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Quanta vita dietro un portone
Inaugurazione del nuovo portale in legno della Chiesa Madre a Castrignano del Capo

Ci sono luoghi, nei nostri paesi, che raccontano di una voglia di fare insieme che pare essere figlia d’altri tempi, è invece è viva e presente e porta frutti preziosi.
A Castrignano del Capo uno di questi luoghi è il nuovo portone della chiesa matrice di San Michele Arcangelo, che verrà inaugurato questa sera alle ore 19.
È una storia di desideri e mani che si uniscono, di idee che si incontrano e prendono forma, il portale in rovere alto quattro metri e mezzo e pesante più di sei quintali.
L’idea dell’Associazione 2000, innanzitutto, che dopo venti anni di intensa e fattiva attività sul territorio, decide di lasciare al paese qualcosa che possa rimanere alle generazioni future.
L’idea che vivere un paese significhi abitare il presente, ricordare il passato, ma anche preparare un futuro per chi ci seguirà. Ma ci sono ancora altre vite, altre storie da decifrare passando la mano sulle venature in rovere, sui rilievi delle figure del Cristo, di Maria e dell’Angelo emergenti sul portale.
C’è un anno di lavoro certosino, di fatiche ed escogitazioni artigianali di Antonio, Giovanni e Valentino, padre e figli che hanno lavorato fianco a fianco nella Falegnameria Greco, attiva a Castrignano dal 1967.
Chi dovesse camminare sotto le forme slanciate dell’arco a punto sesto potrà sentire il profumo del legno che si espande nei vicoli del centro storico, potrà forse intravedere, immaginare i pomeriggi passati a trasporre gli schizzi di Don Fabrizio Gallo, in elaborazioni 3D, le infinite prove di stampa digitale, i giorni passati a forgiare le intelaiature massicce, a scalpellare le figure sacre, a verniciarle per farle brillare lucenti sotto il cielo del Salento.
Coloro che passeranno sotto l’arcata udiranno forse anche le parole di Francesco Cassiano, il fabbro che insieme ai falegnami ha issato e incardinato il portale all’interno della cornice barocca.
Forse è questa la storia più bella che racconterà questa magistrale opera d’artigianato, ai nostri figli.
Che ci vogliono mani unite per fare la bellezza, vite di amici riuniti in un’associazione, vita di un padre e figli che insieme mettono in fila i giorni, come panni stesi al sole, condividendo fatiche, risate, sudori.
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Miggiano: la Costituzione in dono ai neodiciottenni
La riceveranno dalle mani del comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Bari della Guardia di Finanza Armando Franza (originario di Castrignano del Capo). Il sindaco Michele Sperti: «Ai giovani vanno trasmessi l’attaccamento alle Istituzioni e il rispetto delle leggi dello Stato. La Costituzione, fondamento normativo ispiratore del Paese, va conosciuta e fatta propria»

Una copia della Costituzione ai neo 18enni.
È in programma venerdì 9 maggio alle 19 in piazza Municipio la cerimonia organizzata dal Comune di Miggiano e dedicata ai nati nel 2006 che hanno raggiunto la maggiore età nel corso del 2024.
Un momento di condivisione civica alla presenza del Generale di Brigata della Guardia di Finanza, Armando Franza, comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Bari delle Fiamme Gialle: i giovani riceveranno dalle sue mani il dono della Carta Costituzionale.
Sono 28, tra ragazze e ragazzi di Miggiano che, nel corso dell’anno passato, hanno compiuto il 18esimo anno di età: un traguardo importante che segna un ulteriore nell’esercizio dei diritti e dei doveri di ciascuno.
La serata sarà aperta dai saluti del sindaco Michele Sperti.
«L’evento annuale dedicato ai diciottenni rimane per noi costante motivo di orgoglio», le parole del primo cittadino, «che puntualmente rinnoviamo nella convinzione che le nuove generazioni siano forza propulsiva da accompagnare.
Ai giovani va trasmesso l’attaccamento alle Istituzioni e il rispetto delle leggi dello Stato. La Costituzione va conosciuta e fatta propria, essendo fondamento normativo ispiratore del Paese.
Vivere una cittadinanza consapevole nel solco tracciato dai Padri costituenti è l’augurio che rivolgo ai giovani cui tutti abbiamo il dovere di offrire esempi virtuosi di comportamento civico».
«La comunità e l’amministrazione comunale di Miggiano sono lieti della presenza di Armando Franza, generale di brigata della Guardia di Finanza», aggiunge l’assessore alla Cultura, Angelo Mancarella, «un uomo al servizio delle istituzioni, una lunga e prestigiosa carriera dedicata alla legalità e alla tutela di cittadini e ambiente.
Sono esempi veri come quello del generale a valere sopra ogni cosa. Le sue parole e i suoi insegnamenti, siamo convinti, saranno accolti dal cuore dei nostri giovani».
IL GENERALE ARMANDO FRANZA
Nato a Castrignano del Capo, Franza si è arruolato nella Guardia di Finanza nel 1986, è entrato in accademia nel 1991, conseguendo la nomina a sottotenente nel 1993. Ha conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l’Università degli studi di Bari e la laurea in Scienze della sicurezza economico finanziaria presso l’Università di Roma Tor Vergata.
È specializzato pilota militare e pilota di elicottero militare, Istruttore di specialità su elicotteri NH 500 ed AB 412 HP.
Nella sua carriera ha maturato esperienze professionali, in ambito addestrativo e operativo, assumendo numerosi incarichi nell’ambito del comparto aeronavale della Guardia di Finanza.
Tra le tante attività ed operazioni svolte nel corso della sua lunga e luminosa carriera, il generale di Brigata Armando Franza ha coordinato la sicurezza aeronavale nel corso del G7 che ha visto riunirsi insieme i potenti della Terra a Borgo Egnazia nel giugno scorso.
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Ogni Promessa è debito, arriva Vincenzo Salemme
L’attore partenopeo, uno dei personaggi più amati del teatro italiano sarà alle Cave del Duca con la sua nuova commedia

Non solo musica.
L’estate salentina promette di essere davvero interessante, Almeno sul piano artistico.
Dopo i tanti nomi già annunciati per la stagione della musica live per eccellenza, arriva anche l’ufficializzazione dell’arrivo nel Salento di uno dei personaggi più amati del teatro italiano (ed anche del cinema e della Tv): Vincenzo Salemme.
L’attore napoletano metterà in scena anche alle Cave del Duca di Lecce, “Ogni promessa è debito”, la nuova commedia da lui scritta e diretta e prodotta da Chi è di scena.
Quella leccese sarà solo una delle tappe del lungo tour italiano organizzato e distribuito da Ventidieci e Stefano Francioni Produzioni.
LA COMMEDIA
«Il voto religioso, la promessa di donare una cospicua cifra in denaro alla Santa protettrice del proprio paese, valgono comunque, anche se fatti da un sonnambulo in dormiveglia? È proprio quello che accade a Benedetto Croce, proprietario di una piccola pizzeria sulla spiaggia di Bacoli. L’uomo, a bordo di una barca, finisce sugli scogli, ritrovandosi disperso in mare insieme ai suoi figli e al suo cameriere di sala. Privo di sensi, per un colpo in testa, durante l’incidente, riesce a rivolgersi a Sant’Anna e lancia un messaggio alla radio di bordo: “vi prego, se venite a salvarci, io faccio un voto a Sant’Anna, prometto di donare 5.557.382 euro e 60 centesimi!” Una barca raccoglie il suo appello e li soccorre. Il fatto è che Benedetto Croce, una volta risvegliato dallo svenimento, non ricorda proprio nulla di tutto questo. Ma, una volta tornato a casa, tutti gli chiedono di quel voto. I figli vogliono sapere se il loro papà, vedovo e pieno di debiti, possegga davvero tutti quei soldi e gli altri, dal sindaco al parroco della chiesa di sant’Anna, dai soccorritori, al fratello Gaetano, dalla banca ai dipendenti in attesa degli stipendi arretrati, perché vantano diritti su quella donazione. Nessuno, insomma, pare voglia tenere in conto che il pover’uomo, ha fatto sì un voto a Sant’Anna, ma lo ha fatto mentre dormiva e quindi non in piena e lucida coscienza. Ma la domanda vera è: perché, seppure da sonnambulo, decidere di donare una cifra così alta e soprattutto così precisa al centesimo? Questi soldi esistono o sono solo il frutto di una inspiegabile e oscura spinta dell’inconscio? Come farà Benedetto a districarsi fra tutte queste domande? Soprattutto come farà a sottrarsi alla regola non scritta nel codice legale, ma in quello dell’etica popolare che ci obbliga a rispettare le promesse solenni perché come sappiamo bene ogni promessa è debito!!?». (Vincenzo Salemme)
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Vision aziendali e Crescita Felice all’I.T.E. “A. De Viti de Marco” di Casarano
L’evento si è tenuto lo scorso sabato 3 maggio, presso l’I.T.E. “A. De Viti de Marco” di Casarano, in occasione della premiazione di giovani alunni vincitori del Concorso nazionale CambiaMenti, bandito dal Dipartimento “Coesione territoriale e Politiche regionali” di ANPIT e dal “Centro Studi Articolo 46- Impresa e Partecipazione”…

Studenti e imprenditori del territorio si non confrontati su prospettive di sviluppo aziendale e del sistema produttivo improntate a nuovi possibili dimensioni di “Crescita felice”.
L’evento si è tenuto lo scorso sabato 3 maggio, presso l’I.T.E. “A. De Viti de Marco” di Casarano, in occasione della premiazione di giovani alunni vincitori del Concorso nazionale CambiaMenti, bandito dal Dipartimento “Coesione territoriale e Politiche regionali” di ANPIT e dal “Centro Studi Articolo 46- Impresa e Partecipazione”.
“Responsabilità ed etica“, afferma Vincenza Romano, Coordinatrice del Dipartimento di Economia Aziendale dell’Istituto “hanno guidato i nostri studenti a declinare modelli aziendali virtuosi, coniugando padronanza dei fenomeni economico-aziendali con lacentralità del lavoratore e lavoratrice, in una dimensione di benessere, spinta al bene comune, sostenibilità, tutela della salute e della sicurezza, salvaguardia ambientale”.
Numerosi gli imprenditori che hanno illustrato best pratiche ed ulteriori orizzonti evolutivi di aziende che valorizzano la centralità di lavoratori e lavoratrici nelle strategie gestionali.
Iniziative, queste, che coinvolgendo i giovani studenti e imprese del territorio “promuovono riflessioni sulla sfida di un’innovazione capace di conciliare benessere, sostenibilità e giustizia sociale, per costruire una crescita felice ed un futuro migliore” – come auspica Anna Vallebona in qualità di Dirigente Anpit Lecce.
Centralità della qualità del lavoro e tutela della sicurezza sul lavoro, così come espressa dagli studenti, è stata anche particolarmente apprezzata da Giuseppe Coppola, Segretario Provinciale di CISAL, che ha ribadito quanto, “nel mondo produttivo, sia indispensabile la garanzia di un ambiente sano, come anche di un sistema di incentivazione e premialità per il raggiungimento di obiettivi che porterebbero l’azienda a crescere ed il lavoratore a beneficiare di livelli retributivi gratificanti, pure attraverso piani di welfare e benefit anche sanitari”.
Viva la soddisfazione da parte del Presidente Anpit Lecce, Vallebona Antonio, per il quale “il tema affrontato – in linea con la mission di Anpit – contribuisce ad una nuova sensibilità verso la Crescita Felice, sia da parte delle realtà aziendali già esistenti, sia da parte di quelle future, che i giovani vorranno realizzare in una dimensione di promozione occupazionale e produttiva del nostro territorio, sempre attenta alla valorizzazione e centralità della persona”.
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