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Parabita: la festa “ta Madonna noscia”

Madonna della Coltura. Si narra che un agricoltore mentre era intento ad arare il terreno in contrada “Le pane della Corte”, nel sito detto Cutura trovò un blocco in pietra sul quale vi era affrescata una bellissima immagine della Madonna…

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Torna a Parabita l’attesissima festa in onore della Santa protettrice : la Madonna della Coltura.


L’origine del culto è avvolto nella leggenda. Si narra, infatti, che un agricoltore mentre era intento ad arare il terreno, in contrada “Le pane della Corte”, nel sito detto Cutura trovò un blocco in pietra sul quale vi era affrescata una bellissima immagine della Madonna.


L’uomo, alla vista del monolite corse verso il paese per mostrare a tutti ciò che aveva trovato e si decise di conservare l’oggetto sacro presso la Chiesa Madre.


Il giorno dopo, tuttavia, con grande stupore gli abitanti di Parabita si accorsero che il monolite era sparito dalla chiesa in cui era stato riposto ed inspiegabilmente era riapparso sul luogo in cui il contadino lo aveva ritrovato.


I parabitani, colsero quel segno come la richiesta da parte della Vergine di ergere in quel campo una cappella a lei dedicata e così fecero. La  posizione in cui la cappella è collocata, oltretutto, è molto importante poiché si trova fuori dal centro abitato, in direzione del paese, come se la Madonna volesse in qualche modo osservare Parabita dall’esterno per proteggerla.


Da allora i parabitani non hanno smesso di venerare l’amata Madonnina che fu chiamata Madonna della Coltura, sia per il luogo dove fu ritrovato il famoso monolite sia perché la Vergine è ritenuta protettrice dei campi e degli agricoltori.


Oggi tale tradizione prosegue ed i festeggiamenti avvengono non a caso in primavera, momento in cui i campi ritornano rigogliosi riempiendosi di frutta ed ortaggi.


Ricco di eventi il calendario della festa per il 2018, in particolare:


Sabato 26 maggio in mattinata dopo le consuete Sante messe in Basilica, si darà il via ai festeggiamenti in via Vittorio Emanuele II / Piazza Regina del Cielo.

Alle  20,30 dalla Basilica-Santuario Maria SS. della Coltura partirà la Solenne Processione con il Simulacro della Vergine per le vie della Città di Parabita.

La processione sarà seguita dal Concerto Bandistico “Sant’Antonio” di Parabita e “Città di Matino”

e si concluderà in Parrocchia S. G. Battista, dove il Simulacro sosterà sino al lunedì mattina. Il corteo sarà accompagnato per tutto il percorso dai fuochi rionali.

I concerti bandistici  “Città di Conversano”, diretto dal Maestro Susanna Pescetti e “Città di Bracigliano” diretto da Carmine Santaniello allieteranno con le proprie note la mattinata di domenica 27 maggio. 


Alle 12 in Via Coltura si svolgerà l’attesissima Gara Podistica de “I Curraturi” che rievoca l’annuncio del ritrovamento del Monolito con l’effige della Beata Vergine a cui seguirà il consueto corteo.

Alle ore 13 ancora divertimento con lo spettacolo pirotecnico diurno a cura di “La Pirotecnica Napoletana” di Matino.


Alle ore 19 presso la Parrocchia San Giovanni Battista si svolgerà la S. Messa Solenne presieduta da Don Albino De Marco e animata dal Coro della Parrocchia di S. Antonio di Padova. Ad attendere i fedeli in Piazza Regina del Cielo un tripudio di palloni aerostatici, che colorerà il cielo del paese.


Ore 20:00, non mancherà divertimento anche per i più piccoli in Piazzetta degli Uffici, dove si svolgerà lo spettacolo di marionette “Il piccolo teatro di Pane” e a seguire: alle  20,30 in P.tta Salvo D’Acquisto si terrà lo spettacolo “Un sogno per la Vita” a cura dell’I.I.S.S. “E. Giannelli”, alle 22in Piazza Umberto I – live band “Cesko & The BananaSwing” e per finire a mezzanotte la giornata di domenica si concluderà con lo spettacolo di arte Pirotecnico a cura di “La Pirotecnica Napoletana” Matino.


Ricco di venti anche il programma di lunedì 28 maggio, che si aprirà con l’esibizione del concerto Bandistico “Città di Lecce” diretto dal Maestro Salvatore Tarantino.


Alle 9,00 partirà dalla Parrocchia di San Giovanni Battista la processione per il rientro della Statua della Madonna della Coltura in Basilica e alle 9,30 presso la Basilica Santuario Maria SS. della Coltura si terrà il Solenne Pontificale presieduto da Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Fernando Filograna vescovo della diocesi di Nardò-Gallipoli.


I festeggiamenti proseguiranno nella sera a patire dalle 21,15 presso Piazzetta Salvo D’Acquisto con Nino Frassica & Los Plaggers Band (Art Show) e alle 21,30 in Piazza Umberto I, Dj Set con “Max Nocco” e live band “Gli Avvocati Divorzisti”.


Martedì 29 maggio


L’ultimo giorno di festa lascia spazio all’arte e alla cultura con una serie di mostre.


In particolare, si terrà la Mostra della Confartigianato e la mostra Enzo Fasano presso l’ ex Convento domenicano (via Fratelli de Jatta), la mostra “CUTURA” a cura de “Il Laboratorio” presso Via V. Emanuele II, Atrio di Palazzo Ferrari e Mostra-mercatino a cura della Compagnia della Coltura e della Fraternita Laica Domenicana presso il Convento dei Domenicani (Piazza Regina del Cielo).


 


 


 


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Fermo Immagine di Cutrofiano

Da domani a domenica la rassegna culturale che celebra musica popolare, ceramica, fotografia

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Cutrofiano apre le porte della sua memoria e del suo futuro con Fermo Immagine, una rassegna culturale con circa venti appuntamenti distribuiti in otto weekend primaverili.

Il progetto celebra la Città della Ceramica intrecciando le radici della produzione in terracotta con il patrimonio immateriale della musica popolare salentina, attraverso la figura simbolica di Uccio Aloisi e del gruppo Li Ucci, custode della tradizione degli “stornelli” e dei canti di lavoro e d’amore.

L’obiettivo è valorizzare l’identità profonda del territorio, mettendo in dialogo rappresentazioni antropologiche e sguardi contemporanei.

Ceramica e pizzica si rivelano espressioni di una stessa cultura che affonda le radici nella civiltà contadina del Salento.

Originario di Cutrofiano, Uccio Aloisi è stato una delle voci più autentiche della pizzica: la potenza del suo canto e il suono del tamburello continuano a evocare emozioni primarie come la fatica, la festa e la speranza.

Quegli stessi gesti — le mani che plasmano l’argilla e scandiscono ritmi ancestrali — uniscono idealmente il lavoro del ceramista all’arte del musicista.

A questa narrazione si affianca quella dei fotografi Mario CresciPaolo LakuLuigi Cesari e Fernando Bevilacqua. La rassegna si sviluppa in un percorso esperienziale che intreccia mostreracconti d’artistapasseggiate sonore nel centro storico, visite in botteghe e cantine, laboratori per tutte le etàdegustazioni e performance in spazi inediti.

Un’immersione totale nel patrimonio materiale e immateriale del territorio, pensata come occasione di incontro e condivisione tra comunità, artisti e viaggiatori.

Il primo weekend si aprirà domani, venerdì 11 aprile, alle 18,30, con una visita all’azienda Fratelli Colì e un incontro con Giuseppe Colì, campione del mondo dei tornianti.

Nel laboratorio in Viale della Ceramica sarà possibile osservare da vicino l’arte della lavorazione al tornio e la precisione del gesto artigiano.

Fondata nel 1650, l’azienda rappresenta uno dei principali poli ceramici italiani. La tradizione, trasmessa di generazione in generazione, ha dato vita a una produzione riconosciuta per la qualità, la cura dei dettagli e la continuità del sapere. La visita offrirà l’occasione di conoscere una realtà che unisce storia, competenza e innovazione nel segno dell’eccellenza pugliese.

Sabato 12, alle 18,30, nel Museo della Ceramica si terrà l’inaugurazione delle mostre che caratterizzeranno tutto il progetto. Sostenuta dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito dell’avviso pubblico “Strategia Fotografia 2023”, curata da Alice Caracciolo e Flavia Parisi e prodotta da Linea di Lecce, “Homo Ludens” esplora il gioco come dimensione essenziale dell’esperienza umana attraverso l’opera di Mario Cresci, pioniere della fotografia italiana contemporanea.

Grigio Argilla propone invece gli scatti fotografici di Paolo Laku dedicati a Cutrofiano, documentando il profondo legame tra l’argilla grigia, nel suo stato naturale prima della lavorazione, e l’identità culturale di questo territorio noto come il paese dei vasai, il cui stesso nome potrebbe derivare dai termini greci per “fabbricare vasi”.

Uccio Bandello, Uccio Aloisi e Carmelo Bene

Con un allestimento multimediale, Eterni Cantori presenta materiale d’archivio e scatti fotografici di Luigi Cesari e Fernando Bevilacqua, dedicati a Uccio Aloisi e a Li Ucci.

L’esposizione esplora il patrimonio etnomusicale e le condizioni di vita dei contadini salentini tra le due guerre, con particolare attenzione alla trasmissione orale dei mestieri e della musica.
La serata di sabato 12 aprile si concluderà alle 22, dal Sagrato della Chiesa Madre con una passeggiata sonora tra case e vicoli del paese, dedicata a Lu Santu Lazzaru, tradizionale canto di questua che annuncia la Pasqua.

Un rito musicale che intreccia suoni, voci e memoria collettiva, espressione autentica della cultura salentina. L’iniziativa pone l’accento su questo antico canto quaresimale e su altri brani legati alla Settimana Santa, inclusi quelli in lingua grika, eseguiti nei giorni che precedono la Domenica delle Palme.

In molti paesi dell’arco jonico salentino, accogliere Lu Santu Lazzaru è ancora oggi un gesto sentito: per molte famiglie rappresenta un onore atteso di anno in anno.
Fermo immagine, organizzato da Sud Ethnic APS in collaborazione con Unione dei Comuni della Grecìa SalentinaComune di CutrofianoPolo BiblioMuseale di Lecce e altri partner pubblici e privati, è beneficiario dell’avviso Prodotti Turistici, nell’ambito del Programma Operativo Complementare (POC) Puglia 2014-2020 (Asse VI – Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali – Azione 6.8 | Interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche, in attuazione del Piano Strategico del Turismo “Puglia365” e del progetto “Prodotto Turistico”).

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Respons-abilità educative: convegno a Tricase

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Responsabilità Educative. L’importanza della collaborazione tra scuola-famiglia-territorio è il titolo del convegno organizzato dal Centro Pedagogico e di Formazione Cochlea a Tricase il prossimo lunedì 14 aprile presso la Sala del Trono di Palazzo Gallone alle 17.30.

Dinanzi ai cambiamenti sociali, che caratterizzano i nostri bambini e adolescenti, quanto è importante creare rete tra scuola e famiglia? Dopo l’esito di una valutazione, cosa fare?

Dopo il saluto delle istituzioni locali, interverranno al convegno la dott.ssa Isabella Bianco, sociologa ed esperta degli apprendimenti, presidente ass. culturale Cochlea, la prof.ssa Anna Maria Turco, dirigente I.C. “G.Pascoli” la prof.ssa Antonella Cazzato, dirigente Liceo Statale “G.Comi”, la prof.ssa Oronza Mariano, dirigente I. C. “Tricase VIA APULIA”. 

A dar voce all’importanza del ruolo genitoriale ci sarà la sig.ra Anna Petrachi, mamma di Michele e autrice del libro MUM-MOTHERLY UNIVERSAL METHOD, che presenterà il metodo di studio e lavoro da lei ideato per ragazzi e ragazze con difficoltà comunicative, ottimo strumento e spunto di riflessione per molti genitori, educatori e insegnanti.

Il Centro Pedagogico di Formazione Cochlea/ DoposcuolaSpecialistico DSA /BES costituisce una risorsa preziosa sul territorio di Tricase e composto da team di esperti, quali sociologi, logopedisti, psicologi ed esperti negli apprendimenti, organizza un convegno di sensibilizzazione dal tema. Info: Centro Cochlea Corso Roma, 153 Tricase Cochlea-formazione@libero.it, tel. 3925317932

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Marcello Veneziani “Senza Eredi” a Matino

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Prosegue il fitto calendario di appuntamenti culturali organizzati dalla Città di Matino con un’anteprima di assoluto pregio.

Martedì 15 aprile alle 18:30, infatti, il Teatro Comunale “G. Peschiulli” ospiterà la presentazione dell’ultimo libro del giornalista e scrittore Marcello Veneziani dal titolo “Senza Eredi” (Marsilio), in dialogo con Carlo Ciardo, Presidente dell’associazione Idee a Sud Est.

L‘incontro sarà introdotto dagli interventi istituzionali del Sindaco Giorgio Salvatore Toma, dell’Assessore alla Cultura Lucetta Barone e del Presidente del Consiglio Comunale Alberto Sabato.

Il libro di Veneziani focalizza l’attenzione su un’epoca smemorata, che rifugge dal confronto, anche dialettico, con i maestri (siano essi veri o presunti), e che, quindi, rischia di non lasciare traccia, non consegnando nulla al futuro. 

“La presenza di Marcello Veneziani ci onora – afferma il Sindaco Toma – e conferma la caratura di una rassegna culturale che l’Amministrazione di Matino ha fortemente voluto e strutturato. Questa è una faccia del variegato caleidoscopio di iniziative che abbiamo già messo in campo e che spaziano dalla musica, alla cinematografia, per giungere alla fotografia, con realtà di respiro internazionale che hanno a Matino il cuore pulsante. Tutto questo è possibile – conclude il Sindaco – grazie ad un lavoro amministrativo di squadra che ha la capacità di abbracciare realtà associative e socio-culturali differenti, che si muovono con passione sul territorio e con le quali facciamo rete”.

 

La serata è realizzata in collaborazione con l’associazione Idee a Sud Est, con la Biblioteca Comunale e con la Libreria Dante Alighieri.

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