovare tutti in quella che è la processione del Santo Patrono di tutta la città, è stato un vero e proprio miracolo!
Riusciranno i nostri eroi a redimere u masciu?
LE MASCIATE
Le masciate avranno questo calendario (in ogni occasione con inizio alle 17): venerdì 21 febbraio a Zona Sant’Antonio e 167; domenica 23 a Lucugnano; lunedì 24 a Caprarica; martedì 25 a Sant’Eufemia; mercoledì 26 a Tutino; giovedì 27 a Tricase Porto; venerdì 28 febbraio a Depressa; sabato 1° marzo a Tricase Centro.
Sabato 22 febbraio, appuntamento extra con puntata ad Alessano, in collaborazione con l’associazione Alessanoè.
LE SFILATE
Domenica 2 marzo, ritrovo ore 14,30 in zona Lama.
Il festoso corteo muoverà lungo via Pirandello, via Da Vinci, via F.lli Allatini, via Stella d’Italia, via Domenico Caputo, via Cadorna, viale Stazione, via Lecce e Corso Roma, con arrivo in piazza Cappuccini dove si farà festa tutti insieme.
Martedì 4 marzo, ritrovo ore 14,30 in zona Ospedale. Percorso sfilata: via Valsalva, via Pio X, via Umberto I, via Monteverdi, Largo stazione, via Lecce, Corso Roma, piazza Cappuccini.
Domenica 9 marzo, raduno alle 14,30 in zona 167 (area mercatale) e sfilata lungo Corso Giulio Cesare, Corso Ottaviano Augusto, Corso Roma: arrivo sempre in piazza Cappuccini.
Disponibile online (sulla pagina Facebook del “Carnevale Tricasino”) anche un documentario che racconta la storia del Carnevale a Tricase.
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